Katia Baldisseri: una donna nel mondo della pesca.
Katia Baldisseri di Cesena, da 30 anni pratica un hobby che poi è divenuto una vera e propria passione: la pesca al colpo.
Tutta la settimana è presa dal lavoro ma alla domenica non ce n’è per nessuno.
Il suo “habitat” naturale non è il salotto di casa o la poltrona di qualche teatro ma le rive di un fiume o le sponde di un canale dove poter catturare pesci con la canna e la lenza.
A Katia ho rivolto alcune domande per cercare di conoscerla meglio e per farci capire come ha fatto ad innamorarsi di questo sport che pratica con tanta grinta.
D: allora Katia come è entrata la pesca nella sua vita?
R: La passione è stata travolgente; la contaminazione è avvenuta durante le uscite domenicali per accompagnare il moroso a pesca. All’inizio fu per scherzo ma poi ho iniziato a provare le emozioni delle prime catture. Da li la mia sfida personale con i pesci non si è più fermata fino al punto da esplorare anche il mondo delle competizioni.
D: quale tipo di pesca preferisce?
R: una pesca che oggi non viene quasi piu’ praticata “ la pesca all’arborella”
D: Riesce a prepararsi per andare a pescare?
R: certamente ogni domenica la dedico alla pesca perché fare gare di pesca richiede una preparazione fatta di ore di allenamento sui vari campi di gara e soprattutto occorre saper utilizzare bene le varie attrezzature.
D: con quale Società di pesca gareggi?
R: mi sono iscritta nella Società di pesca Le Aquile di Forlimpopoli nel 1976 iniziando con le gare sociali in fiume e poi con le gare più impegnative in laghi e canali.
D: come si trova a gareggiare con gli uomini?
R: nessun problema, semmai il problema è loro quando devono giustificare una sconfitta patita ad opera di una donna pescatrice.
LA GRINTA DI CATIA
D: ma quante sono le donne nella pesca?
R: per la verità in provincia di Forlì Cesena non siamo molte a fare gare. Ne ho incontrate qualcuna a pescare per divertimento in fiume e in lago. Nella nostra provincia abbiamo avuto una donna, ancora oggi in attività con le gare di pesca, che è riuscita a raggiungere le vette più alte dell’agonismo partecipando con la nazionale italiana di pesca ai campionati del mondo. A livello nazionale siamo diverse che pratichiamo gare di pesca. Per esempio sabato e domenica 21 e 22 luglio ero ad Umbertide sul fiume Tevere per fare la finale del Campionato Italiano femminile eravamo 23 donne provenienti da tutta Italia.
D: com’è andata?
R: Una gara molto sentita perché non capita sempre di arrivare alla finalissima di un importante torneo nazionale. Ho pescato con la canna roubaisienne perché è quella che assicura i migliori risultati su questo bellissimo campo di gara umbro.
Una tecnica di precisione che mi ha permesso di catturare in due giorni quasi 12 chili di pesce tra carpe, carassi e cavedani.
D: raccontami un bel ricordo di pesca sportiva
R: quando ancora non si effettuavano i campionati italiani femminili ero riuscita, con i miei risultati, ad avere la possibilita’ di gareggiare alla pari degli uomini per i campionati italiani.
D: cosa trova di bello in questo sport?
R: Questo sport ti porta ad essere a contatto diretto con la natura e regala tante emozioni a chi lo pratica.
D: si sente di lanciare un messaggio al mondo femminile?
R: certo vorrei dire loro di provare almeno una volta di cimentarsi con la canna e la lenza. Con pochi soldi si può comprare l’attrezzatura necessaria e magari andando in qualche lago, per esempio il lago Pino di Forlì è veramente valido, ci si può divertire riuscendo a catturare tanto pesce. Poi se si va a pescare nel fiume si entra in contatto diretto con la natura selvaggia e questo di trasforma facendoti stare veramente bene. Vedo donne che vanno in bicicletta, che giocano a calcio, a tennis, che fanno atletica e alcune addirittura fanno boxe. Per cui è normale se anche le donne vanno a pescare. Non dimentichiamo che andando a pescare si riesce a stare in relax e a fare anche tante amicizie.
Anzi se qualcuna mi vuole contattare per chiedere informazioni sulla pesca può telefonarmi al n° 3891606007
Allora ringrazio Katia per la cortese disponibilità a questa intervista.
In “bocca alla balena” per le prossime uscite di pesca.
Grazie a voi.
CATIA BALDISSERRI AD UMBERTIDE