SERIE A2: IL FISSERO INCORONA IL GPO IMOLESE TUBERTINI
Amici di matchfishing, bentrovati on line.
Il Fissero Tartaro nelle due zone di Cavecchia e Garolda ha ospitato questa domenica di metà luglio la quarta e penultima prova del campionato di serie A2.
Vi ricordiamo che sullo stesso campo di gara gara di Cavecchia, nel prossimo fine settimana, ci sarà un’altro appuntamento importante, quello con la finale del campionato italiano seniores individuale.
Tanti occhi puntati dunque quest’oggi, in previsione della gara iridata, per capire il comportamento del pesce al fine di decifrare la strategia migliore per impostare una gara vincente.
D’altra parte quando si affronta una gara, qualunque essa sia, si partecipa sempre per vincere e quindi nulla viene lasciato al caso.
La stessa cosa l’hanno pensata i concorrenti del Trofeo di Serie A2 presenti sul Fissero fin dal venerdì antecedente la gara per affrontare una gara di prova, poi ancora ore di “lavoro” al sabato e la gara che conta alla domenica.
Bella giornata quella del 17 luglio, assenza di vento e acqua in canale ferma per quasi tutta la gara che ha indotto gli agonisti ad utilizzare lenze abbastanza leggere anche se la cosa è sempre soggettiva.
Come potrete leggere nelle varie interviste che abbiamo realizzato ad alcuni protagonisti al termine della prova presso il raduno effettuato in località Barbasso le impostazioni sono state disomogenee e comunque vincenti.
Questo è il bello della pesca perchè in ogni gara, in ogni canale, non c’è mai una verità assoluta, ma quello che conta è l’estro, l’inventiva del pescatore a fare la differenza. Infatti c’è chi ha vinto pescando solo con fouille e ver de vase e chi invece solo a bigattino.
Anche se il canale di fatto è lo stesso la pesca nelle due zone non è stata uguale tanto da favorire impostazioni diversificate in ragione della pescosità riscontrata nelle prove e come potete verificare dalle classifiche, i pesi sono stati variabili all’interno dei vari settori.
Prima di partire con i commenti vogliamo fare una citazione di merito alla squadra B del GPO Imolese Tubertini, la quale, grazie alle 8 penalità conseguite, si aggiudica la 4° prova.
I quattro agonisti del GPO Imolese, che rispondono al nome di Bonetti Massimo, Poli Daniele, Schilirò Alessandro e Busi Massimo, pescano insieme da alcuni anni e quindi oltre al valore del gruppo GPO Imolese possono usufruire di un affiatamento di squadra che assicura, quando c’è, sempre buoni risultati.
Al secondo posto di giornata troviamo la squadra A del Città del Rubicone Daiwa grazie alle 9,5 penalità per merito dei suoi agonisti Maurizio Zani, Mauro Brolli, Claudio masinari e Luca Caslini.
Il terzo posto, con 10 penalità, lo ottiene la squadra A del Team Bazza dei vari Salvatore Ferrigno, Claudio Bergami, Gino Bacci e Loris Macchiavelli i quali superano per piazzamenti migliori la squadra A dell’Amo Santarcangiolese Colmic formata da Piero Fabbri, Marco Giovanardi, Mirko Pierini e dal sempre più sorprendente Andrea Stambazzi.
VISUALIZZA CLASSIFICA TROFEO SERIE A2 FISSERO 17 LUGLIO 2011
GPO IMOLESE TUBERTINI SQ. B 1° CLASS
CITTA’ DEL RUBICONE DAIWA SQ. A 2° CLASS
AMO SANTARCANGIOLESE COLMIC SQ. A 4° CLASS
IL COMMENTO DI LUCA CASLINI
(Città del Rubicone Daiwa) 1° DI SETTORE
Finalmente mi trovo a farmi una “autointervista” dopo un anno e mezzo di purgatorio, intervistando di volta in volta primi di settore che mi avevano sonoramente bastonato durante la competizione.
