CAMPIONATO EUROPEO: GIULIANO PRANDI, UN TERRESTRE TRA I MARZIANI

Il viaggio verso l’Europeo di Coruche era iniziato domenica 29 agosto con Fini e Defendi alla guida di un pulmino stracarico di materiale da pesca sobbarcandosi 2300 km mentre gli altri della spedizione raggiungevano il Portogallo con volo aereo da Bologna.

Dopo la prima gara del sabato il temutissimo squadrone inglese si mostra al popolo portoghese con la pelle verde e le orecchie a trombetta. Scotthorne e Raison sono due alieni nella pesca all’inglese e lo dimostrano vincendo i rispettivi settori.

Se gli inglesi della pesca al colpo da tempo hanno assunto le sembianze di marziani, la squadra di Frigeri non è da meno e merita certamente la cittadinanza dello stesso pianeta.

Ma gli umani, di azzurro vestiti, non ci stanno a fare la fine del toro in arena tanto da presentarsi in Portogallo in forma splendida per fare una bella competizione.

Ai marziani Gardener, Scotthorne, Raison e soci l’Italia risponde con Sorti, Falsini, Gabba, Ballabeni, Boni e Prandi e anche gli umani, come i marziani, vincono due settori; in gara 1 Sorti e Prandi rispondono a Raison e Scotthorne.

In Italia il popolo dei tanti supporter ruggisce d’ orgoglio e freme nella speranza di vedere i nostri campioni dominare questo Europeo ma soprattutto spera che i nostri regalino ai marziani d’oltre manica un dolce dispiacere.

Nei film di fantascienza è così che i terrestri respingono gli invasori: con cuore e cervello. Ecco questo è il marchio di fabbrica dell’Italia della lenza che si batte sempre con coraggio per conquistare un podio con onestà e senza l’aiuto della dea bendata.

Ormai nell’immaginario collettivo la vera sfida in un mondiale o in un europeo è tra due pianeti, Marte e Terra ovvero Inghilterra e Italia, la cui distanza come detto sta diventando sempre più breve.

Conosciamo da vicino Giuliano Prandi uno dei nostri campioni capace di conquistare in Portogallo il podio assieme a Scotthorne e Raison.

Giuliano, giunto al suo terzo appuntamento con la nazionale, ha indossato la maglia azzurra per la prima volta in occasione dell’europeo di tre anni fa sul Cavo Lama vinto dall’Italia, dove ricoprì il ruolo di riserva in entrambe le gare.

Poi è arrivata la chance dell’europeo in Repubblica Ceka due anni fa dove ha pescato un solo giorno e quest’anno in Portogallo dove ha pescato in entrambe le prove totalizzando tre penalità e conquistando la sua prima e indimenticabile medaglia ufficiale con la maglia della nazionale.

Con Giuliano Prandi abbiamo realizzato una breve intervista parlando proprio del recente campionato europeo di Coruche:

Allora Giuliano, intanto complimenti per la bella prestazione, come ci si sente con la medaglia di bronzo appesa al collo?
Mah devo dirti che ho provato una grande emozione e per me è il coronamento di una vita dedicata alla pesca.
Sono ancora molto giovane e spero di meritarmi in futuro altre opportunità per contribuire a conquistare nuovi successi. Io ce la metterò tutta ogni qualvolta mi sarà offerta la possibilità e posso assicuravi che salire su un podio con l’inno nazionale che risuona nell’aria è una sensazione unica e indescrivibile.

Poi salire su un podio tra due marziani è ancora più emozionante vero?
Si io credo che su quel podio ero l’unico umano tra due marziani; Alan e William sono due campioni davanti ai quali tutti dovrebbero togliersi il cappello ma stiamo lavorando imparare la loro lingua.

Nel calcio ci sono squadre imbottite di campioni e altre che riescono ad essere competitive grazie alla forza del gruppo; dove collochiamo questa Italia della lenza?
Di solito dove non arriva la classe delle individualità si sopperisce con la forza del gruppo anche se non è il caso nostro; il team Italia attuale è formato da un gruppo di persone serie e tecnicamente molto preparate e devo dire che la nostra forza sta proprio nel mix tra qualità e coesione fatta di rispetto, dialogo e scelte condivise.

