CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE: 2° PROVA
SERRATA LOTTA A QUISTELLO
La seconda prova del campionato italiano individuale disputata a Quistello domenica 13 ottobre ha dato l’effettiva misura sull’alto livello tecnico raggiunto dall’agonismo piscatorio italiano.
La gara si è disputata nel Sabbioncello, quel bel canale che preleva l’acqua dal vicino Po e la porta verso Modena a svolgere la sua funzione irrigua.
E’ un canale dalle acque abbastanza ossigenate, pulite, largo una dozzina di metri e che ospita quasi tutte le specie: dalla comune alborella, a triotti, scardole, persici sole, cavedani, savette, barbi, carassi carpe, tinche, lasche, persici trota e persino trote; non vi mancano neppure anguille e pesci gatto.
Con la fine di settembre era già stato posto in regime invernale, cioè poca acqua e praticamente ferma.
I concorrenti vi hanno così trovato poco più di un metro d’acqua nel suo centro e mezzo metro sottosponda.
Mattinata molto fredda con cielo coperto da una fitta nebbia che si è dissolta solo verso la fine della gara.
Le prospettive di pesce neghittoso ed insospettito, hanno indotto tutti i concorrenti all’impiego di lenze fini, molto sensibili e leggerissime.
E’ stato uno sfoggio di mini galleggianti sia del tipo a carota allungata con astina (tipo Tesse), sia del tipo sferica con astina lunga (tipo Cureau), naturalmente non mancavano quelli già affermati (tipo Guiheneuf, Bocconi, Bonzio, etc).
La condizione tecnica imposta dalla normativa di gara era l’innesco del solo ver de vase e la pastura limitata globalmente (quindi fouillis, + terra, + pastura) ad un massimo di due chilogrammi.
Tre le ore di gara.
Il sorteggio è stato fatto con il collaudato sistema di immettere nei settori i concorrenti in modo tale che il punteggio medio risultasse pressochè uguale.
Poichè i settori erano ridotti di numero rispetto ai ventidue di Peschiera, era chiaro che nei trediuci segmenti di Quistello, sarebbero entrati più di un concorrente con un punto e con due punti.
La ripartizione è stata fatta in modo matematico lasciando poi al sorteggio vero e proprio la definizione dei nomi. Un bel lavoro fatto da organizzatori non solo competenti ma anche appassionati interpreti del più corretto spirito dell’agonismo alieutico.
La gara ha avuto un esordio diverso nei vari settori. A monte, cioè verso il ponte presso il bivio per Nuvolato, si sono realizzate poche catture per lo più di pesce molto piccolo, poi sotto l’effetto stimolante del fouillis hanno cominciato ad abboccare persici sole e scardolette portando pesi di trenta cinquanta grammi nei sacchetti dei gareggianti.
Verso la fine del campo di gara, cioè in corrispondenza del ponte per Povetta, i concorrenti hanno trovato branchi numerosi di fameliche alborelle di peso medio soddisfacente. Col passare del tempo la fisionomia tecnica è mutata; le alborelle sono calate ed in certi punti hanno cessato di abboccare, effetto indubbio anche delle capacità del pescatore.
E’ noto come certi pescatori sappiano trattenere il pesce nel proprio posto e richiamarne altro per tutta la gara.
mentre altri, pur realizzando elevate concentrazioni iniziali di pesce, non sappiano poi impedirne la dispersione.
Si è visto così concorrenti con un bel mucchietto di avole passare ad altre specie sia nel centro del canale che presso la riva opposta.
Ed anche in questo passaggio si è visto come certi concorrenti fossero indubbiamente più abili di altri, avessero cioè la presentazione dell’esca più suadente e realizzassero quindi qualche cattura in più dei loro vicini.
A metà gara, salvo un lieve persistere delle alborelle tra i ponti di Cà Nova e per Povetta, tutti i concorrenti erano alla ricerca dell’abboccata del pesciotto. Sono comparsi i carassi, molti comuni e pochi del tipo auratus, qualcuno anche bello.
Il risultato di questa seconda parte della gara è stato in molti settori ben diverso dall’esordio e molte posizioni sono state rovesciate.
Nell’insieme si è rilevata una buona pescosità ed una accettabile uniformità.
Nell’esame dettagliato, settore per settore, si è visto che i concorrenti avevano curato la preparazione fin nei minimi particolari e che stavano mettendo ijn mostra una attrezzatura che niente aveva da invidiare a quella della scuola roubaisienne, ed era pure facile constatare come il tempo di innesco del ver de vase da parte del garista medio fosse ormai soddisfacentemente basso.
Difficile dire, vista la bravura dei concorrenti e vista la buona uniformità del campo, quanto del risultato di gara sia dipeso dai pescatori e quanto da quel pizzico e imprevedibile che è insito in ogni gara di pesca in relazione al fondo, alla posizione delle erbe sommerse, ecc.
Alla fine della gara i concorrenti hanno rapidamente verificato le catture proprie rispetto a quelle dei compagni di settore e per tanto, prima ancora che i pesci giungessero alle bilance, si sapeva che Tubertini, Filippini e Meschiari, erano rimasti soli in vetta alla classifica generale provvisoria con soli due punti.
Pesatura e classifica a tempo di record e quindi il quadro completo dei risultati di gara esposti in un tabellone; a fianco del nominativo di ogni concorrente, oltre al numero di gara, il numero dei pesci ed il punteggio acquisito, anche la posizione di classifica ottenuta nella prima prova. Da questo quadro è emerso che ormai gli aspiranti al titolo sono riodotti a otto. Infatti sono pronti ad approffittare di un passo falso dei tre battistrada ben cinque pescatori attestati a tre punti : Bolognesi, Visconti, Marin, Botti e Ragonesi non sono uomini da lasciarsi sfuggire l’occasione favorevole.
Da questi otto, è quasi certo, verrà fuori il nome del Campione italiano, mentre nella lotta per la maglia azzurra per il 1975, hanno certamente da dire la loro anche i pescatori, e sono parecchi e tutti ottimi, che hanno acquisito quattro punti.
La lotta per il titolo italiano e per la maglia azzurra, e questo è indubbiamente il grande fascino di questa finale, si conclude, solo all’ultimo minuto della terza ed ultima prova indetta a Isola pescaroli.
Vincitori di settore:– Berselli renato p. 2343;
– Filippini Aureliano p. 1604;
– Orsucci Aldo p. 1627;
– Bolognesi Gabriele p. 1906;
– Incastrini Bruno p. 2838;
– Casarotti Lanfranco p. 2072;
– Meschiari Giovanni p. 2125;
– Collini Andrea p. 1962;
– Tubertini gabriele p. 1915;
– Ferrari Giulio è. 2491;
– Visconti Cesare p. 1750;
– Marchetti Primo p. 2005;
– Modenese Silvano p. 2701;
Classifica generale provvisoria dopo la seconda prova:
– Filippini Aureliano, Meschiari Giovanni, Tubertini gabriele punti 2;
– Bolognesi Gabriele, Visconti Cesare, Botti Luciano, Marin Giancarlo e Ragonesi Vittorio punti 3;
– Orsucci Aldo, Incastrini Bruno, Marchetti Primo, Grassani Giuseppe, Matteoni Franco, Ascani Enrico, Cavagna Enzo, Sabbion bernardo, Serafini Franco, Franchi gastone, Ferraroni Luigi, Trabucco Roberto, Carpana Sauro e Veronesi Lino punti 4.