INTERVISTA A GIOVANNI BASSI PRESIDENTE FIPSAS DI RIMINI

Ci troviamo presso i laghetti FIPSAS di Poggio Berni in compagnia del Presidente FIPSAS di Rimini Giovanni Bassi.

Allora Bassi siamo ormai alla fine della stagione, che ha visto la sezione di Rimini svolgere un’attività di pesca sportiva molto intensa, puoi farci un bilancio dei risultati ottenuti?

Beh, Rimini è una piccola realtà di provincia che comunque ha raccolto buoni risultati dei quali la federazione FIPSAS ne và fiera. La lenza Club Riccione ha dominato sia il settore mare da natante sia il campionato italiano a squadre; ha due nazionali che compongono la squadra campione del mondo,  e con un atleta juniores ha vinto il campionato italiano da riva. Ultimamente è terminata l’attività della trota lago con il campionato regionale, e siamo onorati di averlo vinto con la squadra della Valmarecchia perché abbiamo sfatato la fama di saper pescare solo in mare essendo la nostra una provincia rivierasca e invece abbiamo vinto in una specialità importante delle acque dolci.

Per quanto riguarda la pesca al colpo?

Come provincia di Rimini non possiamo vantare grandi numeri e così da alcuni anni facciamo attività insieme con la provincia di Ravenna per cercare di avere un numero di partecipanti più alto e anche qui ci siamo tolti delle soddisfazioni vincendo il campionato interprovinciale box e il campionato promozionale.

Noi non abbiamo agonisti di alto livello che fanno tornei eclatanti per cui ci accontentiamo e andiamo avanti così. L’attività di base si sta sviluppando molto anche a livello amatoriale per cui siamo soddisfatti della nostra gestione.

Lo sviluppo di una attività sportiva spesso nasce dalla presenza di impianti di pesca. Ci troviamo nella struttura sportiva dei laghetti FIPSAS di Poggio Berni, struttura ben curata e ben tenuta che pare in via di ulteriore sviluppo. Ci puoi dire qualcosa al riguardo?

E’ una questione di idee però se si vanno ad analizzare i risultati degli incontri che i nostri agonisti hanno con quelli delle sezioni limitrofe a livello regionale, troviamo che i nostri molto spesso prevalgono perché sono nati e frequentano l’impianto sportivo di Poggio Berni dove la pesca si deve praticare ma in modo piuttosto tecnico, piuttosto raffinato e i nostri garisti essendo capaci di fare un certo tipo di pesca tecnica, quando si devono confrontare con altri il più delle volte prevalgono perché hanno la palestra giusta dove si sono fatti le ossa.

La sezione provinciale FIPSAS di Rimini a tutt’oggi quanti associati conta?

In totale abbiamo un migliaio di tesserati tra acque interne e mare e ci riteniamo una sezione piuttosto piccola anche perché la massa dei pescatori sportivi in provincia di Rimini va  a pescare in mare per cui nell’acqua dolce scontiamo il fatto di non avere fiumi e canali dove la pesca di acqua dolce possa svilupparsi. Nonostante tutto la provincia di Rimini conta 1800 licenze di pesca e nel suo piccolo, se andiamo a fare dei conti, in proporzione ha una percentuale più alta rispetto ad altre province.

La riorganizzazione della provincia, con il recente ingresso dei comuni (ex Marche) dell’alta Valmarecchia, ha portato delle novità in seno alla Federazione riminese?

Sicuramente ne porterà molte anche perché prima di questo evento come provincia di Rimini non avevamo acque da trota e adesso invece ce le troviamo quindi dovremo farci esperienza anche in questo settore collaborando con i pescatori di Novafeltria e Pennabilli. La cosa partirà in modo piuttosto lento perché ci sono aspetti economici da valutare anche perché prima i pescatori di quei comuni, passati dalle Marche alla Romagna, avevano una legge regionale che era molto diversa dalla nostra e quindi ci troviamo nella condizione di dover rivedere le zone di pesca. Dovremo rifare tutti i tabellamenti, dovremo fare ripopolamenti e istituire la nuova vigilanza per la zona da trota, cioè ci serviranno alcuni anni per armonizzare tutto perché non si può fare una rivoluzione dalla sera alla mattina.

