IBERIAN MASTER 2011: IL TRIONFO DELLA PESCA
La VI° edizione dell’Iberian Master, si è conclusa; tutto è bene quel che finisce bene, dice un noto proverbio.
Pur essendo un concorso di soli due giorni con manche di cinque ore ciascuna, e un giorno precedente di allenamento ufficiale, per i concorrenti isciritti il tempo è volato. Ma qual’è stato il punto culminante di questa edizione?
Ancora una volta dobbiamo citare che l’organizzazione è stata impeccabile sotto ogni punto di vista.
I partecipanti, lo stadio della pesca, il pubblico, il clima e i numerosi premi, hanno dato risalto ad un evento unico nel mondo e nella pesca al colpo.
Alla fine tutti i partecipanti hanno confermato la grande soddisfazione per avere preso parte a questo evento offrendo la disponibilità a consumare qualche giorno di ferie per una futura partecipazione in terra valenciana.
La settimana, dal punto di vista climatico, è stata benevola; durante la gara di allenamento, il cielo era cupo con pioggia caduta senza infastidire più di tanto i pescatori, ma nei giorni di gara abbiamo goduto di un paio di giorni soleggiati di primavera, ideali per la pratica dello sport di pesca.
In questa edizione hanno partecipato 59 pescatori, giunti da diverse parti d’Europa, Francia, Italia, Portogallo, Ungheria e naturalmente dalla Spagna, disposti a combattere per aggiudicarsi i 6000 euro riservati per il vincitore.
I concorrenti sono stati suddivisi in tre sezioni, due da 20 pescatori e una da 19.
Per l’alto livello tecnico dei partecipanti, i settori quest’anno sono stati davvero difficili e competitivi.
Difficile ogni pronostico prima dell’inizio delle due manche proprio per la presenza di un numero importante di di ottimi agonisti di valore internazionale.
Nella prima prova tutti i pescatori, hanno adottato una tattica con l’intenzione di non fallire e ottenere un risultato valido per sferrare poi l’attacco finale nella seconda prova.
Il fiume Jucar nel primo giorno di gara ha richiesto l’utilizzo di galleggianti piatti tra 6 e 8 grammi. In questa edizione, adottando il nuovo regolamento della Federazione internazionale, i pescatori hanno avuto 10 minuti di tempo per la pasturazione iniziale.
La maggioranza dei partecipanti ha scelto di fare il fondo lanciando le bocce a mano, composto basato da terra e pastura e vermi tritati in mezzo.
Poi si sono visti scodellare palle di bigattini incollati con ghiaia a completamento dei 10 minuti di pasturazione iniziale.
A gara iniziata le mangiate non si sono fatte attendere e in tutti i settori le catture si contavano numerose sulla linea di pesca dei 13 mt., ma dopo la prima ora di gara, le catture diminuivano, obbligando i pescatori ad allungarsi sulla riva opposta con le canne bolognese e inglese per cercare i carassi presenti numerosi in questo fiume.
I pescatori, che hanno saputo gestire al meglio le due tecniche con il mulinello alla fine hanno ottenuto i risultati migliori.
Nel settore A dopo 5 ore di gara il trionfo era di Rafael Oviedo, grazie a 24,050 kg seguito dal francese Claude Blineau, (21.860_Kg.) e Jerome Viollet (18.100 Kg). I francesi Olivier Gielzynski e Julien Turpin hanno dominato rispettivamente il settore B con 16,370 kg e kg. 15,660, e terzo classificato Jonathan Ferrer con 14,750 kg.
Nel settore C, è stato Jesus Rodenas, con 21,240 Kg a dominare seguito da Emilio Moya (17.440 kg.) e dal nostro campione Umberto Ballabeni, che si aggiudica il terzo posto con 16,630 Kg.
Le prime cinque ore di gara hanno così determinato quali pescatori avevano messo le opzioni per lottare per la vittoria finale.
Il sorteggio per il posto della seconda manche, porta Olivier Gielzynski, nell’ultima favoritissima posizione del campo gara, con il vantaggio che normalmente questo comporta, e infatti il pronostico è stato confermato con il trionfo di questo pescatore gallico.
Ma nello lo sport, nessuno può rivendicare la vittoria fino a che il su le canne non viene suonato.
