A PESCA CON I CAMPIONI FEDELI E BRUNI

Era uno degli ultimi giorni di maggio, l’Inter non aveva ancora vinto la Champions league e il Cesena, la squadra della mia città, non aveva ancora conquistato la serie A…
La pioggia cadeva praticamente tutti i giorni, ma a pesca in qualche modo ci si doveva andare e così una mattina si parte.
L’appuntamento era con Alessandro Bruni e Maurizio Fedeli, due campioni dell’agonismo nazionale facenti parte del rinomato e plurititolato Team Ravanelli Trabucco di Soresina, la destinazione  la bellissima Adda, che non è una donna, ma per i pescatori  molto di più.
L’ Adda è il fiume femmina per eccellenza, ti fa innamorare, perché a volte si concede generosamente e a volte ti fa anche arrabbiare mandandoti in bianco; quando ne ha voglia ti sa regalare emozioni uniche ma sa anche essere dispettosa, con lei non devi mai dare nulla per scontato e anche nelle situazioni meno felici alla fine le perdoni sempre tutto perché sa essere sempre e comunque una affascinante compagna d’avventura.
Arrivammo alla sua corte alle 8 di mattina e come sempre essa era bella e attraente da togliere il fiato.
La giornata era radiosa di sole e, piuttosto deserta: meglio così, ci dicemmo…oggi la bellissima Adda sarà tutta e solo nostra!
Decidemmo di incontrarla lontano da occhi indiscreti, nei pressi dell’abitato di Soltarico a pochi chilometri da Lodi, dove il silenzio regna sovrano .
L’ eccitazione nel vederla sale alle stelle, la voglia di avvicinarla e  sfiorarla  incontenibile.
Scaricammo tutta l’attrezzatura necessaria affrontando subito la prima fatica della giornata per trasportare il materiale sul posto di pesca, Percorremmo un sentiero in mezzo ad un bosco per trovare, ad un centinaio di metri, una grande lanca formatasi a seguito di una precedente piena. Questa lanca è un braccio morto dell’Adda lungo un chilometro circa e nella parte centrale la sua profondità raggiunge anche i 10/12 metri.
La popolazione ittica presente è variegata: ci sono ciprinidi e predatori e la prevalenza è rappresentata da breme, carassi, carpe, tinche, cavedani, pighi, savette, barbi, lucioperca, black bass, e grossi siluri.
Maurizio e Alessandro per questa occasione speciale avevano deciso  di testare alcuni prodotti di casa Trabucco specifici per la pesca all’inglese che si addice particolarmente a questo posto. Racconta Alessandro: “Solo alcune settimane prima, questa lanca ha regalato tante catture di breme, tinche e carassi di notevole dimensione.  Posto migliore di questo non esiste.”
Il livello dell’acqua era più alto del normale ma  la limpidezza dell’acqua sconcertante.
Il rito della preparazione dei materiali ha inizio con la sistemazione dei panieri sull’argine; i due campioni si mettono uno di fianco all’altro, la voglia di iniziare a pescare è tanta trasformando in sfida anche questa normale uscita di pesca.
Si comincia con la preparazione della pastura, e la montatura delle canne.
Alessandro Bruni decide di bagnare la pastura Pro Breme normale e la pro breme Black, ottime per la pesca della breme che il Team Ravanelli utilizza nelle competizioni più importanti.
Questo mix di pasture, adatto per acque profonde e a corso medio lento, sarà integrato da una buona dose di terre di somme per renderlo più pesante affinché arrivi sul fondo tramite bocce senza correre il rischio di una precoce sfaldatura.
I due amici iniziano a montare le canne inglesi e per l’occasione decidono di utilizzare il mod. ENERGHIA 2K da metri 4,20 con mulinello XENOS XPS 4000;
Mi incuriosisce la conformazione della lenza scorrevole che risulta così strutturata: in mulinello c’è il monofilo XPS MATCH SINKING dello 0,18 sul quale viene fissato un nodino di filo di lana scorrevole, una perlina, il moschettone per fissare il galleggiante inglese scorrevole, una sfera di piombo bloccata che servirà a trasportare la lenza sul fondo.