Ho pescato in Garolda, in prima zona.
Le premesse non erano delle migliori visto che su cinque settori ben tre avevano dei picchetti terminali ed uno si diceva avesse un paio di picchetti infestati dai carassi.
Al sorteggio capito C6, a metà dell’unico settore che si diceva fosse regolare.
Nella gara del venerdì io e i miei compagni di squadra avevamo fatto una prova che si è rivelata decisamente sbagliata.
Ma un compagno di società, Marco Mazzetti, aveva fatto un gran primo con un peso di tutto rispetto.
Mi faccio spiegare la pesca ed al sabato metto in pratica quanto detto dal compagno di società e con soddisfazione vedo che funziona perfettamente e mi permette di inanellare pesci su pesci.
Parto la domenica quindi con le idee ben chiare. Un gran fondo iniziale con una quindicina di grosse bocce di terra e pastura date a mano ed una ventina di bocce di terra impongata ben farcita di fuillis date per la maggior parte a 13 metri ed alcune sulla pesca di ripiego a sette pezzi.
Parto fortissimo ma dopo una mezz’ora il mio ritmo cala vistosamente.
Non oso scodellare ancora visto che ho buttato “il mondo” durante la pasturazione iniziale ed aspetto ancora una ventina di minuti ed il pesce si ferma completamente.
Provo a dare una piccola scodellata di terra e vedo un paio di mangiate. Vuoi vedere che sul fondo hanno già spazzolato tutto? riparto deciso con tre scodellate di terra e le mangiate ripartono a speron battuto.
Ho continuato ad alimentare anche a sette pezzi con il timore che le mangiate là fuori potessero calare.
A quarantacinque minuti dalla fine ho abbandonato la pasturazione a sette pezzi e mi sono concentrato su quella a 13 metri portando in nassa ben 15 pesci nell’ultima mezz’ora.
Alla fine sono riuscito a vincere il settore con poco più di 3,6 kg frutto di 49 bremette tutte di piccola taglia.
A parte gli errori nella pasturazione nella prima ora e mezza ho sbagliato tantissime mangiate “lisciando” abboccate che sembravano nettissime.
Alla fine mi sono ridotto a contare fino a tre dopo la mangiata, se il galleggiante non risaliva il pesce era in nassa sicuro.
Non propriamente il massimo della tecnica ma sicuramente molto efficace. Qualcuno passando dietro di me e vedendo il galleggiante che affondava ed il sottoscritto che non ferrava avrà pensato di avere a che fare con uno che con la pesca poco ci azzeccava ma vi assicuro che il fatto di aspettare la mangiata è stata un pò la chiave di volta per riuscire a portare a casa tutti i pesci agganciati.
Ho tremato un pochino quando uno nel mio settore ha guadinato una bella carpotta di circa un chilo ma fortunatamente non è riuscito a superare le mie numerose bremette.
Come squadra facciamo 9,5 punti, grazie ai quali ci piazziamo terzi in classifica generale. A questo punto un pensierino alla promozione lo stiamo facendo, speriamo che il Brian ad ottobre (questo sconosciuto) ci possa portare fotuna.
IL COMMENTO DI MATTEO MUCCINI
(Bellaria Rimini Miramare Maver) 1° DI SETTORE
Ho vinto il mio settore pescando pesante anche se non c’era vento e l’acqua era ferma poco appoggiato.
Nel fondo iniziale, sapendo che ero in un settore che almeno dalle prove doveva essere poco pescoso, ho dato poca roba 7- 8 palle di pastura scura con bigatti morti e 5 palle di terra con fuilles.
Durante la gara ho alimentato con regolarità dandogli argilla a pongo e fuilles innescando sempre bigatto morto e VDV, nonostante la pesca con il bigatto fosse un pò più lenta e le mangiate andavano lette qualche pesce da guadino di cui una da 500 gr lo dava.
