AGONISMO 2002
Due chiacchere sulla pesca nei laghetti
Per capire come si deve pescare nei laghetti FIPSAS, per imparare sempre qualcosa di nuovo, abbiamo sentito il parere di due big di questo campo di gara: Casadei Gastone e Brolli Mauro.
Casadei Gastone: la pesca in questi laghetti può cambiare da vasca a vasca, in alcune si deve pescare più pesante in altre più leggero.
Io apro di solito quattro punte su cui monto linee da 4×14, 4×16,e 4×18 nella quarta monto una lenza da galla da 0,20.
La linea la faccio sul filo del 0,12 con finali del 0,08 e 0,09.
Uso galleggianti tipo “spillo” della Colmic tarati moltissimo e pesco a radere il fondo, invitando spesso la lenza, ma anche appoggiato quando tira il vento.
La piombatura che preferisco è quella raggruppata in 10 cm. Con finale di 10 cm., in questo modo posso assicurarmi un’esca stabile sul fondo che aumenta le possibilità di cattura del pesce di fondo che di solito mangia da fermo.
Brolli Mauro: io nei laghetti pesco con linee del 0,12 sulla quale monto galleggianti a forma di goccia di acqua con deriva sotto in acciaio e asta sopra in acciaio.
Questo tipo di galleggiante mi permette di avere una lenza più stabile e nello stesso tempo più sensibile alle mangiate dei piccoli carassi anche avendo l’astina più fuori di altri galleggianti.
La piombatura di solito la tengo più aperta in 50/60 cm per presentare una esca più naturale ai pesci, infatti questa lenza mi permette di confonderla meglio, in mezzo alla fiondata dei bigattini sfusi, per catturare le carpe con più facilità.
Molto dipende anche da come si innescano i bigattini, io per esempio su un amo del 20ne metto uno calzato sottopelle per far si che il pesce non si accorga della presenza di corpi estranei.
Ad Ostellato ritornano in scena i carassi
1° TRABUCCO DAY
La vittoria alla squadra A della Lenza Città del Rubicone.
Che meraviglia! Una gara bellissima che solo alla vigilia era impensabile, invece i tanti carassi di taglia super hanno risposto meravigliosamente alle lenze dei quasi 200 garisti “Trabucchiani”.
Addirittura l’assoluto di giornata viene fatto con oltre 9 kg. di grossi carassi.
Campo di gara prescelto: dal cancello verso il ponte per una gara tutta a roubaisienne.
La squadra A del GPS si piazza in zona “doppia medaglia” al 9° posto assoluto, con la seguente formazione: Scarponi 3°, Brolli 5°, Facciani 1° Neri 7° per un totale di 16 punti.
Biondi Ivan ha pescato come individuale realizzando un ottimo 4° di settore.
Il 1° Trabucco day lo vince la squadra A degli amici di Savignano s/R con 7 punti.
Complimenti a Luca Piscaglia & company.
Domenica 17 novembre 2002, laghetti FIPSAS:
Ultima prova del Campionato Sociale G.P.S
2° Trofeo “SECON” Servizi Contabili S.r.l.
MACRELLI ALFREDO CAMPIONE 2002
Ci siamo trovati in 16 quella mattina del 17 novembre, presso i laghetti FIPSAS di Poggio Berni, per l’ultima sfida del Campionato sociale 2002.
La giornata si presentava molto bella per via di un clima primaverile, oltre 20 gradi, anomalo per il periodo.
Si organizzano due settori da 8 nella vasca n° 2 i cui vincitori, alla fine, sono stati Casadei Gastone e Facciani Giampiero.
Si sono catturati una quantità enorme di piccoli carassi, pochi di taglia e poche carpe.
La pesca si è svolta nel solito modo, ovvero, partenza a 13 metri con leggere fiondate a 12 metri di bigattini e mais.
Lenza da 4×14 quando c’ra la “bonaccia” e 4×16 e 4×18 quando verso la fine si era alzato il vento.
Il finale montato da tutti, lungo 10 cm., è stato dello 0,8 e ami del 20/22.
Il pesce è stato catturato sul fondo pescandolo appena appoggiato (mezzo galleggiante).
La piombatura, osservando la maggior parte di lenze montate, era distribuita in 10 cm di lenza con pallini del n° 11/12 equidistanti tra loro.
Gli inneschi usati andavano dal bigattino solitario al lombrico innescato su un amo del 16.
La classifica finale ha visto prevalere su tutti il Presidente Macrelli Alfredo battendo sul filo di lana il bravo Facciani.
CAMPIONATO PROVINCIALE DI SOCIETA’
POLISPORTIVA SAMMARTINESE E’ CAMPIONE 2002
Vince la squadra di Betti Vanni con 31 penalità.
14 società iscritte e per la prima volta viene inserito il lago del sole per la pesca alla carpa.
UNA STRANA PESCATA NEL CAPANNO
Avevano accettato l’invito di alcuni amici di Anita per una pescata nel capanno con le reti a bilancia nelle valli di Comacchio e conseguente frittura del pescato che si fosse riuscito a catturare.
Il programma per gli invitati, che nell’occasione dovevano essere Macrelli, Scarponi e Foschini, si presentava assai gradevole ma per qualcuno la “sfiga” aveva confezionato una vigilia da non dimenticare facilmente tanto che Macrelli doveva disertare la serata.
Il Presidente GPS, infatti, in un incidente proprio per andare ad Anita qualche giorno prima a pescare, aveva distrutto l’auto.
Anche Scarponi il giorno prima era stato tamponato in auto ed era costretto al rigido collare per i postumi.
All’appello della “sfiga” sembrava mancasse qualcuno.
Ma quando se ne accorse provvide quel giorno stesso a infierire anche su Foschini.
Arrivati sul luogo di pesca, dopo aver attraversato le valli passando per strade buie e sconosciute, gli amici del GPS trovano alcune persone tra le quali alcuni vecchi bracconieri di valle intenti a raccontare le scorribande giovanili della pesca di frodo.
Qualcuno ricordava quando andavano a pescare le anguille di notte nelle paludi e a cacciare anatre e nello stesso tempo ad essere loro stessi cacciati dalle guardie.
Nel frattempo in un camino esterno la legna bruciava richiamando con la luce ed il calore nuvole di zanzare e non solo.
Mentre la legna bruciava per diventare brace mentre il sottoscritto adocchiava la rete che ogni tanto veniva recuperata ma la tanto decantata frittura di valle non era sufficiente per sfamare lo stomaco di Scarponi e Foschini lasciato vuoto per l’occasione per tutto il giorno.
I due amici del GPS si guardavano preoccupati anche perchè la fame cominciava a farsi sentire fino a rasentare il dolore.
Nel frattempo arrivò al capanno un signore pieno di rughe in volto e dall’andamento un pò trasandato il quale da una busta estrasse della carne da cucinare sulla griglia.
La brace intanto si era formata e la graticola era già pronta per l’uso.
Lo stesso omaccione rugoso e trasandato con le sue mani ruvide ingranfò la carne e la mise adagiata su quelle graticole annerite e ingrassate di olio ristretto da chissà quante precedenti cotture.
Di li a poco la carne arrivò sulla tavola e dall’apparenza dava l’idea che non si sarebbe fatta masticare facilmente.
Il rosso della carne, ancora semi cruda, veniva interrotto dalle righe di nero dell’impronta del marchio della graticola.
I commensali provarono a servirsi.
Le poche salsicce scomparvero in un batter d’occhio.
Nel piatto centrale erano rimaste alcune fette di carne dallo strano colore rossonero “milanista” che i presenti non hanno saputo dire di quale tipo di bestia fosse stata: maiale?, vitello? agnello?, bohh, chissà.
Nemmeno dal sapore si riusciva ad intuire qualcosa perchè la graticola, mai pulita e mai lavata, aveva trasmesso alla carne diversi aromi che ne confondevano il sapore.
La carne infatti sapeva di un pò di tutto, se così si può dire, di carne mischiata a pesce e verdure.
Un mix di odori e sapori che poteva essere sfruttato per un programma a quiz televisivi.
Intanto la signora sfiga stava lavorando in silenzio per regolare i conti anche con Foschini.
Una fetta di carne, infilzata da Viller, non voleva assolutamente farsi tagliare, eppure i coltelli erano affilati.
Addirittura, ad un certo punto, ci sembrò di sentire un belato.
Fu quel tetro lamento a farci capire che Viller aveva nel piatto un pezzo di pecora.
D’altra parte se la carne fosse stata di maiale si sarebbe udito un grugnito.
Scarponi vide con i suoi occhi sbarrati di stupore.
La pecora non voleva saperne di farsi infilzare da Viller il quale ormai esausto e sempre più nervoso, dopo siffatto lavorare, abbandonò a se stesso l’animale che sembrava muoversi nel piatto.
I due affamati del GPS dovettero completare la cena per ammazzare la fame rosicchiando un pezzo di pane ferrarese tra l’altro di quello duro che scorticava le gengive.
Il ritorno in auto fu drammatico.
Per alcuni chilometri regnava il silenzio.
Scarponi che riuscì nell’impresa di ingoiare un pezzo di quella carne, ovviamente senza riuscire a masticarla, probabilmente era la stessa pecora che Viller cercava di infilzare, aveva la sensazione che nello stomaco si muovesse qualcosa come se un animale vivo si scuotesse disperato al suo interno.
