Due chiacchere sulla pesca nei laghetti
Per capire come si deve pescare nei laghetti FIPSAS, per imparare sempre qualcosa di nuovo, abbiamo sentito il parere di due big di questo campo di gara: Casadei Gastone e Brolli Mauro.
Casadei Gastone: la pesca in questi laghetti può cambiare da vasca a vasca, in alcune si deve pescare più pesante in altre più leggero.
Io apro di solito quattro punte su cui monto linee da 4×14, 4×16,e 4×18 nella quarta monto una lenza da galla da 0,20.
La linea la faccio sul filo del 0,12 con finali del 0,08 e 0,09.
Uso galleggianti tipo “spillo” della Colmic tarati moltissimo e pesco a radere il fondo, invitando spesso la lenza, ma anche appoggiato quando tira il vento.
La piombatura che preferisco è quella raggruppata in 10 cm. Con finale di 10 cm., in questo modo posso assicurarmi un’esca stabile sul fondo che aumenta le possibilità di cattura del pesce di fondo che di solito mangia da fermo.
Brolli Mauro: io nei laghetti pesco con linee del 0,12 sulla quale monto galleggianti a forma di goccia di acqua con deriva sotto in acciaio e asta sopra in acciaio.
Questo tipo di galleggiante mi permette di avere una lenza più stabile e nello stesso tempo più sensibile alle mangiate dei piccoli carassi anche avendo l’astina più fuori di altri galleggianti.
La piombatura di solito la tengo più aperta in 50/60 cm per presentare una esca più naturale ai pesci, infatti questa lenza mi permette di confonderla meglio, in mezzo alla fiondata dei bigattini sfusi, per catturare le carpe con più facilità.
Molto dipende anche da come si innescano i bigattini, io per esempio su un amo del 20 ne metto uno calzato sottopelle per far si che il pesce non si accorga della presenza di corpi estranei.