L’ ultima ora ho pescato a 5 pezzi sui quali avevo scodellato somma e fuilles ad aprire dall’ inizio.
IL COMMENTO DI ALESSANDRO SCARPONI
Il nostro obiettivo per questo primo anno di serie A2 con la nuova squadra formata dal sottoscritto, da Alberto Laghi, Marco Mazzetti e Andrea Riccardi, era e rimane la salvezza.
Per raggiungerla serve impegno e dedizione, senza lasciare nulla al caso.
Così come si conviene, in questo e tanti altri sport, per portare a casa dei buoni risultati occorrono molte ore di tempo per provare e riprovare le cose, e credetemi, serve a poco chiedere informazioni e consigli se nelle braccia non si accumulano ore ed ore di pesca.
Perchè è dalle sfumature che si acquisiscono le malizie per far girare a proprio favore una gara.
E quando durante le prove credi di avere capito tutto ecco che nella gara ci si deve inventare qualcosa di diverso per far girare le cose.
La gara del Fissero, per certi versi ha smentito questa variabilità e tutto è andato secondo l’orientamento emerso nelle prove.
Ognuno doveva credere in quello che faceva, l’importante era farlo bene.
Personalmente, ho creduto di più alla pesca con il bigattino anzichè con il vdv per una semplice ragione, perchè usando i cagnotti avevo visto che il pesce rimaneva per tre ore e la taglia era decisamente più bella.
Ho provato il Fissero tre volte in postazioni diverse prima di fare la gara, nel largo all’inizio della quarta zona, nella strettoia a metà della terza zona e l’ultima volta sempre nella strettoia alla fine della terza zona.
In tutte le circostanze ho notato che la pesca impostata con il bigattino dava una partenza più lenta ma aumentava con il passare del tempo.
Mi era stato consigliato di partire corto sui 5/6 pezzi di canna e poi andare fuori ma alcune valutazioni fatte la sera prima a tavola con altri componenti della società con cui pesco, mi avevano convinto a trascurare questa impostazione e partire diretto a 12 metri.
Il prolunghino lo avrei messso a gara in corso per allungarmi un pò e trovare qualche pesce anche più lungo.
Parto quindi con una buona pasturazione pesante a mano, 7/8 litri di pastura e terra (1/3 terra e 2/3 pastura) tutti subito per fare un tappeto che durasse tutta la gara e per l’occasione ho preparato pastura chiara con solo cagnotti morti in mezzo.
Poi ho preparato terra di somma tagliata con terra di riviere con altri morti in mezzo, questa terra impongata data a scodella doveva lavorare a “scoppio ritardato” rispetto alla pastura e tenere i pesci tre ore sulla linea di pasturazione.
Altra terra di somma con fouille l’ho conservata a parte per provare una pesca corta qualora avessi riscontrato problemi a 13 metri.
Sulla rastrelliera 8 punte pronte con grammature variabili tra 0,30 e 1,5 grammi.
Parto con 0,75, ma presto l’acqua si imballa, e così passo a 0,50, pesco appoggiato sul fondo, e monto un amo del 20 serie 18 pinky, con innescati due bigattini vivi bianchi.
Parto bene, le mangiate sono franche e porto a casa i primi pesci. La pescosità è lenta ma le mie breme sono più belle dei miei avversari di settore.
L’acqua inizia a muovere leggermente e allora passso a 1,5 grammi e butto altra terra dura con morto in mezzo. Prendo un bel pesce da elastico allungato ma quando mi trovo con il settimo pezzo in mano si slama, peccato.
Poi si spegne la luce, per 45 minuti non vedo il segno, infatti di li a poco capisco il perchè, aggancio infatti un bel siluro che però mi parte e si intana sotto le lastre di cemento. Peccato!
Però una volta liberato lo spazio dal siluro la pescosità come d’incanto riprende e continuo a macinare altri pesci.
