REGIONALE EMILIA R. ZONA EST: LA 3° PROVA LA VINCE LA CITTA’ DEL RUBICONE
Con 8 penalità, a pari merito con i bravissimi ragazzi della Cannisti Dogana di San Marino, la squadra A della Città del Rubicone DAIWA formata da Marco Mazzetti, Andrea Facibeni, Alberto Laghi e Alessandro Scarponi, si aggiudica la terza prova del Campionato regionale Emilia Romagna zona Est che si è svolta domenica 13 giugno sul Cavo Lama a Novi di Modena.
Seconda di giornata, come detto, la squadra di Dogana di San Marino tra le cui fila gareggiano il campione sammarinese Oscar Grandoni e il capoclassifica individuale del campionato di serie B Marco Scarponi.
Terza di giornata la squadra del Faps Team Bazza con 12 penalità.
Bello il Cavo Lama destinato ad ospitare la terza prova del campionato di serie B ovvero il regionale Emilia Romagna zona Est.
I tratti di canale utilizzati sono stati a ridosso di ponte Tagliana (1° e 2° zona) e i tratti a ridosso di ponte Ferro (3° e 4° zona).
Questo ultimo tratto è piaciuto molto agli agonisti sia per pescosità ma anche per la comodità assicurata dalla nuova strada che costegia l’argine del canale e che permette di arrivare sul posto di pesca con la propria auto.
Quindi un plauso alla Fipsas di Modena e alle Istituzioni locali che hanno creduto nel progetto di valorizzazione del canale favorendo in particolare il mondo della pesca.
Cassanelli Giancarlo, sentito da Match Fishing, assicura che in futuro si lavorerà per mettere a dimora anche le pedane di legno come nel tratto del campo centrale.
Queste novità fanno molto bene all’ambiente e dovrebbero essere prese ad esempio anche da altre Amministrazioni dove la pesca potrebbe muovere interessi per l’economia locale ma purtroppo non sempre si avverte la stessa sensibilità.
La gara del 13 giugno ha avuto come cornice una giornata dal sapore prettamente estivo con le temperature sopra la media stagionale.
Il pesce non ha risposto in modo uniforme con zone più pescose di altre anche se sono ormai un lontano ricordo i quintali di pesce che si catturavano ad ogni gara e per vincere occorreva superare sempre i 10 chili procapite.
La mattina della gara il canale si è presentato diverso da quello conosciuto il giorno prima durante le prove con acqua che muoveva in modo deciso tanto da costringere i pescatori ad utilizzare grammature sostenute fino ai 3 grammi.
Per il resto un canale molto tecnico che andava interpretato e gestito durante le tre ore di gara.
Partenza con i cinque minuti riservati alla pasturazione pesante durante i quali la linea standard prevedeva il deposito tramite scodella di 4/5 bocce di pastura a 12 metri di canna e altre 2/3 noci di bigattino incollato a 13 metri di canna.
Inoltre andava curata bene la pesca a 6 pezzi di canna alimentando la linea corta di pesca con manciate di bigattini e mais.
Nella prima mezz’ora qualche pesce si è preso innescando sull’amo due bigattini bianchi alternati al chicco di mais ma poi, man mano che il tempo passava, le mangiate diminuivano ed allora partivano i primi cambiamenti.
Chi ha messo un terminale più sottile e un amo più piccolo è riuscito a catturare ancora qualche pesce ma la svolta della gara in molti l’hanno cercata sulla linea di pesca a cinque o sei pezzi di canna.
Chi ci ha creduto ed ha pescato appoggiato sul fondo con la lenza ferma sulla pastura è riuscito a catturare anche carpe di buona taglia che di fatto hanno rivoluzionato la classifica di settore.
Un campo gara quindi promosso a pieni voti lontano parente di quello delle super pescate ma anche dei cappotti che si sono fatti non troppo tempo fa.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI
ANDREA FACIBENI CITTA’ DEL RUBICONE 1° DI SETTORE
la pesca che ho deciso di fare per ottenere la vittoria in questa gara è stata a 13 metri tenendo comunque in considerazione la pesca a cinque pezzi di canna sotto le canne curandola per tutto il corso della gara. Sono partito con un galleggiante da 2 grammi poco appoggiato ed ho preso qualche pesce ma vedevo che la pescosità non era regolare, e così ho dovuto alternare varie grammature e diversi appoggi in base alla reso che avevo.
Ho alimentato quasi sempre a 13 metri sia sulla linea corta di cinque pezzi alternando con qualche pallina di bigattino con molta ghiaia.
