REGIONALE EMILIA ROMAGNA EST: LA 5 PROVA DEL DESTRA RENO
REGIONALE EMILIA ROMAGNA EST
SORPASSO!
CASTELMAGGIORE SUPERA SANTARCANGELO
Quello che a luglio, dopo la terza prova in Acque Alte, sembrava quasi impossibile, si è concretizzato oggi, a due mesi e due prove di distanza: la formazione A della Castel Maggiore Hydra ha operato il sorpasso sull’Amo Santarcangiolese Maver A.
Debbo ricredermi e lo faccio pubblicamente qui, davanti a tutti quelli che hanno la pazienza di leggermi: non avrei mai pensato che oggi, ad una prova dal termine e dopo due sole gare dalle Acque Alte, il girone Est del Trofeo di serie B Emilia Romagna potesse avere questi scossoni.
In quell’occasione, a metà cammino, mi ero sbilanciato su di un pronostico a favore dei ragazzi di Santarcangelo che cito testualmente “i romagnoli possono fallire l’obiettivo finale solo facendosi male da soli”. Questo non perché ritenessi che la Castel Maggiore A non fosse alla loro altezza (ho l’onore di conoscere molto bene il valore di Claudio Magli, Oppi Gianluca, Alessio Salani e Vito La Torre) ma sino a quel momento Luca Ponti, Oscar Vannucci, Giuseppe Pacini e Bianchi Alberto avevano dimostrato una superiorità ed una coesione di squadra devastanti, che li aveva portati a vincere due prove consecutive con soli sei punti ed accumulare quasi dieci penalità di vantaggio in sole tre gare.
Ma la pausa estiva ha giocato un brutto scherzo alla capolista, forse qualcosa nel bel gioco che avevano costruito in primavera si è inceppato o, forse, più semplicemente, la mala sorte e qualche valutazione azzardata hanno portato a dilapidare in due gare il fieno messo in cascina.
Cavo Lama e Destra Reno sono stati due buchi neri che hanno portato rispettivamente 18 e 22.5 penalità pesantissime ai romagnoli, mentre i bolognesi di Tarterini hanno inanellato un dodici a Carpi ed una splendida vittoria di tappa qui ad Alfonsine, portando il loro score totale a 50.5 punti, punteggio che si avvia a diventare un record quasi assoluto in questa manifestazione.
Ma vedremo meglio il discorso punteggi e la loro particolarità dopo l’ultima prova di Ostellato, il prossimo 11 ottobre.
Analizzando le scelte tecniche operate dalle formazioni di vertice, è molto interessante notare come entrambe le squadre che guidavano la classifica, nell’ordine Amo Santarcangiolese A e Castel Maggiore A, abbiano adottato la medesima impostazione di gara, ossia siano partite entrambe all’attacco scartando a priori la pesca dell’alborella, più difensiva, per cercare i pesci a roubaisienne e, soprattutto all’inglese sotto il canneto della sponda opposta. Questa scelta è sembrata ancor più azzardata anche in considerazione che, durante le prove, i pesci non sempre uscivano e quando uscivano spesso erano pochi e di taglia disomogenea e, comunque, andavano pescati molto bene, con grande precisione mentre con l’alborella, fatta con canne da 1.50/2 metri, come riscontrato anche nella gara della domenica precedente, si potevano fare da 1000 a 2500 punti, generalmente sufficienti per contrastare chi aveva scelto la pesca fuori.
Per qualche motivo inspiegabile, però, domenica 27 settembre, nelle prime due zone a monte e anche in parte della terza, le alborelle sono praticamente sparite e le poche rimaste erano difficili e discontinue ed hanno richiesto tutta l’esperienza di chi ha insistito caparbiamente fino alla fine nella loro ricerca, spigolandole una ad una.
In queste situazioni, spesso chi ha avuto la bravura/fortuna, di catturare due/tre carassietti o una bella carpa, ha risolto la pratica e vinto il settore. La sola quarta zona, dislocata molto più a valle per i motivi suddetti, non ha praticamente risentito di questa situazione ed ha regalato sia grandi quantità di alborelle che una discreta pescosità di pesci di taglia, insidiati all’inglese.
