IL TEVERE IN PIENA
Dopo le intense precipitazioni dei giorni scorsi, è emergenza fiumi in piena al Centro. Il Tevere, sorvegliato speciale, è uscito dagli argini in Umbria e nel viterbese, ma non ci sarà esondazione a Roma. Le perturbazioni previste per i prossimi giorni porteranno neve anche in pianura e faranno salire nuovamente i livelli dei corsi d’acqua. Riunione tecnica oggi al Dipartimento della Protezione civile per esaminare il rischio: l’invito è a tenere alta la guardia.
Una decina di persone sono state evacuate nel livornese in seguito all’innalzamento de livello del fiume Cornia. Nel pisano piccole esondazioni del Cascina. Ma è dal Tevere che arrivano le maggiori minacce: il fiume è esondato in diverse località in provincia di Perugia e nel viterbese, dove ha rotto gli argini anche il Fiora. In tarda serata la piena del Tevere raggiungerà Roma, ma, spiega il vicecapo Dipartimento della Protezione civile, Bernardo de Bernardinis, al termine della riunione tecnica convocata per fare il punto sulla situazione, “il livello d’acqua all’idrometro di Ripetta, nel centro della Capitale, non dovrebbe superare gli 11 metri (normalmente è intorno a 6 metri e mezzo) e quindi non c’è rischio esondazione”.
La Protezione civile ha diramato un avviso di avverse condizioni meteo da domani per l’attesa perturbazione che interesserà le regioni nord-occidentali, con nevicate anche in pianura che venerdì si estenderanno a tutto il Nord. Maltempo anche al Centro-Sud dove sono previsti temporali diffusi, specialmente sul settore tirrenico, e venti forti, con possibili mareggiate lungo le coste esposte. Da sabato, inoltre, si registrerà una diminuzione delle temperature, in particolare sulle regioni occidentali.
Roma 6 gennaio 2010