Ho provato anche la pesca a galla che in settimana avevamo visto essere redditizia ma oggi proprio non dava, io ho visto due mangiate e ho preso un pesce, dopo di che a mezz’ora dalla fine siccome fuori non vedevo più le mangiate sono venuto a fare la pesca nel sottoriva e li ho catturato 10 pesci di cui un paio di buona taglia che mi hanno fatto vincere il settore.
Li ci ho pescato con una lenza classica da laghetto fatta di un galleggiante da 4×14 e su cinque pezzi di canna.
Ho pescato sempre con il bigattino che è stata l’esca che mi ha reso di più anche se dvo dire di averci provato con il mais ma non vedevo le mangiate.
UN COMMENTO SUL CAMPO DI GARA VISTO CHE HAI PESCATO IN QUARTA ZONA A PONTE DI FERRO…
si devo dire che mi è piaciuto molto questo campo gara bello e copmodo, la strada ha dato un nuovo volto tant’è che lasci la macchina a tre metri dal posto di pesca.
Io chiudo la mia gara con 2,300 kg. di tutti carassi e devo dire che la pescata mi è piaciuta.
COMPLIMENTI PER TUA VITTORIA E PER IL SUCCESSO DELLA TUA SQUADRA
Grazie!
ALBERTO LAGHI CITTA’ DEL RUBICONE 2° DI SETTORE
Nella mia zona la pesca è stata molto bassa, sinceramente pensavo di prendere di più invece si è preso poco, l’acqua andava in modo sostenuto e questa condizione non l’avevamo mai riscontrata durante le prove per cui mi sono dovuto arrangiare inventandomi la pesca li per li.
L’unica cosa che non abbiamo cambiato è stata la pasturazione prima e durante la gara e visto il risultato ottenuto dalla mia squadra crediamo che fosse corretta.
Bigattini incollati sul galleggiante e pastura un pò più corta, l’unica variante era quella dell’appoggio, io ho dovuto appoggiare di più la lenza sul fondo perchè la spinta dell’acqua era notevole.
Quello era l’unico modo per vedere le mangiate.
Ho slamato tanti tanti pesci e questo significa che non ero a posto con la lenza, forse era un pò troppo dura e devo dire che 10 pesci persi sono tanti e fondamentali nell’economia di una gara.
Con quei pesci se fossero arrivati a guadino avrei vinto il mio settore ma visto i risultati ottenuti dai miei compagni di squadra devo dire che 8 punti sono un bel risultato.
Ho provato a pescare anche sotto i piedi ma non si è preso un pesce a differenza di altre zone, io ho provato a 5/6 pezzi di canna perchè la vegetazione nel tratto dove ho pescato io era molto avanti nell’acqua e quindi la linea giusta era proprio quella.
Chiudo la mia gara al secondo posto con 2,4 kg. che non sono molti ma il pesce era anche di piccola taglia; l’unica carpa degna di nota mi ha strappato la lenza a filo di guadino e così l’ho persa.
Ho sempre pescato innescando bigattini alternando quelli bianchi a quelli rossi.
Sulla rastrelliera avevo lenze pronte da 0,50 grammi a 2 grammi e cambiavo a seconda dei movimenti dell’acqua; quando rallentava prendevo la punta leggera e vice versa quando ripartiva.
Durante tutta la gara avrò buttato al massimo 6 palline di bigattino incollato d’altra parte la pescosità era molto bassa e così non volevo uccidere il picchetto.
Ho fiondato anche mais pur non avendoci pescato perchè il mais attira i pesci belli sul posto di pesca, al carassio gli piace la caduta del mais e così ho fatto.
Esprimo un giudizio positivo sulla mia gara e sul risultato ottenuto dalla mia squadra con la quale vinciamo la gara di oggi.
MARCO MAZZETTI CITTA’ DEL RUBICONE 3° DI SETTORE
Con Andrea Facibeni, visto che pescavamo entrambi a Ponte di Ferro avevo deciso impostare la pasturazione sia a tutta canna sia sotto i piedi.
Sono partito fuori con lenza da 2 grammi ed ho visto mangiate per un’ora poi ho deciso di anadare a galla dove ho preso qualche pesce ma erano troppo piccoli (30/40 grammi).
Ho chiesto informazioni ad una signora che girava sul settore per il controllo dei pesci e mi dice che ero ultimo come numero di pesci rispetto agli altri.