Tornando alla scelta di impostazione, come detto entrambe le capofila hanno optato per una condotta d’attacco, ma la sola Castel Maggiore Hydra A è stata premiata in questo, tanto che i suoi uomini hanno realizzato 7 penalità, sono saliti sul primo gradino del podio di giornata e, soprattutto, sono balzati in testa alla classifica generale con sole 50.5 penalità totali dopo la quinta gara: un vero record per questa manifestazione!
Completamente opposto, invece, il risultato dell’Amo Santarcangiolese Maver A che scivola al secondo posto assoluto, dilapidando l’ultimo residuo del grande vantaggio che aveva accumulato nelle prime tre strepitose gare del Trofeo, per colpa delle 22.5 penalità totali realizzate dai suoi componenti, peggior prestazione dell’anno. In questo caso i romagnoli non hanno trovato i pesci, almeno non tutti e quattro, e pagano il pegno in una gara casalinga
Nelle immediate posizioni di rincalzo, il G.P.O. Tubertini B, terzo prima della prova odierna, scivola al quarto posto in generale a causa delle 18 penalità realizzate con una tattica più difensiva di pesca all’alborella di tutti e quattro i suoi concorrenti. Scala dal quarto al terzo posto assoluto un’altra delle squadre dell’Amo Santarcangiolese, la C, sorniona e trascinata dalla grande esperienza di Mauro Biondi, che ha deciso di affrontare il Destra Reno odierno con le alborelle, instillando anche nei suoi giovani compagni di squadra questa mentalità che oggi li premia con 8 punti totali e la seconda piazza di giornata.
Questa differente impostazione tra la squadra A e la C non ha certo lasciato indifferente capitan Biondi, come potremo sentire dalle sue parole nelle interviste.
Terza formazione di giornata, trascinata dalle alborelle dei suoi grandi “vecchi” ( mi vorranno perdonare gli amici Paolo Vecchi e compagni) la Camaldoli Maver A di Bologna, che con 10 penalità precede di solo mezzo punto un coppia formata da Garisti Dario A ed Aquile A. La prestazione odierna vale per i bolognesi la quinta piazza assoluta, la prima tra le formazioni a quota “80”
A questo punto si iniziano a fare i soliti conteggi virtuali di una classifica al netto del peggior piazzamento sin qui ottenuto, e risulta evidente come la lotta per il titolo sia esclusivamente ridotta alla sola coppia di testa, con i bolognesi comunque decisamente favoriti, grazie al loro discreto margine di vantaggio. Qualche scossone si può prevedere nelle posizioni di rincalzo, dove si trovano formazioni che possono presentare al conto uno scarto notevole che consentirebbe loro un deciso passo in avanti in classifica, sempre che Ostellato non riservi sorprese, eventualità non poi così imprevedibile, dal momento che, oltre che per la sua notevole pescosità, il campo ferrarese si sta segnalando anche per la disomogeneità di taglia dei pesci presenti, con una importante presenza di piccole plaquette che potrà influenzare il risultato di molti settori.
Detto dei risultati di squadra, tra quelli individuali non si può passare sotto silenzio la carpa di oltre 7500 grammi che, dopo quasi un’ora di combattimento, si è arresa a Virgilio Cadau, del Team Sarfix Crevalcore di Bologna, veramente bravo a domare una regina di queste dimensioni. Cadau, non soddisfatto, ha messo in nassa anche svariati altri pesci fino a realizzare un assoluto di giornata di quasi 12.000 punti. Complimenti!
Per la classifica individuale, inciampa in una errata valutazione Leo Liverani della Val d’Amone Tubertini, sino alla quarta prova al comando in virtù di quattro primi consecutivi, ma che oggi fa segnare 7.5 penalità. Sempre molto regolari Gianluca Oppi della Castel Maggiore A, che si piega solo alla grande giornata di Cadau e della sua carpa taglia XXXL e Pacini Giuseppe dell’Amo Santarcangiolese che segna un due sul suo tabellino personale dietro a Luca Fanigliulo della Lenza Romagnola Tubertini, ultimo di campo. Una nota di rilievo per la bella prova, a suon di alborelle, di Maurizio Tarozzi del G.P.O. Tubertini B che, anche con un sorteggio non certo favorevole (n° 1 dell’ultimo settore della terza zona), centra uno splendido primo in una zona molto avara e gli consente di salire dalla quarta alla terza posizione. Male Carata, della Sasso marconi Maver, quinto sino alla quarta prova, che oggi incappa in un pesantissimo 9.
