LE FORZE DI POLIZIA CHIUDONO LA STAGIONE PESCANDO DA “MINGULEN”

L’inesorabile avvicinarsi dell’inverno, annuncia altrettanto inesorabilmente che si sta avvicinando con passi da gigante anche il momento di riporre l’attrezzatura da pesca. Ovviamente però, prima del letargo, bisogna finire in bellezza con l’ormai tradizionale gara di chiusura delle “Forze di Polizia”.

La prima edizione di questa gara venne organizzata dalla Polizia Municipale di Bologna a metà dicembre come “Gara degli Auguri” e siccome la temperatura non salì mai sopra lo zero termico, per gli anni successivi venimmo a più miti consigli, invitando i colleghi bolognesi ad organizzare la “Gara dei Saluti” (che è meglio), da farsi nella prima metà di novembre, così da evitare in un sol colpo la polmonite ed il cappotto (quest’ultimo inteso come risultato in termini di catture). Come facilmente immaginabile le edizioni successive ebbero maggior successo, tanto che anche quest’anno, come di consueto, ci siamo ritrovati da “MINGULEN”, un carpodromo ubicato alle porte di Bologna.

Ad aspettarci troviamo l’infaticabile Maurizio Piacentini (per gli amici il Piac), che ci accoglie come sempre con il suo bonario sorriso. Un caffè, saluti e abbracci con i colleghi che non vedevamo da più tempo, due battute scherzose, poi il sorteggio del posto gara e via sul picchetto. Le frasi scherzose e le battute continuano, ma da questo momento l’attenzione è sempre più rivolta all’impostazione della gara.

L’impianto di pesca sportiva “Mingulen” è formato da quattro laghi adiacenti uno all’altro, due più piccoli, riservati alla trota, due più grandi, dove si svolgono le gare di pesca alla carpa e noi siamo ovviamente in quelli più grandi, dove troviamo un fondale costante di circa due metri e mezzo. La temperatura esterna è gradevole, l’acqua non è per niente fredda e questo vale a dire che il pesce potrebbe lasciarsi insidiare anche abbastanza vicino, sulla distanza di sette otto metri da riva…….almeno così si vocifera.

Con fare indifferente cerco di rubare con gli occhi guardando cosa montano i locali. Ci sono davvero dei duri come Labanti e Fabbri di Bologna, Bizzarri di Parma, e poi il Cipolli ed il Gramigni, i due ammiragli della corazzata fiorentina, ci sono anche altri amici meno noti nel nostro circuito, ma molto pericolosi dato che pescano spesso in questo carpodromo e conoscono a perfezione i dati anagrafici di ogni singola carpa residente da “Mingulen”, compreso i rispettivi soprannomi.

Sarà una gara all’ultima squama, niente andrà lasciato al caso, e mentre io monto la mia roubasienne appositamente concepita per la pesca tosta dell’Arno pisano, ecco spuntare come funghi delle cannette da un metro e mezzo e da due metri……….roba che io non ho. Ho la sensazione che anche a questo giro “richiappo un’altra scapaccionata”….. Meno male che l’annata sta finendo.

Nei settori da sedici, la sorte mi assegna il picchetto accanto all’amico Stefano Gramigni, ma lui è primo di zona ed ha montato delle canne così corte che potrebbe pescare dentro la nassa. Io al massimo potrò scorciare la mia roubasienne fino al terzo pezzo della punta…… Qualcosa mi dice che le cose non si stanno mettendo bene.

Al segnale d’inizio decido comunque di partire un po’ fuori, con cinque pezzi di roubasienne, lanciando bigattini in continuazione per creare una colonna di esche che scende verso il fondo e simultaneamente alzo e lascio ricadere la mia lenza, cercando di mimare l’andamento dei bigattini utilizzati come richiamo. Passano una decina di minuti prima di vedere qualche accenno del mio galleggiate da 4×10 mentre Stefano, che pesca un po’ più corto, ha già messo in nassa alcune carpe, così come l’altro amico di fianco a me, poi finalmente, dopo qualche “padella” da manuale, anch’io incomincio a prendere del pesce, facendo molta attenzione a ferrare al minimo movimento del segnalatore super tarato, senza aspettarne l’immersione, pena…..altre “padelle”.

Ho capito tutto, l’azione di pesca diventa un movimento robotico: lancio i bigattini, alzo dieci centimetri l’esca che sfiora appena il fondo e la lascio ricadere ripetutamente, con naturalezza, fino a che il galleggiante affonda appena o accenna uno stop durante la scesa, ferro con decisione e recupero dopo aver lasciato lavorare il mio hydro-elastic nero in linea con la canna, per non stressare oltre il necessario il finale da 0,14, nel mentre lancio ancora un pizzicotto di bigattini…. Sono una macchina.

Nel frattempo Stefano, il malefico fiorentino, vistosi perso e per niente disposto a farsi sculacciare così impunemente, tira fuori l’arma letale e inizia a pescare con una cannetta da poco più di un metro, letteralmente accanto alla nassa. Non fa in tempo a calare la lenza che subito una carpa come un maialino gli dimena la ridicola cannetta.

La scena si ripete con regolarità disarmante ad ogni calata: io prendo una carpa e Stefano replica con una di peso due volte superiore. Ad ogni pesce salpato mi rosicchia il vantaggio acquisito nella prima frazione di gara, se continua così mi doppia. Devo decidermi ad accorciarmi anch’io, per velocizzare l’azione. Prendo la sola punta a tre pezzi e rientro in bazzica. Ormai è una gara a due, gli altri non hanno la nostra stessa quantità di pesce e lottano per il terzo posto.

Il testa a testa finisce nell’incertezza di chi sia il vincitore ed il dubbio finisce quando il gestore dell’impianto, il Sig. Malaguti detto “Mingulen”, arrivato sulla sponda con il suo trattore, inizia le operazioni di pesatura, agganciando le nasse fornite dal lago, con il braccio idraulico del trattore stesso, il quale calcola automaticamente il peso ed emette lo scontrino con il risultato….roba mai vista altrove.

Vinco il mio settore con 54.30 kg. di pescato, contro i 49.40 kg. Del Gramigni, ma non riesco comunque a fare l’assoluto perché dall’altra parte del lago, uno di quegli amici “meno noti”, il Vannini dei Vigili del Fuoco di Bologna, ha totalizzato ben 79.10 kg., relegandomi, si fa per dire, al secondo posto.

Alla fine il podio assoluto di giornata è composto da:
1° Vannini, dei Vigili del Fuoco di Bologna;
2° Corbelli, della Polizia Municipale di Siena;
3° Labanti, della polizia Municipale di Bologna.

Come ogni giornata di gara delle “Forze di Polizia” la festa finisce con le gambe sotto il tavolino, davanti alle specialità culinarie locali, ma questa è l’ultima gara della stagione e quindi non ci resta che darci appuntamento al 2011…….dopo il letargo invernale.

Un saluto agli amici di Match Fishing

Marcello Corbelli

Fervono i preparativi

il vincitore assoluto con i suoi 79,10 kg.di carpe.

L’organizzatore, Maurizio Piacentini.

Mingulen alle prese con le operazioni di pesatura

Stefano Gramigni pesca con un metro di canna

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