Così decido di cambiare radicalmente la mia pesca per cercare una risalita; decido di accorciarmi venendo a fare la peschetta sotto i piedi dove sono riuscito a fare 2,8 chili di pesce.
Su quella linea di pesca di cinque pezzi ho sempre buttato bigatto in colla e qualche granello di mais e ci ho pescato con una lenza da 4 x 16 classica da laghetto.
Ho dovuto buttare via una carpotta di qualche etto a fine gara perchè guadinata a filo del suono della sirena finale…peccato con quella potevo fare meglio del terzo di settore.
Sono molto contento di questi 8 punti della squadra che ci portano ad occupare la seconda poisizione in classifica generale.
Ho pescato sempre con il bigattino, che è stata l’esca che mi ha reso di più, anche se devo dire di aver provato anche con il mais ma non vedevo le mangiate.
Purtroppo faccio il terzo di settore anche se devo dire che chi mi batte riesce a portare alla pesa le carpe che io non ho avuto la fortuna di prendere.
Faccio i complòimenti ai ragazzi della mia squadra che oggi hanno tutti fatto meglio di me.
ALESSANDRO SCARPONI CITTA’ DEL RUBICONE 2° DI SETTORE
La mia gara è stata difficile perchè quando mi sono presentato sul canale ho trovato una corrente più sostenuta rispetto al giorno prima di prova.
Così ho dovuto adattare le lenze andando a rispolverare galleggianti a vela pesanti e nel mio caso ho montato uno skipper da tre grammi con lenza molto appoggiata sul fondo.
La pasturazione è stata quella che avevamo deciso come squadra che prevedeva pastura molto dura a 12 metri, e due piccole noci di incollato a 13 metri metri.
Poi sulla linea dei 6 pezzi di canna ho fatto la stessa cosa ma li ci ho buttato una seconda pastura più bagnata con tanto tortato di mais in mezzo per cercare di attirare le carpe.
A mezz’ora dalla fine mi rendevo conto di essere primo nel mio settore perchè avendo la piena visibilità dei dieci concorrenti potevo verificare l’andamento delle catture degli altri.
Ma poi a gara avanzata è venuta fuori la pesca nel sottoriva e così prima il concorrente del picchetto 2 e poi il mio vicino del picchetto 5 riescono a catturare delle carpe di ottima taglia. A fine gara il numero cinque, Claudio Magli della Castel Maggiore Hydra mi batte per mezzo chilo mentre invece resisto alla’ssalto del concorrente del Team Bazza al picchetto 2 il quale aveva inventato una pesca sotto i piedi davvero redditizia.
Mancano pochi secondi alla fine della gara, insisto sulla linea di 6 pezzi trattenendo la lenza ferma sulla roba e alla partenza del galleggiante ferro e riesco a catturare un bel carassio di 3 etti che alla fine risulterà determinante per il risultato di squadra.
Quando suona il fine gara ho ancora il pesce in mano da slamare che va a finire nella nassa insieme agli altri e così riesco a totalizzare 3,8 kg. di pescato di soli carassi e una carpetta di 2 etti, niente male.
Al raduno prendiamo atto che le nostre 8 penalità come squadra sono le stesse ottenute dalla Cannisti Dogana di San Marino degli amci Oscar Grandoni, Renzo Francioni, e dei miei omonimi Scarponi Marco e Filippo; uguali anche i piazzamenti singoli di settore. In questi casi si guarda il peso complessivo della squadra e li risultiamo determinanti noi della Città del Rubicone per pochi grammi di differenza.
Con questa bella vittoria risaliamo la classifica passando dalla quarta alla seconda posizione tutto fieno in cascina in attesa della gara ostica delle Acque alte di Bologna e li le squadre felsinee vorranno dire sicuramente la loro.
CLASSIFICA 2010 – C.I. Nazionale di Serie B
CITTA’ DEL RUBICONE SAVIGNANO S/R 1° CLASSIFICATA
CANNISTI DOGANA SAN MARINO 2° CLASSIFICATA
TEAM BAZZA BOLOGNA 3° CLASSIFICATA
MARCO SCARPONI CAPO CLASSIFICA CON 3 PRIMI
BONURA ANTONIO FAPS TEAM BAZZA BOLOGNA (primo assoluto di giornata con una super pescata da kg. 9,230)
CLAUDIO MAGLI CANNISTI CASTELMAGGIORE HYDRA VINCE IL SUO SETTORE
LA SQUADRA DEL TEAM SARFIX CREVALCORE CHE GUIDA LA CLASSIFICA PROGRESSIVA