Manca poco alla fine della gara, radio sponda dice che nei primi picchetti hanno preso alcuni grossi carassi (ma non era vero), e così decido di giocarmi il jolly, prendo la bolo con il 30 diretto, e inizio a buttare cagnotti incollati e ghiaia e dopo 5 minuti il galleggio parte, ferro e la sbaglio, porc……
Calo ancora con la bolo e questa volta aggancio ….il fondo strappando la lenza.
Se rimanevo fuori con la rouba nei dieci minuti rimasti altri due pesci li avrei presi sicuramente e anzichè il quarto avrei fatto sicuramente il secondo, visto i pesi degli altri, peccato, a volte certe cretinate si pagano a caro prezzo.
Ci ho provato perchè con i siluri, durante le prove, avevo preso una certa confidenza catturandone diversi con una facilità estrema, e così mi ero montato la testa tanto da riprovarci anche in gara.
Siluri che sono stati la mia dannazione; infatti il giorno precedente la gara durante le prove un “bestione” mi ha “ciulato” la canna portandomela al centro del canale.
Dopo diversi tentativi di recuperarla con la bolognese, e l’inglese, un vicino di picchetto, Gianni Tirelli della società La Valle Milo di Verona, presso da un momento di compassione nei miei confronti, decide di spogliarsi e di andare a nuoto a recuperarla.
La mia avventura “fisseriana” termina qui, con un campo gara che ho trovato decisamente migliorato rispetto a quello che avevo affrontato due anni fa in occasione di un’altra gara della serie A2 con le fameliche acerine che dominavano la scena.
Un bel campo gara, comodo, e pescoso, che mi ritroverà senza dubbio anche in uscite di pesca fuori calendario e con l’immancabile canna da siluro in pesca ma questa volta legata con una corda al cerchione dell’auto.
Se il campionato fosse terminato oggi saremmo salvi in 30° posizione ma c’è ancora una prova quella del Brian dove cercheremo quei punti salvezza per sperare di rimanere in serie A2.
Saluti a tutti. Alessandro Scarponi
GIANNI TIRELLI DOPO IL BAGNO CON UNA BELLA BREME
GIANNI TIRELLI IN AZIONE DURANTE LA GARA
SE NON VI AVESSI DETTO IL MOTIVO AVRESTE PENSATO AD UN UOMO IN CANALE TRASCINATO DAL PESCE
IL COMMENTO DI LORENZO TASSINARI
(Pesca Sport Ferrara Tubertini)
Allora Lorenzo, questo canale ti porta bene, dopo il mondiale dell’anno scorso un’altra perla in questa quarta prova della serie A2 nella quale domini con il maggior peso di giornata a Cavecchia. Dicci come hai fatto..
La mia gara è stata fatta sulla base di quello che avevo visto durante le prove, partendo con 5 pezzi di canna, dopo 10 minuti tutti gli altri erano usciti a pescare a 13 metri e così sono uscito anch’io.
Mi sono ricordato della pesca l’anno scorso al mondiale, e senza quella esperienza oggi non sarei riuscito a fare una pescata come quella che ho realizzato.
Ma cosa hai usato come alimentazione?
Guarda ti dico che ho fatto il fondo con sola pastura senza usare il fouille, ho pescato appoggiato e sull’amo ho innescato due bigattini morti alternati a tre fili di vdv.
Una gara come questa bisogna impostarla fin dalla pasturazione pesante, che è sempre determinante per la buona riuscita della gara, raccontaci la tua strategia..
Ripeto, io ho usato solo pastura con un pò di terra in mezzo e bigattini vivi e stirati in mezzo ma non ho assolutamente usato il fouille.
Quando mi calavano le mangiate scodellavo pastura e questo mi ha permesso di tenere sempre il pesce in zona pesca.
Con che galleggiante hai pescato?
Ho utilizzato quasi sempre la lenza da 2 grammi.
Che pesci ha preso per fare 6,400 kg?
