SERIE A2: I COMMENTI DEL DOPO GARA
Eccoci qua cari amici di Match Fishing per dare voce e volto ad alcuni protagonisti di questa seconda prova del campionato di serie A2 sul Brian.
Una gara dalle molteplici sfaccettature tecniche e come sentiremo da alcuni protagonisti in questo bellissimo canale c’è stato spazio per tutte le pesche, dall’inglese ovviamente, alla roubaisienne, all’alborella per finire con la bolognese.
La gara è stata ben organizzata dalla società guidata dal Presidente Deni Paro dei Cannisti Sandonatesi Colmic.
PARO DENI mentre premia i vincitori
LA PAROLA A MASSIMO SELVA
SELVA MASSIMO Amo Santarcangiolese Colmic zona C settore A picchetto 5 KG. 2650
La gara come detto viene vinta dai romagnoli dell’Amo Santarcangiolse Colmic con sole 4 penalità e per scoprire come ci sono riusciti diamo subito la parola a Massimo Selva, un sammarinese in forza all’Amo già vice campione del mondo con San Marino nel 2008 a Spinadesco.
Allora Massimo una gara da incorniciare…
Sono partito pescando con l’inglese attaccato alle cannelle sulla sponda opposta dando solo pastura a rompere e poi abbiamo girato la gara, grazie alle dritte che arrivavano dalla sponda, pescando con bigatto in colla con a lenza scorrevole alla massima profondità sulla tre quarti di canale.
E li che abbiamo fatto la differenza andando a vincere la gara con 4 primi.
Avete trovato dei bei pesci sul fondone?
Si i pesci erano belli come di solito capita quando si pesca con il bigatto in colla ma dico che anche sulla pastura non saremmo andati male perchè oggi eravamo tutti in pesca grazie a Michele De Gioia che ieri nelle prove ci ha dato una grossa mano.
Bene complimenti Massimo e in bocca al lupo per il proseguio del vostro campionato.
LA PAROLA A GIOVANNI RASCACCI
RASCACCI GIOVANNI S.P.S. Futura 2000 zona D settore C picchetto 8 kg. 2030
Adesso sentiamo la voce di un altro agonista vincitore di settore Rascacci Giovanni di Rovigo che ci spiega come ha raccolto questo successo..
Come vedi io non sono più tanto giovane e la pesca con cui mi sono approcciato all’agonismo è stata l’alborella e siccome il Brian è un canale che di arborella ne ha tanta io mi ci sono messo d’impegno e ho vinto.
Avevo visto già nella gara di prova del venerdì che poteva essere una valida alternativa e io che sono capace a farla l’ho sfruttata.
Sono partito per vedere di trovare qualche pesce di taglia nel sottoriva tra le canne ma non li ho trovati così ho preso il cannino e sono partito a macinare pesciolini per il resto della gara.
Faccio 200 pesci la prima ora poi nell’ora centrale l’alborella andava e veniva per poi ripresentarsi con regolarità nella terza ora. Faccio 550 pesci e per 2,030 kg di peso che mi permettono di vincere il settore.
Noi siamo una squadra che teniamo a salvarci e per questo cerchiamo di fare una pesca di difesa di conseguenza un 4° o un 5° posto di settore va sempre bene.
Con che canne e lenze l’hai fatta questa pesca ?
Come facevamo una volta ho aperto tutta la serie di cannini da alborella dalla 2 metri alla 4,50 metri. Ho pescato con la 2,10, 2,50 e 3 metri e le ho trovate fino alla fine pescando a mezzo metro sotto la superficie dell’acqua usando una lenza da 4 x 14 e amo del 22 sul quale ho innescato il classico maialino da arborella.
A onore del vero devo dire che anche nella gara dell’anno scorso faccio il primo di settore con l’alborella con 2,100 kg e quindi oltre alle altre pesce questa può essere una valida alternativa vincente.
Giovanni ma come la vedi la gara di ottobre che si dovrà fare qui in Brian..ancora cannini?
Ma credo che in quella parte della stagione sarà difficile emergere con l’alborella in quel mese li si addicono più altre pesche come la roubaisienne per esempio perchè in ottobre i carassi si prendono bene almeno così mi dice l’esperienza.
Bene Giovanni complimennti per la tua vittoria e arrivederci ad ottobre.
Grazie e a presto.
LA PAROLA A ROBERTO BARTOLI
BARTOLI ROBERTO Amo Santarcangiolse Colmic zona D settore B picchetto 7 kg. 3310
Adesso sentiamo un altro protagonista della squadra che vince la gara Roberto Bartoli un pesarese che pesca in Romagna e che adesso ci spega come ha raggiunto la vittoria nel suo setore.
Purtroppo il mio non era un picchetto troppo bello perchè avevo molto sporco sotto la riva opposta così sono stato costretto ad impostarla dalla tre quarti alla metà di canale, ho preparato molto bene la rooubaisienne perchè di la non riuscivo a pescare quindi ho fatto due linee di pesca , metà canale e 11 metri.
Poi visto che oggi non c’era vento sono partito con la canna bolognese al centro del canale e il primo pesce è stato un pesce da tre etti che mi ha dato subito lo stimolo di continuare e durante la mia gara con sta canna italiana ho preso pochi pesci ma grossi.
Siccome non prendeva niente nessuno io sono stato la nel mezzo del canale e ogni tanto prendevo qualche pesce.
