PESCA DA NATANTE: LENZA CLUB RICCIONE SOCIETA’ DI CAMPIONI

Match Fishing è un sito di pesca specializzato nelle competizioni di pesca al colpo in acque interne. Eccezionalmente ha voluto dedicare una pagina ad una società romagnola la LENZA CLUB RICCIONE, capitanata dal campione SALVATORI DOMENICO, capace di chiudere una annata agonistica con tanti titoli vinti e successi raccolti sulle acque ti tanti mari.

Quindi un giusto tributo a questa società che ha saputo, con tanti sacrifici, tenere alto l’agonismo italico.

Sono con Salvatori Domenico un forte agonista di pesca in mare da natante al quale chiediamo subito di presentarci la sua società e gli elementi che la compongono;

DOMENICO SALVATORI CON UN PRAIO PESCATO NEL TIRRENO
salvatori domenico 001

La mia società è il Lenza Club Riccione e pratica la pesca da una ventina d’anni, anche se esiste da oltre 35 anni, ed è una tra le prime società di pesca della Romagna ad essere fondata.
Pratica la tecnica pesca da natante a livello nazionale ed internazionale mentre la pesca da riva in mare la pratica solo a carattere provinciale.
Non pratica più competizioni di alto livello di pesca da riva, anche se in passato ha vinto diversi titoli come società e in più nel 2000 ha vinto anche il titolo italiano individuale di pesca da riva proprio con il sottoscritto.

Salvatori cosa significa pesca dalla riva?
Si intende la pesca dai moli, dalle scogliere ed è un po’ come pescare nelle acque interne nei canali anche se viene svolta in mare. Anche qui, come nelle acque interne, la pesca viene fatta con la pastura, con pesca a fondo e a galla, ed è una pesca più completa rispetto al natante. Per effettuare la pesca in mare da riva serve una adeguata attrezzatura mentre in quella da natante con due canne si pesca.
La pesca da riva l’abbiamo lasciata un pò perdere perché era troppo impegnativa e adesso ci siamo dedicati al 100% alla pesca da natante.

Quali sono gli elementi che compongono la tua società?
I più rappresentativi, quelli che vengono sempre in tutte le attività agonistiche sono, Mancini Claudio, mio figlio Salvatori Mauro, Giacomini Antony e Giacomini Gabriele, Rossi Gino, Pastore Vito, Vanzolini Piero e altri ancora…

PESCA DA NATANTE AMICIZIA E AVVENTURA
salvatori domenico 026

Lenza Club Riccione è sinonimo di tanti successi, ce ne vuoi ricordare alcuni tra i più importanti che vi hanno portato alla ribalta dell’agonismo in mare?
Non li ricordo tutti però tra titoli individuali e a squadre dovrebbero essere 12 o13 in più abbiamo la partecipazione a 6 campionati del mondo di pesca da natante.
Oggi credo che siamo tra le prime 5 società di pesca da natante in Italia.

Ci puoi spiegare come viene sviluppata la pesca da natante e quali sono le attrezzature usate?
La pesca da natante è quella che viene fatta con l’ausilio della barca. In Romagna sono molti che escono con una piccola barca o il gommone per la pesca in mare del pesce azzurro tipo sgombri o sugarelli. Noi qui in Adriatico facciamo questa pesca perché è quella più facile da fare, le gare di pesca che facciamo noi però si svolgono su barche e possono ospitare oltre 20 concorrenti i quali pescano tutti vicini.
Ci sono dei barconi che organizzano pescate di questo tipo sia in Romagna che nel ferrarese e nel veneto perché attirano un turismo della pesca molto importante.
Le nostre gare sono organizzate in 4 turni con quattro spostamenti, quindi non è che uno prende il posto migliore e se lo tiene. L’attrezzatura è composta da canne specifiche perché per la pesca allo sgombro ci vogliono canne apposta se invece dobbiamo pescare a fondo con piombi da 150 – 200 grammi ci vogliono canne più potenti.
Noi della Lenza Club Riccione abbiamo la fortuna di avere una collaborazione con una ditta specializzata di nome Artico che ci sponsorizza e io personalmente collaboro con questa azienda nell’ambito della realizzazione di canne da pesca che provo, testo e do le indicazioni per migliorarle.
Queste canne sono firmate Salvatori e da 15 anni questa collaborazione sta andando avanti con grande successo.
Quando partecipo a gare importanti come il club azzurro vedo che oltre la metà di pescatori usano canne progettate da me e questa è una bella soddisfazione.
Per praticare l’agonismo in mare, pesca da natante, è richiesta una prestanza fisica notevole perché questa attività è molto dura rispetto a quella praticata dalla riva perché se si incappa in un mare grosso la fatica è davvero notevole.
Pescare con piombi da 150/200 grammi, lanciarli a 70/80 metri e recuperare la lenza con tre pesci alla volta, perché recuperarne uno alla volta in gara è una perdita di tempo notevole che penalizza nel risultato finale, è uno sforzo notevole e bisogna essere a posto fisicamente.
E’ una pesca che non tutti possono fare e può essere praticata solo da coloro che hanno una grande passione per il mare.