Abbiamo parlato di allargamento della provincia di Rimini ma per quanto l’attività congiunta con Ravenna e Forlì cosa bolle in pentola?

Sono contento di questa domanda perché ci sono delle novità nate negli ultimi giorni. Ci siamo trovati di recente come dirigenti federali della Commissione sportiva nazionale con in il Sig. Fusconi Antonio e il sottoscritto per deliberare la partenza dell’attività sportiva comune delle tre province romagnole. Le commissioni sono già state nominate per ogni specialità di pesca come il  canale il fiume i laghetti la carpa e la trota. Quelli della trota, che fanno attività prevalentemente invernale, hanno già fatto il calendario per cui partiranno subito. Abbiamo fatto una riunione pochi giorni fa come presidenti delle tre sezioni per codificare un attimo anche le questioni chiamiamole di ordine politico delle sezioni che vogliamo tenere separate dalle questioni di gestione tecnica e così siamo partiti. Penso che con tanta pazienza e buona volontà da parte di tutti, con il fatto che ognuno si deve tagliare un dito, io credo che questo in futuro porterà grossi benefici a tutta l’attività di pesca sportiva della Romagna e questa esperienza sarà seguita con molta attenzione dal Federazione nazionale perché se andrà bene potrebbe essere trasferita anche in altre zone simili del territorio nazionale dove c’è più bisogno di noi di fare questo scelte.

Quindi i laghetti FIPSAS che hanno rappresentato molto in passato per la pesca al colpo potrebbero ritornare al centro dell’attività agonistica?

Si tant’è che per quanto riguarda il 2010 stiamo organizzando una attività intensiva come ad esempio la finale del campionato italiano invernale che si farà nei laghetti FIPSAS di Poggio Berni in marzo, poi avremo il regionale trota sempre in marzo, poi ci saranno le gare locali tipo il trofeo FIPSAS laghetti che si rafforzerà con la presenza di molti agonisti e questo impianto ha la capacità ricettiva per accogliere gare numericamente importanti.

Nei laghetti FIPSAS è stata installata da poco una struttura in legno tipo baita: a cosa serve?

Con l’appoggio della provincia e dei funzionari preposti abbiamo presentato un progetto per la realizzazione di un incubatoio e allevamento per la schiusa delle uova di trota e di lucci per utilizzarli per gli scopi primari del territorio al fine di ripopolare le acque interne di questa provincia.

Poi naturalmente la struttura è stata ben vista anche a livello regionale per la funzione didattica per le scolaresche per insegnare ai bambini le specie ittiche presenti nelle nostre acque. La regione e la provincia sono state molto ben disposte a fronte di questo programma. La regione alla fine finanzierà tutto il progetto che costerà, a lavori finiti, sui 90.000 euro. I lavori sono già partiti, adesso abbiamo fatto il laboratorio delle uova e poi c’è da costruire le vasche di accrescimento degli avannotti e pensiamo di completare il tutto nel giro di un anno.

Un pescatore di fuori provincia che vuole venire a pescare nei laghetti FIPSAS di Poggio Berni a quali regole deve sottostare?

L’impianto è formato da 7 laghi e le misure sono di 150 metri di lunghezza, 35 metri di larghezza e 2,20 metri di profondità. Sono bacini artificiali e sono tutti uguali come dimensioni. C’è né uno dove si pesca a spinning, con forte presenza di lucci, poi ci sono tre laghi riservati alla pesca al colpo; nel periodo invernale ci sono due laghi per la pesca alla trota e un lago per la carpa. Abbiamo dato la possibilità di dare a tutte le specialità della pesca una risposta. L’impianto sportivo è di proprietà della federazione pesca e quindi ci sono le regole decise dalla federazione cioè serve la tessera FIPSAS e poi c’è un tesserino tikets con un modesto costo di 10 euro annui che serve per coprire le spese di manutenzione del verde, bollette dell’Enel, tassa dei rifiuti e per tenere in ordine l’impianto.

