CLUB AZZURRO: PERPLESSITA’ OSTELLATO…

MI accingo a scrivere queste righe con una grande confusione in testa. La confusione di una realtà molto sfaccettata e di cui fatico a cogliere tutte le sfaccettature.

Sono rientrato adesso da Ostellato, sul cui campo gara di Covato si stava svolgendo il secondo giorno di prove in vista del Club Azzurro che avrebbe dovuto avere luogo il 12 e 13 marzo.

Ho impiegato il condizionale “avrebbe dovuto” perché, di fatto, le gare sono state rinviate a data da destinarsi. Questa decisione è stata comunicata ufficiosamente dai C.T. Fumagalli e Frigieri verso le ore 12.45 al termine di una lunga consultazione tanto con i vertici federali del Settore che con tutti gli agonisti presenti sul campo gara. La comunicazione ufficiale da parte della Federazione ai partecipanti al Club Azzurro, con le motivazioni addotte, sarà diramata alle 18 nel corso di un incontro indetto ad Ostellato dal Dirigente Nazionale Antonio Fusconi, al quale, tra l’altro, faccio le mie più sentite condoglianze per il grave lutto che lo ha colpito proprio in questi giorni. Le modalità di recupero delle due prove saranno comunicate ufficialmente dalla FIPSAS nei prossimi giorni.

Sulla scelta fatta di non far disputare le due prove ognuno potrà farsi le opinioni che crede, tenendo però conto di almeno due considerazioni, contrastanti tra loro ma reali. La prima: da Circolare Normativa non si può annullare una manifestazione ufficiale per presunta scarsa pescosità; la seconda: l’impressione rilevata parlando con gran parte dei diretti interessati è stata la generale condivisione della scelta, stante l’effettiva aleatorietà della situazione in termini di pescato e le finalità che il Club Azzurro si prefigge, cioè la corsa alla Nazionale. In quest’ottica, una manifestazione in parte falsata da due prove “tombola” non può certo fornire valide indicazioni in chi deve optare delle scelte.

Da qui si innescano alcune considerazioni che riguardano innanzi tutto lo stato dei campi gara di Ostellato, tanto Covato che il Vecchio, anche in un ottica del prossimo futuro, e la posizione della Federazione in questo frangente.

Sulla mancata pescosità dei due campi gara ci si sta sbizzarrendo ormai da due settimane con le tesi più disparate e tutte, almeno fino a prova contraria, egualmente valide.

IL METEO: è il primo imputato da gran parte di coloro che hanno pescato e parlato di Ostellato; il freddo delle settimane precedenti, con le importanti nevicate che hanno fatto diminuire sensibilmente la temperatura dell’acqua, si sta prendendo gran parte delle responsabilità della situazione. Questa tesi è uno degli argomenti principalmente considerati anche dalla Federazione per motivare la scarsità delle catture. Va detto che circa un mese fa, prima dell’ultima ondata di freddo, nel corso di un servizio giornalistico, alcuni famosi agonisti di una importante Società hanno catturato moltissimo all’interno del tratto Covato, e questo fatto lascia molto perplessi quando si confronta con quello che offre oggi il canale ferrarese nello stesso tratto. E’ anche vero che nel corso delle giornate, specificatamente nel pomeriggio, qualche rara cattura si è registrata, forse per il modesto mitigarsi della temperatura. Ma comunque si tratta di qualche sprazzo.

I CORMORANI: questa sembra essere la vera, preoccupante novità di questo scorcio di stagione. La loro presenza è sicuramente aumentata rispetto al passato, o perlomeno gli avvistamenti, più frequenti e riportati un po’ da tutti. Un partecipante al Club mi ha confermato che anche stamani, al loro arrivo, uno stormo enorme di questi uccelli volteggiava sulle acque dl canale. E cosa ci faccia un cormorano su di uno specchio d’acqua non è cosa misteriosa. Qualche centinaio di questi sgraditi ospiti lascia sicuramente il segno sull’ambiente. Ma la domanda che molti si fanno – possono dei cormorani, anche se in gran numero, minare numericamente e in così poco tempo (a novembre, alla chiusura dell’attività agonistica 2010 e in condizioni meteo pessime, si facevano ancora mediamente alcuni chili di pesci nelle tre ore di gara) una popolazione ittica presumibilmente enorme come quella presente a Covato? – sembra far pensare come non unica questa causa. Importante ma non unica, a mio avviso.

L’INQUINAMENTO: si comincia a pensare che, tanto i lavori di dragaggio nel tratto a monte (campo Vecchio) con l’entrata in sospensione di parte dei fanghi di risulta e il conseguente spargimento degli stessi a valle e a monte per effetto della corrente del canale, oppure qualche scarico abusivo o il dilavare dei campi della zona per le grandi piogge e il conseguente scolo nel canale, abbiano provocato un modesto inquinamento ed un’allontanamento momentaneo di gran parte dei pesci in cerca di acque migliori. Non una moria comunque, dal momento che non sono stati segnalati pesci morti in nessuno dei vari tratti del Circondariale, anche al di fuori dei campi di gara. Peraltro sembra in contraddizione con questa tesi la notizia di diverse catture pomeridiane nel primo tratto del campo gara di Covato, tanto ieri che oggi. E lì l’acqua non dovrebbe essere diversa da quella del resto del canale…

I BRACCONIERI: Qualcuno afferma di aver visto degli accampamenti sospetti in qualche tratto del canale. Una voce doverosa da registrare ma tutta da verificare.