Nel mio settore sono usciti diversi pesci grossi ma i miei erano quasi tutti di piccola da 1 a 3 etti salvo qualche esemplare di pochi etti.
Tu sei della Pesca Sport Ferrara con lo sponsor tecnico Tubertini, che pasture avevate deciso di usare?
Abbiamo usato la VDE classic specifica da breme e che ritengo sia una tra le migliori in circolazione.
Le proporzioni di terra e pastura per fare la gara sono state:
due pacchi e mezzo di Classic e un mezzo sacco di terra di fondo chiara.
Avevo preparato anche un pò di terra con fouille perchè in queste gare qua bisogna avere a disposizione tutto quello che serve anche se, lo ripeto non l’ho usata.
Nel prossimo fine settimana su questo canale ci sarà la finale del campionato italiano e quindi in molti saranno curiosi di conoscere la tua lenza..
La mia lenza è molto semplice, finale da 30 cm, un amo del 14 serie 2 opaca, avevo 3 pallini distribuiti a 12 cm l’uno e con la lenzaa 2 grammi i pallini sotto erano del n° 7.
Il bulk, quindi era ad una distanza di 45 cm circa dall’asola.
Ci dici dove hai pescato?
Si sono capitato a Cavecchia in quarta zona nel tratto largo.
Bene Lorenzo un’altra perla che si aggiunge ad altre che avrai accantonato, quindi un grande in bocca al lupo per le prossime competizioni.
IL COMMENTO DI MASSIMO BONETTI
(GPO Imolese Tubertini)
Ciao Massimo, intanto complimenti per la bella vittoria di oggi ottenuta con la tua squadra del GPO Imolese Tubertini, una bella prestazione da 8 penalità, raccontaci la tua gara..
Sono capitato a Garolda nel picchetto A7, primo settore che sulla carta è sempre difficile perchè combatti contro gli esterni, oggi è venuta fuori la pesca di qualche anno fa sul pesce piccolo, i due della squdra che pescavano a Garolda avevamo deciso di partire a 13 metri e poi quando ha smesso di mangiare ci siamo accorciati a 6/7 pezzi di canna.
Che pasturazione avete effettuato?
solo pastura per fare della macchia e poi solo della terra di somma per fare della macchia per attirare tutto il pesciolame piccolo.
Come avete alimentato durante la gara?
con regolarità ogni 15 minuti buttavamo terra con poco poco fouille.
Con che lenze hai pescato?
Ho usato lenze da 0,75 e 1 grammo perchè con un pò di vento e con l’acqua che leggermente muoveva potevo stare un pò più fermo.
Sull’amo?
un amo della serie 2 del 18 con innesco alcuni fili di VDV.
Voi che siete sponsorizzati Tubertini che pastura avete usato?
Noi a Garolda usiamo quasi sempre la Super Cup mentre a Cavecchia usiamo la Turbo Classic.
Complimenti per questa bella vittoria che vi proietta nelle posizioni alte della classifica..
Quest’anno la classifica è molto stretta e ci voleva una gara di spessore, adesso siamo secondi ma ancora tutto può succedere con il Brian.
IL COMMENTO DI FERRIGNO SALVATORE
(Team Bazza)
Complimenti salvatore per questa bella prestazione che come squadra avete ottenuto, come sono andate le cose per il team Bazza?
Intanto voglio citare i miei compagni di squadra che rispondono al nome di Bacci Gino, Macchiavelli Loris e Bergami Claudio oltre al sottoscritto.
Claudio Bergami ha pescato a Garolda facendo la peschetta corta mentre io al B1 ho pescato a 13 metri sfruttando molto la pasturazione con terra e molto fouille.
A Cavecchia hanno pescato Bacci e Macchiavelli ma non abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo, poi analizzeremo i perchè.
Che lenze avete usato?
per pescare fuori da 1,5 a 2 grammi mentre per la pesca corta 4×14 e 4×16.
Come è stato l’andamento della tua gara?