Forse nel 2010 il costo di questo tikets sarà aumentato perché i costi purtroppo sono aumentati.

La tessera FIPSAS costa 25 euro per gli adulti e 6 euro per i nati dal 1995 in poi, poi coloro che hanno dai 15 fino ai 18 anni  per intenderci pagano solo la tessera FIPSAS che costa 25 euro, gli adulti invece pagano 25 più i 10. Chi pratica lo spinning al luccio, nella vasca n° 1, visto i costi di questa specie ittica molto pregiata, 10 euro al chilo, pesca no kill, e oltre a questi costi iniziali ha un ulteriore costo di 5 euro per ogni battuta di pesca.

Coloro che vengono solo per fare le gare di pesca al colpo basta solo la tessera FIPSAS senza pagare tikets. Chi viene a pescare le trote, visto che costano oltre 4 euro al chilo, facciamo pagare 14 euro a persona con limite massimo di tre chili di pescato asportabile.

Stiamo parlando di pesci pregiati come lucci, trote che necessitano di acque pregiate e buone, da dove arriva l’acqua presente nei laghetti FIPSAS?

L’acqua presente nei laghetti è tutta di falda. Chi ha costruito questi laghetti molti anni fa ha costruito sopra una falda di acqua pregiata e quindi abbiamo il grosso vantaggio che se anche non piovesse per due anni avremmo acqua senza problemi e senza avere sbalzi del livello stesso. L’unico difetto che hanno queste acque è che sono povere di plancton e sono povere di ossigeno però chimicamente sono molto pure. Abbiamo messo delle pompe per ossigenare e la cosa va più che bene e non si sono verificate morie di pesci anche in situazioni estreme.

Qui la pesca è a roubaisienne e l’acqua è a 10 centimetri dai piedi in modo sempre costante. L’impianto è molto comodo anche con i servizi, dall’ampio parcheggio, al bar, ai bagni, che ben si addicono alla ricezione di bambini.

Avete nei vostri programmi attività nel 2010 volta anche ai bambini?

Si questa attività la svolgiamo già da tempo e anche qui dobbiamo ringraziare sempre la provincia che ci finanzia i corsi scolastici. Tutti gli anni nelle scuole della provincia facciamo delle lezioni di pesca e ambiente dando ai bambini delle nozioni molto vaste e non solo di pesca e questo trova molto interesse tra i bambini. Coinvolgiamo un ittiologo laureato che viene e spiega tante cose interessanti come gli ambienti acquatici e le specie animali; abbiamo un archeologo sperimentale che viene da Bologna per insegnare ai bambini come viveva l’uomo preistorico e come si procurava il cibo nei fiumi per sopravvivere, come si costruivano gli attrezzi rudimentali e poi ha insegnato come accendere un fuoco con due pietre. Ecco tutte piccole cose che appassionano i bambini e posso dire anche le maestre. Insegnamo anche un pò di chimica dell’acqua per dire cos’è e che proprietà ha. Poi l’ultima lezione la facciamo sulla pesca  e qui c’è il contatto con la natura.

Qui nella riserva di Poggio Berni un insegnate della Federazione insegna le nozioni base per iniziare l’attività della pesca sportiva facendo vedere le attrezzature e le esche che si usano per pescare. Questo crea un grande entusiasmo perché quando cominciano a vedere i vermi vivi, soprattutto le femmine se ne vedono di tutti i colori.

Beh direi che investire sui giovani è investire sul futuro quindi credo di affermare che siete sulla strada giusta. In bocca al lupo per la prossima stagione e per le attività che andrete a realizzare.

Grazie tante alla prossima.

Intervista di Alessandro Scarponi

L’AREA PRIMA DEI LAVORI
LAGHETTI FIPS PRIMA....

L’AREA ALL’INIZIO DEI LAVORI
LAGHETTI FIPS PREISTORIA

LAVORI QUASI ULTIMATI
LAGHETTI FIPS DURANTE

DOPO LA COSTRUZIONE
LAGHETTI FIPS ......DOPO

CARPETTE E CARASSI NEI LAGHI PER LA PESCA AL COLPO
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