SUL FISSERO LA TERZA PROVA DELLA SERIE A2
MANTOVA 14 GIUGNO 2009: SERIE A2 TERZA PROVA
SUL FISSERO DOMINA IL GOUJON
VINCE LA PROVA LA SOCIETA’ FENICE AMO D’ORO CON 7 PENALITA’
IL COMMENTO DI ALESSANDRO SCARPONI
Il canale Fissero nelle zone di Ca’ Vecchia e Garolda ha ospitato la terza prova del campionato nazionale di serie A 2.
La gara è stata vinta dalla Società La Fenice Perla Verde con 7 penalità, al secondo posto la Pesca Sport Ferrara sq. B e al terzo i C.C. Vicenza sq. A.
La gara è stata disturbata dalla presenza di milioni e milioni di Goujon (Acerine), piccoli pesci pestiferi praticamente presenti ovunque che sono stati la comune dannazione dei 200 agonisti impegnati in gara.
Una gara difficile da interpretare quella del Fissero perchè ognuno, fin dalle prove dei giorni precedenti, aveva provato a studiare una strategia atta ad evitare questi piccoli pesci famelici capaci di attaccarsi all’amo in ogni modo.
L’impostazione dei garisti quindi non è stata finalizzata a come catturare il pesce grosso, breme e carassi, ma bensì a come evitare questi minuscoli pescetti indiavolati.
Ognuno aveva una sua verità; chi sosteneva che l’uso massiccio di fouillis nella pasturazione sarebbe stato controproducente perchè avrebbe attirato sul posto di pesca migliaia di goujon e così si è cercato di usare con parsimonia questa piccola larva rossa.
Altri hanno forzato con la pastura e meno con la terra convinti che così facendo si sarebbe potuto allontanare il piccolo pesce di fondo.
Altri hanno usato palle di pongo con poco fouillis alimentando durante la gara con una pasturazione fumante di terra di somma in grado di attirare le piccole bremette ma anche in queste condizioni occorreva pescare staccati dal fondo di almeno 10 centimetri per evitare l’assalto dei goujon.
In alcuni casi ha funzionato in altri no perchè anche staccati dal fondo si vedevano partenze del galleggiante provocate da questo piccolo pesce vischioso.
Insomma molti dubbi e poche certezze anche perchè il canale di quest’anno non è lo stesso conosciuto negli anni passati.
La gara richiedeva due impostazioni di pesca: una per Cà Vecchia e una per Garolda.
A Cà Vecchia la pesca è stata fatta a 13 metri sul fondo o staccati per evitare come detto il pesce piccolo. La prima parte di gara è stata fatta con pasturazione pesante di 10/12 palle grosse come arance di pastura tagliata con terra di riviere e poi durante la gara alimentazione a scodella con palline di pongo e poco fouillis mentre nella parte finale di gara la pasturazione voleva essere fumante andanto a far scendere la lenza sulla scia della terra di somma per cercare di “fregare” qualche pesce di taglia.
Ci sono stati settori a Cà Vecchia dove le catture sono state pochissime come nel caso della strettoia nel settore B della quarta zona dove i concorrenti, con esclusione di coloro che sono riusciti a catturare qualche pezzo di taglia, si sono distinti per pochisimi grammi.
A Garolda la pesca prevalente, che ha dato maggiori risultati, è stata quella della ricerca del pesce alla distanza di cinque – sei pezzi di canna.
Chi aveva l’erba davanti aveva più chances di catturare pesce mentre agli altri non rimaneva che cercare fortuna sul fondo a 13 metri.
Insomma una gara difficile, stressante, e dispendiosa sul piano delle energie perchè il caldo che batteva sulle lastre di cemento del canale si è fatto davvero sentire.
Da segnalare che una gara obbligatoria a fouillis e ver de vase deve quanto meno assicurare una qualità delle esche decente mentre la fornitura in questa occasione è stata di bassissima qualità.
Per carità nessuna responsabilità dei venditori perchè loro non hanno la possibilità di controllare a monte la selezione delle esche però far pagare 15 euro una carta di ver de vase così piccolo è stata davvero una esagerazione.
La prossima gara, spartiacque del campionato, sarà in Cavo Lama il 5 luglio p.v. prima della penultima di Ostellato e del gran finale a Peschiera sul Mincio.
In ogni caso va segnalata l’ottima organizzazione della gara da parte del Team Sarfix di Crevalcore come sempre ben guidato da Daniele Barbieri e da Laura.
