GIANCARLO ARMIRAGLIO CI RACCONTA COME NASCE UNA VITTORIA
Il mese di lugliodel 2010 è stato caratterizzato da diverse competizioni di pesca al colpo di altissimo livello come il Club Azzurro, il Campionato italiano individuale e per ultimo la quarta prova del Trofeo di Eccellenza Nord.
L’Arno pisano, ha ospitato domenica 18 luglio la quarta prova dell’Eccellenza nord, e come sempre ha suscitato un forte richiamo tra gli addetti ai lavori i quali ogni volta, al di la di come vada il risultato, lo salutano sempre con rispetto per la grande quantità di pescato che sa regalare.
Ma come si trascorre la settimana che precede un evento così importante e impegnativo?
I primi giorni della settimana servono per la preparazione delle canne, la scelta delle pasture, la costruzione delle lenze.
Poi al giovedì si parte verso il campo di gara sede della competizione per le prime prove, si continua al venerdì con la garetta, il sabato per le ultime rifiniture e poi la domenica … il giorno dell’adrenalina, delle emozioni e della messa in pratica delle decisioni maturate dopo i giorni di prova.
Dalla gara sul fiume toscano ci si aspettava l’assalto al podio delle formazioni locali e infatti la società Vasca Azzurra Pappiana Tubertini ha fatto valere il fattore “casa” piazzando ben due squadre nelle prime posizioni.
La squadra B ottiene un prestigioso secondo posto di giornata con 8 penalità mentre la squadra A ottiene un onorevole quarto posto di giornata con 12 penalità.
Il conseguimento di una vittoria si ottiene solo con una attenta preparazione tecnico tattica ma anche con la forza di una squadra che si manifesta attraverso il collettivo e l’affiatamento ma anche dai pezzi da novanta, i campioni, che fanno la differenza assicurando la vittoria alla propria formazione.
Infatti, nel caso della Castel Maggiore Hydra di Bologna, a conquistare la vittoria sono stati i campioni.
La squadra A formata da Franco Zucchi, Giacomo Chiarini, Alessandro Pavan e Giancarlo Armiraglio nella gara sull’Arno pisano ha ottenuto solo sei penalità che le hanno permesso di risalire diverse posizioni nella classifica progressiva ed entrare a testa alta nel gruppo delle squadre che ambiscono alla finalissima del campionato italiano di società.
I ragazzi della Hydra non sono nuovi ad imprese di questo tipo e quindi un posto nell’elite dell’agonismo nazionale gli spetta certamente di diritto.
La gara dei ragazzi della Castel Maggiore non è stata facile anche se le idee le avevano ben chiare fin dal venerdì quando nella garetta di prova hanno dominato con un altro risultato eccezionale, otto punti, che poi hanno migliorato nella garadella domenica.
I settori dell’Eccellenza nord sono pieni di campioni per tanto la vittoria assume sempre il sapore di una vera e propria impresa per chi la consegue.
In questo campionato c’è il meglio dell’agonismo nazionale, persone che riempiono l’elenco dei partecipanti al Club Azzurro, al campionato italiano individuale, la nazionale seniores stessa.
Un concentrato di uomini che rendono ogni gara dell’Eccellenza nord uno spettacolo come quando nella moto GP corre un certo Valentino Rossi.
Per esempio nella zona A, quella di Castelfranco, nel settore C Franco Zucchi della Cannisti Castelmaggiore Hydra vince con kg. 37,660 superando gente del calibro di Minghelli Francesco (ASD G.P.O. Imolese Tubertini), Gasperini Sergio (U.C. Bellariva Bandino Maver), Guicciardi Claudio (S.P.S. Longobardi Milo), Govi Mirko (Gatto Azzurro Sarfix), Martinelli Cristiano (Nuova L. Montecatinese Madras Maver), Leoni Giancarlo (A.P.D. Lonatesi Maver), Bernardini Matteo (A.D.S. Lenza Parmense Maver), De Gioia Michele (Polisportiva Oltrarno Colmic), Testa Massimo (A.S.D. Lenza Novarese Hydra)
Nella zona B, quella di Calcinaia vecchio, la Castel Maggiore ha fatto pescare Giacomo Chiarini il quale vince il settore A nella sfida con Nizzoli Domenico (S.P.S. Il Vairone Maver), Merlo Massimiliano (A.P.D. Lonatesi Maver), Cauzzi Paolo (S.P.S. Ravanelli Trabucco), Galigani Riccardo (S.P.S. Longobardi Milo), Ravaglia Moreno (ASD G.P.O. Imolese Tubertini), Prandi Giuliano (Lenza Emiliana Tubertini), Premoli Stefano (Polisportiva Oltrarno Colmic), Gentile Mauro Achille (ASD Cannisti Pescaluna Ballabeni Tubertini), Protti Fabrizio (Cral 1° Maggio Asolana Dil. Daiwa).