ANTONY GIACOMINI 14 ANNI UN FUTURO CAMPIONE
salvatori domenico 002

Siamo ormai alla fine del 2009, annata particolarmente importante per il vostro gruppo, con tanti successi sportivi raccolti a vari livelli di competizioni. Ce ne puoi parlare?
Quest’anno abbiamo superato tutti i limiti perché siamo riusciti a vincere il titolo italiano dei giovani sia dalla barca che dalla riva. Poi con la coppia Salvatori Domenico e Salvatori Mauro abbiamo vinto il titolo italiano a Fiumicino di “light drifting”.
Il light drifting è una tecnica affascinante, sportiva e divertente, non a caso è praticata da molti appassionati pescatori, che prevede l’uso di attrezzature leggere, impiegate per catturare pesci, per lo più pelagici, di qualche etto o di qualche chilo.
Noi abbiamo preso sgombri superiori al mezzo chilo di peso e in 4 ore di pesca ne abbiamo fatto quasi 100 chili. Questa è una pesca che ci si addice e per noi era il primo anno di partecipazione e l’abbiamo vinto subito.
Poi abbiamo vinto un altro titolo italiano a Sabaudia di tecnica libera.
Il titolo italiano per club che si è svolto nel mare davanti a Rimini lo abbiamo vinto solo poche settimane fa, dove hanno partecipato i più forti pescatori d’Italia, e sfruttando al meglio la nostra pesca abbiamo distaccato i secondi classificati di ben 13 penalità.
In questa gara abbiamo sfruttato al meglio la perfetta conoscenza del nostro mare Adriatico e siamo riusciti a battere pescatori tra i più forti d’Italia come Volpi e Volpini e altre formazioni importanti di Ravenna, Ancona e altri ancora.

PODIO CAMP. ITALIANO 2009 RIMINI PESCA DA NATANTEsalvatori domenico 141

I pesci dell’Adriatico non hanno segreti per la Lenza Club Riccione, quali sono le specie ittiche che si catturano con più frequenza nel nostro mare?
La pesca che da noi prevale è quella dello sgombro, del sugarello e dell’aguglia, d’altra parte non avendo fondali rocciosi è l’unico pesce che prendiamo e ci togliamo delle belle soddisfazioni perché in alcune pescate si riescono a catturare anche decine e decine di chili di pesce per concorrente.
La vittoria che abbiamo ottenuto nel campionato italiano per club pesca da natante è stata conseguita pescando prevalentemente sugarelli, in quanto gli sgombri e le aguglie non erano molto presenti. Abbiamo dovuto però pescarli lontano dalla barca e questo ha reso ancora più impegnativa la prova. La gara l’abbiamo vinta in gara 1 al sabato distaccando di m molto gli avversari i quali in gara 2 hanno cercato di recuperare ma ormai per loro era troppo tardi.

TANTI SGOMBRI IN UN COLPO SOLO NEI MARI DEL NORD
salvatori domenico 023

Quanto durano di solito le gare di pesca da natante?
Le gare sono organizzate in quattro turni da un’ora e un quarto l’una con spostamenti. Sono 5 ore di pesca e un’ora per gli spostamenti.
Le nostre gare sono molto impegnative se solo ripensa che il club azzurro viene svolto in due gare, una al mattino e una al pomeriggio di sei ore di pesca l’una; si parte alla mattina alle quattro e mezza e si torna alla sera alle venti.
Sono fatiche enormi che ti stancano davvero perché di solito le gare del club azzurro vengono svolte nel mar Tirreno e lanciare e recuperare di continuo pesi da 150/180 grammi con una canna a mulinello è davvero una bella fatica.
Il natante è veramente una disciplina dura sia per la pesca sia per il mare che a volte è proibitivo.

SCOZIA DOVE IL MARE E’ INCONTAMINATO E PARADISO DELLA PESCA
salvatori domenico 033

Per avere successo in una gara occorre la bravura ma anche le esche giuste e le pasture giuste. Ci puoi svelare qualche segreto?
Non ci sono segreti in questi campionati perché chi organizza ti da le esche che sono uguali per tutti e quindi vince solo colui che sa veramente pescare meglio di tutti e non chi ha l’esca migliore perché qui sono tutti sullo stesso piano.
In mar Tirreno vengono dati dal Comitato organizzatore 1,5 kg di calamari a testa, se invece la gara è in Adriatico vengono dati 3 kg di alici a testa.
Se invece parliamo di canna da riva ognuno si porta quello che vuole sia come esche sia come pasture.