Io sono stato fuori per tre ore perchè vedevo che c’era pesca e ho alimentato con regolarità per tenere il pesce sul picchetto.
Hai pescato appoggiato?
Si a 13 metri mi sono messo sul fondo con tutto il finale compreso il pallino dell’asola quindi circa 50 cm.
Che amo hai usato?
un bel amo del n° 14 con un bel carico di vdv per evitare il disturbo delle bremettine piccole mentre chi ha pescato corto aveva un amo del 20 con innesco un vdv o un solo bigattino.
La pasturazione iniziale ha avuto diverse facce, chi ha fatto un gran fondo e chi un pò più povero per integrarlo a gara iniziata, la vostra qual’è stata?
Noi abbiamo fatto un fondo giusto per vedere come reagiva il pesce che significa tre litri di roba al massimo tra sotto e fuori.
La nostra pastura era molto liquida tipo pastura da alborella a macchiare e un’altra un pò più dura per fare il fondo che per me è consistito in sette palle e due palle di terra e fouille molto cariche.
Intendi ringraziare qualcuno a margine di questa gara?
Si voglio ringraziare il nostro sposnsor tecnico che è Bazza di Bologna che ci sostiene sempre per affrontare questo campionato.
IL COMMENTO DI RICCARDO FAVALINI
(GPO Imolese Tubertini)
Bene Riccardo ancora una volta ti ho nel settore e ancora una volta mi fai un bel primo. Complimenti per la tua vittoria adesso ci racconti come hai fatto?
Ho pescato a Cavecchia nella strettoia settore E che era l’ultimo della terza zona, con una pasturazione iniziale per fare il fondo con 8 palle di sola pastura senza nient’altro in mezzo.
Poi sempre a 13 metri ho scaricato altre 8 palle di sola somma e fouille e poi ho fatto il fondo anche sei pezzi perchè sembrava che la pesca ci fosse.
Alla fine la gara l’ho fatta tutta a 13 metri con una lenza da 1,5 grammi che avevo doppiato per pescare con una appoggiato tutto il finale e con l’altra a pelare il fondale.
Ho usato un amo del 16 serie 2 opaca innescando solo vdv. Ho preso tutto quello che potevo perchè avevo visto che non c’era una gran pescosità e in ultimo ho preso 5 – 6 pesci che sicuramente hanno blindato la mia vittoria di settore.
Hai girato le esche?
No solo e sempre ver de vase.
Pesci grossi?
Verso la fine ho preso una breme da 6 etti poi una cinquina di breme da 150 grammi e poi òper il resto tutti pesciotti da 20 grammi.
La tua pastura?
Noi abbiamo fatto 1 pacco di Turbo Classic con 1 pacco di terra di somma e uno di pane belga.
Bene Riccardo bravi per questa vittoria di tappa in attesa della gar del Brian..
Si sarà una gara veramente dura e noi cercheremo di fare la nostra parte fino in fondo.
IL COMMENTO DI PIER PAOLO MARINI
(Bellaria rimini Miramare Maver)
Partirei col dire che la gara e’ stata molto meglio di tutte le aspettative che c’erano all’inizio della settimana.
I pesci hanno risposto con appetito alle esche dei pescatori e sia a Garolda che a Cavecchia la pescata e’ stata a senso unico sulle breme senza dimenticare i carassi di modeste dimensioni che si son fatti sotto sponda a 5 pezzi di canna che in vari casi sono stati determinanti per il risultato.
Capito al settore c della terza zona al picchetto 9, sapevo che li la pescata sarebbe stata avara quindi imposto una pescata a raccogliere tutto a roubaisienne perche’ dalle prove era uscito fuori che rispetto alla peschetta corta, che tra l’altro consentiva un buon ritmo di catture, fuori la taglia era leggermente migliore.
La scelta e’ stata ottimale visto che sono stato incannato per tre ore consecutive senza pause consentendomi di portare alla pesa 2830 grammi che mi vale il secondo posto.