Poi alla fine si sono fatti più difficili così sono andato con lo scorrevole con amo più piccolo e due bigattini e ho preso ancora.
Ho pescato appoggiato sul fondo facendo appoggiare un pallino del 6 in terra.
Con questa gara avete stupito tutti perchè dopo la vittoria nella prima prova replicate anche nella seconda adesso avete gli occhi puntati addosso cosa succedrà nella terza prova di Ostellato?
Beh cercheremo ancora di stupire visto che ci abbiamo preso gusto..
Bene complimenti ancora per questo successo e vi attendiamo ad Ostellato con la terza prova.
LA PAROLA A MAURO BOEM
MAURO BOEM L.S. Team Sandonà Fly zona B settore A picchetto 4 kg. 1610
Chiudiamo il giro delle interviste con un volto molto conosciuto nell’ambiente della pesca, Mauro Boem, agonista e gestore di un negozio di articoli da pesca a San Donà di Piave punto di riferimento per tutti coloro che devono venire a pescare da queste parti.
Allora Mauro oggi sei stato protagonista sul tuo canale, come squadra raccogliete 9 penalità ma siete stati battuti dai romagnoli dell’Amo oggi davveri grandi…
Si intanto rinnovo i complimenti ai ragazzi dell’Amo perchè vincere con 4 punti non è cosa che capita spesso nella pesca. Loro erano in pesca e anche noi chiudiamo con 9 penalità sufficienti a volte per vincere una gara ma oggi avevamo i santarcangiolesi che erano troppo in pesca.
Questo canale ci ha fatto vedere che se sfruttato nel momento migliore ci può regale belle giornate di pesca come è successo a voi..
Si hai perfettamente ragione, questo è un canale bello e difficile perchè ci sono tante varianti che non tutti possono mettere in conto.
Noi in prima e seconda zona ad esempio avevamo messo in conto di pescare la prima ora a radere il canneto sulla sponda opposta con la pesca a passare per poi nella parte finale di gara cercare i cefali a roubaisienne.
Per quanto mi concerne nella prima ora avevo solo un pesce e così decido di venire sulla roubaisienne dove avevo fatto il fondo a scodella sulla linea di pesca degli 11 metri di canna perchè il pesce tende a posizionarsi sullo scivolo del gradino.
Prendo 5 cefali ma ne rompo 4 e così ne riesco a portare alla pesa solo uno ma molto grosso di 1,2 kg.
Un canale per chi lo conosce abbastanza facile da gestire a questa pesca attaccati alla cannella che è un punto di riferimento abbastanza difficile per chi non è avvezzo a pescare all’inglese con che lenze, con che fili, con che galleggianti va fatta?
Se c’è vento la facciamo con galleggianti da 25 grammi con pochissimo piombo in lenza e a volte solo con la girellina del 16 o del 18 o al massimo due pallini del 7 o del 8 sulla lenza per dragare il fondo.
Sarà una questione soggettiva però anche gli attrezzi hanno un’importanza fondamentale, meglio una canna inglese da 4,20, da 4,50 meglio un filo molto robusto in mulinello, spiegaci alcuni dettagli per chi non è un Brian frequentatore..
La canna di prim’ordine per pescare sotto canna è la 4,20 metri attrezzo eccezionale che lanci dagli 8 ai 25 grammi di media azione. Sul mulinello occorre mettere un buon filo dello 0,20 per venire via senza problemi in caso di attacco nella cannella senza rischiare di perdere ogni volta il galleggiante.
Sugli inneschi ci sono diverse teorie, il verme, il verme monchino, il bigattino, una volta si usavano anche le camole o il tebo, insomma un menù molto variegato ma qual’è stato il tuo menù di oggi?
Guarda io conosco molto bene questo canale, è da anni che ci pesco e adopero sempre il mio classico verme, quello d’acqua o quello morbido di letame, per noi sono esche fondamentali. Il tebo o le camole si usavano qua nel Brian quando c’erano molte scardole ma negli ultimi anni sono venute a mancare lasciando spazio ai carassi e ai cefali che ci danno delle belle soddisfazioni.
Un canale che si presta, lo avete fatto anche voi, a diverse tecniche di pesca non è il caso di potizzare gare tecniche visto che quest’anno c’erano due gare qui in Brian tipo una tecnica inglese e una roubaisienne e canne fisse? forse la gente sarebbe diventata matta di meno con tutta l’attrezzatura da caricare in auto non trovi?
Si sono d’accordo perchè anche nel nostro regionale si fanno prove tecniche con mulinello e con roubaisienne e per questo avrei fatto la stessa cosa anche nella serie a2 visto che c’erano due prove.
Per esempio la gara di maggio all’inglese e quella di ottobre solo roubaisienne perchè in quel periodo la pesca è molto divertente.
Bene visto che voi siete dei grandi conoscitori del Brian giriamo questo invito a chi di dovere affinchè possa tenerne conto per il futuro perchè non è più possibile fare una gara e caricare di tutto e di più tra inglesi, bolognesi, fisse e roubaisienne e siccome tutti non hanno pulmini per andare a pesca la federazione credo abbia il dovere di tenere in considerazione sempre più anche questi aspetti.
ROMAN Stefano A.P.S. Musile Maver zona D settore E picchetto 2 kg. 4120