Per calmare l’animale imbestialito i due amici si dovettero fermare in un bar di Anita per ingoiare una buona dose di “torci budella” ma per digerire forse occorreva del tritolo liquido.
Solo in quel modo l’animale che scorazzava all’interno dello stomaco di Scarponi riuscì a calmarsi.
Forse l’alcool lo aveva steso addormentato o forse addirittura morto avvelenato.
Riuscirono così a trascinarsi fino a casa ma molto scossi per quanto accaduto e in un orario da non immaginare.
Al mattino seguente Scarponi giurò di non ritornare mai più a pesca nel capanno. Meglio la canna.
Morale: attenzione, la carne si può anche mangiare al sangue ma assicurarsi che l’animale non sia ancora vivo.
Parola di Foschini e Scarponi.
Anita Settembre 2002
I PESCI: CONOSCERLI PER CATTURARLI
Carassio Il carassio e il carassio dorato, meglio conosciuto come “pesce rosso”, sono due specie di origine orientale introdotte in Italia verso la fine del secolo scorso, quindi di origine alloctona. Il carassio e il pesce “rosso” sono diffusi praticamente in quasi tutti i corsi d’acqua della Penisola, specialmente nei tratti medio bassi, nei canali di bonifica, e in alcuni invasi o laghi.
Nelle acque della pianura, la presenza dei carassi risulta spesso preponderante rispetto a quella delle altre specie ittiche per la capacità di questi ciprinidi di resistere a condizioni di estrema scarsità di ossigeno e di tollerare tassi di inquinamento piuttosto elevati. I carassi misurano mediamente 15-20 cm. con massimi di 30-40 cm.
La loro colorazione è assai variabile volgendo dal bruno scuro, al bruno-giallastro, o al bruno-argenteo. Il regime alimentare, estremamente vario comprende invertebrati bentonici, organismi planctonici e materiale vegetale anche in decomposizione. Il carassio, è un pesce presente molto nei campi di gara di pesca al colpo, e viene catturato in modo preponderante durante le competizioni.
Tecniche di pesca: Passata, a fondo, roubaisienne, inglese.
Esche: Bigattini, lombrichi, mais, e polente aromatizzate. Periodo migliore: Dalla tarda primavera all’autunno inoltrato(attivo tutto l’anno).
Campionato BOX canale 2002
FUOCHI D’ARTIFICIO IN DESTRA RENO
DAVANTI A TUTTI FACCIANI, NERI, PERUGINI e CASELLI
Con l’assoluto di giornata, realizzato nell’ultima prova del box canale, gli alfieri del GPS hanno voluto strabiliare tutti gli avversari vincendo la gara con 28 kg. di carassi pescati.
Tecnica inglese a senso unico nonostante una fitta nebbia che ha ostacolato per mezza gara l’azione di pesca.
Ma nulla poteva fermare gli “indiavolati” garisti.
Se c’è nebbia si accendono i fari, non quelli dell’auto, ma quelli del cervello così con un po’ di astuzia, mentre altri garisti smoccolavano perché non si vedeva un tubo i nostri catturavano carassi a tutta birra.
Neanche una carpa nella nassa, ma solo “bastardi”, che fino alla fine al centro canale hanno obbedito agli ordini dei garisti GPS.
Diciamo che avere il picchetto, ultimo del campo di gara, di solito agevola il pescatore esterno, ma i nostri ragazzi hanno catturato regolarmente tutti e quattro. Come hanno fatto? Chiedete a loro!!!!
Purtroppo sarà ancora lo sport della pesca a rimetterci!!
Avete idea di quando è iniziata la crisi di adesioni alla pesca sportiva?
Esattamente dal momento in cui per fare la prima gara sociale si deve possedere la roubaisienne quattordici metri e mezzo ed il panchetto “spaziale”.
E’ vero, i tempi sono cambiati, infatti non comincia più nessuno, a meno che non si tratti di un benestante o del figlio di un agonista.
E’ quasi ridicolo pensare che solo quindici anni fa si pescava tutti in piedi.
La pesca era davvero uno sport popolare.
Ricordo infatti che una delle squadre da battere e che incuteva ammirazione e rispetto era la formazione del Mercato Ortofrutticolo di Bologna, gente che scaricava ortaggi ma era un’iradiddio con la canna in mano alla domenica.
Tempi andati? Nostalgie?
Forse anche un po’ di tutto questo.
Ma la realtà è quella che ho descritto poc’anzi.
Una canna che costa non meno di duemila euro non
è certo un attrezzo popolare, e ne stiamo pagando le conseguenze.
C’è una proposta che sarà discussa a Locarno nel prossimo marzo alla conferenza internazionale della CIPS.
Quella di portare la misura della canna a 13 metri.
Ai Mondiali Juniores e settore femminile sono già a mt. 11.50, attrezzi che costano il giusto.
Speriamo che sia una buona occasione per un rilancio di popolarità della pesca, dando un segno di moderazione.
Meglio avere la prospettiva di migliaia di probabili acquirenti per attrezzi meno costosi, che poche decine per quelli proibitivi.
Ma so già che non tutti la pensano così.
Soprattutto i produttori italiani che intravedono lo spauracchio della produzione cinese dietro l’angolo, e faranno tutte le pressioni per mantenere i limiti attuali.
E così sarà ancora lo sport a rimetterci.
Provinciali individuali A.I. di 1° serie
BETTI VANNI CAMPIONE PROVINCIALE 2002
Sul Tevere ad Umbertide si sono decise le sorti del provinciale individuale 2002. Al rush finale, in lizza per la vittoria, si presentavano una decina di garisti i quali per effetto del punteggio doppio, 20 punti per il 1° di settore, 18 punti per il 2° di settore e così via, potevano ancora aggiudicarsi la vittoria finale. I garisti GPS non hanno potuto sfruttare al meglio la gara per effetto di picchetti sfavorevoli: Scarponi viene sorteggiato al picchetto n° 2 del 1° settore a monte, posto “sfigatissimo” vicino alla briglia in piena corrente e basso fondale. Al n° 8 del 1° settore pesca Betti Vanni vincendo la gara con oltre 5 Kg., nello stesso posto dove al venerdì prima in prova Scarponi da solo aveva pescato oltre 10 chili fra cavedani carpe e carassi.
A fine gara Scarponi porta alla pesa due cavedani per 660 grammi di peso, uno da 6 etti e uno da 60 grammi e un 7° di settore. La pesca da fare è stata sul bigattino incollato lanciato a piccole palline con lenza da 0,30 a 0,75 gr. e azione di pesca a canna 14,50.
I finali usati dovevano essere sottilissimi del 0,6 / 0,8 e ami del 24 senza ardiglione.
Certamente la gara di Umbertide non si presentava di facile applicazione in quanto la pesca nelle acque correnti di fiume non è sempre di semplice gestione per gente che come noi del GPS parla meglio la lingua dei carassi di valle.
In ogni modo è stata una valida esperienza da mettere nel bagagliaio per affrontare meglio e in modo più competitivo altre future competizioni.
Certamente la gara deve essere sfruttata nella prima parte delle tre ore perché poi il pesce scompare mentre qualche rara cattura di cavedani o carpa la si può vedere solo se montano finali dello 0,6 e ami microscopici.
Questi i migliori risultati del GPS
BROLLI M. 10° ASSOLUTO
BIONDI I. 19° ASSOLUTO
SCARPONI A. 20° ASSOLUTO
Questi tre garisti GPS, in virtù dei piazzamenti acquisiti, parteciperanno di diritto nel 2003 alle selettive del campionato italiano individuale.
SFIDINI NAZIONALE DI PESCA AL COLPO 2002
SUPER ANDREA BOTTI IN NAZIONALE
In un anno veramente strepitoso per Andrea, durante il quale ha saputo raccogliere tanti successi sportivi, non poteva certamente mancare la ciliegina sulla torta e concludere l’anno agonistico con un’altra perla.
Infatti nelle ultime due gare degli sfidini per la formazione della Nazionale 2003, che si sono svolte in Idrovia a Padova a metà ottobre, Andrea Botti ha conquistato nella gara uno del sabato un 2° di settore e nella gara due della domenica un 3° di settore.
Grazie a questi due grandi risultati Andrea si piazza secondo assoluto nella classifica finale guadagnando la maglia azzurra della nazionale con la quale parteciperà di diritto ai mondiali del 2003 che si svolgeranno in Slovenia. Grande Andrea, il GPS Santarcangelo Trabucco è onorato di averti come sponsor.
RAVANELLI TRABUCCO CAMPIONE D’ITALIA 2002!
Si è concluso con la vittoria (abbastanza scontata) della Ravanelli Trabucco il campionato italiano per società 2002, sul campo gara dell’Idrovia di Padova.
Il successo della compagine cremonese è oltremodo eclatante se si guarda la classifica finale individuale che vede ai primi 3 posti rispettivamente : Roberto Trabucco , G. Luigi Sorti e Stefano Defendi.
Riconferma ai vertici dell’agonismo nazionale dell’Oltrarno Colmic 2° classificata e ottimo 3° posto del Vairone Maver di Reggio Emilia, che con la vittoria di squadra nella 2° giornata, ha sorpassato (guadagnando il 3 gradino del podio) la Lenza Emiliana Tubertini.
G.P.S. Campionato di serie A2—2002
La salvezza si chiama Destra Reno
S.Alberto Ravenna domenica 29 settembre 02
Siiiii, ce l’abbiamo fatta, ragazzi.