L’ATTIVITÀ TROPPO ANTICIPATA: tra le condizioni predisponenti questa situazione diversi lamentano l’inizio effettivamente piuttosto precoce di attività importanti come il Club Azzurro o il Campionato Italiano dello scorso week end. Lo scorso anno, però, a Covato si prendeva già piuttosto bene anche in questo periodo, anche se le condizioni meteo erano un po’ migliori (forse). Va anche detto che a Covato ci eravamo abituati forse un po’ troppo bene, con grandi catture e soddisfazioni sempre o quasi. Ma quella realtà era un po’ anomala rispetto al resto dei canali della zona. Oggi, in gran parte dei corsi d’acqua delle nostre parti, si fatica moltissimo a portare a guadino un pesce, per il freddo e le condizioni dell’acqua. Forse Ostellato si è semplicemente “normalizzato” con il resto dei corsi d’acqua limitrofi. Probabilmente in questo la Federazione dovrebbe farsi un’autocritica, anche se le necessità di un calendario fittissimo e la convinzione GENERALIZZATA di un Ostellato Covato sempre dispensatore di grandi soddisfazioni, sulla scorta delle esperienze passate, ha certamente tratto in inganno un po’ tutti. Diverso é. Invece, il discorso per il campo Vecchio, dove, a mio modesto avviso, la situazione rischia di essere più pesante, per vari motivi, che eventualmente analizzerò prossimamente, sulla scorta dei prossimi risultati delle gare in programma.

 

Dalla considerazione di questi elementi, mi sembra evidente quanto sia difficile arrivare a delle conclusioni sul perché di questa situazione.

Probabilmente, come spesso succede, vi è una concausa di vari fattori che hanno generato questa realtà. Credo però che possano far ben sperare alcuni fatti:

IL METEO: se tutto procede come deve, le temperature di aria ed acqua avranno ben presto i normali rialzi con beneficio dell’attività dei pesci; aspettiamo ancora qualche giorno…

I CORMORANI: sembra che con la buona stagione questi uccelli migrino dalle nostre zone, dando respiro all’ambiente. Magari se nel frattempo ci si adoperasse affinché nelle sedi idonee vengano adottate le auspicabili contromisure atte a contenerne l’impatto su di un ambiente non programmato per la loro presenza sarebbe una gran bella cosa! In questo Federazione, Stampa e tutti noi pescatori possiamo e dobbiamo fare tanto, con le nostre voci, senza delegare alcuno.

L’INQUINAMENTO: da informazioni che ho raccolto, ci si sta attivamente muovendo presso l’Amministrazione Provinciale ed il Consorzio di Bonifica affinché si proceda a movimentare maggiormente le acque del Circondariale, diluendo eventuali carichi inquinanti con l’apporto di acque migliori, favorendo così il rientro dai canali laterali dei pesci eventualmente rifugiativisi. Per fugare ogni dubbio saranno fatte anche delle campionature delle acque del canale e in questo senso la Federazione Nazionale, in sinergia con la FIPSAS Emilia Romagna, stanno sollecitando questi interventi.

 

Come dire: il malato è grave ma non in pericolo di vita.

Già si sentono in giro voci allarmate non solo sull’esito dei prossimi importanti appuntamenti ma anche sullo stesso Mondiale di settembre!

Andiamoci piano, per carità e doverosità anche nei confronti di chi ha fatto e sta facendo tanto per rilanciare questo territorio. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta!

Certamente, però, da questa esperienza, in qualsiasi modo si risolva, credo debba giungere il preciso segnale che anche da parte nostra, di noi pescatori e della Federazione, ci deve essere una maggior cura di una risorsa come questa di Ostellato e sul suo prossimo, auspicabile sfruttamento, che non dovrebbe essere intensivo e pressante come forse è stato fatto.

Adoperiamoci uniti, per quanto compete ad ognuno e la stampa in primis, a fare tutto quanto in nostro potere per stimolare gli Enti preposti, i soggetti commerciali interessati e la nostra FIPSAS affinché la situazione sia chiarita al più presto.

Fare dell’allarmismo o dare delle sentenze definitive non serve a nessuno, ne’ al canale di Ostellato, ne’ a chi lo frequenta, ne’ a chi trae da esso occasione di lavoro e sviluppo. Certo non si può però solo sperare che tutto si sistemi da solo, perché questo quasi mai succede.

Nel frattempo, però, diamo a tutti i pescatori che frequentano questi luoghi tutte, e dico tutte, le informazioni e le notizie necessarie, affinché si sentano parte di un meccanismo e non solo gli spettatori di un dramma/farsa.

Alla stampa il compito di mantenere alta l’attenzione e lo stimolo a lavorarvi sopra, nella certezza che le orecchie di molti, non solo in FIPSAS, sono già  ben aperte e lo rimangano.

Una stampa presente e, perché no, pungolante è segnale di forza di tutto il sistema, anche il nostro della Pesca Sportiva.

Angelo Borgatti

STEFANO PREMOLI

MORENO RAVAGLIA

EMILIO COLOMBO

MARCO MANNI

MAURIZIO FEDELI

SIMONE CARRARO

GIANCARLO ARMIRAGLIO

ANDREA BONI

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