Occorre attendere il termine delle cinque ore di gara per la proclamazione del vincitore della sesta edizione dell’Iberian Master.
Nel giorno della seconda manche ci attende un sole splendido e temperatura davvero mite; il sorteggio porta nello stesso settore alcuni dei favoriti per competere per la vittoria finale. Il fiume si presenta in condizioni simili al giorno precedente con una corrente leggermente inferiore, rendendo più facile la pesca all’inglesi e Bolognese.
Una delle chiavi della gara, è stata quella di capire quale innesco potesse dare i migliori risultati e stranamente, perché non è usuale in questo fiume, i pescatori che hanno innescato i vermi, sono stati coloro che hanno ottenuto i risultati migliori.
In un settore, si sono scontrati tra gli altri Rafael Oviedo, Julien Turpin, i pescatori che avevano ottime chamche per il trionfo finale, ma li accompagnavano altri campioni come Ricard Tura, Esteve Martinez, Mario Mateos, Sergio Nogues e Vicente Quijal, che potevano rappresentare grosse difficoltà.
Le abboccate iniziavano subito molto bene per il giovane pescatore costiero, Rafael Oviedo, con la pesca a bolognese manifestando un ritmo di catture superiore al suo compagno.
Ma cinque ore di gara sono molto lunghe, e a poco a poco Mario Mateos, risale diverse posizioni in classifica tanto da tagliare il traguardo per primo nel suo settore con 25,150 kg. seguito da Rafael Oviedo con kg. 21,490 e terzo posto per Julien Turpin, che nonostante un cattivo avvio di gara ritrova la bussola riuscendo a catturare 19,600 Kg.
Due dei favoriti Rafael e Julien hanno dovuto attendere i risultati di altri settori. Nel B in particolare pescavano tre pescatori della nazionale italiana, due pescatori di Tubertini, Ferrucio Gabba e Umberto Ballabeni e il pescatore di YUKI Massimo Vezzalini.
Questi campioni della nazionale italiana hanno pescato molto vicino nello stesso settore offrendo un bellissimo spettacolo di pesca.
Il trionfo del settore è andato a Massimo Vezzalini con 27,980 kg. Di carassi pescati a bolognese, seguito da Cruz Anibal portoghese con 19,690 Kg, mentre Ferruccio Gabba e Umberto Ballabeni, hanno raggiunto il terzo e quarto posto.
In questo settore Jesus Rodenas che il giorno precedente, aveva ottenuto la vittoria del settore, ha iniziato la gara molto bene ma gradualmente si è fatto superare, perdendo varie posizioni.
Nel settore C, erano tre i favoriti per il titolo, Emilio Moya, Jerome Viollet, Didier Trouillard e Claude Gielzynski, situato sulla punta del settore, tutti si aspettavo che dominasse il settore ma purtroppo il pescatore francese ha terminato al sesto posto.
La vittoria nel C è anadata a José Antonio Garcia, con 28,420 kg. seguita da Roberto Rodriguez 28,020 kg. e Marco Corazza 27,010 kg.
Dopo aver sentito i risultati del settore (C) e dopo 10 ore di concorrenza, la sesta edizione dell’Iberian Master se l’è aggiudicata Rafael Oviedo, con un totale di 3 punti e 45,540 kg.
Sul podio sono saliti anche i francesi Julien Turpin e Olivier Gielzynski. Il giovane pescatore Valenciano della YUKI, Rafael Oviedo, non era tra i favoriti per la vittoria, ma ha mostrato di essere al contrario dei pronostici della vigilia un grande pescatore e grande conoscitore di questo campo gara, perché nel mese di novembre, ha vinto anche un altro molto importante torneo la Coppa YUKI.
Il premio riservato alla cattura più grande è anadato a Jerome Viollet, con 250 euro.
Nella presente edizione sono stati distribuiti un totale di 50 premi, dieci in più rispetto alla precedente edizione e nonostante un numero inferiore di partecipanti registrati, questo è stato possibile grazie agli sforzi dell’organizzazione e dei nove sponsor dell’evento.
Il concorso si è concluso, poche ore fa e già l’organizzazione è mentalmente proiettata alla settima edizione.
Gli organizzatori ringraziano ancora i partecipanti per il loro sforzo e la grande competitività, che ha permesso di valorizzare uno dei migliori concorsi di pesca internazionali.