ECCELLENZA NORD: LA 2° PROVA SUL BRIAN ALL’EMILIANA
Eccellenza Nord agguerritissima, il 2 maggio in Veneto sul canale Brian
Tutti sul fondo, e cefali d’oro
Vince la Lenza Emiliana Tubertini, Gabba commenta
La domenica del 2 maggio è stata una data che ha visto la carovana dell’Eccellenza nord salire in Veneto, sul canale Brian, per l’effettuazione della seconda prova del Trofeo di Eccellenza nord 2010.
Il regolamento della gara prevedeva l’uso del fouillis e del ver de vase, oltre a tutte le altre esche classiche, e in molti erano curiosi di vedere come si sarebbe comportato il pesce ma soprattutto come avrebbero impostato la gara i vari team.
Le canne inglesi per una domenica hanno messo all’angolo la roubaisienne ed infatti tutti gli agonisti hanno cercato il pesce sul fondo del canale, sul gradino più alto, in prossimità della canna sull’argine opposto.
Qui c’è poco da fare, vince chi riesce ad interpretare il posto di pesca e soprattutto chi indovina la pasturazione giusta.
La giornata di pesca è stata caraterizzata da un vento fastidioso che ha esaltato ancora di più la pesca con la canna inglese.
In questo corso d’acqua sono presenti carassi, scardole, carpe ma anche tanti cefali che risalgono la corrente e chi ha avuto la bravura di agganciarne qualcuno ha potuto scalare posizioni importanti nella classifica di settore.
La gara 2 del Trofeo di Eccellenza nord viene vinta dalla squadra A della Lenza Emiliana Tubertini con 8 penalità in ragione del primo di settore di Simone Carraro, sorteggiato nel 3° settore della zona A, il quale porta alla pesa kg. 6.740; Umberto Ballabeni che pescando nel 4° settore della zona B è bravo a raccogliere 2 penalità con kg. 5.830 di pesce; Nella zona C pesca Prandi Giuliano il quale chiude al 4° posto di settore dovendo fare i conti con due scatenati big dell’agonismo nazionale, dal nome di Rudy Frigeri e Emilio Colombo, i quali si contendono la prima e la seconda posizione di settore. In zona E pesca Ferruccio Gabba riuscendo a portare alla pesa dopo una pescata magistrale ben kg. 9.080 di pesce battendo per soli 30 grammi Giovanni Grisenti della Lenza Parmense Maver.
Il secondo gradino del podio lo conquistano i lombardi della Longobardi Milo i quali, pur ottenendo le stesse penalità dei bolognesi, 8 penalità, devono pagare dazio all’Emiliana per differenza dei piazzamenti di settore.
La terza posizione nella classifica di giornata la conquistano i ragazzi della Fratelli Campana Maver con 11 penalità.
Il trofeo di Eccellenza Nord dopo due prove ha una classifica progressiva che vede ai primi tre posti le seguenti formazioni:
1) Polisportiva Oltrarno (Colmic) FI (sq. A) 21 penalità
2) S.P.S. Longobardi (Milo) MI (sq. A) 26 penalità
3) Cannisti Club Vicenza (Hydra) PD (sq. A) 30 penalità
La gara del Brian è stata ben organizzata dal team Sandonà Fly.
Per i vincitori la parola a Ferruccio Gabba della Lenza Emiliana Tubertini:
” Nelle prove che abbiamo fatto durante la settimana, siamo arrivati sul campo di gara fin dal giovedì, avevamo notato che il pesce con acqua più bassa si prendeva staccato dalla sponda. Il giorno della gara invece il livello dell’acqua è salito di 30 centimetri e in queste condizioni il pesce tende a spostarsi più vicino alla sponda. Abbiamo così deciso di allungarci pescando a tre – quattro metri dall’argine opposto lanciando pastura più bagnata con fouillis in mezzo. La pastura che abbiamo utilizzato è stata la Gold Medal Yellow (carassi e carpe), un prodotto nuovo di casa Tubertini che ha un peso specifico molto elevato pur con una bagnatura maggiore. Questa pastura arriva sul fondo facilmente ed è la stessa che noi dell’Emiliana utilizziamo anche a Pisa e nel Cavo Lama perchè essendo legante si presta alle più diverse situazioni di acqua. Vedendo la corrente del Brian, che si presentava quasi assente, abbiamo utilizzato galleggianti inglesi PRO 33 con alette e fischione mentre in presenza di corrente avremmo utilizzato galleggianti inglesi serie 350 senza alette e con antenna in penna piena di pavone per poter pescare con i pallini stesi sul fondo. Abbiamo usato galleggianti da 20/22 grammi in prima zona perchè è più stretta e da 25 grammi nelle altre zone perchè il canale ha una larghezza maggiore. Con queste condizioni io ho optato per una lenza leggera fatta di girella e un pallino del 5 a metà tra il galleggiante e la girella. Nel mulinello ho montato filo del 18 e per terminale filo del 12 con amo del 12 serie 21. Sull’amo ho innescato sempre i vermi teneri di letame, quelli della vaschetta bianca, anche tre o quatro su un amo del 12. Ho pescato appoggiando la lenza 1 metro sul fondo e durante la gara ho sempre dato palle di pastura a scoppiare in superficie perchè in quelle condizioni, con il pesce che sostava a tre metri di profondità, era importante non impaurirlo con palle dure che facessero la botta. Per la verità avevamo preparato anche la stessa pastura più bagnata per arrivare sul fondo nel caso l’acqua avesse iniziato a correre. I bigattini, a parte tre palline ad inizio gara, poi non li ho più buttati. Ho vinto il mio settore con 9 chili circa prendendo quasi tutti carassi e una sola scardola. Umberto Ballabeni invece è stato costretto a inventare un’altra soluzione tecnica; quando si è accorto che sulla sponda opposta non c’era pesca ha ripiegato sulla roubaisienne iniziando a scodellare pastura ed in 40 minuti è riuscito a catturare un chilo e mezzo di pesce, tra cui anche due muggini, sui 5,830 kg. totali che realizza nell’intera gara conquistando così un importante secondo di settore. Simone Carraro non sbaglia la sua gara vincendo il settore con 6470 grammi di pesce e Giuliano Prandi porta in dote alla squadra quattro penalità che non sono male.
