SERIE A2: I CONTI NON TORNANO!

Il commento sul campionato 2005

Il campionato di quest’anno ha evidenziato ancora una volta la supremazia di quelle squadre che grazie ai potenti mezzi riescono a dominare come sempre in classifca.
Ritengo che questo sia normale, d’altra parte lo è anche nel calcio ed in tutti gli sport.
La Juve, l’Inter ed il Milan lottano sempre per il vertice mentre il Messina, l’Ascoli ed il Treviso lottano per salvarsi.
Però durante il campionato può capitare che il Messina vinca a S. Siro contro il Milan e questo rende tutto molto più affascinante.
Anche nella pesca fino a quest’anno era così.
Dal prossimo anno le cose cambieranno grazie al nuovo format che la Federazione ha varato.
Le grandi società o le migliori, quelle che possono annoverare tra le fila campioni affermati, dal prossimo anno pescheranno in un campionato tutto loro denominato SUPER ECCELLENZA.
Ritengo la scelta del nuovo format inopportuna per il tipo di agonismo che abbiamo in Italia, in quanto il tenere insieme garisti “qualunque” con agonisti di fama mondiale, avrebbe assicurato quell’entusiasmo generale e quel fascino necessario a far girare il tutto il sistema pesca oltre a mettere in vetrina anche le società cosiddette minori o dilettantistiche.
Posso scommettere che la nuova formula, così come fu cambiata in passato, tra qualche anno sarà modificata nuovamente proprio perché non può reggere in Italia per le stesse ragioni del passato.
Dispiace riscontrare che dagli errori del passato non si voglia tenere conto.
Il GPS Santarcangelo è una società dilettantistica di Rimini che da alcuni anni lotta alla pari delle grandi in A2.
Non essere più tra le cosiddette società di spicco, nel prossimo campionato denominato zonale, non farà che togliere visibilità a quel mondo di piccole società e agonisti qualunque, che come noi sono tanti, che verranno in tal modo “messi ai margini”.
La nuova formula della SUPER ECCELLENZA, secondo il mio parere, rischia di bruciare quelle società che per fortuna o per bravura sono riuscite ad entrarvi senza rendersi conto di quello che gli aspetta.
I costi lieviteranno enormemente, e per qualcuno diventerà difficile reggere certi lussi che solo poche società possono permettersi.
Di conseguenza la disaffezione alle gare di pesca, che colpirà molti pescatori di queste società materasso, sarà inevitabile e porterà diritto verso la strada dell’abbandono.
Ritengo che la formula in vigore fino al 2005, con gironi di serie A, fosse la più idonea per tenere in equilibrio professionismo e dilettantismo avanzato.
L’alternativa, se proprio si vuole cambiare, come ho avuto modo di dire in altre occasioni è una radicale trasformazione di questo sport che deve passare da sport hobbistico a sport professionistico.
Allora nella seconda ipotesi avrebbe senso avere un campionato nazionale di punta nel quale far competere campioni di pesca stipendiati dalle società o dagli sponsor attraverso il rapporto della prestazione professionale sportiva.
In Inghilterra d’altra parte mi pare che siano già su questa strada o no?.
E poi non meravigliamoci se ai mondiali per nazioni ogni volta gli inglesi sono sul podio e gli italiani no.
Scusate la franchezza. Alessandro Scarponi

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