Anche quest’anno il GPS Santarcangelo ha raggiunto l’obiettivo salvezza.
Nell’agonismo che conta ci siamo e ci saremo anche nel 2003 per lottare con i grandi della pesca.
Di questo campionato vanno ricordati due numeri, uno bello e uno brutto, il 13 e il 32 (per il lotto!!).
Il 13 è il numero che ha aperto e chiuso in bellezza il nostro campionato, mentre il 32 è stato il peggior piazzamento realizzato, ad Anita, che ci ha costretto alla lotta salvezza fino all’ultima prova.
Quanti chilometri abbiamo macinato ogni domenica, (oltre 15.000), per provare e riprovare le soluzioni migliori e non sempre, purtroppo, ci abbiamo visto giusto.
Però in questi ultimi anni grazie alle gare effettuate ad alti livelli abbiamo maturato quella esperienza necessaria per essere sempre di più competitivi.
Abbiamo sempre cercato di dare il massimo, anche quando purtroppo i risultati non sono arrivati.
Nell’ultima prova in Destra Reno abbiamo tirato fuori gli artigli per guadagnare le 13 penalità.
1° zona: Ugolini ha pescato al n° 2 del primo settore ed ha vinto alla grande un settore difficile;
2° zona: Scarponi ha pescato al n° 4 dell’ultimo settore ottenendo un ottimo quarto;
3° zona: Mazzotti ha ottenuto un grande secondo di settore grazie ad una prestazione da campione;
4° zona: Biondi è riuscito a portare alla squadra un buon sesto di settore per un totale di 13 punti.
L’uomo in più, quest’anno per il GPS, è stato Mazzotti Giovanni, artefice di un ottimo campionato, risultato alla fine il migliore dei 5.
La gara in Destra Reno l’abbiamo fatta con le canne inglesi, tecnica decisa all’ultimo momento dopo aver notato che le altre tecniche non garantivano i risultati.
Dalle prove comunque si realizzava una certezza: senza le carpe era difficile vincere.
Per questo motivo siamo partiti con lenze robuste e ami grossi anche per evitare il disturbo delle alborelle presenti in abbondanza.
Scarponi addirittura, per evitare le fastidiose mangiate delle arborelle, ha pescato con un amo del 4 caricato con 18/20 bigattini alternati con innesco di grossi lombrichi da trota.
I carassi di buona taglia hanno risposto bene che assieme ad alcune carpe hanno portato i piazzamenti. La classifica di giornata ci vede al 7° posto assoluto con la gara vinta dall’Amo Santarc. con 10,5 punti.
Evviva, evviva
CAMPIONATI DEL MONDO DI PESCA AL COLPO 2002: SPAGNA CAMPIONE
Ebbene si, siamo fuori dal podio, ma non solo noi, ci fanno buona compagnia la Francia e l’Inghilterra, l’avvenimento vista la portata sembrerebbe “abbastanza” se non eccezionale, visto che non accadeva da 40 anni che nessuna delle “3 Grandi” non andasse a punti!
Allora, io ero presente ed ho visto tanti volti tristi, a volte increduli o peggio scandalizzati da questo risultato, orbene io non sono d’accordo e vi spiego le mie ragioni:
E’ forse vero che si deve sempre vincere per forza ? e per favore non lamentiamoci delle esche (a dire di qualcuno schifose) perché sarebbe un “alibi del piffero” per non dire altro!
La realtà è che qualcuno ha pescato meglio di noi o degli inglesi e dei francesi, e scusami caro Claudio, ma tu l’hai capita e presa sportivamente, mentre non si può dire di certi altri dello staff che durante la gara dicevano “andiamo benino…no ! anzi bene …rettifico male!” Con tale enfasi ma altrettanta dabbenaggine da riuscire a non fare capire un c… a chi era impegnato a seguire con passione l’evento.
Allora prendiamola con più sportività in fondo non c’è stato nessun Moreno che ci ha penalizzato, se non la mala sorte di un sorteggio infelice, ma questo fa parte del gioco, inoltre ammettiamo che questa non era la “nostra pesca” fatta quasi sempre di scardole, carassi, breme o gardon.
Sono sicuro che ci rifaremo in altre occasioni come lo potranno fare anche i francesi e gli inglesi, allora cerchiamo di non “piangerci addosso” come avviene in altri sport (dove esistono interessi e business ben maggiori) e pensiamo ed affiliamo le “punte ” per il prossimo Mondiale, sono sicuro che francesi e inglesi lo stanno già facendo magari ridendoci sopra un po’ più di noi .
Infine il bello di questo risultato (con la Cina che “osservava”) è che la pesca sta diventando un fenomeno sempre più globale senza “squadrette materasso” (e questo è un bene per un settore che si dice in crisi) in fondo si parla pur sempre di pesca e non di tuffi dal trampolino o ginnastica artistica o no?
PORTOGALLO… UNA GRANDE OCCASIONE PERDUTA!!
Tutti (a parte spagnoli e portoghesi) si aspettavano le solite 3″, e invece guarda un po’ chi la spunta!…..la Spagna, ma cari amici di pescareonline tutto ciò non è opera del caso, e vi spiego perché:
La Spagna ha praticamente “messo casa” sul Rio Mondego, ma non solo in occasione di questi Campionati Mondiali, ma praticamente da qualche mese, facendo le sue Superselezioni nazionali sul Mondego e inoltre allenandosi per mesi (complice la distanza breve) sul medesimo campo di gara, infine 15 giorni prima del Mondiale ha fatto un incontro amichevole di pesca con la compagine portoghese incontro tra l’altro vinto.
Allora la vittoria non è giunta “per caso”, ma è il frutto di una preparazione di mesi (e questo come in tutti gli sport alla fine paga!).
Che dire per il Portogallo se non che questa è stata una “Grande occasione perduta!”, e penso di interpretare l’amarezza di quasi tutti i pescatori portoghesi, che pur arrivando 2° certo hanno ingoiato comunque una pillola molto amara.
Vorrei fare qualche considerazione,:
1) A mio avviso la squadra spagnola è in questo momento più forte di quella lusitana, almeno in 2 elementi ( senza fare nomi).
2) Come mai durante questi meeting, se la Spagna vinceva nessuno degli addetti ai lavori o meglio dei nazionali stessi a cercato di “capire o carpire” il segreto o il motivo di una “pesca vincente”,. In fondo cari amici portoghesi voi giocavate in casa molto più di loro o no?
3) Se avete perso per “inferiorità” allora questo fa parte del gioco e onore al vostro 2° posto, ma se avete perso per qualche “mancanza”, o non siete entrata mai nell’inerzia della gara, allora cari amici avete perso una occasione forse irripetibile”.
Il podio per nazioni
Spagna 1° classificata
Portogallo 2° classificato
Belgio 3° classificato
Il Podio individuale
1° assoluto Campione del mondo Juan Blasco (Spagna); 2° Juan Duran (Spagna); 3° Stu Conroy (Inghilterra)
Infine essendo la Spagna sponsorizzata dalla Colmic, (qualcosa di Italiano sul podio c’è!!)
Ciao a tutti da Coimbra e …….obrigado!!
E-MAIL: con Alex Ferri (Castel Maggiore Hydra)
Canale Brian 1 Settembre 2002
Eccoci giunti alla penultima prova del Campionato di eccellenza A2…la gara si è svolta nel canale Brian in una giornata grigia che minacciava pioggia fin dal primo mattino quando io già giravo sotto l’albergo in cerca di un pò d’acqua e, cavolo, mi sono detto troppa acqua adesso!
Che non fosse una bella giornata ve lo avevo già detto, ma che quando sono arrivato sul mio picchetto mi sono accorto che il giorno prima avevo dimenticato le mie due sette metri preparate per la gara sulla sponda e che ormai esse erano già virtualmente, anzi materialmente, di un altro no, questo non lo avevo ancora detto!
Comunque, dopo avervi allettato con le mie disavventure, raccontiamone una nuova: eccoci qua sul campo, sono in terza zona il settore g, preparo le mie inglesi qualche canna fissa, anche se dalle prove si era visto che il pesce non rispondeva ma si sa, il Brian è un canale strano e le prove a volte ingannano, quindi è sempre meglio avere qualche porta aperta, e imposto la gara, ovviamente come la maggioranza, all’inglese: preparo tre inglesi fissi e tre scorrevoli con montature leggere di piombo nelle fisse e diversificando invece nelle scorrevoli da molto pesanti fino oltre 7 gr. a passare ai tre gr. della più leggera.
Parto pescando attaccato alle canne dove prendo un paio di scardolette, ovviamente senza pasturare come faccio sempre, ma non sono partito molto concentrato e ho sbagliato subito due mangiate…ancora forse pensavo alle mie sette metri ma …dopo una decina di minuti abbondanti faccio il fondo più sulla metà che sulla trequarti perchè le mie intenzioni erano di cercare di prendere qualche pesce con lo scorrevole sul fondo ben appoggiato anche perchè supponevo che l’acqua partisse più veloce di come poi è andata per il resto della gara.