A Sassi, nella zona C per la Castel Maggiore, ha pescato Alessandro Pavan battuto solo da due esperti conoscitori di questo posto che rispondono al nome di Amadori Gilberto (Polisportiva Oltrarno Colmic) primo di settore con kg. 15,640 e Natali Michele (Nuova L. Montecatinese Madras Maver) secondo di settore con kg. 13,680.
Alessandro Pavan però con kg. 13,640 batte gente del calibro di Genovesi Marco (S.P.S. Il Vairone Maver), Busani Marco (Cannisti Club Team Master Trabucco), Landi Enrico (ASD G.P.O. Imolese Tubertini), Giomi Simone (T.C.A. Firenze Sarfix Stonfo), Forni Fulvio (Team Sarfix Crevalcore), Orlandi Gabriele (A.P.D. Lonatesi Maver), Bartalucci Gianni (Valdelsa Colmic).
Alla zona D era stato abbinato il campo gara di Fornaccette tratto di fiume dove ha prevalso il campione della Castel Maggiore ed ex nazionale Giancarlo Armiraglio il quale sale sul gradino più alto del podio di settore grazie al peso realizzato pari a kg. 22,780 battendo per un pesce al fotofinish niente meno che l’azzurro Andrea Fini della Polisportiva Oltrarno Colmic il quale chiude la gara con kg. 20,380.
Subito dopo, con pesi inferiori, si trovano Negri Fabio (S.P.S. Ravanelli Trabucco), Puccio Vincenzo (T.C.A. Firenze Sarfix Stonfo), Turri Arcangelo (Cannisti 5 Mulini A.P.A. Colmic), Ferrari Roberto (ASD Bassa Lodigiana Senna Tubertini), Benelli Jhonatan (A.P.P.S. Lenza Aglianese Maver), De Maria Lorenzo (ASD G.P.O. Imolese Tubertini), Marcoionni Luca (A.P.S. Borghigiana Pellicano (Maver Tiger), Calani Maurizio (ASD Cannisti Pescaluna Ballabeni Tubertini).
Dopo la premessa vogliamo concedere la parola ad un rappresentante della squadra che ha ottenuto questa vittoria nella quarta prova dell’Eccellenza nord, Giancarlo Armiraglio.
D: Allora Giancarlo una prestazione coi fiocchi, sei penalità che vi rilanciano alla grande in classifica generale:
R: Dopo un’annata difficile come quella del 2009, nella quale non sono arrivati i risultati sperati, quest’anno abbiamo costituito un gruppo eccezionale molto preparato che ci sta dando ottimi risultati e siamo convinti che faremo bene. Siamo tutti amici e spesso coinvolgiamo anche le rispettive famiglie nelle nostre avventure e questo ci arricchisce di una serenità che è sempre fondamentale nelle competizioni di alto livello.
D: Innanzi tutto mi puoi dire come nasce all’interno di una squadra la decisione di far pescare uno in un posto anziché in un altro?
R: Guarda non esistono ragionamenti particolarti, quando ci troviamo di fronte ad un campo gara nuovo andiamo a sorteggio mentre nel caso dell’Arno pisano ci affidiamo all’esperienza acquisita in passato. Io ho pescato diverse volte a Fornacette e quindi era giusto che andassi io in quella zona e così è stato per gli altri.
D: L’Arno pisano, nonostante le polemiche dei giorni precedenti la gara sulla viabilità e decisioni conseguenti prese dalla federazione, mi pare che abbia lasciato tutti contenti…
R: si è vero la pescosità come sempre succede nel mese di luglio su questo fiume è stata da spettacolo. Non capita tutti i giorni di trovare campi gara che ti fanno fare pescate di decine e decine di chili come l’Arno. Però una sottolineatura la voglio fare, l’accesso ai campi di gara non è stato il massimo e le carraie potevano essere meglio sistemate. Io ad esempio mi sono piantato con l’auto in una buca e sobbalzando ho strisciato l’auto di un altro concorrente. Ecco se quella buca non ci fosse stata questo piccolo incidente non sarebbe accaduto. Per il resto che dire tutto regolare e tutto bello ma le sezioni quando organizzano una gara devono garantire sicurezza, idoneità negli accessi ai campi gara e viabilità.