Vinciamo la gara con 8 penalità e questo successo ci voleva proprio, dopo la prova non brillante effettuata sui canali ferraresi, e ci permette di risalire diverse posizioni in classifica generale. Devo dire che per questa gara ci siamo impegnati molto per evitare di fare le prossime gare con una più alta pressione psicologica addosso. Il 30 maggio saremo in Cavo Lama per la terza prova e anche li sarà dura visto la pescosità registrata in questi giorni. Da informazioni che mi sono state formite, risulta essere molto bassa nel campo centrale con settori che sono stati vinti con 2 chili di pesce mentre alla Cà Rossa sono stati vinti con 12/13 chili. Questi svarioni non abbiamo ancora capito da cosa dipendono. In ogni modo cercheremo di fare la nostra gara per continuare questo campionato che abbiamo vinto nel 2009 con lo spirito dimostrato nella gara in Brian. I nostri 33 punti in classifica generale sono tanti se paragonati ai 21 della capoclassifica Oltrarno ma faremo di tutto per dare soddisfazione a noi e ai nostri tanti tifosi”
FRATELLI CAMPANA MAVER 11 penalità 3° class.
STEFANO PREMOLI OLTRARNO COLMIC CON UNA SUPER CARPA CATTURATA IN BRIAN
La parola a Luca Piscaglia della Città del Rubicone Daiwa:
E’ strano ma sono tornato a casa dal Brian con una strana sensazione: da un lato l’amarezza di avere fatto una gara non certamente bella dall’altra la consapevolezza di aver trovato ancora una volta un canale dal fascino incredibile.
Quest’anno il Brian ha permesso a tutti di trovare una personale chiave di lettura a tutti potevano trovare una giusta risposta alle proprie aspirazioni.
C’è chi ha pescato con pastura e fouilles e penso che sia stata l’impostazione più corretta, chi è partito senza fouilles per poi integrarlo in corso di gara, chi non l’ha usato per niente, chi ha usato i bigattini in colla …….e questo solo per la pasturazione.
Poi c’è chi ha pescato sul primo gradino, chi sul secondo e chi sul terzo.
C’è chi ha pescato all’inglese e chi a roubasienne: addirittura chi ha pescato con le canne fisse corte.
Chi ha cercato i carassi, chi le scardole e chi i cefali. C’è chi ha trovato i cavedani …….
E tutti alla fine hanno avuto ragione perché c’era una pista giusta da seguire per tutti.
C’è chi ha cercato i pesci grossi e ha avuto ragione chi ne ha presi tanti ma poi è andato male ( come me) …….
Alla fine tutti, compreso chi ha vinto, penso abbia avuto la consapevolezza che poteva fare meglio se avesse solo …… fatto quel qualcosa di diverso.
Per me quando una gara finisce così .. è stupenda anche se finisci con un 7 come è capitato a me e la tua squadra ha sbandato fino ad arrivare a collezionare 25 punti.
Penso che la cosa più impostante in questa gara l’abbia fatta l’aiuto di chi sta dietro che poteva meglio cogliere quello che in quel momento era la scelta migliore.
Tra l’altro quella mattina il canale si è presentato con 30 cm di acqua in più del solito e anche questo aveva cambiato un po’ le carte in tavola.
Bravissimi la Lenza Emiliana e i Longobardi che hanno chiuso con 8 penalità.
La classifica oggi vede l’Oltrano (strano!) e i Longobardi avanti a tutti ma dal 3° posto al 24° siamo tutti in 10 punti: un livellamento mai visto!
Se ne vedranno delle belle nella prossime gare.
Speriamo che la prossima gara ci presenti un Cavo Lama in forma e non come lo scorso anno anche se le prime informazioni lasciano molto perplessi: acqua ancora bassa e pochissima pescosità nel campo centrale.
Usciamo da questa gara con la consapevolezza di avere fatto qualche errore: avevamo paura di questa gara e ne avevamo ragione. Ancora siamo 11mi in classifica che migliora il risultato dello scorso anno di questi tempi.
La cosa strana di questa gara è che ci sono stati illustri “capitomboli” che qualche dubbio mi lasciano anche se vedere le squadre venete tutte li davanti mi fa capire che con la conoscenza del canale si riusciva sicuramente ad uscirne bene.
Un caro saluto a tutti.
Luca Piscaglia
ASD Città del Rubicone
Se la carpa della foto ( superiore ai 7 kg) fosse venuta su il giorno della gara ……