LE INTERVISTE
WERTHER BERGONZONI (GPO TUBERTINI)
Al microfono di Match Fishing Italy c’è Werther Bergonzoni della società GPO Tubertini: allora Werther come hai impostato la gara?
– la gara l’ho impostata come la impostano tutti qui in Fissero ossia con pastura a spaccare all’inizio, poi il pongo duro con fouillis in mezzo e un pò di terra di somma con bentonite per fare la fumata con fouillis dentro.
E’ stata una gara un pò strana perchè i goujon rompevano in modo incredibile, poi alla luce delle prove fatte il giorno prima con i ragazzi della mia società abbiamo visto che il pesce si muoveva nella tarda mattinata e così l’ultima mezz’ora ho dato sempre due palle dure e due a spaccare di terra e fouillis e così facendo ho catturato due belle breme grosse e diverse bremette che mi hanno fatto fare il primo di settore.
M.F.: quali lenze hai usato per questa gara?
– ho usato lenze da 1,5 e 2 grammi appoggiato un galleggiante sul fondo e in alternativa a sfiorare.
M.F.: un giudizio sul campo di gara..
– in questo momento il campo di gara non è che faccia divertire molto, anche se c’è qualcuno che i pesci li prende anche quando altri non ci riescono. Il pesce per esserci c’è anche se al pomeriggio mangia come un forsennato. Forse occorre trovare il tipo di pasturazione giusta per questo canale che non è più lo stesso degli anni passati almeno a Cà Vecchia. Forse siamo indietro con la stagione per via dell’acqua ancora fredda e il pesce tarda a venire vicino alla sponda anche se questa è una mia personale idea. In ogni caso con queste condizioni il campo gara non è molto divertente.
M.F.: che pastura hai usato?
– ho usato la Turbo Black con aggiunta di terra V.D.E. oltre alla terre de somme.
M.F.: quante larve di ver de vase hai innescato?
– sull’amo del 16 ho innescato 2/3 ver de vase.
M.F.: grazie e in bocca al lupo per le prossime competizioni.
FABRIZIO FINI (LA FENICE PERLA VERDE AMO D’ORO)
Ho pescato a Cà Vecchia ed ho impostato la gara con terra e pastura dura perchè con la presenza di tutti quei goujon non si riusciva ad andare in pesca. Ho preparato anche la terre de somme per fare la nuvola per pescare staccato dal fondo e mi è andata bene perchè ho trovato il pesce per tutta la gara. Però vedendo i pesi nei settori vicini mi pare che non ci sia stata una gran pescosità. Vinco la gara nel mio settore con 3000 punti, il secondo fa 2500 punti ed il terzo 2200 punti poi tutti sotto il chilo. Il fondo iniziale l’ho fatto con 10 palle di pastura dura e tre palle di terra dura con fouillis. La gara l’ho girata quando ho scodellato solo terre de somme a fumare con una pallina dura a fare il cannello che andava sul fondo. Il fouillis l’ho usato con parsimonia perchè con la poca pescosità ho pensato che non bisognava rischiare perchè la breme è un pesce che si riempie facilmente. Ho usato mezzo litro di fouillis per tutta la gara. Sono partito con una lenza da tre grammi ed ho terminato la gara con una lenza da un grammo. Ho usato la pastura black della Hydra con un pò di terre de somme e di bentonite. Sull’amo sono arrivato ad innescare anche 12 V.D.V. ma i goujon non mi davano tregua lo stesso. Le breme le ho sempre prese sulla fumata della pastura di somma e ogni quarto d’ora gli scodellavo 2/3 palle. Ogni tanto davo anche qualche pallina a mano perchè la breme è curiosa e corre sulla botta. Oggi facciamo 7 punti e vinciamo la gara mentre in classifica generale adesso siamo undicesimi.
NICOLA LECCE (LA FENICE PERLA VERDE AMO D’ORO)
Ho pescato a Garolda e sono partito facendo un fondo di pastura dura con dentro poco fouillis. Ho scodellato terra con fouillis senza fumare a sette pezzi di canna. La prima ora di gara però l’ho fatta a 13 metri e ogni dieci minuti davo una boccia di terra dura e fouillis. Le ultime due ore la pesca l’ho fatta a sette pezzi con una lenza da 0,70 grammi. Ho preso alcuni carassetti e qualche bremetta che mi hanno permesso di fare il secondo di settore. Il campo di gara di Garolda è stato omogeneo perchè volendo la pesca a sette pezzi di canna c’era in modo uniforme per tutti.