Il galleggiante porta almeno 12 grammi di piombo e la sfera deve essere almeno di 10 grammi che sarà bloccata da due pallini; Viene poi fissata una treccina rigida (ecco uno dei segreti), con una girella ad una estremità, della lunghezza di 30 centimetri circa che serve per non far aggrovigliare la lenza al galleggiante nella fase del lancio; a questa viene fissato uno spezzone di filo dello 0,20 di due metri sul quale sono fissati tre pallini del n° 6, distanziati di 5 centimetri l’uno dall’altro con il primo a trenta centimetri dalla girella finale.
Il terminale dello 0,11 modello T1 lungo 35 centimetri e un amo del 16 serie XPS 01 completa la lenza.
Maurizio monta anche una canna con uno strano galleggiante inglese scorrevole con alette molto larghe per avere una facile visibilità e una sola sfera di piombo molto pesante sul basso della lenza.
“Questa canna, spiega Maurizio, serve per sondare il fondale e soprattutto per avere un riferimento visivo per la fase della pasturazione iniziale.”
Tutta la fase preparatoria richiede una buona mezz’oretta durante la quale Maurizio e Alessandro, ripetono gesta eseguite probabilmente milioni di volte.
Alessandro decide di incollare anche un pò di bigattini unendoli ad una manciata di quarzite e colla Trabucco tipo “magica”.
Tutto è pronto e la pasturazione pesante, per realizzare un buon fondo, ha inizio.
Il segnalatore è alla distanza prescelta, circa 35 metri dall’argine, ogni boccia di pastura cade nel punto voluto con un sincronismo e una precisione impressionante.
La cosa che distingue un bravo pescatore da un campione sta nella cura dei particolari che in un campione è maniacale.
Per esempio la pasturazione è stata anticipata dalla prova delle fionde così come le bocce di pastura sono state fatte tutte della stessa identica dimensione affinché il peso specifico della boccia in rapporto all’allungo degli elastici permettano di far cadere la pastura sempre alla stessa distanza.
Le lenze di Alessandro e Maurizio sono pressochè identiche frutto di un gioco di squadra applicato anche durante le competizioni più impegnative con il Team Ravanelli Trabucco.
A metà mattina la pescata ha inizio, la mia macchina fotografica continua a scattare, in attesa di vedere le prime abboccate del pesce.
Nel sottoriva  tanti piccoli pesci in prevalenza persici sole e ogni tanto, sotto la superficie dell’acqua, qualche grosso black bass di circa due chili che probabilmente ha la sua tana nei paraggi.
I salici piangenti fanno cadere gocce di acqua, le rane gracidano rompendo il silenzio magico di questo posto.
Il tempo trascorre, l’alimentazione con altre bocce di pastura continua, ma dai galleggianti ben allineati in acqua nessun segnale di abboccate.
La signora Adda si fa desiderare e i campioni del Team Ravanelli Trabucco cominciano ad analizzare la situazione.
L’acqua è più alta di un metro, la sua temperatura è ancora bassa e il pesce che di solito si fa notare con continui salti sulla superficie oggi non si vede.
Già il pesce…, sono passate alcune ore ma del pesce nessuna traccia,…….. incredibile!
La bellissima Adda  fa i capricci e il pesce pare voglia fare lo sciopero della fame.
Le forti emozioni che avevamo sognato, in questa avventura con l’Adda, non ci sono state nonostante i due campioni le abbiano davvero provate tutte.
Incredibile, alle 13 nessun pesce nella nassa ma l’Adda è bella anche in altri posti e allora frettolosamente si decide di cambiare.
Così senza tentennamenti si smonta tutto e si decide di cambiare posto per sfruttare le ore del pomeriggio; d’altra parte una giornata così bella merita qualche pesce!
Si riparte per una nuova avventura a nord di Lodi in una piana dell’Adda sempre frequentata da pescatori amatoriali.
Anche qui la pesca all’inglese è la tecnica per eccellenza e ripetendo le stesse gesta della mattina si inizia a pescare.
Cambiano le canne, dal fodero sono sfilate canne inglesi ad azione più morbida e anche la conformazione della lenza, visto che la profondità del fondale non supera i due metri, non sarà più con galleggiante scorrevole ma con quello fisso.
I nuovi galleggianti inglesi della linea Trabucco che Alessandro utilizza sono il XD CANAL mentre Maurizio opta per l’XD breme.
Sono prodotti davvero interessanti, risultato di tanti anni di esperienza e ricerca del campione parmigiano Roberto Trabucco.

