CAMPIONATO ITALIANO SENIORES: STEFANO FALCIANI STUPISCE CON I SILURI

“Ma chi se ne frega se non ci sono le breme, io mi pesco i siluri..” ecco quello che avrà pensato Stefano Falciani nel momento in cui doveva impostare le sue tre ore di gara.

Una bella pescata fatta di due siluri hanno fatto fermare l’ago della bilancia a kg. 17,990 distanziando di quasi 12 kili il secondo della classifica generale.

Complimenti all’amico Stefano per avere creduto in questa pesca che sul Circondariale poi non è mai da buttare soprattutto viste le condizioni della pescosità di questo periodo.

Su 600 concorrenti iscritti in 22 non si sono presentati, mentre 44 concorrenti purtroppo hanno dovuto registrare cappotto a dimostrazione che le cose non sono ancora del tutto a posto.

Un canale in queste condizioni non assicura quella regolarità perchè se il tappo non va giù c’è poco da inventare.

Provate a chiedere a gente del calibro di Eddy Miozzo della Longobardi Milo che solo un anno fa arrivò sul podio finale degli italiani con Premoli e Tesconi mentre oggi saluta gli italiani alla prima prova con un bel cappotto.

Ma tra coloro che non ce l’hanno fatta a passare perchè non si sono potuti difendere (se non c’è pesce non c’è pesce), troviamo anche gente come Andrea Fini, Paolo Zangani, Ferruccio Gabba, Enrico D’Antona, Gino Bacci, Michele Naro, Pier Paolo Marini, Marco Solfanelli, Stefano Manni, Marco Genovesi tanto per citarne alcuni tra i più famosi, ma la lista poteva essere ancora più lunga se in alcuni casi non arrivavano in soccorso alcuni pesci di taglia come i carassi di taglia XXXl che in caso di cattura facevano fare grandi balzi in avanti nella classifica di settore.

Qualcuno per la verità i carassoni di Ostellato li ha cercati con cura dei particolari e alla fine li ha anche trovati come nel caso di alcuni uomini della Lenza Emiliana Tubertini che ad Ostelalto Vecchio sono riusciti a catturarne alcuni che gli sono valsi le prime posizioni nella classifica di settore.

Stiamo parlando di Simone Carraro e di Giuliano Prandi, bravi a credere nella pesca a roubaisienne soprattutto nella parte finale di gara usando una lenza leggera e appoggiando tutto il terminale sul fondo.

Hanno avuto successo anche altri che invece hanno creduto nella pesca lunga con l’inglese nell’ombra delle canne sulla riva opposta riuscendo a portare a casa qualche breme e anche carassi.

Buona la gara di Jacopo Falsini della Colmic sorteggiato alla Covato dopo gli animali riuscendo a fare un bel primo di settore così come pure Paolo Cauzzi della Ravanelli Trabucco alla pari del suo compagno di scuderia Luigino Sorti e Moreno Ravaglia tanto per citarne alcuni tra i più conosciuti.

Questa competizione comunque sia va in archivio tra molte delusioni e poche note positive ma una constatazione la dobbiamo fare; si diceva, ed io ero tra questi, che l’uso del fouille e del ver de vase avrebbe reso più regolare la pescosità e rimango convinto che sia così soprattutto quando la pesca è parca e difficile e sulle breme, ma guardando le donne che pescavano solo a bigattino, in un tratto alla Covato, la pescosità è risultata addirittura più elevata.

La classifica progressiva vede al comando con una sola penalità il seguente terzetto:

1 FALCIANI Stefano A.P.O. (Tubertini) FI kg. 17.990
2 FRATTI Gianni S.P.S. Il Gambero Milords (Maver) RE kg. 6.080
3 BARANI Francesco Team Pesca Il Borghetto (Maver) MO kg. 5.730

Nelle prossime ore su questa pagina troverete tante foto e alcuni comenti dei protagonisti della gara.

Come sempre solo su Match Fishing!

Classifica Campionato Italiano Seniores 2011
Statistiche Ostellato campionato italiano seniores

IL “MITICO” STEFANO FALCIANI

VEDUTA DEL CAMPO GARA ZONA COVATO

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

PIERPAOLO MARINI (BELLARIA RIMINI MIRAMARE MAVER)

Cari amici di matchfishing,sono tornato da poche ore da questa prima prova del campionato italiano, la delusione e’ tanta, non per il brutto 9 che ho rimediato….questo e’ l’ultimo dei miei pensieri, ma sono deluso per come e’ avvenuto.
Avro’ anche sbagliato tattica per carita’ ma scorrendo i settori mi e’ sembrato che piu’ di una gara di pesca è sembrato un bollettino di guerra.
Del vecchio campo glorioso che fino a meno di un anno fa se ne parlava tanto bene ne e’ rimasto ben poco, sinceramente ho visto tanta desolazione, pescosita’ quasi nulla un po d’appertutto e tante pesate sopra il kg. il piu’ delle volte e’ stato merito di un pesce extra large.
Non parliamo delle centinaia di carpe morte distribuite su tutto il campo gara, io ne avevo 2 di una decina di kg. proprio davanti alla nassa e lo spettacolo non era dei migliori vedere questi 2 colossi in putrefazione.
Tra 8 giorni, cioe’ il 25 aprile, ci devo tornare di nuovo per la prima prova del campionato provinciale Romagnolo e sinceramente in questo momento non e’ che ne abbia una gran voglia, anzi mi appello alla commissione tecnica in modo che prendano in seria considerazione la possibilita’ di spostare la gara in data o in luogo piu’ adatto perche’ adesso Ostellato mi sembra piu’ una lotteria che un campo di gara.
Vorrei anche dire un’altra cosa, iniziare la gara alle ore 11.30 mi e’ sembrato un po esagerato, io abito a 2 ore di macchina, non sono andato a premio qundi non ho dovuto stare in ulteriore attesa e sono arrivato a casa alle ore 19…..forse siamo andati un po oltre.
Pierpaolo Marini

la fase dello “scodellamento”

…quelle poche mangiate meglio vederle bene… (Marco Trevisani Città del Rubicone Daiwa)

Ostellato vecchio visto dal ponte

Franco Zucchi Castelmaggiore Hydra

Andrea Gelli

Vallicelli Claudio Le Aquile Colmic Forlì Cesena

Massimo Ardenti oggi attento osservatore

Emilio Colombo “milo”

bremetta al guadino

Giuliano Prandi e il carassio a guadino

Giuliano Prandi

Guido Corvelli

Luigino Sorti

Andrea Boni

Stefano Defendi

Jacopo Falsini con una bremetta

sparite le breme ci toccherà allamare le pecore! stefano manni osserva …

Massimo Vezzalini

Domenico Nizzoli

Pierpaolo Barilli Città del Rubicone Daiwa

Paolo Barilli ci racconti la tua gara?
Si oggi ha pescato al kilometro 5,5.
Eravamo abituati a un canale dove si facevano tanti chili, adesso invece c’è da fare una pesca un po’ più parca del solito per cercare di prendere quei 20 pesci.

In una gara dove puoi avere il tempo di ragionare e pasturare bene per la pesca è fondamentale curare bene tutti i particolari.
E’ stato importante pasturare bene con un fondo iniziale, alimentare con una terra per creare l’alone che attirasse i pesci, pescarci dentro, e vedere di riuscire a prendere tutto.
Oggi è stata una bella gara, divertente, una gara diversa dal passato ma comunque quando vedi il galleggiante affondare è sicuramente un fatto positivo per la pesca.
Una gara come questa è impostata con una strategia iniziale oppure si rende necessaria delle varianti in corso d’opera?
Secondo me ci sono dei tratti con più pesce e altri con meno pesce per cui è importante fare un fondo iniziale regolare ma non troppo abbondante per non uccidere il picchetto, mentre durante la gara alimentare solo con terra e fouille.

lavori in corso

Marco Manni le prova tutte ma ….