Qualche considerazione sul campo gara
La tappa ravennate del Trofeo, organizzata dalla Dino Linari di Faenza sotto la Direzione di Gara di Ezio Pezzoli e sottoposta al giudizio di Andrea Cantarelli, ha vissuto momenti non facili sin dalle settimane prima del suo svolgimento, a causa dei tanti dubbi e preoccupazioni sulla agibilità delle sponde, interessate da smottamenti anche importanti che pregiudicano la sicurezza dei concorrenti mettendone a repentaglio l’incolumità.
Questa situazione è particolarmente grave soprattutto nella famigerata quarta zona, ubicata nel ormai ex famoso campo centrale, il tratto di canale posizionato tra i due ponti della statale che da Alfonsine porta a S.Alberto, che un tempo ormai remoto (una quindicina d’anni sembrano a volte un tempo lontanissimo…) aveva ospitato decine di gare importantissime tra cui svariate prove dell’Eccellenza e degli Zonali del tempo, regalando a tutti chili e chili di carassi e carpe. Quei tempi, purtroppo, sono ormai irrimediabilmente andati e solo un grande impegno di Amministrazioni locali, Federazione e Società della zona potrebbe cercare di farli rivivere; nel frattempo il campo gara del Destra Reno, nella sola parte alta, sopravvive a fatica per una modesta attività locale, colpevolmente dimenticato dalle altre Sezioni provinciali della regione che non vi organizzano praticamente più nulla, contribuendo a far morire del tutto quel che resta di questa realtà.
Perdonate lo sfogo, ma sentendo molti dei commenti di fine gara da chi ha pescato in prima e seconda zona, oggi sicuramente le più avare e difficili, mi rendo conto di quanto il popolo degli agonisti, o almeno parte di esso, sia lontano da quello che dovrebbe essere lo spirito di chi affronta questa disciplina: agonismo non significa prendere sempre chili e chili di pesci con la roubaisienne, significa riuscire ad interpretare ed affrontare quello che il campo di gara mette a disposizione, auspicando piuttosto una regolarità nella distribuzione dei pesci quanto maggiore possibile.
Se poi questi pesci sono mezzo chilo piuttosto che pochi grammi l’uno non cambia nulla, non deve significare nulla: quelli ci sono da prendere e quelli bisogna cercare di prendere, che siano le breme di Ostellato, i carassi della Lama, le carpette delle Acque Alte o le alborelle del Destra Reno. Se e quando vogliamo fare catture di taglia o di una determinata specie non dobbiamo fare agonismo ma andare a pescare per conto nostro, dove come e quando pare a noi, ma non fare agonismo.
Molti preferirebbero affrontare un campo gara dove si rischia il cappotto o quasi ma pescando rigorosamente a roubaisienne, piuttosto che cercare di catturare qualche decina (o centinaia) di pesciolini con una cannetta di un paio di metri. Mi spiace ma questo non è agonismo, è tutt’altro.
Abbiamo la fortuna, rispetto a tanti altri colleghi di altre regioni, di avere la possibilità di esercitare specialità diverse che sono un indubbio arricchimento tecnico personale, cerchiamo di non sprecarlo stupidamente per ottusità e superficialità; spero che in sede regionale, chi di dovere, non ceda alle pressioni o alle lusinghe facili ma si adoperi per mantenere una varietà di campi di gara che dalle Acque Alte al Destra Reno, passando dal Circondariale e Medelana allla Lama, tutti ci invidiano!
Non si possono fare tutte le gare a breme ad Ostellato Covato o a carassi nel campo centrale della Lama, fermi restando i valori di questi campi gara che nessuno discute.
Per questo mi sento di condividere il pensiero del Presidente della sezione di Ravenna, Floriano Camanzi, che sta perorando e si adopera per creare un momento di incontro non solo con le Società locali, ma anche con la realtà regionale della Federazione e lo SFAI nazionale, oltre che gli Enti locali, la ASL ed il Consorzio di Bonifica per gli aspetti di loro competenza, affinché questa realtà del Destra Reno non vada a scomparire ma possa trovare nuova vita per tutto l’agonismo. A tal proposito il Presidente Camanzi mi ha confermato che sono in corso trattative per creare un tratto di circa 1200 metri, nel campo centrale, adeguatamente messo in sicurezza con la costruzione di una nuova banchina in cemento a livello dell’acqua ed il ripristino delle sponde nei numerosi tratti franati. Speriamo bene.
