OSTELLATO VALLETTE: FABBRI VINCE IL I° TROFEO BAR MIKY
Sono le sette di domenica mattina 12 giugno, il parcheggio del Bar Miky ad Ostellato è pieno di gente arrivata da ogni parte per partecipare ad alcune gare in programma sul Circondariale.
La giornata sembra bella, le piogge dei giorni scorsi hanno preoccupato un po tutti, ma la fortuna oggi sembra girare dalla parte dei pescatori.
Nel piazzale e dentro il bar si incontrano tanti visi che si conoscono da una vita ma di tutti non si ricorda il nome e allora basta un cenno del capo e un sorriso per offrire il saluto di circostanza.
Incontro Gabriele, un collaboratore di Match Fishing, il quale pur essendo romagnolo di Forlì pesca con la Seregnese di Milano, e dai risultati che sta ottenendo pare proprio che quest’anno abbia l’assetto giusto.
Gli chiedo un consiglio su come impostare la gara di oggi e lui prontamente mi spiega quelle due o tre cose che avrò fatto un milione di volte ma sentirselo dire da lui che ultimamente arriva sempre mi toglie ogni dubbio.
Arrivo sul campo gara, la strada che costeggia il canale è piena di buche a causa della pioggia caduta nell’ultima settimana, sono nel picchetto C10 e tra i miei avversari vedo in lontanaza un “duro” che risponde al nome di Bergonzoni Werter.
Sono contento, il contrasto di luce tra cielo e acqua è magnifico, il caldo non è asfissiante e quindi le premesse per trascorrere una bella domenica ci sono tutte.
Mi chiedo se riuscirò a prendere un pò di pesce, visto che le notizie sulle ultime domeniche davano una pescosità in netto rialzo.
Dunque, apro cinque punte, l’inglese la lascio riposare, no vento, no corrente, uguale lenze leggere da 0,20 a 1 grammo, proprio come mi aveva suggerito Gabriele.
Faccio la mia classica pastura usando per l’occasione la Browne di Van Den Eynde tagliata con la terra di somma sempre del campione belga, in mezzo pochi bigattini stirati e un pò di caster.
Pasturazione pesante, metto 10 bocce nel cerchio di un metro alla distanza di 13 metri e poi scodello 5 palle sulla cinque pezzi dove durante la gara butterò bigattini a mano con cadenza regolare, pochi ma continui.
Parte la gara, opto per un galleggiante da 0,75 appoggiato solo 5 cm, dopo una decina di minuti prendo una breme da 2 etti, poi avendo avuto l’impressione che l’acqua leggermente muovesse, forse per la spinta della leggera brezza, do un pò più di fondo, prendo qualche altro pesce sempre breme di buota taglia.
Il canale è stupendo, la pesca è quella che ho sempre sognato, questo è pescare! Certo non ci saranno più le super pescate di 20 chili di uno o due anni fa ma comunque adesso il pesce va cercato uno ad uno, la lenza va manovrata, alzata, invitata a sinistra e poi a destra, la punta sott’acqua per tenere il filo sempre in trazione con l’esca ferma sul cerchio della roba.
Prendo bene e mi sento in pesca, i miei vicini non prendono tanto e visto il mio vantaggio mi convinco ad azzardare una prova.
Prendo la fionda e inizio a dare sui 12 metri 5-6 bigattini, cambio punta e prendo quella da 0,20 con amo più piccolo e innesco due bigattini bianchi vivi, alla prima calata prendo una bremetta e poi più niente.
Smetto di fiondare o ritorno con la prima punta? decido per la seconda opzione.
Lenza da 0,75 e alla prima calata prendo una bella breme da 700 grammi e poi qualcun’altra ancora.
Manca mezz’ora alla fine, mi ricordo che sotto riva ho pasturato per tutta la gara e così prendo la punta da 0,20 e subito dopo incoccio una bella bremona (quella dela foto).
Insito perchè sento che qualche altro pesce importante può uscire, e infatti subito dopo lo aggancio ma è troppo importante, troppo grosso, la canna mi parte a destra e l’elastico si allunga senza freno, alla fine si slama.
Torno a 13 metri e prendo quella che sarà l’ultimo pesce della mia gara, una bremotta da 150 grammi.
Termino la gara facendo il secondo di settore, con quasi 5 chili di pesce battuto solo da quel “mostro di bravura” che risponde al nome di Werter Bergonzoni il quale porta alla pesa 5,400 kg di pesce.
Ma che bella giornata, che bella pescata, che bei pesci, che bel canale, speriamo che si mantenga perchè questo è il canale più bello del mondo; così come raccontavo il suo grigiore quando faceva penare oggi è giusto dipingerlo per quello che è, un canale a colori.
Al Bar ritrovo tante persone, ma fortunatamente i visi scuri della primavera scorsa hanno lasciato spazio a sorrisi convinti, come quello dell’amico “fabione il campione” all’anagrafe Fabio Fabbri (erroneamente chiamato Alex nella classifica) che pesca nella mia società la Città del Rubicone Daiwa, il quale, quatto quatto, arrivato per ultimo al raduno al mattino presenta il conto del primo assoluto di tutta la gara con kg. 11,630 di sole breme tutte di buona taglia.
Bravo Fabio, una bella pescata che solo pochi mesi fa ci sognavamo di fare e adesso invece i sogni sono diventati realtà.
Grazie Ostellato, a presto.
Alessandro Scarponi
FABIO FABBRI E MICHELA DEL BAR MIKY MENTRE CONSEGNA IL TROFEO IN PALIO
FOTO DI GRUPPO CON GLI ORGANIZZATORI DELLA GARA
ALESSANDRO SCARPONI CON UNA BELLA BREME
FABIO CON CLAUDIO DEL BAR MIKY
PERFETTA L’ORGANIZZAZIONE DA PARTE DEI SOCI DELLA PESCA SPORT DARIO TUBERTINI
PANORAMICA DEL CAMPO GARA