Le profondità del mare sono notevoli e i pesci stazionano ad altezze diverse. Come fate a capire se è meglio pescare a 10 metri di profondità piuttosto che a 30 metri?
Escludendo la pesca a fondo dove l’amo con l’esca viene lasciato calare sul fondale, la pesca a mezz’acqua, quando siamo costretti a trovare il pesce ad altezze diverse, è frutto dell’intuito e di tanta esperienza. Chi capisce prima di un altro a che altezza sono i pesci aiuta a vincere una gara. Chi lo capisce dopo mezz’ora perde terreno e difficilmente riesce poi a recuperare.
L’agonista lo deve capire subito, se si pesca in fondali di 30 metri e il pesce è a 10 metri sotto il livello della superficie, ed è fondamentale per vincere una gara.

IL PODIO NEL MONDIALE FRANCIA 2009
salvatori domenico 173

Parlavi prima di cestini importanti con svariati chili di pesce, ma che fine fa questo pesce?
Il pesce dell’Adriatico di solito viene dato in beneficenza ad Istituti ma spesso finita una gara, al rientro in porto, ci sono molte persone che te lo chiedono e viene quindi anche regalato perché è tutto pesce buono da mangiare.

TANTO PESCE CHE FINIRA’ IN TAVOLA CORVINE SARAGHI E ORATE
salvatori domenico 084

Nelle tue innumerevoli uscite di pesca avrai certamente dei ricordi piacevoli. Ce ne puoi raccontare qualcuno?
Ne ho parecchi soprattutto di pescate che ho fatto nei mari del nord Europa. La pesca che mi ha colpito di più è stata quella dei grossi gronchi perché così grossi qua da noi in Adriatico non ci sono.
La ci sono gronchi che arrivano a pesare anche 30 chili e quando sono allamati in canna è come avere agganciato un motoscafo in corsa.
Anche i merluzzi da 7/8 chili fanno divertire ma il gronco allamato alla canna è una cosa fuori dal normale. Qui da noi arrivano al massimo sui 10 chili e si prendono vicino ai pozzi.
Il prossimo anno dovrò fare un campionato in Islanda e dovrò allenarmi molto perché la ci sono merluzzi che vanno dai 10 ai 25 chili e quella pesca bisogna farla bene per arrivare al successo.

IL TRICOLORE VINTO DALLA LENZA CLUB RICCIONE
salvatori domenico 177

Anche noi però in Adriatico abbiamo pesci straordinari che si prendono in alcuni periodi dell’anno come i tonni, al riguardo cosa ci racconti?
Si ho fatto anch’io questa pesca del tonno, addirittura ne ho preso uno che pesava 350 chili però è una pesca che non pratico perché non mi da soddisfazione che mi regala la cattura di un pesce preso con un filo sottile il quale può avere la possibilità di poter vincere la sfida.
Anche con il tonno lo puoi fare perché adesso in Adriatico ci sono esemplari da 40/50 chili e vengono pescati con attrezzature leggere quindi è più bello ma l’agonismo da “Drifting” non lo pratico perché non mi diverte.

UNO SQUALOTTO SALPATO DA SALVATORI
salvatori domenico 075

Ma chi sono i più forti pescatori del mondo in questo tipo di pesca da natante?
Sicuramente gli italiani, d’altra parte abbiamo due campioni dal nome di Volpi e Volpini che sono davvero imbattibili e che hanno regalato tanti successi ai nostri colori.
Se quest’anno abbiamo vinto il campionato del mondo buona parte del merito è anche loro visto che nello scontro diretto sono riusciti a battere i temibili francesi.
Volpi e Volpini, in due, hanno vinto otto titoli mondiali individuali senza contare i titoli a squadre quindi due mostri sacri della pesca in mare da natante.
Se poi in una squadra ci mettiamo dentro altri pescatori come il sottoscritto, Marco Meloni, Paolo Bellagamba, Paolo Nicoletti e mio figlio Mauro, possiamo dare del filo da torcere a tutti.