Le interviste
Mauro Biondi – Amo Santarcangiolese Maver C – secondi di giornata
Biondi, com’è andata oggi?
“Benissimo, come vedi. Abbiamo fatto una gara all’alborella e questo è il risultato. Solo uno ha pescato anche con l’inglese ed ha preso un pesce grosso, importantissimo.”
La tua squadra?
“Oltre a me ci sono Montanari Giuseppe, Bianchi Alessandro e Montanari Alessandro.”
Come la vedi la gara di Ostellato, lì giocate in casa…
“Si, giochiamo in casa ma Ostellato è difficile e ce la giocheremo con i nostri colleghi della squadra A e con la Castel Maggiore.”
Cos’è successo alla tua squadra A, oggi?
Beh… Posso dire che non hanno i capelli bianchi! Non hanno voluto ascoltare l’esperienza e così… Però è stata dura, veramente, perché su in prima e seconda zona l’alborella non c’era, era pochissima e rimanere concentrati a farla era difficile.”
Tu sei di qui e conosci il Destra Reno: cosa può essere successo per stravolgere così la pesca, soprattutto in alto?
“Secondo me può essere stato solo un problema di inquinamento, non si spiega altrimenti. Scendendo sempre più a valle le cose miglioravano. Pensa che io, in quarta zona, faccio quasi tre chili di sola alborella, mentre in alto forse quel peso non l’hanno fatto in tutto un settore… Purtroppo qui gli scarichi si sprecano, ognuno caccia dentro quello che vuole e questi sono i risultati.”
Paolo Vecchi – SPS Camaldoli Maver – terzi di giornata
Complimenti Paolo, una bella gara d’altri tempi…
“Si, è vero. Oggi abbiamo impostato la nostra gara all’alborella, dall’inizio alla fine. Venerdì abbiamo provato e l’alborella c’era mentre i pesci stentavano. Le prove ci hanno dato ragione, anche se nella varie zone la modalità di farla è stata molto diversa. In prima zona era scarsissima e richiedeva lenze molto leggere cambiando spesso la lunghezza della canna, mentre io, che ero il numero 3 di un settore terminale della quarta zona, l’ho fatta sempre con la tre metri e lenze da 4×16, pescando fuori dalla macchia per cercare quelle di taglia più bella. Al termine faccio il terzo con oltre 2600 punti, battuto solo da quelli che hanno catturato le carpe.”
Chi sono stati i tuoi soci oggi?
“Oltre a me hanno pescato Vincenzo Benotti, Marco Nanni ed Andrea Sambri.”
Angelo Borgatti
REGIONALE EMILIA ROMAGNA EST
IL PODIO DELLA 5° PROVA IN DESTRA RENO E’ IL SEGUENTE:
1 Cannisti Castelmaggiore (Hydra) (A) 7,00 1 2 2 2 6,98
2 A.S.S. Amo Santarcangiolese (Maver) (C) 8,00 1 2 2 3 5,92
3 A.S.D. Camaldoli (Maver) (A) 10,00 1 1 3 5 5,26
LA CLASSIFICA PROGRESSIVA DOPO CINQUE PROVE E’ LA SEGUENTE:
1 Cannisti Castelmaggiore (Hydra) (A) 50,50 70,47
2 A.S.S. Amo Santarcangiolese (Maver) (A) 62,50 83,45
3 A.S.S. Amo Santarcangiolese (Maver) (C) 66,50 63,04
4 Ass. Sport. Dil. G.P.O. (Tubertini) (B) 70,50 71,18
5 A.S.D. Camaldoli (Maver) (A) 83,50 60,66
6 A.P.S. Le Aquile (Colmic) (A) 83,50 66,61
7 Faps Team Bazza (B) 84,00 56
8 Club Pescatori (Colmic) (A) 84,50 59,03