Ma mi sto dilungando… sta di fatto che invece l ‘acqua non è andata forte e quindi pescare pesanti a scorrere non andava assolutamente bene, quindi si doveva fare la gara sulla trequarti a far girare il galleggiante: è così che ho preso i miei quattro carrassioni che mi permettono di fare il terzo, risultato al quale, da come ero partito, non speravo proprio neanche più di farlo e se non avessi perso 40 minuti buoni con lo scorrevole forse sarei riuscito a prendere un’altro pesce che mi avrebbe fatto fare il secondo ma comunque come risultato è buono, purtroppo come squadra non siamo andati bene: facendo 26 punti ci portiamo in 25° posizione che, detta così, sembra quasi buona, ma vorrei ricordare per chi non avesse chiaro il concetto che fino alla 32° squadra si rimane in eccellenza, per le altre c’è la retrocessione ai regionali…speriamo di non continuare così se no il prossimo anno commenterò il regionale!
Un ringraziamento a tutti per la pazienza avuta nel leggere questa sottospecie di commento, un arrivederci da Alex
1° e 2° PROVA CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE PER SOCIETA’
Il fiume Tevere a Umbertide (PG) ha ospitato le prime 2 prove delle finali del campionato it. a squadre per società 2002; sono 30 le squadre ammesse alla finale dai vari trofei e precisamente 8 dalla A1, 8 dalla A2, 8 dalla A3, 4 dalla A4 e 2 dalla A5, inserite in 4 zone divise in settori da 10 per un totale di 120 concorrenti.
Prima di passare alla cronaca, devo dire “purtroppo” che il campo gara si presenta al limite della regolarità, l’acqua è quasi torbida causa le frequenti piogge dei giorni precedenti, ma la gravità di tutto questo non è dovuta al maltempo di questi ultimi giorni, ma è “opera umana” come mi dicono tutti gli addetti ali lavori in loco, infatti a monte di Città di Castello che rispetto ad Umbertide è 20 km più in alto, l’acqua è chiarissima!
Durante la settimana e fino al venerdì l’acqua è chiara, poi come per incanto si “sporca” nei giorni delle competizioni (non solo di questa!), proteste e articoli su giornali, non sono valsi a scoprire chi per proprio interesse o per ..sabotaggio mette il Tevere in queste condizioni e, ragazzi, nel 2005 Umbertide, è sede dei Mondiali, quindi Federazione, organi politici, autorità e chi più ne ha più ne metta “datevi una mossa”.
Per trovare soluzione a questo “problemino” che potrebbe compromettere lo svolgersi non solo di questa grande manifestazione, ma anche di tutto il movimento di gare e relativo indotto di pubblico ed accompagnatori che vanno ad arricchire il settore turistico ambientale della zona (oltre 1000 persone, tra garisti, accompagnatori, mogli, figli ecc..) hanno pernottato e mangiato nei vari alberghi e agriturismo della zona e con i “chiari di luna” che ci sono in giro (non solo nella pesca), scusate se è poco!
Ma ritorniamo alla cronaca, i concorrenti hanno quasi tutti pescato a roubaisienne (13 o 14,50), Massimo Fontana della Golden Fish Tubertini di Civitanova, trova una profondità sulle punte dopo aver sondato il fondo (mediamente da 1,20 a 1,50 metri secondo le zone), lenze da 4×14 a 1 grammo, interamente a pallini raccolti in bulk verso l’alto e leggermente aperti verso il finale.
Finali 0,08 -10 -12 e ami dal 14 al 20 a secondo degli inneschi, ma in prevalenza e visto il colore dell’acqua è stato innescato il lombrico medio o grosso, pur avendo tutti a portata di mano caster, bigattini, orsetti e anche mais!
Limite della pastura 10 litri e 3 kg di bigattini (esche comprese) e finalmente si sono visti dei controlli adeguati.
Quindi pastura dolce (gialla o rossa) secondo le scelte della squadra e bigattini in parte incollati con ghiaia e in parte sfusi da fiondare.
Inizio gara del sabato alle 10,30 (la domenica alle 10) con i 5 minuti precedenti riservati alla pasturazione pesante, Roberto Trabucco in questa gara farà un bellissimo assoluto di giornata.
Tanti i campioni presenti, visti girovagando per il campo gara, da Claudio Bergami, camp. It. ind. del 2001 e alfiere della Imolese Milo, proseguendo nella carrellata Jacopo Falsini, alfiere della Oltrarno Colmic e pluricampione del Mondo, Francesco Caprini della Golden Fish Tubertini, al “pluri -decorato” Milo, della Longobardi; a proposito, non mi piace il regolamento che permette nella fase finale di cambiare i componenti della squadra, infatti a parte Guicciardi, indisposto, il cui posto è stato preso da Naro qui era presente la squadra A, ma a qualificarsi era stata la squadra B! (alla faccia della sportività e dei sacrifici);
Ma tutte le squadre medio piccole che anche se volessero cambiare qualche elemento non possono, chissà come la pensano.
Non sarà di fatto un regolamento che agevola solo le grandi? mah!
Cammina, cammina, vedo Stefano Prandi, vincitore del Club Azzurro di quest’anno e alfiere del Vairone Maver di Reggio Emilia, squadra che ha vinto il Trofeo A3 e prima nella classifica del sabato, poi tante belle catture di carpe e cavedani e per ultimo vi lascio il “sempreverde” Pasotti della Leonessa Colmic di Brescia con una carpona di circa 2 kg che lo ha fatto penare non poco, ma alla fine l’ha spuntata!.
A parte il problema della ….”trasparenza” delle acque, la prima giornata aveva riservato qualche sorpresa, relegando diverse squadre di rango nelle retrovie, se non in zone “pericolose “, ma poi la giornata di domenica ha sancito il ritorno delle “grandi”, con la sorpresa della eliminazione della Golden Fish e la permanenza nelle 20 (per un pelo di…) dell’Imolese.
Trofeo Team MASTER TRABUCCO 2002 ad Anita
Il mini campionato svoltosi su sette prove di cui due di scarto, organizzato nel mese di agosto ad Anita dal Sig. Umberto Guidetti ha visto un nostro atleta classificarsi al 10° posto assoluto nella classifica finale.
Si tratta di Alessandro Scarponi, il quale in virtù di 5 gare effettuate e 13 punti totali di cui 1°- 2°—2°—3°—5°, si è collocato ai vertici di un torneo che ha visto la partecipazione delle migliori canne della regione.
La tecnica utilizzata è stata quella a roubaisienne.
Tanto pesce catturato di cui molte carpe le quali hanno obbligato i molti garisti ad irrobustire lenze ed elastici per salpare i sempre più grossi carassi e le tante carpe.
Addirittura in una prova di questo torneo si è vinto un settore con oltre 15 kg. di peso.
L’appuntamento è rinviato all’anno prossimo ad agosto.
REGIONALE Emilia EST 2002
G.P.S. Santarcangelo fuori dal giro promozione
41 ma posizione per la squadra dell’Elite, ad una giornata dal termine, e 41 ma posizione finale per la squadra del Regionale, non è uno scherzo del destino ma una dura coincidenza o meglio la dura realtà dei nostri campionati 2002.
Dopo 6 prove, siamo fuori dai giochi (Sigh.. Sigh..).
Pazienza perché eravamo partiti con tutti i propositi di fare bene, anzi all’inizio dell’anno si pensava addirittura di come poter gestire nel 2003 due squadre in Elite e invece ci troviamo, con la classifica attuale, a lottare per avere una squadra nel regionale, quella che oggi, classifica alla mano, retrocederebbe dalla serie A2 al
regionale Emilia Est.
In tutto questo grigiore l’unico fascio di luce ci viene dato dal più giovane dei nostri ragazzi schierati nella squadra del regionale, quel Magnani Mirco che tanto bene ha fatto, sotto la guida del maestro e capitano Mauro Brolli di Riccione e ancora meglio saprà fare l’anno prossimo con l’esperienza acquisita. Forse è meglio che questi campionati finiscano alla svelta per poter ragionare a mente fredda sugli errori commessi, perché di errori ne sono stati fatti e dalle macerie cercare di ricostruire un futuro agonistico migliore e compatibile con le nostre capacità e possibilità. Di certo ripetere gli stessi errori sarebbe da sciagurati.
PISA: Campionato Italiano Giovani
L’Arno porta bene al nostro Filippo
San Lorenzo alle Corti (PI) sabato 7/9/02
Un fortissimo temporale, non diverso da quelli che ci hanno bagnato durante tutta l’estate scorsa, non ha scoraggiato Scarponi e Foschini alla trasferta sull’Arno pisano per assistere il più giovane garista del Team G.P.S., Filippo SANTARELLI, impegnato nella sua prima avventura fuori casa, nell’importante manifestazione dei Campionati italiani di pesca categoria giovani.
Cronaca: arriviamo sul posto con un po’ di ritardo a causa di un tragitto sbagliato e lì troviamo Filippo e suo padre Franco già impegnati ad armeggiare le attrezzature.
Il sorteggio assegna a Filippo il posto di gara n° 8 dell’ultimo settore.
Guardando gli altri ragazzi del settore notiamo subito un divario notevole, fisicamente parlando, per la differenza di età dei ragazzi, 12 anni Filippo contro i 15 anni di altri; credete, 3 anni a quella età incidono veramente e si notano.
In aggiunta, a rendere ulteriormente difficile la gara di Filippo, si doveva fare i conti anche con l’ultimo esterno del campo di gara che di solito è favorito per la vittoria di settore.
Ma ormai a Pisa c’eravamo tanto valeva vendere cara la pelle.
