INTERNATIONAL FISHING 2009: SOLFANELLI PADRONE DI UMBERTIDE
L’edizione 2009 della classica gara di pesca di agosto sul fiume Tevere ad Umbertide, che solo qualche anno fa richiamava gente da ogni dove e anche campioni internazionali di altri paesi (Scotthorne su tutti), viene vinta dal Campione del Bastia Colmic Marco Solfanelli nella due giorni del 8 e 9 agosto 2009..
L’asso umbro chiude la due giorni con 2 penalità anche se va detto che altri tre concorrenti chiudono con le stesse penalità.
Il Tevere di questo periodo non è più lo stesso di un tempo il pesce, dopo la fiumana che ha deturpato anche l’argine del campo gara, sembra essersi spostato in altre zone e nel campo di gara non si sono realizzati grossi pesi.
Comunque la gara è stata ben organizzata dall’infaticabile Sandro Zucchini coadiuvato da una società locale anche se va riportato il malcontento di numerosi pescatori i quali al raduno mi riferivano di scrivere che il sorteggio così come è stato fatto non è piaciuto a nessuno.
I pescatori non possono conoscere il giorno proima il posto di pesca dove andranno a pescare il giorno dopo.
Il sorteggio dei picchetti deve essere fatto sempre la mattina prima della gara. Questa è una leggerezza organizzativa che non dovrà mai più succedere nemmeno in una gara della parrocchia.
I settori possono essere anche sorteggiati il giorno prima ma i picchetti si sorteggiano alla mattina stessa della gara.
Solfanelli: Sono molto contento per questo successo ottenuto su di un campo gara che conosco molto bene. La pesca non è facile e molti non praticandola nel modo corretto, giustificano l’insoddisfazione dicendo che Umbertide non è più quello di una volta.
Io in gara due ho pescato ai disabili ed ho impostato la gara mezz’ora a 13 metri sulla pasturazione e poi mi sono dovuto allungare per due ore e mezzo all’inveroscimile. I pesci dopo mezz’ora infatti si spostano al largo e se non li peschi la non li prendi.
Io ho addirittura visto mangiate ad ogni passata solo che con una banda di filo così lungo non sempre si arriva pronti con la ferrata.
In ogni modo ho pescato con una lenza da 4 x 14 a 13 metri sulla roba e con 1 grammo quando ho pescato fuori nelle due ore e mezzo.
La mia lenza prevedeva un bulk alto aperto verso il basso asola e due pallini del 13 a distanza di 15 centimetri l’uno dall’altro. Sul fondo ho sempre fatto strisciare tutto il finale che nella parte iniziale era dell’otto con amo del 23 e poi del 7 con amo del 25.
Ho sempre innescato due bigattini bianchi e questa è stata la mia pescata.
Armiraglio: Sono molto contento di questo risultato. Chiudo l’International con due penalità. La domenica mattina sono stato sorteggiato in carpina alta nel picchetto dove al sabato avevano ottenuto la vittoria di settore. Sono capitato davanti ad un grande tronco messo di traverso in acqua e la sotto di pesce ce n’era tanto tant’è che già alla seconda passata avevo in canna un bel cavedano.
Ho pescato a passare con un galleggiante tradizionale ma ho provato ad usare anche una bolognese e una canna inglese per vedere se a sfiorare il tronco potevo catturare qualche pezzo da novanta. Mi è andata bene lo stesso.