Portiamo a casa 16 punti, con un bel primo di Cevoli, il mio secondo e il terzo di Beldomenico e purtroppo un dieci del nostro capitano Barosi che e’ capitato in un picchetto “no” a Garolda che ha tentato il colpo grosso ma purtroppo non e’ andata come tutti ci saremmo aspettati.
Al di la di tutto siamo ancora a tre punti dal sogno elite e ci metteremo tutto l’impegno per assicurarci quel posto il prossimo ottobre in Brian.
Pier Paolo Marini aps Bellaria Rimini Miramare MAVER
IL COMMENTO DI ANDREA STAMBAZZI
(Amo santarcangiolese Colmic)
Eccoci qua Andrea ancora una volta a commentare un tuo successo, dopo la vittoria di Ostellato anche oggi ti sei ripetuto, sei in una forma strepitosa, sicuramente c’è tutta una impostazione di squadra e di società, i risultati non vengono da soli arrivano solo se dietro c’è tutta una strategia.
Raccontaci un pò questo miracolo Amo santarcangiolese..
Mah che dire, la gara è stata molto difficile se non altro dal punto di vista fisico perchè con questo caldo mi sono distrutto, personalmente mi sono bevuto tre litri e mezzo di acqua,.
La nostra gara l’abbiamo impostata per prendere più pesci possibili senza guardare la taglia è andata bene..
Una gara inizia sempre 10 minuti prima del giù le canne con la pasturazione, che tipo di scelta avete adottato voi dell’Amo per la pasturazione pesante?
Abbiamo fatto un gran bel fondo iniziale sia sulla 6 pezzi che sulla 13 metri dove li abbiamo messo giù non meno di 10 litri di roba, un bel fondo che durasse per le intere tre ore di gara per evitare di alimentare di continuo.
Che tipo di mix avete usato per il fondo iniziale?
Abbiamo usato la Speedo della Colmic chiara con terra di somma in mezzo e a parte altra terra di somma con fouille.
La tua partenza come l’hai fatta?
Sono partito a 6 pezzi di canna, e la scelta è stata giusta perchè a 13 vedevo gli altri che non partiva, quindi la scelta è stata giusta, ed ho fatto subito 20 pesci e avere in nassa 20 pesci subito nella prima mezz’ora è un bel vantaggio, infatti quello che ne aveva di più ne aveva 5, e poi quando ho visto che la pesca partiva, ero nel settore esterno, sono uscito a 13 metri anch’io.
La tua lenza?
Sono partito con un galleggiante da 1,5 grammi con amo del 16, e ho finito con la stessa lenza. Sull’amo ho messo sempre tre fili di ver de vase e il cagnotto non l’ho mai toccato. Certamente chi l’ha usato ha preso pesce grosso e si vedeva che li prendevano con breme da 2 etti, ma io ho tirato diritto per la mia strada e chiudo con 96 pesci per 4600 grammi di peso.
Bene Stambazzi, siete sempre ai vertici della classifica, vi aspetta un finale di fuoco sul Brian ..
Eh si nel Brian ci aspetta una bella gara..
Già, perchè voi siete molto pericolosi su quel canale..
Mah credo che lassù sono tutti pericolosi. devo fare i complimenti al nostro Presidente Piero Fabbri che come al solito non sbaglia mai una virgola, infatti oggi mi ha dato due , tre dritte che mi hanno permesso di fare il primo in un settore esterno, quindi complimenti anche lui.
Hai detto tre dritte, svelane almeno una..
Mah guarda quella della pesca corta la prima mezz’ora ad esempio, io forse sarei partito subito a 13 e invece i primi 20 pesci sono per merito suo. Infatti vinco con mezzo chilo di vantaggio sul secondo e sono stati quei pesci presi all’inizio nella prima mezz’ora.
UN PO’ DI FOTO RICORDO
(a cura di Simone Ravizza)