9 A.S.S. Amo Santarcangiolese (Maver) (B) 85,00 68,07
10 A.S. Dil. Castello (Maver) (A) 87,00 61,12
11 S.P.S. Val D’Amone (Tubertini) (A) 87,00 62,73
12 A.P.S. Rimini Miramare (Colmic) (A) 89,50 66,315
13 Dopolavoro Ferroviario Bologna (Tubertini) (A) 90,50 61,59
14 Team Sarfix Crevalcore (A) 90,50 68,6
15 Cannisti Dogana (A) 91,00 71,79
16 Team Sarfix Crevalcore (C) 91,00 54,33
17 Team Amo Panigale (S.lle Barracca Bazza) (A) 91,50 59,76
18 Pesca Sport Ferrara (Tubertini Parco) (A) 92,00 67,7
19 Cannisti Castelmaggiore (Hydra) (B) 95,00 57,06
20 A.S.D. Sasso Marconi (Maver) (A) 96,50 63,622
21 Ass. Sport. Dil. G.P.O. (Tubertini) (A) 96,50 61,87
22 A.S.D. S.P.S. San Marino (Maver) (A) 97,50 64,14
23 A.S.D. Citt… Del Rubicone (Daiwa) (A) 99,50 62,11
24 Canne Estensi (Milo) (A) 99,50 67,06
25 Faps Team Bazza (A) 100,00 68,05
26 Cannisti Dogana (B) 102,00 63,65
27 A.S.D. Lenza Medicinese (Tubertini) (A) 102,50 59,8
28 A.S. Dil. Castello (Maver) (B) 103,50 64,94
29 A.S.D. Imolese (Tubertini) (A) 104,50 58,12
30 Cannisti Bianco Azzurri (Maver) (A) 105,00 48,27
31 Canne Estensi (Milo) (C) 106,50 53,95
32 A.S.D. Lenza Medicinese (Tubertini) (B) 107,00 67,72
33 Garisti Dario Albieri (Tubertini) (A) 107,50 51,3
34 Casalecchiese (Tubertini) (A) 108,00 51,99
35 S.P.S. Bagnacavallese (A) 109,00 51,62
36 La Fenice Amo D’Oro Perla Verde (Hydra) (A) 109,00 61,55
37 Circolo Sportivo Il Pescatore (Milo) (A) 109,50 60,33
38 S.P.S. Cavalletta (Milo) (A) 110,00 66,4
39 Lenza Emiliana (Tubertini) (A) 110,50 58,98
40 Lenza Romagnola (Tubertini) (A) 112,50 61,34
41 A.S.D. Sasso Marconi (Maver) (B) 112,50 51,95
42 A.S.D. Camaldoli (Maver) (B) 113,50 58,3
43 S.P.S. Valsenio (A) 114,00 57,4
44 Cannisti Bianco Azzurri (Maver) (B) 116,00 52,84
45 S.P.S. Cannisiti Renazzesi (A) 117,00 47,955
46 Team Sarfix Crevalcore (D) 117,00 68,85
47 S.P.S. Il Tucano (Colmic Nuova Europa) (A) 118,00 54,72
48 Canne Estensi (Milo) (B) 120,00 53,6
49 Unione Pescatori Centesi (Tubertini) (A) 122,00 51,99
50 A.T.C. Circolo Dozza (Trabucco) (A) 122,00 46,35
51 Team Sarfix Crevalcore (B) 122,00 59,37
52 Faps Team Bazza (C) 125,00 53,77
53 Team 3000 (A) 128,50 51,65
54 S.P.S. San Bartolomeo (Team Bazza) (A) 130,00 46,05
55 A.S. Dil. Castello (Maver) (C) 132,50 42,361
56 A.S.D. Citt… Del Rubicone (Daiwa) (B) 133,00 51
57 S.P.S. Consandolo (Milo) (A) 136,50 43,02
58 Unione Pescatori Casumaresi (A) 136,50 47,74
59 A.P.S. Rimini Miramare (Colmic) (B) 137,00 51,03
60 A.P.S. Falchi Azzurri (Fly) (A) 137,00 42,55
61 A.P.S. Le Aquile (Colmic) (B) 139,00 49,13
62 La Fenice Amo D’Oro Perla Verde (Hydra) (B) 139,50 48,87
63 Lenza Romagnola (Tubertini) (B) 139,50 52,04
64 Faps Team Bazza (D) 144,50 38,75
65 S.P.S. Red 90 (Maver) (A) 149,50 41,86
66 Team Amo Panigale (S.lle Barracca Bazza) (B) 149,50 37,74
67 ASD Lenza Sammartinese (Trabucco) (A) 154,50 36,83
68 Circolo Sportivo Il Pescatore (Milo) (B) 155,50 35,04
69 Dopolavoro Ferroviario Bologna (Tubertini) (B) 159,00 36,4