Dopo avere sistemato lo sgabello nella posizione migliore, abbiamo preparato la roubaisienne a 9 metri la quale dopo due rotture, con una “rimboccata e una incerottata”, è diventata meno di 8,5 metri.
Filippo emozionatissimo, lasciava trasparire una certa tensione, la stessa che la notte prima non l’aveva fatto dormire molto pensando alla gara.
In ogni modo alle 9,30 eravamo pronti con tutto, pastura vallata e bigattini incollati con molta ghiaia grossa.
Le lenze realizzate con filo del 0,20 finale del 0,16 dovevano assicurare una pescata tranquilla per le intere tre ore di gara anche a fronte di grossi pesci.
Suona la sirena, è via. Scarponi suggerisce a Filippo di effettuare una abbondante pasturazione fatta di palle di pastura e bigatti in colla.
Dopo 10 minuti, mentre gli altri già pescavano e cominciavano con le prime catture, Filippo era ancora impegnato a lanciare palle su palle sotto la punta della canna, proprio tutte nello stesso punto non sono andate ma comunque ….
Poi ha avuto inizio la gara di Filippo; su un amo del 10 faccio innescare 10 bigattini bianchi, grossi, i quali si dimostrano subito molto efficaci.
Scarponi dalla sponda, oltre a dirigere l’azione di pesca, dava anche i tempi della pasturazione sempre molto importante in questo posto di pesca, infatti più si butta e più si prende.
Intanto, da sopra la sponda le differenze fra garisti si notavano parecchio, alcuni ragazzi più grandi, viaggiavano con un ritmo di catture elevatissimo.
Infatti, in particolare uno di Modena alla fine si piazzerà al primo posto di settore con oltre 19 kg. di peso.
Nel frattempo, Franco, il padre di Filippo, per combattere la tensione che lo stava provando oltremodo, decideva di scartare una crostata di fichi da urlo offrendola al sottoscritto e all’insaziabile Viller.
Nel frattempo Filippo continuava a macinare pesce, vedevo che catturava bene ma non volevo illudermi perché anche gli altri “arpionavano di brutto”.Ad un certo punto la corrente dell’acqua diminuisce, quasi a fermarsi, ed è stata qui la svolta della gara di Filippo.
Mentre gli altri garisti rallentavano notevolmente il ritmo delle catture Filippo grazie ad un ottimo lavoro di canna con inviti alla lenza a “mungere” verso l’alto continuava con catture regolari e fra queste anche qualche pezzo importante, come un muggine sulla “chilata” e carassi di peso.
Alla fine delle tre ore di gara iniziano le operazioni di peso che seguiamo con molta attenzione sia io che Viller.
Pesi notevoli per dei ragazzini 8—9—10 chili, addirittura il n° 5 porta alla bilancia quasi venti chili di pesce come il numero 6 con 11,400.
Arriviamo al n° 8 di Filippo che fremeva dalla curiosità di capire quanto pesce aveva catturato in tre ore; l’ago della bilancia si fermava sui Kg. 11,200 di peso garantendo la terza posizione di settore ed è medaglia d’oro.
Rimane un po’ di rammarico per alcuni pesci persi con i quali si poteva fare senza nessuna fatica la seconda posizione. Ma come prima volta va bene così, anzi benissimo.
La felicità di Filippo nel momento in cui riceveva dal responsabile FIPSAS la medaglia d’oro, era anche la mia, di Viller e di suo padre che intanto in silenzio pensava a chiudere le attrezzature.
Dopo aver pranzato con un ottimo piatto di spaghetti al pescatore e un piatto di caciucco Toscano (il nostro brodetto) abbiamo preparato alcune cose in previsione della gara del giorno dopo.
Purtroppo, a causa di uno stato influenzale che mi stava sempre più debilitando siamo stati costretti a rientrare per sera a Cesena e questo ci è dispiaciuto molto perché forse Filippo con la nostra presenza anziché il 9° di settore nella gara del giorno dopo avrebbe fatto un piazzamento migliore che forse lo avrebbe piazzato anziché in 51° ma posizione assoluta nelle prime 30 e allora sarebbe stato anche club azzurro.
Ma accontentiamoci come prima volta è andata bene il prossimo anno faremo ancora meglio.
Da Pisa è tutto, arrivederci al 2003.
Serie A2 G.P.S.: PIU’ OMBRE CHE LUCI
BRIAN: SERIE A 2 6° PROVA
S.Donà di Piave: 1° settembre 2002
Male , male, anzi malissimo.
Questo può essere il titolo del film visto nel Brian.
Una prestazione da dimenticare non all’altezza delle possibilità. La defezione di Sama all’ultimo momento, per cause di lavoro, ha forse pesato più del dovuto in quanto il suo sostituto, Ugolini Giorgio, è stato avvisato solo all’ultimo momento e non ha potuto prepararsi nel modo migliore a questa trasferta.
Il meraviglioso canale veneto si è presentato in condizioni migliori rispetto alla prova di maggio. Tecnica inglese a farla da padrona per insidiare le scardole e i carassi sopra lo scalino della sponda opposta.
Anche la taglia dei pesci ha fatto la differenza, basti pensare che il peso totale di Scarponi (1,6 kg.) è stato fatto con un solo pesce da Barilli della Rubicone, che vince il settore con oltre 4 kg.
Questi i piazzamenti che riportano il G.P.S. in piena zona retrocessione: Scarponi 6°, Mazzotti 7°, Biondi 5°, Ugolini 9°. Adesso tutte le speranze sono riposte nell’ultima gara del 29 settembre in Destra Reno.
CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE 2002:
SORTI LUIGI E’ CAMPIONE!
Sabato 20 e Domenica 21 luglio si sono svolte le due ultime prove del Campionato Italiano Individuale sulle acque del fiume Arno in località Firenze.
Le due zone interessate sono state Rovezzano e le Caserme; la prima con una pesca esclusivamente a roubaisienne a tutta canna, ad insidiare in prevalenza cavedani, diverse carpe e qualche raro carassio; nella seconda zona, e cioè le Caserme, non vi è stata una grande pescosità e molti hanno dovuto imbracciare canne con mulinelli e insidiare i pesci al centro del fiume o addirittura sull’altra sponda. purtroppo nella zona delle Caserme la differenza tra un picchetto e l’altro è veramente notevole anche perchè in molti posti sulla canna ad innesti ci si attacca senza aver la possibilità di pescare; i pesci ci sarebbero è ovvio che la differenza di pescato tra una zona come Rovezzano e le Caserme rimane sempre enorme.
Veniamo al commento vero e proprio delle mie due gare.
Diciamo subito che sono stato fortunato a capitare per entrambi i giorni a Rovezzano e quindi aver la possibilità di prendere sempre del pesce; addirittura dal picchetto di sabato mi sono spostato solo di un numero e cioè dal numero 1 del sabato al numero 2 della domenica.
Nel settore integrato il sabato sono con il futuro Campione Italiano, Sorti, al quale faccio subito i miei complimenti …e anche con il Campione del Mondo, Ballabeni, e se non bastasse anche con Puccio: dicono di lui che l’Arno sia la sua casa…. Beh… parto con lenze molto leggere, attacco subito qualche carpa che ovviamente con i finali del 10 strappano e inizio finalmente a prendere qualche cavedano.
Attacco poi una carpa che ovviamente strappa tutto; mi metto a pescare con del filo grosso e non bollo per mezz’ora; appena ritorno con i fili e gli ami giusti le mangiate sono di nuovo riapparse e immancabilmente è arrivata l’ennesima carpa che stavolta ho tenuto per qualche minuto ma poi ha strappato come le altre.
Alla fine faccio kg. 4,040 facendo 7 punti e perdendo una posizione per soli 40gr….(che saranno poi fondamentali).
Domenica 21 luglio so per certo che oggi l’unico risultato che posso cercare è un primo anche perchè se voglio per lo meno rientrare nei primi 40……allora, come già detto prima, sono nel picchetto di Puccio che il sabato ha fatto il quarto e lui è nel mio picchetto; praticamente siamo a spalla di nuovo è solo cambiata la spalla.
Partiamo e come il sabato io faccio quattro palle di pastura (che poi sarà anche l’unica che userò) e un paio di palle di bigatti in colla e poi tanta fionda; prendo subito un paio di cavedanelli e poi aggancio la carpa: stavolta però sono un pò più preparato e con del filo del 14 riesco a portarla in nassa; è una carpa che supera i tre kg. abbondanti.
Poi prendo ancora qualche cavedano e aggancio la seconda carpa che riesco anche questa a tirare fuori; è una carpa da più di un kg…cambio lenza e mi metto a pescare i cavedani: molto leggero con ami del 24 e bava del 0,7; ne aggancio diversi slamandone anche alcuni; mi metto a pescare a galla perchè vedevo ogni tanto un grosso cavedano che si faceva vedere; riesco ad agganciarlo e, dopo una battaglia incredibile tanto che tutti hanno pensato fosse una carpa, sono riuscito a portarlo a tiro di guadino:la fortuna però si era già fermata da troppo tempo vicino a me e allora il cavedano l’ho perso.
Fino alla fine prendo qualche altro cavedano e ne slamo ancora un paio; alla fine però in nassa ho 10 pesci e faccio 7,700 Kg di peso vincendo il settore e riuscendo a fare il 35° assoluto. Da 70° del sabato un bel salto davvero!
