SERIE A2: LA ROMAGNA DOMINA LA PRIMA PROVA DI MEDELANA E OSTELLATO
…Romagna miiiaaaa, Romagna in fioooreeee…tu sei la steeellaaaa …tu sei l’amoreee….
chissà se in auto, lungo la strada del ritorno, le squadre romagnole dell’Amo Santarcangiolese Colmic e Bellaria Rimini Miramare Maver hanno cantato le note dell’inno della Romagna.
Il motivo per farlo l’hanno avuto oggi, dominando la gara ostica e difficile della prima e tanto attesa prova del Trofeo di serie A2.
Una prima, andata in scena sui due teatri maestri della pesca al colpo in Italia, il Po di Volano a Medelana e il Circondariale ad Ostellato Covato.
Due campi di gara molto tecnici e diversi per differenti conformità e oggi, grazie all’inaspettato fattore vento l’azione di pesca è risultata ancora più difficile.
Sia ad Ostellato che 5 kilometri più a nord il vento è stato impietoso, almeno nella prima parte della gara, al punto che alla distanza di 13 metri per molti è stata un’impresa poter pescare.
Cosa fare quando le condizioni sono queste?
La cosa più logica è accorciarsi a 11 metri dove tentare di riuscire a scaricare terra e pastura con la indispensabile coppetta, ma su quella linea il pesce, soprattutto ad Ostellato, non si è fatto trovare.
Anche a Medelana c’è chi, per le stesse ragioni eoliche, ha pensato di accorciarsi addirittura sulla cinque o sei pezzi di canna, dove per la verità alcuni pesci sono usciti, pochi per qualcuno ma buoni come nel caso di Gino Bacci che a cinque minuti dal triplice fischio salpa una “bambina” di soli 7 (sette) kilozzi.
Bravo Gino perchè una carpa del genere non è sempre facile dominarla in gara.
Una giornata difficile dunque con la solita resa di stagione per il Po di Volano e la scarsa pescosità del Circondariale dove, per la verità, qualche pesce in più rispetto alla tristezza delle settimane trascorse è uscito.
Dobbiamo evidenziare purtroppo un’altra nota dolente che si è riscontrata sul Circondariale e che riguarda la inspiegabile moria di grosse carpe che tutti hanno potuto notare perchè trasportate a galla dalla corrente.
Non una, ma diverse “gobbe” di taglia impressionante anche superiori ai 10 kili morte non si sa per quale causa.
Probabilmente ad Ostellato l’anno horribilus deve continuare, prima con la sparizione delle famose breme e adesso con la morte di decine e decine di carpe.
La gara come detto in premessa viene vinta con le otto penalità realizzate dalla squadra B dell’Amo Santarcangiolese che regala così la prima soddisfazione al nuovo sponsor tecnico la Colmic di Firenze.
Secondo gradino per l’altra squadra riminese del Bellaria Rimini Miramare Maver B nelle cui fila milita il neo acquisto, un forte agonista che si nota non solo per la sua altezza, ma perchè con la canna in mano è un fuoriclasse, stiamo parlando di Pier Paolo Marini che Match Fishing è onortato di avere tra i suoi collaboratori.
Dopo il mare Adriatico la terza posizione se l’aggiudica il lago di Garda grazie alla bella prestazione del Team La Valle Milo i quali intendono giocare un ruolo da protagonisti in questo campionato insieme appunto alle due formazioni romagnole.
Ma il campionato è lungo, e presto arriverà il momento del riscatto anche per quelle formazioni che oggi hanno dovuto pagare dazio alla sfortuna e alla particolare condizione meteo, cercando dalla seconda prova sul Brian di rimettersi in carreggiata per la conquista di posizioni migliori nella classifica generale.
Classifica 1° prova Trofeo di serie A2 2011
statistiche 1° prova Trofeo di serie A2 2011
PANORAMICA DEL CAMPO GARA COVATO (foto Massimo Rossi)
VEDUTA DEL CAMPO GARA DI MEDELANA
LA SQUADRA CAMPIONE DI GIORNATA DELL’AMO SANTARCANGIOLESE COLMIC
TEAM BELLARIA RIMINI MIRAMARE MAVER 2° CLASSIFICATI
IL GRUPPO LA VALLE MILO OGGI 3° DI GIORNATA
GIURIA AL ALVORO PER STILARE LE CLASSIFICHE
SALVATORE FERRIGNO CON UN BEL PERCA DI QUASI 4 KILI
CATTURATO A ROUBAISIENNE DURANTE LE PROVE DEL SABATO A MEDELANA
LUCA CASLINI
Il grande malato è in fase di ripresa. Non aspettiamoci che torni quello di una volta, ma per ora le condizioni sono stabili ed in lento miglioramento. Lo dice la pescosità, che nonostante una giornata infame dl punto di vista metereoligico è in costante aumento. Alcuni settori sono stati vinti con pesi da 3 – 4 kg, tutti di bremette, e questo è un buon segnale. Resta da segnalare l’indecente moria di carpe, tutte grosse, alla quale abbiamo dovuto assistere in questa due giorni di ostellato. Una carpa per raggiungere quelle dimensioni impiega diversi anni enon capisco come le autorità possano assistere impassibili a tale scempio senza nemmeno cercare di dare una spiegazione a tutto questo.
Ma passiamo alla gara: i vari concorrenti hanno impostato la gara in modi diversi, c’è chi ha pescato con vele da 1 a 3 grammi e chi invece ha impostato la gara con galleggianti leggerissimi da 0,30 o 0,50 a passare sopra la zona pasturata. Denominatore comune per tutti è stato comunque l’utilizzo di fuillis e ver de vase. Con la pescosità che è ancora piuttosto scarsa l’utilizzo delle larvette rosse è apparso a tutti la scelta vincente. Pasturazione iniziale quindi composta da pastura e aalcune scodellate di terra di somma farcite con fuillis, per poi alimentare durante tutta la gara scoppettando ogni 10 minuti con palline della preziosa terra farcita. La gara è stata vinta da chi ha saputo interpretare meglio il proprio picchetto, tenendo conto che per quanto ho potuto vedere il pesce rispondeva meglio pescando il più lontano possibile dalla rive. Così sono stati premiati gli audaci che hanno impostato la gara a 13 metri a dispetto di un vento di traverso talmente forte che è riuscito a spezzare alcune rubasienne. In queste condizioni chi aveva la possibilità di piazzarsi col paniere a filo del livello dell’acqua è stato sicuramente avvantaggiato rispetto a quelli che hanno dovuto pescare sollevati ddi due o tre metri, primo perche stando bassi si poteva affrontare meglio il forte vento, seconddo perchè le postazioni “franate” offrivano l’indubbio vaantaggio di pescare uno o due metri più avanti rispetto agli altri (riuscire a dare una sistemata alla sponda non sarebbe male, ma ci penseremo più avanti, ora pensiamo alla pescosità che sembra essere il male peggiore). Personalmente ho impostato la gara a 11 metri, scodellando terra a fumare e pescando con ami piuttosto piccoli innescando tre o quattro fili di ver de vase. A circa metà gara ho visto che la scelta era quella sbagliata e per recuperare qualche pesce sono dovuto uscire alla massima lunghezza consentita per rubare ancora tre o quattro pesci che mi hanno fatto risalire di tre o quattro posizioni in classifica. Ho visto che nei settori i pesi variavano da poche decine di grammi ad alcuni chili, che sicuramente premia chi ha impostato meglio la gara, d’altra parte ci fa sosspettare che il campo non sia ancora così regolare come quanddo la pescosità era altissima. Comunque è andata, come sempre c’è chi ha vinto e chi ha perso e come sempre c’è la possibillità di rifarsi nella prossima prova, prevista a fine maggio sul Brian.
Arrivederci alla prossima allora…
FRABETTI GIANLUCA CANNISTI CASTELMAGGIORE HYDRA
GABBIANO A RIPOSO SOPRA UNA GROSSA CARPA MORTA
Prosegue il dopo gara con alcune interviste realizzate da Match Fishing ad alcuni protagonisti della prima prova del Trofeo di serie A2.
La parola a…..
Bianchi Alessandro
Amo Santarcangiolese Colmic
Abbiamo trovato il canale di Ostellato che ci aspettavamo, capace di darci pochi pesci e resi ancora più difficili da prendere per via delle condizioni del vento.
Personalmente ho fatto un buon fondo a Pastura e metà terra di somma con qualche bigattino morto in mezzo.
Poi solo terra non molto bagnata per alimentare con un po’ di fouille in mezzo.
Poi ho fatto un fondo anche per pescare all’inglese ma prevalentemente ho pescato a roubaisienne.
Anche se c’era un forte vento sono partito con mezzo grammo per poi salire a 2 g pescando poco appoggiato sulla roba.
Ferri Manuel
Amo Santarcangiolese Colmic
Io ho pescato nel primo settore a Medelana e nonostante il forte vento ho montato una lenza da 5 g per pescare a passare.
La pesca l’ho fatta tutta a 13 mt con non poche difficoltà.
Ho fatto un buon fondo all’inizio buttando circa 12 litri di roba ed ho alimentato poi con molta terra molto impongata carica di fouille per passarci sopra con l’esca.
Ho usato un galleggiante tradizionale e la pesca devo dire che è stata veramente difficile.
Nonostante questo ho fatto il secondo di settore realizzando un buon peso viste le condizioni.
Purtroppo le prove dei giorni precedenti sono state fatte in condizioni completamente diverse e quindi la mattina della gara ci siamo dovuti un po’ tutti riadattare.
Sull’amo ho sempre innescato il ver de vase che ci mi permesso di fare una bella pesca.
Fabbri Piero
Presidente Amo Santarcangiolese Colmic
AMO SANTARCANGIOLESE COLMIC
Complimenti Presidente per la bella gara che avete realizzato. Ci puoi dire se questa bella vittoria nasce da una preparazione strategica della gara?
Si l’avevamo preparata molto bene e abbiamo di conseguenza raccolto i risultati che ci hanno permesso di vincere questa prima prova con sole 8 penalità.
Non è stata una pescata facile, almeno per me, a causa di questo forte vento che non mi ha permesso di andare in pesca.
Il vento forte che ha tirato questa mattina non era prevedibile ed ha reso tutto più difficile;
io ho pescato molto pesante con 15 g in lenza stando molto fermo sopra la roba ma oggi contava molto fare pesci di taglia e nel mio caso, a differenza di altri, purtroppo ho preso pesci di taglia piccola.
Comunque questa è stata una bella partenza per l’amo Sant’Arcangiolese e su questa strada contiamo di continuare.
Bacci Gino
Faps Team Bazza
Con il vento di oggi sono stato costretto a partire più corto a 11 m. perché non si riusciva a tenere la canna in mano.
Per un’ora e mezzo non ho preso nulla così ho deciso di pescare a quattro pezzi di canna dove ho preso alcuni pesci, poi mi sono allungato di un altro pezzo di canna sotto il gradino e li ho preso qualche altra breme e una bella carpa da sette chili.
Probabilmente avrei raggiunto il podio anche senza quella carpa.
Quando ho sentito che in canna avevo un pesce molto importante ho sperato di riuscire a portarlo a guadino prima che la gara finisse è infatti, a cinque minuti dalla fine, sono riuscito a forzare un po’ e a gradinarla.
La lotta è con quella grossa carpa è durata 25 minuti.
RODOLFO BAROSI
Team Bellaria Rimini Miramare Maver
TEAM BELLARIA RIMINI MIRAMARE MAVER
Il team Bellaria Rimini Miramare oggi conquista la seconda piazza d’onore con 10 penalità un bel successo per noi romagnoli. Siamo carichi e ogni domenica per noi sarà una finale della serie vivere o morire.
Per pescare ad Ostellato avevamo preparato un paio di velette da 1 e 2 g e altre lenze molto leggere da 4 × 10 e 4 × 14;
Abbiamo aperto anche alcune canne inglesi e devo dire che il pesce comunque l’abbiamo preso a rouba mentre nell’ultima mezz’ora quando abbiamo iniziato a buttare la roba a mano qualche pesce è entrato.
Personalmente faccio il secondo di settore grazie anche alla cattura di un pesce di ottima taglia. oggi siamo andati tutti bene me compreso.
PIER PAOLO MARINI
Team Bellaria Rimini Miramare Maver
Cari Amici di matchfishing, fino all’anno scorso provavo a commentare l’eccellenza centro, un campionato che ho fatto per parecchi anni e che conoscevo molto bene.
I campi gara erano sempre gli stessi e piu’ o meno mi era facile provare a raccontarli.
Adesso sono qui al nord con questa nuova esperienza in serie a 2 con la mia nuova societa’ Bellaria Rimini Miramare MAVER e sinceramente mi viene un po’ difficile cercare di commentare un campionato tutto nuovo per me, ma cerchero’ di fare del mio meglio.
Ieri abbiamo cominciato con la gara che prevedeva il doppio campo gara Ostellato/Medelana, questa gara era molto attesa e come accade per la prima prova i due campi gara sono stati provati e riprovati per parecchio tempo.
Ostellato era un’incognita anche perche’ fino al giorno prima si faceva fatica a prendere 2 o 3 pesci, invece ieri tutto sommato ne e’ venuta fuori una bella gara con pesi non altissimi ma accettabili e chi ha saputo meglio interpretarla ne e’ venuto fuori dignitosamente e per vincere i settori ci sono voluti almeno 3 o 4 kg. e per il canale in questo momento e’ sicuramente un bel sospiro di sollievo.
Devo dire che il forte vento ha condizionato notevolmente la pescosita’, in condizioni piu’ favorevoli la pescata ne avrebbe giovato di certo.
Invece a Medelana che il pesce avesse voglia di mangiare gia’ lo si sapeva da parecchio tempo e dalle prove dei giorni precedenti si era visto che si arrivava tranquillamente hai 10 kg. di pescato con molta facilità.
Io fortunatamente ho pescato in questo meraviglioso campo gara, sono salito su dal giovedì, ho preso tre giorni di ferie e l’ho fatto molto volentieri perche’ questo e’ un canale che se sai quel che devi fare ti diverti. Dalle prove ci eravamo fatto un’idea ben precisa sul da farsi, abbiamo utilizzato pasture MAVER Jurassik Black mischiate alla terra Dark river leam con poco fouille e pochi bigatti morti, scodellando e a volte bocciando a mano in base hai ritmi di mangiate.
Questa impostazione ci ha dato buoni risultati visto che io e il mio socio portiamo a casa 3 punti in 2 ma anche gli altri 4 componenti della squadra A e C si sono difesi alla grande.
Abbiamo pescato corto sulla linea degli 11 mt. col galleggiante a passare visto il fortissimo vento che rendeva molto difficoltosa la pesca con le vele e sinceramente devo dire che e’ stata la scelta giusta.
Vorrei presentare i miei nuovi compagni di squadra che sono oltre al sottoscritto, Rodolfo Barosi, Franco Cevoli e Simone Beldomenico.
La squadra “A” e’ composta da Matteo Muccini, Roberto Piastra, Andrea Antolini e Fabio Moretti.
La squadra “C” e’ composta da Tommaso Zanella, Marco Fabbri, Davide Fonti e Flavio Ravaglia.
Il gruppo mi sembra molto unito e compatto e questo sara’ il nostro punto di forza per arrivare alla fine del torneo nel miglior modo possibile.
Arrivederci e a presto con la cronaca della gara del Brian.
Per Match Fishing Pierpaolo Marini
STEFANO RASSIGA
GPO IMOLESE TUBERTINI
La gara di oggi non è stata facile per via del vento. Io sono venuto sorteggiato nel settore A2 e devo dire che alla fine l’aver impostato la gara sulla canna a11 metri mi ha dato ragione.
A 13 metri non ci si stava e anche quando scodellavo era una tragedia e piuttosto che pasturare male ho deciso di accorciarmi a 11 metri.
Ho pescato prevalentemente con galleggiante a vela da 8 grammi e ho pescato con poco appoggio. Per esca sempre e solo ver de vase e ho alimentato prevalentemente a scodella.
Anche il concorrente nel picchetto A1 ha fatto la stessa cosa ma ad avere la meglio sono stato io grazie ad un grande finale di gara con diverse catture e di buona taglia.
Chiudo con oltre 11 kg di pescato e devo dire che questo canale sta dando sempre i risultati a cui ci aveva abituato.
Il campionato riprenderà domenica 29 maggio sul Brian a Venezia con la seconda delle 5 prove previste.
Un saluto a tutti da Alessandro Scarponi
Match Fishing Italia