D: La vostra pesca è stata vincente ottenendo 6 penalità frutto di tre primi e un terzo di settore. Come avete impostato la vostra gara?
R: Un successo non nasce mai per caso. Noi della CastelMaggiore abbiamo provato più volte il campo di gara, ed essendo suddiviso in 4 zone separate, durante il giorno non riuscivamo a parlarci e scambiarci le impressioni se non tutti insieme alla sera in albergo; sono quelle le occasioni dove si decidono le soluzioni da adottare in gara.
D: Quella di PIsa è una trasferta molto impegnativa anche sul piano economico oltre che di stress psicofisico..
R: Si Pisa ci obbliga ad una trasferta molto impegnativa sia sul piano della fatica fisica ma anche su quello economico. Vedi i componenti della mia squadra pur pescando con una società di Bologna, me compreso, arrivano da varie parti del Nord Italia. (io da Busto Arsizio, Pavan da Torino, Zucchi da Lecco e Chiarini da Monza). Quindi capisci che per noi le trasferte rappresentano sempre migliaia di chilomentri e questo incide sui bilanci.
D: mi puoi brevementepresentare i prodotti più significativi che avete utilizzato nella gara di Pisa dalle pasture alle lenze, insomma sveliamo alcuni segreti della vostra vittoria ai nostri numerosi lettori…
R: Per la pescata a Pisa abbiamo utilizzato pastura Hidra rossa, fondo cavedano al formaggio mentre Zucchi a Castelfranco ha preferito utilizzare una pastura di colore giallo, anche se ritengo che il colore della pastura non sia determinante su questo campo gara. Abbiamo costruito lenze con monofili molto robusti dello 0,25 marca GAMMA della Hidra e sul terminale lungo 25 cm dello 0,22 si è legato un amo serie IM70 nelle misure dal n. 4 al n. 6. Sono stati utilizzati galleggianti modello EVA, quelli di spugna, nelle grammature da 8 a 4 grammi e tarati con una piombatura aperta distribuita in 40 cm. Le canne, come sempre, sono state le roubasienne Hydra anche se, personalmente, in questo campo di gara, opto, almeno per la prima parte della gara, per la canna fissa e, credo proprio, che la mia vittoria sia stata favorita dall’uso di questo attrezzo, il quale mi consente rapidità di esecuzione e controllo della lenza. Infatti, nella prima ora di gara, pescando con la canna fissa sono riuscito a catturare oltre 10 kg di pesce, tra i quali due gatti molto grossi più altri da 700, 800 grammi. Come esche abbiamo utilizzato fiocchi molto consistenti di bigattini, a Castelfranco e a Calcinaia, e vermi veronesi (1 alla volta) a Sassi e Fornacette. Abbiamo scartato l’innesco delle grosse “mamme” perchè avevamo notato, nelle pescate di prova, che non volevano esche voluminose.
D: Bene vuoi ringraziare o dedicare questa vittoria a qualcuno in particolare?
R: Voglio dedicare questa vittoria alla mia società che ogni volta fa il possibile per venirci incontro e per aiutarci e soprattutto alle mie due squadre per l’impegno, la dedizione che mettono in ogni competizione.
D: Mancano due prove alla fine dell’Eccellenza nord adesso che avete raggiunto una posizione di vertice cercherete di conservarla sino in fondo. Come vi preparerete per la Fiuma e per il Fissero?
R: A questo punto del campionato, avendo la possibilità di scartare una gara da 30 punti, e con le due gare rimaste in Fiuma e Fissero, crediamo di non avere più problemi a rientrare nelle prime quattordici squadre, che sono quelle che parteciperanno al Campionato Italiano di Società. Sappiamo di doverci scontrare con avversari molto forti che, spesso, come la Lenza Emiliana e l’Oltrarno, operano da semiprofessionisti ma questo non ci spaventa anzi ci stimola a migliorarci.
D: allora complimenti per la bella vittoria di Pisa e in bocca al lupo per le prossime gare.
R: Siamo sulla strada buona e speriamo di raggiungere altrettanti successi.