Vi ricordate i 40 gr del sabato? Beh, se avessi fatto il 6° sarei anche entrato nel club azzurro…peccato sarà, forse, per un’altra volta ……faccio ancora i complimenti al Campione Italiano Sorti e posso dire solo: io c’ero!!!
Campionato provinciale individuale di 1° serie di pesca al colpo
“Tutti gli uomini del GPS”
Guardando la classifica parziale, ad una giornata dal termine, notiamo alcuni garisti del GPS nelle prime posizioni della classifica generale.
BROLLI Mauro, uno dei migliori agonisti del GPS, non per caso si trova in 2° posizione e quindi ha le carte in regola per ambire al titolo di Campione provinciale; poi notiamo in 8° posizione Biondi Ivan ed 9° posizione Scarponi Alessandro.
Per la vittoria finale si decide tutto nell’ultima prova di ottobre nel fiume Tevere ad Umbertide.
Infatti con il sistema di punteggio applicato, il primo di settore guadagna 20 punti, tutto può ancora succedere.
Forza ragazzi!! Forza GPS Santarcangelo!!
IDROVIA: SERIE A2 5° PROVA
Padova: 14 luglio 2002
24 punti per una gara che alla vigilia pareva molto più facile da gestire di quello che invece è risultato alla luce della gara preparatoria effettuata la settimana prima, nella quale i ragazzi del GPS avevano totalizzato 16 punti che facevano ben sperare: Scarponi 2°, Ugolini 3° in Idrovia mentre Mazzotti 6° e Sama 5° in Regate.
Ma veniamo alla gara dell’Eccellenza del 14 luglio; Questi i piazzamenti: Scarponi 8°, Sama 6°, Ugolini 6°, Mazzotti 4°, ha riposato Biondi.
Analizzando i picchetti e la storia di ognuno della squadra si poteva, anzi si doveva fare di più. Scarponi perde un carasso da un chilo di peso con il quale faceva il 3° e non l’ottavo; Ugolini perde una mega carpa con la quale avrebbe fatto il 1° e non il sesto, Sama con l’ultimo del campo di gara non è riuscito a trovare la pesca giusta e con essa il pesce necessario per un piazzamento migliore.
Mazzotti ha raccolto quello che poteva in una giornata avara per tutti di soddisfazioni.
Morale, dopo questa prova il G.P.S. è 33°mo in classifica generale.
C. LAMA: SERIE A2 4° PROVA
Modena: 9 giugno 2002
Un Cavo Lama bagnato ma molto fortunato per il G.P.S..
Questa affermazione la usiamo solo per fare rima ma in verità i ragazzi avevano preparato alla perfezione la gara tanto che i risultati poi non hanno tradito le aspettative.
I 16 punti realizzati ridanno morale e punti preziosi per una classifica che li vede ora a tre gare dal termine in 33° posizione senza scarto.
Assai fondamentale sono state le uscite per visionare le gare della nazionale di pesca al colpo ed in particolare la brillante prestazione Botti Andrea nostro amico e uomo della ditta Trabucco Diffusion, sponsor GPS.
Piazzamenti G.P.S.: Scarponi 2°, Biondi 3°, Sama 6° Mazzotti 5°.
ANITA: SERIE A2 3° PROVA
Ferrara: 19 maggio 2002
Sembrava facile……pescare i carassi di Anita invece nella domenica che doveva essere quella delle conferme è crollato tutto.
I 32 punti fatti tutti in una volta su un campo considerato “amico” sono tanti per una squadra come la nostra che solo nella prima gara sullo stesso campo aveva realizzato un bel tredici.
Evidentemente qualcosa non ha funzionato e oggi, a distanza di un paio di mesi da quella sciagurata domenica di Anita, i ragazzi non hanno ancora capito quali errori abbiano commesso.
Dopo quella gara la classifica generale dava un responso tragico.
41° in classifica generale e strada ancora tutta in salita.
Piazzamenti G.P.S.: Scarponi 8°, Biondi 6°, Ugolini 10°, Mazzotti 8°.
Dall’Album dei ricordi: La carpa e Roberto Mazzotti
Era un pomeriggio dei primi giorni di marzo, però non ricordo l’anno.
Ricordo invece molto bene che era freddo e che assieme a Mazzotti Roberto andai a fare una pescata nei laghetti FIPS di Poggio Berni.
Erano i tempi in cui anche una semplice uscita di pesca diventava occasione per una sfida da coltello fra i denti.
Quel pomeriggio divenne teatro di un simpatico scherzo a Mazzotti che a perdere proprio non ci stava mai.
Dopo un’ora di pesca senza avere visto il galleggiante affondare Scarponi aggancia improvvisamente una carpa sul chilo di peso chiamando Mazzotti per le operazioni di guadinatura in quanto solo lui aveva aperto il guadino.
Ricordo che le sponde erano ben vegetate di canne da rendere impossibile la visibilità fra un pescatore ed un altro.
Sta di fatto che ormai si stava facendo sera senza che altri pesci fossero finiti nelle nostre nasse.
Mazzotti, vistosamente insofferente, doveva ancora “bollare” accreditando al mio fondoschiena l’unica cattura del pomeriggio.
In quel momento decisi di tirare un simpatico scherzo al Mazzotti.
Senza che lui se ne accorgesse, con il massimo silenzio, riesco a togliere dalla nassa l’unica carpa per riagganciarla all’amo facendola lavorare con la punta della roubaisienne.
Non vi dico le cose dette da Mazzotti, sempre al mio fondoschiena.
Ancora una volta Mazzotti dovette venire con il suo guadino a salpare la carpa.
Dopo cinque minuti divertito al massimo decisi di ripetere l’operazione precedente.
Mazzotti, che ancora non aveva visto il segno, perse la pazienza e anche la terza carpa, che era sempre quella, finì per essere guadinata da Mazzotti.
Il pomeriggio stava per terminare e Scarponi con grande stupore di Mazzotti agganciò ancora una carpa che fece delirare il povero Sanzio alias Roberto Mazzotti.
Era l’ultima che mi guadinò, ma un sospetto si impadronì di lui.
Disse < <>> ed io: < <>>.
Mazzotti per curiosità volle confrontare l’ultima carpa che gli sembrava uguale alle altre alzando la nassa dall’acqua che con grande stupore risultava leggerissima perché vuota.
In quel momento Mazzotti codificò la situazione e si rese conto di essere stato preso in giro dal sottoscritto avendo guadinato per tutto il pomeriggio la stessa carpa.
Mazzotti se la prese, e per alcuni giorni mi fece il muso, ma poi come è giusto che fosse ci si mise una pietra sopra e si rise di quel pomeriggio.
Anche queste sono uscite di pesca da ricordare.
E-MAIL: con Alex Ferri (Castel Maggiore Hydra)
IL TEVERE AD UMBERTITE
D: Ciao Alex, in previsione dell’ultima prova del provinciale individuale di Forlì che si svolgerà ad Umbertide potresti darmi alcune informazioni sul campo di gara?
R: Ciao Alessandro, ero al telefono proprio ieri con i miei amici del Bastia Umbra COLMIC che li ci fanno molte gare all’anno.
Bisogna sempre partire con una mentalità diversa rispetto ai campi tradizionali perchè il tratto di Tevere in questione, cioè Umbertine, sembra più un torrente che un vero e proprio fiume, e quindi si differenzia notevolmente da una zona all’altra.
Le lenze in questa stagione, quando il fiume rallenta per mancanza d’acqua, sono in prevalenza leggere dal 4×12 ad 1 gr; io di solito decido quando sono sul posto cosa montare anche perchè puoi prendere un tratto dove ci sono tre metri d’acqua o addirittura dove ce n’è un metro e anche meno….bisogna stare attenti alle carpe che ovviamente se si riesce a guadinare è un passo sicuro verso la vittoria.
Però siamo in fiume e le carpe qui hanno una forza incredibile: carpette di un chilogrammo fanno vedere i sorci verdi quindi ti consiglio, se peschi a roubaisienne di non montare elastici ne troppo duri ne troppo morbidi:
scegli un 0,9 o un 10 e poi prepara anche un elastico del 12 o 14 perchè se capiti in un posto dove se ne attaccano tante di carpe ti armi diversamente e provi a tirarne su qualcuna.
Purtroppo il fiume non è molto largo e quando si allamano pesci di taglia, e succede spesso, ti ritrovi la tua lenza dentro le piante nella sponda opposta.
Non pensare di poter usare finali grossi perchè se no non sembra che ci siano i pesci, infatti quando inizi a mettere sopra al 0,10, calano le mangiate a dismisura e appena torni con i finali giusti i pesci sembrano essere tornati.
Ovviamente con acqua chiara come di solito e in questa stagione e con mancanza di corrente, il pesce come ben saprai diventa molto più diffidente…….per la costruzione della lenza è la solita da cavedani con pallini a stringere verso l’alto aperte in base alla profondità del posto: io di solito scalo la montatura dove c’è poca acqua di una 30 cm più uno spezzone di minimo trenta con ami piccoli al massimo un 18 per scendere fino al 25 queste per il cavedano, mentre per le carpe le chiudo un pò di più ma non di molto anche perchè io pesco con galleggi sempre molto leggeri e preferisco strisciare bene sul fondo se è possibile.
Spero di averti dato un aiuto e se dovessi aver bisogno, io parto per Umbertide giovedì perchè vado a fare una gara sabato e domenica quindi lunedì prossimo saprò più dettagliatamente cosa è meglio o peggio!
