IL “SECCHIO” DI PANDORA: Considerazioni sul problema “Secchi” durante i giorni di prova
Nella mitologia greca il vaso di Pandora conteneva tutti i mali del mondo e una volta aperto questi mali sono usciti colpendo gli uomini che fino a quel momento avevano vissuto come Dei.
Con le dovute proporzioni anche nella pesca esistono vasi, o meglio secchi, che nei giorni di prova provocano sovente “mali”, discussioni e delusioni.
Sto parlando della diffusa pratica di occupare con i secchi buona parte della sponda nei giorni antecedenti la gara risparmiando ai compagni di squadra indegne levatacce.
Comportamento sicuramente amichevole nei confronti dei compagni di squadra ma che stride un pochino con la sportività nei confronti degli altri agonisti.
Con la diffusione di questa pratica si è creata una corsa ad accaparrarsi il posto costringendo una parte dei pescatori a levatacce indegne.
Con questo articolo vorrei fare una specie di “sondaggio” per trovare eventuali soluzioni a questo problema.
La federazione ha già fatto qualcosa cercando di organizzare le gare importanti in concomitanza così da evitare che in una determinata data i garisti di più zone siano liberi per le prove sullo stesso campo gara.
Il problema si è attenuato ma non si è risolto, vuoi perché in prova ci vanno anche amici, parenti, e chi più ne ha più ne metta, vuoi perché in certi periodi i campi gara sono martellati con gare ogni domenica e ormai tutti vanno a provare il campo gara anche nelle settimane antecedenti la competizione, non solo quelli delle categorie superiori ma anche i garisti delle categorie “più basse” (passatemi il termine).
Ho provato a pensare ad una eventuale soluzione e me ne sono venute in mente diverse, ognuna con vantaggi e svantaggi. Proverò qui di seguito ad elencarle chiedendovi di commentarle o migliorarle.
1 – GARA DI PROVA AL SABATO
Organizzando una gara di prova al sabato con diritto di prelazione per i partecipanti alla gara della domenica tutti avrebbero diritto ad un posto per pescare.
Se i partecipanti dovessero essere in sovranumero verrebbero esclusi “amici e parenti”, se dovessero essere sottonumero rispetto ai posti disponibili i picchetti esterni verrebbero lasciati a chi vuole pescare senza gareggiare.
Gli svantaggi sarebbero che ci vorrebbero persone disposte a lavorare per organizzare la gara anche al sabato, che gareggiando si finirebbe col tralasciare alcune prove o esperimenti per inseguire il risultato e che i componenti di una squadra non riuscirebbero a provare tutti assieme.
2 – ACCESSO CONSENTITO SOLO AI GARISTI
I vantaggi di questa soluzione sarebbero che in ogni caso si troverebbe un posto per pescare ma ci vorrebbe comunque qualcuno che controllasse chi ha diritto e chi no.
Inoltre la corsa mattutina sarebbe ridotta, ma bisognerebbe comunque correre per accaparrarsi i posti migliori. E se alcuni volessero pescare tutti vicini? Il problema secchi tornerebbe alla ribalta.
3 – DIVIETO DI METTERE I SECCHI
Soluzione drastica e problema risolto. Si potrebbe appesantire il sistema delle penalizzazioni con penalità alla squadra interessata all’infrazione. Non risolve il problema delle levatacce, lo estende solo alla totalità dei garisti.
E’ una regola democratica, ma se qualcuno volesse pescare vicino ai propri compagni di squadra chi va a prendere fuillis e ver de vase?
4 – POSSIBILITA’ LIMITATE AD UN SECCHIO MASSIMO PER PERSONA
Non risolverebbe problemi di sovraffollamento né di levatacce ma permetterebbe al socio che magari ha difficoltà ad arrivare presto per svariati motivi o che magari deve reperire le esche di trovare un posto per pescare.
5 – SORTEGGIO DEI BOX PER LE PROVE
E’ una soluzione già sperimentata con successo in competizioni di alto livello tipo finali dei campionati italiani. Il problema è che in una competizione di più di 200 persone l’organizzazione delle prove non è così semplice.
Inoltre non accontenterebbe chi vuole assolutamente pescare nella propria zona.
Ovviamente nelle gare divise tipo Medelana/Ostellato oppure Ca’Vecchia/Garolda verrebbero sorteggiati due mini box.
Non ho ben capito il motivo ma sembrerebbe che questa soluzione non sia percorribile in tutti i campi gara perchè alcuni fiumi sono acque pubbliche e quindi devono essere dosponibili anche per i non garisti.
Queste sono solo alcune soluzioni, attendiamo vostre idee o migliorie alle proposte sopra riportate.