Fino a che punto il ruolo del Commissario tecnico è importante in uno sport come la pesca al colpo?
Mah ribadisco che quando parlo di gruppo ci metto dentro tutti, dagli agonisti che pescano, ai Commissari, ai preparatori, agli aiutanti, insomma la squadra deve remare tutta in una unica direzione altrimenti non si va da nessuna parte. Certamente l’ingresso di Rudy Frigeri alla guida della nazionale maggiore insieme a Fumagalli ha portato una ventata di aria fresca che alla lunga porterà anche i successi che meritiamo. L’esperienza di Rudy come agonista insieme alla capacità di costruire il dialogo ogni sera dopo le giornate di prove sono il valore aggiunto che serve per essere vincenti.

Ma quanto conta la fortuna nella pesca per essere vincenti?
La fortuna aiuta gli audaci, anche se io credo che nella pesca più che fortuna occorra avere esperienza e stimoli per vincere. Purtroppo nella pesca non ci sono gli arbitri come nel calcio che possono darti un rigore a favore anche se non c’è, qui puoi avere un picchetto esterno o allamare un pesce grosso senza che ti rompa, ecco nella pesca la fortuna può manifestarsi così..

Mi pare che però che qualcuno sia particolarmente predisposto a queste opportunità offerte dal fondo schiena…
Se ti riferisci agli inglesi concordo con te; sia in Spagna nell’ultimo mondiale sia in Portogallo nell’Europeo l’Inghilterra, che non ha certamente bisogno di favori perchè sono di un altro pianeta come dici te, ha avuto una grossa mano dalla dea bendata come alcuni pesci di taglia salpati all’ultimo secondo in Spagna oppure i picchetti esterni avuti in Portogallo che gli hanno agevolato il raggiungimento del podio.

Insomma Giuliano qual’è stato il segreto vincente di questi inglesi ?
Guarda una gara di pesca dura tre ore; gli inglesi ci credono sempre fino all’ultimo minuti e anche in Portogallo probabilmente avevano capito che insistendo sulla linea di pesca dove si era deciso di fare il fondo, prima o dopo i pesci sarebbero entrati e così infatti è stato; altri non hanno avuto pazienza e vedendo l’assenza totale di abboccate dopo un’ora si sono spazientiti e hanno iniziato a fare delle variazioni che gli sono state fatali perdendosi tra mille dubbi.

La tua gara come l’hai impostata?
Io ho pescato sempre all’inglese in entrambi i giorni pescando il sabato nel settore C 14 sulla tre – quarti del fiume mentre la domenica ho pescato nel settore D 11 a metà fiume perchè in quella zona il fiume era più largo e in quella occasione ho avuto un Portoghese che ha pescato nel picchetto esterno vincendo appunto il settore. Ecco vedi la fortuna o sfortuna come agisce? il settore D aveva uno stacco a causa del ponte favorendo il numero 17, così come Scotthorne che è stato sorteggiato in gara 2 nel settore E17 a spalla con Sorti E16, anch’esso con un primo fatto al sabato, ma con la differenza che l’inglese pescava esterno e Gianluigi no.Dalle prove effettuate durante la settimana avevamo visto che la pesca all’inglese poteva fare la differenza e anche Frigeri, che in questo fiume ci aveva già pescato con le nazionali giovanili l’anno scorso tra l’altro conquistando il podio, ne era convinto. Ho usato galleggianti da 20 grammi con il fischione sopra per avere maggiore visibilità e la pesca si è fatta sopra i bigattini incollati lanciati a fionda. La lenza è stata costruita con filo del 16 in bobina e terminali da 1 metro del 0,9 o del 0,10. Nella parte di lenza sotto al galleggiante inglese ho messo un pezzo di elastico dello 0,10 lungo 30 centimetri per ammortizzare le sfuriate dei barbi. Ho pescato sempre con amo del 22 e ho innescato quasi sempre un solo bigattino.

La roubaisienne è stata usata?
Si qualcuno l’ha anche usata soprattutto nei settori esterni come l’A e l’E dove sono usciti dei muggini e delle piccole boghe. Infatti Scotthorne nella gara della domenica essendo esterno di campo gara al picchetto E17 ci ha provato e mi hanno riferito che abbia preso anche qualche muggine.

Come hai trovato il Rio Sorraia?
Il fiume è molto bello con acqua abbastanza limpida, ma non come quella del Mincio, con una profondità tra 1,5 e 2 metri. L’argine è completamente sabbioso con la melma che ti fa piantare e questo rende disagiata la sistemazione. Anche il caldo è stato davvero infernale con temperature che sono state di 42 gradi all’inizio della settimana per poi scendere a 35 gradi nei giorni della competizione.
Il campo gara è molto comodo con le postazioni di pesca raggiungibili con l’auto.

I pesci del Rio Sorraia vi hanno soddisfatto?
Beh devo dirti che all’inizio della settimana eravamo un pò preoccupati perchè si prendeva poco ma poi man mano che i giorni passavano la pescosità aumentava tanto da giudicare soddisfacente il pescato medio realizzato nelle due gare dell’europeo. Io al sabato faccio il primo con 4825 grammi mentre alla domenica faccio il secondo con 4600 grammi. Questi pesci, soprattutto i barbi, sono molto diffidenti tant’è che prima di ferrare sull’affondata del galleggiante aspettavamo che il filo partisse per essere sicuri di poterlo agganciare. Addirittura si doveva aspettare che i barbi si agganciassero da soli infatti più che ferrare si doveva mettere in tensione la canna con leggerezza per evitare di strappare il terminale.

Il pubblico ha partecipato alla manifestazione?
Si, gli abitanti di Coruche hanno gradito questa competizione sia durante la cerimonia sia durante il corteo nel centro del paese applaudendo sportivamente tutte le rappresentative. Anche durante le gare si sono visti molti spettatori giunti appositamente per sostenere i loro beniamini. Devo dire che diversi hanno fatto il tifo anche per l’Italia perchè  in Portogallo i pescatori azzurri sono molto apprezzati e il loro incitamento lo abbiamo gradito.

Quella del Portogallo è stata una vittoria davvero fantastica combattuta fino alla fine contro l’Inghilterra e l’Italia…
Si i portoghesi sono stati davvero bravi a sfruttare la perfetta conoscenza del campo gara e soprattutto la reazione dei pesci. Anche loro hanno avuto il bel picchetto terminale che ha aiutato soprattutto nella gara della domenica a vincere con 10 penalità. In ogni caso onore al merito perchè hanno dimostrato competenza e a giochi chiusi dico che il podio se lo sono meritati. Sul podio alla fine sono salite secondo me le 3 migliori squadre di questo Europeo tanto che ognuna poteva aggiudicarsi il gradino più alto.

Come giudichi quindi questa esperienza?
Sono molto soddisfatto e contento di come si stanno mettendo le cose, e’ un piacere e un onore fare parte di questo gruppo e spero in futuro di avere altre opportunità per pescare e magari per vincere.

Complimenti ancora per il successo tuo e della squadra azzurra.
Grazie a te per la visibilità che ci stai regalando e per il buon lavoro serio e professionale che stai facendo sia con Pesca In sia con Match Fishing.

LA NAZIONALE ITALIANA SUL PODIO MEDAGLIA DI BRONZO

IL PODIO DEGLI INDIVIDUALI: RAISON, SCOTTHORNE, PRANDI

LA NAZIONALE DEL PORTOGALLO CAMPIONE D’EUROPA

Chi avesse necessità di andare a pescare in questo bellissimo posto per avere informazioni può contattare il titolare del negozio di pesca a Coruche “Sport Riana” Muzik Jorge Gomes che gestisce con la sua famiglia (moglie di Lurdes, e figli Ricardo e Ana).
Jorge Gomez è molto disponibile ad aiutare tutti i pescatori e le squadre per la migliore preparazione di una competizione sul Rio Sorraia.
Il numero di telefono di Jorge Gomes, il quale parla bene anche l’Italiano, è il seguente ‘00351243619352’

IL TITOLARE DEL NEGOZIO DI PESCA “Sport Riana” MUZIK JORGE GOMEZ

Match Fishing ringrazia l’amico portoghese VITOR ROSA per la collaborazione offerta durante il campionato europeo con l’invio di notizie e foto. Vitor Rosa lavora per Galipesca-Tubertini Iberica.

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