Un saluto da Alex
L’amico Luciano Zecchini non è più fra noi.
Ha lasciato prematuramente la sua famiglia, alla quale vanno le condoglianze di tutto il G.P.S., i suoi amici e la sua passione, la pesca..
A Luciano volevamo bene perché ha sempre dato tanto agli amici e alla pesca.
Socio del Gruppo pesca Ippocampo di Cesenatico è stato della stessa una colonna portante rivestendo cariche di responsabilità fino alla fine.
E’ stato un garista leale e convinto promotore di questo sport fra i giovani al punto tale che l’anno prima decise di frequentare ad Imola un corso di Istruttore federale di pesca.
Luciano aveva a cuore lo spirito sociale, la valorizzazione del gruppo e per questi motivi è stato uno dei più convinti fautori della fusione fra il GPS Santarcangelo e l’Ippocampo Cesenatico.
Luciano era contento del nuovo gruppo che si era formato a Gambettola sapendo di avere trovato altri amici veri con cui condividere questa passione.
Ciao Luciano ci mancherai.
Gli Amici GPS e IPPOCAMPO
Gara ad altissimo livello in serie A: la Lenza Borellese firma un grande successo.
PESCA SPORTIVA: PROVE D’AUTORE SUL CANALE BRIAN
Meglio dei mostri sacri dell’agonismo italiano di pesca al colpo hanno fatto i < <>> della Lenza Borellese Milo i quali, per la prima volta in assoluto nella loro storia, hanno vinto una gara del campionato di serie A2 svoltasi domenica 1° settembre c.a..
Hanno fornito una prestazione da manuale sia GianCarlo Mazzoni capitano indiscusso del Team Cesenate che Buscherini Arcadio così come i risultati di Sportelli Stefano e Bagni Marco grazie alla quale hanno totalizzato 8,5 penalità sufficienti per la vittoria di giornata.
Risultato di alto spessore che mai una formazione < > della nostra provincia aveva ottenuto nel più prestigioso dei tornei di pesca.
Grazie a questa vittoria i garisti della Lenza Borellese conquistano anticipatamente, ad una giornata dal termine, la sospirata salvezza fra l’altro meritata ampiamente dopo la sfortunata stagione di due anni fa, quando per un solo punto furono retrocessi dalla serie A alla serie regionale.
La tecnica di pesca applicata dalla squadra cesenate è stata quella della canna inglese lanciando sul secondo scalino della sponda opposta a sfiorare le canne palustri alla ricerca di quei carassi e di quelle grosse scardole che sono un po’ il vanto del canale Brian.
In classifica generale, oltre alla Lenza Borellese, troviamo una nutrita presenza di altre formazioni della nostra provincia quali: il Team Le Aquile di Forlimpopoli, del capitano Franco Donati anch’esso di Borello, già qualificato per le finali del campionato italiano per clubs; l’APS Città del Rubicone di Savignano s/r dell’ex campione italiano di pesca alla carpa Luca Piscaglia; il Gruppo Pescatori Sportivi Trabucco di Gambettola guidato da Alessandro Scarponi.
L’ultima prova del campionato di serie A è prevista per il giorno 29 settembre p.v. nel canale Destra Reno di Ravenna.
S.Donà di Piave 05/09/02
Campionato italiano individuale 2002
Ad Anita il 28 aprile 2002, Davide Santini, con uno strepitoso 2° di settore si qualifica per la gara successiva prevista per fine giugno nel Cavo Lama.. A Davide i complimenti di tutti gli amici del GPS Santarcangelo Trabucco e un invito a lottare per la conquista della finalissima a Firenze.
SERIE A2: Un grande G.P.S. nel BRIAN
I ragazzi della prima squadra dell’Elite, Alessandro Scarponi, Ivan Biondi, Giorgio Ugolini, Giovanni Mazzotti e Massimo Sama, domenica 28 aprile hanno effettuato una trasferta in Veneto per una gara sul meraviglioso canale Brian. Ottimi i risultati ottenuti dai nostri atleti grazie ai quali si sono potuti classificare al 5° posto assoluto della classifica finale. Scarponi 2° di settore, Sama 3° di settore, Mazzotti 2° di settore, Ugolini 5° di settore e Biondi 10° di settore.
Questa gara serviva da allenamento alla gara del 5 maggio, quella del campionato A2, quella che conta davvero.
5 maggio 2002: Seconda prova di A2 in Brian
La prima trasferta del campionato è archiviata con 23 punti realizzati. Troppi per il nostro livello ma alla luce dei fatti da non disprezzare per come sono andate le cose in generale. Solo a gara terminata abbiamo capito gli errori commessi che sono stati la causa delle 23 penalità realizzate in particolare non aver creduto nella pesca sotto con le canne fisse dalla 4 alla 8 metri.
Complimenti a Sama per l’ottimo 4° di settore e soprattutto a “Giovi” Mazzotti che con il suo splendido 1° di settore ha permesso a tutta la squadra di rimanere nelle prime 20 posizioni su 80 squadre della classifica generale e controbilanciare l’8 posto di Scarponi e il 10° di settore di Biondi.
Le prove del giorno prima, sotto una continua pioggia battente non sono servite a nulla perché il canale il giorno della gara si è presentato completamente diverso con una forte corrente e con un fastidioso vento che impediva di effettuare la pesca che avevamo preparato meticolosamente e cioè inglese fissa sulla sponda opposta per le scardole e inglese scorrevole sulla tre quarti per i carassi.
E pensare che se le condizioni fossero state normali i posti dei nostri ragazzi erano molto buoni, ma pazienza.
Da segnalare l’ottima organizzazione di questa trasferta curata, per conto della Società G.P.S. Santarcangelo TRABUCCO, da Alessandro Scarponi.
Adesso si va ad Anita che tanta soddisfazione ci ha riservato nella prima prova (13 punti) ma qui lo sappiamo già sono determinanti i picchetti. Fare un buon piazzamento ad Anita significherebbe di certo respirare aria buona.
1° maggio 2002
Box canale Anita
Una splendida giornata……., non è soltanto il titolo di una canzone del mitico Vasco Rossi ma anche la domenica realizzata dai ragazzi del G.P.S. della squadra formata da Scarponi, Biondi, Ugolini e Mazzotti.
Con quasi 30 chili di pesce, catturati al picchetto 2 del settore A, dietro al guard rail, i garisti cesenati hanno vinto non solo il proprio settore ma addirittura hanno fatto anche l’assoluto di giornata. Una grande prestazione realizzata con le lunghe canne roubaisiennes con la solita impostazione tecnica descritta nella pagina accanto. Unica eccezione le variabili da applicare durante la gara quando il pesce si ferma e sembra sparito. E’ in quel momento che si fa la differenza sugli altri e loro l’hanno fatta bene.
14 aprile 2002
Box canale Ostellato
L’unico aspetto positivo di questa domenica è che non ha piovuto nonostante le cattive previsioni del tempo. Per il resto tre ore di gara molto sofferte per la mancanza di pesce o meglio forse c’era ma non è stato trovato. A posteriori si capiscono tanti errori e quello commesso da molti è stata la paura di dare molto bigatto in fionda.
Il G.P.S. si è presentato con quattro box da 4 pescatori ciascuno ma alla fine solo la squadra capitanata da Mauro Brolli insieme a Santini Davide, Magnani Mirco e Urbinati Carlo è riuscita a piazzarsi in terza posizione del suo settore.
La seconda squadra in ordine di importanza, che fra l’altro partecipa al campionato regionale Emilia est.
PARTITO IL CAMPIONATO SOCIALE G.P.S.:
1° prova in Destra Reno lunedì di Pasqua 1° aprile 2002
2° prova ad Anita domenica 21 aprile 2002
La prima e la seconda, delle sei prove, sono state effettuate nei campi di gara in canale.
Molti gli iscritti a queste due prove, mentre assenti giustificati i garisti della squadra di A2 impegnati nella preparazione del campionato.
In queste prime gare i carassi dei due canali sono stati abbastanza latitanti nei confronti delle lenze dei GIPIESSINI, infatti i pesi, come possiamo notare nella tabella sotto, sono stati veramente bassi.
Le gare sono state suddivise in due settori, nella prima prova i vincitori sono stati il nostro Presidente Macrelli Alfredo nel settore A e Cucchi Loris nel B, mentre nella seconda prova i vincitori di settore sono stati nel settore A il nostro Direttore Generale Rag. Viller Foschini e nel B Romeo Neri.
La classifica generale provvisoria, dopo le prime due prove, è la seguente:
1° class. Cucchi Loris 1 + 3 Kg. 7,660
2° class. Neri Romeo 3 + 1 Kg. 4,860
3° class. Foschini Viller 4 + 1 Kg. 2,000
4° class. Brolli Mauro 5 + 8,5 Kg. 0,720
5° class. Suzzi Cecchino 4 + 4 Kg. 1,260
6° class. Facciani Franco 5 + 4 Kg. 1,400
7° class. Macrelli Alfredo 1 + 8 Kg. 3,580
8° class. Sandri Silvano 2 + 8 Kg. 1,180
9° class. Boschetti Roberto 9 + 2 Kg. 0,840
10° class. Santini Davide 3 + 8 Kg. 0,820
11° class. Cucchi G.Paolo 2 + 11 Kg. 3,380
12° class. Zoffoli Bruno 6 + 2 Kg. 2,740
13° class. Alessandri Fausto 8 + 8,5 Kg. 0,340
14° class. Magnani Stefano “ “
15° class. Tamburini Aride “ “
16° class. Perugini Alberto “ “
17° class. Magnani Mirco “ “
18° class. Stefani Armando “ “
Come ho vinto la prima gara di A2 ad Anita a Roubaisienne
di Alessandro Scarponi
Nelle ultime due edizioni di A2 sul campo di gara di Anita avevo sempre tradito la squadra con brutti piazzamenti.