Ferruccio Gabba con una breme

Ferruccio Gabba Lenza Emilina Tubertini

Allora Ferruccio ci racconti com’è andata la tua gara?
Mah, oggi non tanto bene o preso due pesciolini uno con la canna inglese e uno con la roubaisienne e sicuramente il settore lo vincono con un carassio da 1,5 kg., poi c’è un altro concorrente con una breme da un chilo e altri con due o tre pesci.
In una situazione di pesce scarso come imposteresti la gara se tu la dovessi rifare nuovamente?
Ma sicuramente la partenza che oggi ho fatto all’inglese la farei sicuramente con la roubaisienne perché nella prima mezz’ora di gara qualche mangiata si è vista e poi curare bene la pesca sia fuori che sotto alternandola.

Comunque in un quadro del genere non ho le idee molto chiare ed è fatica fare dei ragionamenti.
Anche oggi hai usato gli stessi prodotti di sempre studiati per questo canale?
Si, oggi ho usato la pastura Turbo della Van Den Eynde quella chiara perché in queste situazioni di povertà di pesca fare un po’ più di macchia in acqua può attirare un maggior numero di pesci.

Dopo il fondo iniziale ho alimentato sempre con terra di somma chiara anche questa per creare un po’ di alone e vedere di smuovere qualcosa.
La pesca oggi era da fare molto leggera perché quelle poche mangiate che ho visto sono state sulla calata dell’esca mentre sul fondo non ho visto la mangiata.

Simone Carraro con un bel pesce

Simone Carraro e un bel carassio da vittoria

Massimo Vezzalini ASD NOI YUKI

Allora Massimo una gara che avevi interpretato bene fin dalle prove ma poi qualcosa non è andato per il verso giusto..

Si devo dire di che il quarto di settore mi qualifica alla seconda prova ma non mi soddisfa perchè devo dire che il pesce per vincere il settore lo avevo trovato. Purtroppo quando in una gara come questa e su un campo gara come il Circondariale di questi tempi vai a slamare sei pesci dei quali uno bello da 8 etti davanti la bocca del guadino allora bisogna recriminare e capire cosa non ha funzionato.

Purtroppo la pesca è anche questa, c’è chi pesca e non trova pesce e c’è chi pesca lo trova e poi lo perde.

Credo di avere capito che la causa della perdita dei pesci sia imputabile agli elastici non adatti a questa peschetta infatti li ho dovuti adattare sia come diametro sia come tensione.

Insomma sono comunque contento perchè è venuta fuori una bella gara, io sono venuto preso all’inizio del campo gara, la prima zona  alla Covato, e la pesca è stata come l’avevo vista fin dalle prove, ovvero due linee di pesca sulla roubaisienne a 13 metri e a sei pezzi di canna. Il pesce sta entrando in frega e quindi si spinge più facilmente nel sottoriva. Nel mezzo non ci sta adesso, o tutto sotto dove peschi o sull’altra sponda all’inglese.

Cos’è che ha fatto la differenza secondo te?

Quello che fa la differenza per me è la pasturazione che deve essere precisa, continua e composta da una pallina dura che vada sul fondo e una che scenda lasciando la scia di fumo. Il fondo iniziale non deve essere esagerato perchè con poco pesce disponibile occorre essere prudenti. Meglio una alimentazione costante. Non bisogna caricare troppo  nemmeno con il fouille in mezzo alla terra e oggi ho pescato con lenze leggere a sfiorare il fondo con un amo piccolo e uno o due ver de vase per innesco.

Ho usato i nuovi galleggianti appena usciti dalla fabbrica di Gino Bacci in esclusiva per la YUKI e posso dire che in questo canale pescano molto bene.

Comunque mi sono divertito e spero di fare bene anche nella possima gara del Trofeo di serie A3 che avremo a maggio ancora su questo campo gara.

a volte un solo filo di ver de vase è più che sufficiente

Vezzalini ci presenta i nuovi galleggianti YUKI specifici per la pesca ad Ostellato

Questi sono i nuovi elastici cavi che la YUKI ha fatto produrre negli Stati Uniti ed hanno la caratteristica di avere all’interno della glicerina un liquido che li mantiene sempre morbidi, non li fa ovalizzare e sono più scorrevoli durante la fuoriuscita dal cimino. Sono in commercio diverse soluzioni sia cavi sia tradizionali per ogni tipo di pesca. Quelli cavi con la glicerina all’interno sono molto adatti sia per la pesca a Medelana sia per la pesca a Pisa.

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