DANIELE BARBIERI (TEAM SARFIX)
ORGANIZZATORE DELLA GARA IN FISSERO
La gara si è svolta nel migliore dei modi senza riscontrare alcun problema. Abbiamo deciso di effettuare anche un controllo a metà gara delle esche visto che l’uso obbligatorio del ver de vase poteva invogliare qualcuno all’uso di esche improprie ma tutto si è rivelato regolare e la sportività ha prevalso. Il campo gara del Fissero è molto comodo a Cà Vecchia e un pò meno a Garolda per via dell’argine alto. A Garolda abbiamo picchettato in modo che i concorrenti non riscontrassero nessuna difficoltà nell’individuare il posto pesca. Abbiamo trovato il campo gara molto sporco specialmente a Garolda e se avessimo voluto portare via tutto un tir non sarebbe stato sufficiente. Inoltre il campo gara a Garolda lo abbiamo trovato poco curato e questo non va bene. Abbiamo dovuto dare qualche punto di penalizzazione per via dell’uso improprio delle esche nelle matriosche. Purtroppo questo è il regolamento ed è ora che i pescatori lo rispettino.
MASSIMILIANO BIORDI (AMO SANTARCANGIOLESE)
LEADER DELLA CLASSIFICA INDIVIDUALE
Con la gara di oggi metto insieme tre primi di settore e sono molto contento per come stanno andando le cose quest’anno. Ho una sfida aperta con Ercole Bologna il quale ha scommesso una cena di pesce perchè pensava di arrivare prima di me in classifica individuale. Per adesso sono davanti a lui ma il campionato è ancora lungo …staremo a vedere.
Per il resto devo dire che la gara in Fissero l’ho impostata a Cà vecchia alla distanza di 13 metri dove ho preso un bel carassio. Ho fatto un bel fondo e poi ho alimentato con terra e fouillis solo a scodella pescando staccato dal fondo di 10 centimetri anche se all’inizio sono partito appoggiato sul fondo.
Ho usato una lenza da due grammi in prevalenza per tutta la gara.
Sono contento perchè come squadra manteniamo la testa della classifica e la seconda squadra è in quarta posizione.
UN’APPLAUSO AGLI ORGANIZZATORI DEL TEAM SARFIX PERCHE’ FINITA LA GARA HANNO RIPULITO TUTTO IL CAMPO GARA DA RIFIUTI DI OGNI GENERE. QUI DANIELE E LAURA.
I ROMAGNOLI DELL’AMO SANTARCANGIOLESE MAVER: I CAPO CLASSIFICA!
LA FENICE PERLA VERDE HIDRA VINCITORI DI GIORNATA CON 7 PENALITA’
GLI AGONISTI DELLA PESCA SPORT FERRARA
(foto di Massimo Rossi)
I CAMPIONI DEL C.C. VICENZA TERZI NELLA CLASSIFICA DI GIORNATA IN FISSERO
WERTHER BERGONZONI
(GPO TUBERTINI)
DOMINA IL SUO SETTORE CON UN STREPITOSO FINALE DI GARA
MASSIMO SELVA
(AMO SANTARCANGIOLESE)
CON UNA BELLA BREME PRESA DURANTE LE PROVE DEL SABATO
MASSIMILIANO BIORDI
AMO SANTARCANGIOLESE
NICOLA LECCE
LA FENICE AMO D’ORO
FABRIZIO FINI
LA FENICE AMO D’ORO
L’ACERINA O GOUJON
IL GOUJON O ACERINA
Simile al persico ha, però, le pinne dorsali unite e la testa presenta delle piccole cavità piene di muco. Arriva al massimo ai 25 cm. di lunghezza e ai 400 gr. di peso. L’acerina vive nel corso inferiore dei fiumi e nei laghi stazionando su fondali nudi. Pesce di fondo, durante la giornata va a caccia di larve di insetti, di gamberetti d’acqua dolce, di molluschi, uova di pesce e avannotti vari. Di notte, invece, resta inattiva presso il fondo. In stagione degli amori, che è in aprile e maggio, le acerine si raccolgono in folti branchi. Si accentua la loro colorazione giallastra del dorso maculato di nero e l’azzurro del ventre e depongono le uova in zone acquee ove la profondità è scarsa, quando la temperatura è intorno ai 15 gradi. Dopo la schiusa, che avviene a distanza di circa 10 giorni, le larve appaiono minuscole e trasparenti. Dopo quasi due anni divengono mature. L’acerina è un pesce molto sensibile ai suoni e, pertanto, questi influenzano molto la sua presenza e i suoi spostamenti.