Il primo anno (2000), il picchetto è stato da piangere perché ho pescato molto più indietro degli altri garisti 7° di settore.
Nel 2001 ho pescato in terza zona, dopo il guard rail verso Ostellato, in un discreto picchetto; Se portavo a guadino tutte le carpe allamate vincevo la gara, purtroppo con l’elastico montato su due pezzi di punta le carpe non si tolgono, partono al centro del canale strappando la lenza o l’elastico. Alla fine della gara ho rimediato un bel 6° di settore.
Nel 2002 dovevo riscattarmi. Mi sono preparato per bene, ho studiato nei dettagli l’impostazione alla gara e finalmente sono riuscito a vincere il settore con un bel primo da 8,720 Kg. e 24 pesci in nassa.
La vittoria prende ancora più valore se ripenso alla gente che ho battuto, Fochetti Loris ex Campione italiano e uomo Tubertini da sempre, Forni Fulvio componente del Club azzurro, Oscar Grandoni membro della Nazionale di San Marino, persone che con i pesci durante la gara ci parlano.
La gara: prima ora tre pesci, seconda ora 9 pesci, terza ora 12 pesci.
La lenza: madre lenza del 0,106 (Trabucco), finale del 0,96 (Riverge al fluoro), galleggianti usati 1 grammo serie 30 Trabucco e l’ultima ora uno 0,75 serie 32 Trabucco.
La piombatura: bulk a 50 cm dall’amo tre pallini dell’11 sotto aperti, un pallino del 12 a metà finale per agevolare il grip sul fondo e mantenere l’esca più ferma.
L’amo: solo ed esclusivamente un n° 16 serie 410 Nexen (Trabucco) innescato con due o tre bigattini bianchi, stare attenti con tre bigatti innescati perché si riempie troppo e si rischia di slamare il pesce.
La pasturazione: 1 Kg. di Supreme (Trabucco) bagnata bene ma morbida lanciata in palle fatte con una mano sola sotto la punta a 13,5 metri, qualche fiondata di pelletts quando il vento era più forte e fiondate piene di bigattini, quando si poteva, per avvicinare il pesce alla zona di pesca.
E poi fare lavorare la lenza in continuazione stuzzicare il pesce con inviti continui per renderlo aggressivo all’esca e ferrare decisi quando il galleggiante affonda.
L’elastico: ottimo il n° 8 o il 10 bianco siliconato della ditta Trabucco, io però ho usato il 9 azzurro della Preston.
Campionato ITALIANO individuale 2002
Un Destra Reno ancora in versione invernale ha condizionato i risultati della prova selezioni per il campionato italiano individuale.
Un Destra Reno, difficile e antipatico per due aspetti: il primo la qualità della pescosità caratterizzata da troppe carpe che hanno fatto fare la differenza nella pesata finale mentre del tutto assenti sono stati i carassi in molte zone del canale. L’altro aspetto negativo riguarda la sponda del canale, alla comodità delle piazzole di cemento fanno da contro altare pezzi di sponda smottata non solo impraticabili ma anche pericolosi.
Ne viene fuori un risultato, purtroppo negativo per i nostri garisti, condizionato dai fattori sopra citati; Scarponi 5° class. e Biondi 6° class. sono subito eliminati, (così hanno più tempo da dedicare al campionato di serie A2), mentre solo il bravo Santini passa alla prima prova di Anita grazie ad un buon 2° di settore.
7 aprile 2002: Partiti i campionati FIPSAS
Il G.P.S. partecipa all’ELITE e Regionale Est
Tutti ansiosi di cominciare a fare sul serio perché non se ne poteva più di fare gare anonime. Nel trofeo di A2 (Eccellenza) il G.P.S., quest’anno, parte con il proposito di ripetere i buoni risultati ottenuti l’anno scorso. Ai già confermati Sama, Scarponi, Mazzotti e Ugolini si aggiunge quest’anno Biondi Ivan, promosso in prima squadra dopo un buon campionato regionale effettuato nel 2001 al posto di Mauro Brolli di Riccione.
La seconda squadra, impegnata nel Campionato regionale Emilia Est 2002, è affidata al nuovo capitano Mauro Brolli, sceso dalla prima squadra, non certamente per demerito, ma per guidare e far crescere la squadra a lui affidata.
Oltre a Brolli Mauro, quindi, la squadra del regionale quest’anno è formata da Santini Davide, Urbinati Carlo e dalla giovane promessa Magnani Mirco.
Mentre la redazione sta scrivendo questo articolo arrivano i risultati della prima giornata dei campionati sopra citati.
Grande avvio per la prima squadra G.P.S. in A2 la quale, grazie ai 13 punti conquistati sul campo di Anita, si piazza in dodicesima posizione della classifica generale. Invece la squadra del regionale, ancora in fase di rodaggio perché rinnovata per metà rispetto all’anno passato, ha ottenuto, su un canale Destra Reno ancora non all’altezza, 26 punti che pesano ma che saranno sicuramente mediati con i risultati delle prossime gare.
Laghetti FIPSAS di Poggio Berni
…e la storia continua!!
I Laghetti FIPSAS di Poggio Berni sono ritornati al centro di una accesa contesa fra i dirigenti, da una parte della Sezione di Forlì-Cesena e dall’altra di Rimini.
I motivi del contendere sono gli stessi che hanno portato alcuni tesserati di Rimini a costituirsi in sezione autonoma, staccandosi dalla storica di Forlì, ovvero il dominio dell’uso dei laghetti. Una Sezione provinciale per mantenersi ha bisogno di entrate e le entrate si fanno solo se ci sono i tesserati. Questi conti evidentemente gli amici della Sezione FIPSAS di Rimini non li avevano fatti visto le decisioni e le iniziative intraprese di recente. Due in particolare che devono farci riflettere; la prima riguarda la decisione di effettuare alcuni campionati a classifica unica assieme ai pescatori della Sezione FIPSAS di Ravenna; la seconda è relativa alla richiesta di organizzare gare intersociali nei giorni di sabato pomeriggio, domenica mattina e pomeriggio in numero superiore alla metà delle date disponibili. In altre parole con i garisti della Sezione FIPSAS Forlì-Cesena si vuole fare cassetta per alimentare la Sezione di Rimini. D’altra parte con una ventina di agonisti in tutto si và poco lontano. A tal proposito ci torna in mente un famoso proverbio che calza a pennello: < >. E no, cari amici della Sezione FIPSAS di Rimini la nostra Società non collabora con i “traditori” ed è per questo che il G.P.S. Santarcangelo, pur essendo del territorio riminese, ha mantenuto l’affiliazione a Forlì. Per questi motivi invitiamo i dirigenti della sezione FIPSAS di Forlì-Cesena a non trattare con chi ha cercato, con i propri comportamenti da padre padrone dei laghetti, di far del male non solo allo sport della pesca nella nostra provincia ma anche e soprattutto ai pescatori.
Quindi consigliamo i dirigenti della Sezione Forlivese ha programmare nei laghetti la propria attività agonistica senza legittimare nessuno.
La FIPSAS di Rimini le gare intersociali le vada a fare a Ravenna.
Agonismo TROTA: Stefani vince la prima prova!
Nella prima prova del Campionato individuale provinciale di pesca alla trota in lago subito il G.P.S. in evidenza con alcuni suoi garisti.
Nei laghetti FIPSAS di Poggio Berni, domenica 6 gennaio, Stefani Armando ha guadagnato i vertici della classifica parziale grazie alla splendida vittoria di settore.
Prima di lui, per differenza peso, solo tre garisti di altre Società locali.
Stefani Armando, insieme agli altri garisti del G.P.S., Tamburini Aride, Serafini Velter e Urbini Marco, ha vinto alla grande il proprio settore grazie alla cattura di ben 16 pezzi per un peso complessivo di 3.200 grammi.
A Stefani Armando il G.P.S. augura un….. < <>>.
Campionato ITALIANO individuale 2002
Sono tre i garisti G.P.S. che parteciperanno quest’anno al prestigioso Campionato Italiano grazie ai buoni piazzamenti ottenuti nel campionato provinciale 2001.
Ecco i nomi dei nostri alfieri:
Biondi Ivan di Cesena
Scarponi Alessandro di Cesena
Santini Davide di Riccione
STELLE AL MERITO SPORTIVO
Il C.O.N.I. centrale assegna ogni anno l’onoreficenza della “Stelle al Merito Sportivo” (3 gradi: oro, argento, bronzo) a dirigenti e società sportive che abbiano svolto benemerita attività per lunghi anni.
Le segnalazioni pervengono alla Commissione Benemerenze Sportive del C.O.N.I. centrale da parte delle Federazioni Sportive Nazionali e dell’Organizzazione Territoriale dell’Ente.
PESCA SPORTIVA PREDAPPIO Predappio Fondazione anno 1950 FIPS