LA NAZIONALE AZZURRA 2009 CAMPIONE DEL MONDO PESCA DA NATANTE
salvatori domenico 107

Ci puoi raccontare come vengono preparate queste trasferte che rimangono nell’immaginario collettivo dei pescatori normali un sogno visto che si parla di pesci da favola come grossi gronchi e merluzzi pressi nei mari del nord..
Un importante campionato viene preparato molti mesi prima sia per la parte logistica che per l’attrezzatura necessaria.
Di solito pensa a tutto la Federazione FIPSAS mentre per altri campionati, come quello che andremo a fare in Islanda organizzato dalla federazione pesca inglese, dovremo arrangiarci da soli.
Al campionato EFSA che faremo in Islanda parteciperemo con una formazione da 7 pescatori e la trasferta verrà fatta in aereo mentre l’attrezzatura viene spedita molti giorni prima con l’ausilio di un corriere.
In questi mari del nord ci divertiremo tantissimo perché da come ce li descrivono gli inglesi e gli irlandesi andremo a pescare in località che sono ancora vergini per la pesca. Quindi per ben figurare dovremo preparaci molti mesi prima in modo meticoloso.

UNA BELLA CATTURA DI MERLUZZO (BACCALA’) NEI MARI D’IRLANDA
salvatori domenico 059

La pesca è considerata da tutti uno sport popolare, ma pescare ai vostri livelli credo che di popolare abbia ben poco. Puoi dirci quanto costa un’annata di pesca i vostri livelli?
Se parliamo di una trasferta di 12 giorni con 8 giorni di pesca in Irlanda o Islanda il costo può aggirarsi sui 3 mila euro, poco più di una vacanza. Però ci vengono fornite barche attrezzate al massimo livello. Poi le pescate che facciamo in Italia costano di meno perché utilizziamo le nostre auto per gli spostamenti verso il Tirreno però quanto ci si sposta i costi sono sempre notevoli e un’annata agonistica comunque non è inferiore ai 6/7 mila euro a testa.
Poi va detto che grazie allo sponsor l’attrezzatura da pesca, ami, fili, canne non la paghiamo e questo è sicuramente un buon aiuto.

Ma vogliamo conoscere da vicino Salvatori Domenico uomo e pescatore..
Oggi ho 57 anni sono sposato e nella vita vendo e riparo ascensori. Ho iniziato a pescare molto tardi perché prima giocavo a calcio nei campionati fino alla promozione.
Con l’agonismo ho iniziato all’età di 35 anni e facevo gare di pesca anche nelle acque interne soprattutto in inverno alla trota nei laghi a pagamento dove andavamo per vincere il prosciutto..
La pesca per me è tutto, adesso faccio solo il natante in mare ma sono andato spesso in fiume a pescare cavedani nel fiume Metauro che ritengo quella disciplina rilassante e dove impari veramente a pescare.
Il fiume lo considero come la scuola della pesca perché devi imparare a leggere l’acqua per pescare bene.
In inverno quando con il mare siamo fermi ritorno a pescare le trote nei laghi. Non ci fermiamo mai perché chi ha l’agonismo dentro la domenica deve andare a gareggiare e pescare, non riesce a stare fermo. Non pescare significa perdere quella cattiveria agonistica che tiene alte le motivazioni per competere poi ad alti livelli.

Hai parlato di giovani, cosa consiglieresti ad un ragazzino che vuole imbracciare una canna da pesca e dedicarsi al mare?
Un giovane prima di tutto se vuole imparare non deve andare a pescare da solo ma deve essere accompagnato a pescare da qualcuno che già ha esperienza. Per questo gli consiglio di affidarsi ad una società di pesca che in Romagna, oltre alla Lenza Club Riccione, ce ne sono tante altre, penso a Ravenna, a Rimini e San Marino.
Basta chiamare le sezioni provinciali FIPSAS per avere i numeri di telefono.
Se un ragazzino ha la passione giusta si vede subito e le soddisfazioni per prendere il pesce non mancano perchè l’Adriatico è pieno di pesce anche grosso.
Ma non è facile trovare dei giovani in questo sport perché la domenica vogliono dormire in quanto la sera prima hanno fatto tardi in discoteca e così i più rinunciano perché andare a pescare significa fare dei grossi sacrifici.

NELLA PESCA DA NATANTE POCHI GIOVANI MA BUONI! NAZIONALE UNDER 21
salvatori domenico 091

Se a un pescatore gli si vuole augurare tanta jella gli si augura “buona pesca” e invece per portargli fortuna?
Beh credo che la fortuna dipenda dall’applicazione e dal livello di preparazione dove nulla può essere mai lasciato al caso.
In ogni modo può essere gradito un “in bocca alla balena”.

Bene ringraziamo il campione Salvatori Domenico per questa bella intervista e gli auguriamo un “in bocca alla balena “ per i prossimi eventi agonistici.

Alessandro Scarponi
08/11/2009

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *