CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’: IN FISSERO DOMINA L’OLTRARNO
CANALE FISSERO: DOMENICA 4 OTTOBRE 2009
POLISPORTIVA OLTRARNO COLMIC DAVANTI A TUTTI
POI LA LENZA EMILIANA TUBERTINI SQUADRA A E B
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Campionato Italiano Squadre di Società
Sulle chiare acque del canale Fissero, nel tratto denominato Cà Vecchia, si sono effettuate sabato 3 e domenica 4 ottobre 2009 la prima e la seconda prova della finale del campionato italiano per Società.
Le 20 squadre partecipanti, provenienti dai sottostanti gironi di eccellenza, sono state:
Polisportiva Oltrarno con 2 squadre, Lenza Emiliana Tubertini con 2 squadre, SPS Ravanelli Trabucco con 2 squadre, ASD Bassa Lodigiana, ASD Città del Rubicone, Gatto Azzurro Sarfix, ADS Cormorano Colmic, Pesca Club Teramo Milo, SPS Il Vairone Maver, SPS Pasquino Colmic, SPS Longobardi Milo, PC Bastia Colmic, Unione Sportiva Tolentino 79 Milo, ASD L. Club Il Cavedano S. Prisco Colmic, Team sarfix Crevalcore, ASD Imolese Tubertini, TCA Firenze Sarfix Stonfo.
La Lenza Emiliana Tubertini, fresca vincitrice dell’Eccellenza nord, ha dominato la gara 1 alla pari con la forte formazione toscana dell’Oltrarno Colmic le quali chiudono la prova con 8 penalità.
In gara 2 stessa musica con Oltrarno e Lenza Emiliana, con entrambe le squadre A e B, che combattono testa a testa chiudendo di fatto la prova mantovana con la promozione alla finalissima di Ostellato del 31 ottobre e 1 novembre.
Dalle 20 squadre partecipanti solo le prime 10 hanno conquistato l’accesso alla finalissima; Qui la posta in gioco è molto alta, non c’è in ballo solo il titolo di campioni d’Italia per Società ma soprattutto c’è il diritto a partecipare nel 2010, per la vincitrice, al campionato del mondo per club.
Oggi si è visto un canale Fissero in strepitosa forma, lontano parente del campo gara che aveva tolto il sonno agli agonisti che l’avevano provato solo alcuni mesi fa quando le mangiate del pesce di taglia erano scarse e dominavano solo le fameliche acerine.
La manifestazione è stata accompagnata da una splendida giornata di sole che ad ottobre rende meravigliosa una giornata di pesca.
Una giornata di sole che ha rallegrato gli agonisti del Team Città del Rubicone Daiwa entrati all’ultimo minuto in queste finali a seguito di ripescaggio, mentre le nuvole, anche se oggi non c’erano, hanno accompagnato le 10 squadre che non sono riuscite a qualificarsi nelle prime 10 posizioni e tra queste l’illustre SPS Longobardi Milo.
La classifica progressiva dopo due prove è la seguente:
1) Pol. Oltrarno Colmic sq. A punti 19
2) Lenza Emiliana Tubertini sq. A punti 20
3) Lenza Emiliana Tubertini sq. B punti 24
4) SPS Ravanelli Trabucco sq. A punti 31
5) Pol. Oltrarno Colmic sq. B punti 32
6) SPS Ravanelli Trabucco sq. B punti 35
7) ASD Bassa Lodigiana Tubertini sq. A punti 42
8) ASD Città del Rubicone Daiwa sq. A punti 44
9) Gatto Azzurro Sarfix sq. A punti 45
10) ADS Cormorano Colmic sq. A punti 48
Sentiamo dalla viva voce di un protagonista, Andrea Fini, colonna portante dell’Oltrarno Colmic assieme a Jacopo Falsini, Rodolfo Frigeri e Stefano Premoli il commento sulla sua gara:
“sono molto soddisfatto di questa due giorni sul Fissero, un campo gara che a noi dell’Oltrano ci porta bene visto i successi che abbiamo raccolto nelle ultime competizioni importanti. Personalmente chiudo gara uno con un terzo di settore con kg. 5.840 e gara due con una bella vittoria e kg 11.550.
Ho pescato con tre lenze: da 1,5 – 1,25 e 1,0 grammi. Sono partito con la lenza pesante per arrivare con l’esca subito sul fondo per poi passare durante la gara alla lenza più leggera da 1 grammo.
Ho pescato poco appoggiato 3/4 centimetri e ho montato un amo serie 957 del 14 per pescare con i bigattini e del 16 per il ver de vase.