Di questi nuovi galleggianti colpisce la loro versatilità per adattarli ad ogni situazione ambientale e di pesca.
Dopo l’arrivano dei guardia pesca per un controllo dei documenti, che risulteranno tutti in regola, la pescata prosegue nella speranza di riscattare una mattinata avara di emozioni; la sfida tra Alessandro Bruni e Maurizio Fedeli riprende e la prima cattura è di Maurizio che porta a guadino una bella savetta ma Alessandro risponde immediatamente con una breme.
Le catture si susseguono a buon ritmo e nelle nasse entrano diversi pesci tra i quali anche alcuni cavedani e gardons.
Ecco questa è l’altra Adda, generosa e seducente e, dopo diverse catture la sfida tra i due campioni non ha ancora un vincitore certo.
Maurizio Fedeli all’ennesima affondata del galleggiante riesce a trovare un pesce di buona taglia; la canna 2K MATCH si inarca riuscendo ad ammortizzare le sfuriate del pesce nel tentativo di liberarsi.
Finalmente la sagoma argentata del grosso pesce è ben visibile e affiora in superficie; si tratta di una grossa breme che risulterà determinante per assegnare a Maurizio la vittoria in questa sfida sull’Adda.
Il sole inizia a calare e la giornata di pesca termina con alcuni sfottò reciproci e con la richiesta di rivincita da parte di Alessandro.
Rivincita che non tarderà ad arrivare anche se prima occorrerà pensare alle vere sfide, quelle del Trofeo di Eccellenza nord, del Club azzurro e del Campionato italiano individuale, alle quali i due campioni della Ravanelli sono chiamati ogni domenica.
La sera cala velocemente sull’Adda e sul suo paradiso naturalistico fatto di paesaggi da cartolina, acque limpide, vegetazione rigogliosa e pesci difficili da catturare.
Assaggi di una bellezza perfetta, quasi mistica, violata quest’oggi dai due campioni lombardi della Ravanelli Trabucco, Alessandro Bruni e Maurizio Fedeli.

PRODOTTI UTILIZATI:

galleggianti inglesi: XD slider scorrevoli, XD BREME XD CANAL
pasture: pro breme + pro breme black
colla: magica
monofili: XPS MATCH SINKING I T1 TERMINALE
ami: XPS 01 – TF K20
canne da scorrevole: ENERGHIA TX MATCH
canne da fisso: ENERGHIA 2K
mulinelli: XENOS XPS – XENOS XCW
paniere: TX 1 COMPETITION

IL FILM FOTOGRAFICO DELL’USCITA SULL’ADDA

UNO SCORCIO DELLA LANCA DI SOLTARICO

LA SISTEMAZIONE DEI PANIERI SULL’ARGINE

LA SCELTA DELLA PASTURA E’ IMPORTANTE PER IL LUOGO DI PESCA

ALESSANDRO BRUNI

MAURIZIO FEDELI

LE BOCCE DI PASTURA SONO PRONTE

ALESSANDRO ALIMENTA CON BOCCE DI PASTURA

GALLEGGIANTI TRABUCCO

PARTICOLARE DEI GALLEGGINATI INGLESI

LA LANCA

LA CONCENTRAZIONE E’ AL MASSIMO

IL FASCINO DELL’ADDA

CANNE INCROCIATE PER UNA SFIDA ALL’ULTIMO PESCE

CONTROLLO DEI DOCUMENTI: TUTTO REGOLARE!

LA PASTURAZIONE HA DI NUOVO INIZIO

ALESSANDRO IN AZIONE DI PESCA

ALTRO INNESCO ALTRO PESCE…

UNA BELLA BREME E’ NEL GUADINO DI MAURIZIO

IL PESCE DELL’ADDA

ALESSANDRO RILASCIA UNA DELLE SUE BREME

UNA STRETTA DI MANO CHIUDE LA SFIDA SULL’ADDA

MAURIZIO FEDELI CON LA BELLA BREME DELL’ADDA

IL TRIO SULL’ADDA: MAURIZIO FEDELI, ALESSANDRO SCARPONI, ALESSANDRO BRUNI

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