La pasturazione secondo me è la cosa più importante da gestire in gare come queste perchè devi capire durante la gara come offrire il prodotto al pesce. Per esempio se viene buttata in acqua terra più asciutta si richiama il pesce piccolo mentre con terra più bagnata si portano sotto i pesci più grossi. Non c’è una regola scritta cosa fare durante la gara lo deve capire il garista.
Ho usato la terra PAUWELS che è una nuova terra di somma che commercializza la Colmic alla quale abbiamo aggiunto un poco di bentonite. La pastura usata è stata la SPEEDO della Colmic che è un prodotto studiato appositamente per la pesca della breme.
La partenza della gara l’ho fatta buttando 7 bocce a 12 metri ed ho scodellato 5/6 volte sulla punta della canna a 13 metri.
Poi avevamo deciso anche di fare un bel fondo a metà canale per pescarci all’inglese visto che durante le prove avevamo notato che alcuni pesci si prendevano e grossi.
Basta dire che un mio compagno di squadra Reverberi Francesco in gara uno pescando all’inglese con cinque pesci realizza cinque chili passando dalle ultime posizioni del settore alle prime da podio.
In gara due alla domenica ho davvero fatto una bella pescata catturando tanto compreso un bel carassio da 1,5 chili.
Ho pescato con il bigattino ma poi quando non vedevo più le mangiate passavo al ver de vase e continuavo a prendere breme da alcuni etti.
L’Oltrarno ha preparato la gara tutti alla stessa maniera. Poi qualcuno non è andato bene per effetto di picchetti poco fruttuosi ma in generale noi tutti si pesca alla stessa maniera decidendo la sera prima quello che c’è da fare dopo avere provato ogni cosa.
Adesso andremo alle finali di Ostellato e speriamo di fare bene sulle breme che crediamo di conoscere abbastanza bene”.
Da sottolineare che l’organizzazione curata dalla Società Cral 1° maggio Daiwa al termine della gara ha effettuato lungo il canale la pulizia di materiale lasciato dai garisti riempiendo alcuni sacchi di spazzatura.
LA DIREZIONE DI GARA: FUSCONI, BENASSI E GALLIANI
I CAMPIONI DELL’OLTRARNO COLMIC SQ. A
CITTA’ DEL RUBICONE DAIWA: PER LA ROMAGNA E’ UNA STORICA FINALE
I CAMPIONI DEL TEAM RAVANELLI TRABUCCO
IL FISSERO A CA’ VECCHIA SEDE DEL CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’
I GALLEGGIANTI USATI SUL FISSERO DALLA LENZA EMILIANA TUBERTINI
I GALLEGGIANTI PIU’ ADATTI PER LA PESCA IN FISSERO
TERRA E FOUILLIS NIENTE DI MEGLIO PER ATTIRARE LE GROSSE BREME
ALCUNI PROTAGONISTI DELLA GARA IN FISSERO
JACOPO FALSINI
IL COMMENTO DI LUCA PISCAGLIA (CITTA’ DEL RUBICONE DAIWA)
Nel tennis c’è un sistema di ripescaggio che viene definito : il lucky loser …. il perdente fortunato.
E’ il giocatore che perdendo le qualificazioni viene comunque ripescato ed entra nel tabellone principale.
Quest’anno per le finali è andata cosi: nel girone B del trofeo Eccellenza Sud nessuna squadra ha dato la disponibilità e la federazione, nel rispetto del quorum di partecipanti ai vari campionati, ha dovuto ripescare una squadra dall’Eccellenza Nord per permettere il corretto svolgimento della fase finale a 20 squadre. Un campionato a 19 squadre avrebbe infatti portato il rischio della presenza di concorrenti della stessa squadra in un unico settore.
Così la cenerentola Città del Rubicone ha avuto la fortuna di essere ripescata e …… da quel momento la fortuna, che nel corso della stagione non era stata così magnanima con noi, ha girato e ci ha preso in braccio restituendoci molto di più di quello che ci aveva tolto.
In tanti si sono stupiti nel vederci e noi eravamo euforici di riuscire a partecipare ad un evento che per noi era razionalmente fuori dalla nostra portata.
Ma veniamo alla gara.
Già dalle prove dei giorni precedenti si era visto che il bandolo della matassa girava attorno alla taglia del pesce che si riusciva a fare.
Era necessario soprattutto nella prima e quarta zona, riuscire a guadinare qualche bel pesce per riuscire a fare risultato.
Il segreto stava tutto nel trovare il mix giusto fra l’uso del fouilles e del bigattino.
Su questo poi ci sono e ci saranno tante teorie anche diverse certo è che le grandi questo erano riuscite a trovarlo e lo hanno tenuto ben nascosto tutti i giorni precedenti la gara.
Emblematico è stata l’Oltrarno che il giorno della prima gara ha spolverato l’inglese prendendo tanto pesce fuori e sono stati praticamente i soli a fare questa pesca con risultati veramente interessanti.
Noi i giorni precedenti avevamo avuto dei discreti risultati pescando a ver de vase su di una pasturazione fatta di pastura a spaccare e palle di terra dura con fouilles.
Purtroppo il giorno della prima gara abbiamo avuto la conferma “sgradita” che la nostra intuizione non era corretta.
Io faccio proprio una brutta gara: finisco nono senza mai prendere un pesce di taglia.
Vince il mio settore Belloni Mauro al mio fianco prendendo una buona taglia di pesce e guadinando una breme di oltre 2,5 kg.
Falsini riesce a fare il secondo con tanti pesci pescati all’inglese,, Boni fa il terzo con una bella pescata.
Anche Zavoli va male nel suo settore, mentre Barili riesci a fare una bella pescata nel settore terminale al numero 5 finendo 5° e Marchi ci regala un secondo frutto di una bremona salpata all’ultimo minuto. Mi torna in mente il mio cavedano perso a Peschiera all’ultimo minuto …. La fortuna questa volta ci ha proprio baciato in fronte. Finiamo con 24 punti e siamo 11mi. Ancora si può sperare.
Che fosse una corsa a tre lo si sapeva e così è stata: l’Oltrarno e l’Emiliana finiscono a 8 punti e la Ravanellli segue a 14.
Le tre grandi si dimostrano troppo forti per tutti e questo fa anche alzare tanto i punteggi per entrare in finale.
Il giorno dopo cambiano alcune cose nella pasturazione e nella condotta di gara e andiamo a prendere i nostri cartellini.
Purtroppo sono A8 della prima zona. La fortuna è una cosa diversa…..anche perché nei primi 5 numeri ho Boni, Belloni, Falsini e Defendi. Sappiamo che la nostra gara partirà dal 5 posto.
Imposto la gara prendendo bremettine per la prima parte di gara e cerco di fare taglia quando vedo che cominciano a uscire i pesci di taglia.
I risultai si vedono subito della buona impostazione: a numero sono quello che prende di più e ogni tanto prendo anche qualche pesciotto più grosso.
Boni e Falsini fanno gara a se e il resto ce lo giochiamo tutti.
Alla fine qualche pesce di taglia sposta la classifica ( è uscito un bel siluro che permetterà a Rossetti del Bastia di fare il 4°) ma sono riuscito a fare una bella gara e chiudo 5°.
Finiamo la gara con 20 punti finendo 7mi di giornata con Barilli che fa un capolavoro con un bellissimo 2° posto nel settore terminale, Zavoli che con l’inglese porta a gara un bel 4° posto e Marchi purtroppo chiude al 9° posto.
Ma ormai è fatta e chiudiamo all’8° posto finale: si è avverato un sogno.
Vince ancora l’Oltrarno con l’Emiliana al secondo posto ad un punto: la Ravanelli è un po’ attardata con Trabucco che finisce 10mo in un settore ostico.
I primi 6 posti li hanno tutti occupati le tre grandi (Oltrarno, Emiliana e Ravanelli) all’appello manca solo la Longobardi.
Noi siamo di fatto i secondo tra gli umani ………. Dietro a Belloni e soci.
Sono stati 4 giorni faticosissimi ma molto belli. Adesso siamo ad Ostellato e per noi sarà comunque una grande festa ….. comunque vada.
Ma penso debba essere una festa per tutti quelli che parteciperanno: sia per quelli che mirano alla vittoria sia per chi come noi si divertiranno solo per essere li.
Un saluto particolare ai ragazzi della Pasquino che non sono riusciti ad entrarci: Teddy era stato il primo a telefonarmi quando eravamo rimasti i primi degli esclusi e adesso è stato il primo a darmi “l’imbocca al lupo” per Ostellato. Purtroppo non hanno creduto all’impostazione che Miccia aveva dato alla gara …. Peccato Miccia questa volta aveva ragione ……. Va a finire che l’allievo sta superando il maestro.
Ieri Luigino Sorti ( ha fatto due primi !!! troppo forte! ) al raduno guardando in cielo chiedeva se qualcuno mi aveva visto ….. a chi gli chiedeva spiegazione ha detto “ Luca sta volando …. Tenetelo giu!!!”
Ha pienamente ragione è stata una grande soddisfazione per una piccola società come la nostra che solo l’anno scorso aveva preso al volo l’ultimo posto disponibile dall’A2.
Un caro saluto a tutti.
Luca Piscaglia
Città del Rubicone Daiwa