Da parte dell’amministrazione di Match Fishing c’è inoltre la volontà di organizzare, a margine dell’Italian Master e della festa Pesca in Piazza del 12 novembre a Ostellato, una assemblea nazionale degli agonisti alla quale hanno già dato la disponibilità a partecipare alcuni dirigenti della federazione del Comitato di settore per un confronto su questo e altri argomenti.
Questa disponibilità, è la dimostrazione che la federazione non è un ente astratto ma è fatta di persone disponibili al dialogo e che hanno la volontà di migliorare le cose, anche con i vostri suggerimenti.
Ah, dimenticavo: il vaso di pandora è stato richiuso trattenendo al suo interno solo la speranza.
La terra era un luogo bruttissimo, ma una volta riaperto il vaso di pandora e fatta uscire la speranza le cose sono notevolmente migliorate.
Allora apriamo il nostro “secchio di Pandora” e lasciamo uscire la speranza che si trovi una volta per tutte una soluzione a questo problema che possa essere gradita a tutti.
Per Match Fishing Luca Caslini.
CAMPI DI GARA SEMPRE PIU’ STRETTI
NELLA FOTO UN TRATO DEL CAVO LAMA STRAPIENO DI PESCATORI
LUCA CASLINI DI MATCH FISHING PROPONE QUESTO INTERESSANTE SONDAGGIO
DITE LA VOSTRA!
Sul problema “secchi” abbiamo sentito il parere di
Maurizio Natucci
responsabile del Comitato di settore FIPSAS:
Natucci, uno dei problemi più sentiti dagli agonisti è quello dei secchi messi lungo un tratto di canale per precettare più posti di pesca a favore di compagni della stessa società.
In alcuni campi gara è capitato di vedere agonisti arrivare sul campo gara e poi tornarsene a casa perché non c’era posto per pescare.
E’ accaduto ad Ostellato Covato ma soprattutto e spesso sul Cavo Lama.
Come pensa di farvi fronte la Federazione?
Vedi dove i campi gara sono gestiti dalla federazione problemi in teoria non ce ne dovrebbero essere, perché con l’aiuto delle società organizzatrici la cosa è risolvibile attraverso un pre sorteggio del campo gara il giorno prima.
Il problema c’è dove non abbiamo in gestione i campi gara e le acque sono pubbliche, in quel caso non riusciamo a farvi fronte perché tutti hanno libero accesso alle acque pubbliche e il diritto di andare a pescare quindi non possiamo pensare di picchettare il campo gara al sabato a favore di coloro che devono andare a provare per una gara; anche perché per esempio in Cavo Lama la Fipsas ho solo un certo numero di giornate all’anno per potervi organizzare gare e quindi queste andrebbero a ridursi drasticamente se prenotassimo il campo gara anche il sabato per effettuare le prove.
Ma allora sul problema dei cosiddetti secchi per evitare continue discussioni sui campi di gara come pensate di risolvere la questione?
Intanto devo dire che già da quest’anno il problema è migliorato di parecchio, cioè i secchi c’erano ancora non è che fossero spariti, ma perlomeno il sabato prima della gara c’erano solo quelli della gara del giorno dopo.
Mettendo alcune gare in concomitanza, come abbiamo fatto quest’anno, abbiamo avuto il vantaggio che i pescatori sono stati distribuiti su più campi gara e quindi è venuta a meno la conflittualità.
Purtroppo è vero in passato si è verificato che le serie minori venivano penalizzate dai concorrenti delle serie maggiori solo per il fatto che magari la domenica dopo c’era una gara di serie maggiore e quindi tutti erano li a provare il campo gara e così si creava il problema.
Poi si verificava che quelli delle serie maggiori avevano in uso il fouille e ver de vase quelli delle serie minori no e così altri conflitti perché gli uni danneggiavano gli altri.
In Lama se ci sono 250 posti nel tratto centrale non possono starci in 350 come si è verificato alcune volte e quindi chi aveva la gara il giorno dopo rischiava di non trovava posto.
Comunque a parte Peschiera e il Brian che sono campi di gara che gestiamo direttamente come federazione altri non ne abbiamo ed è difficile quindi organizzare il campo gara per le prove con l’assegnazione dei box.
Tutti sono sempre pronti a criticare l’operato della federazione ma nessuno ha detto ad esempio che quest’anno le premiazioni delle gare organizzate dal comitato di settore, a parità di costo d’iscrizione dell’anno precedente, con l’abolizione delle winner card, sono cresciute a favore sia del pescatore sia per la società organizzatrice, quindi con maggiori risorse a favore delle società che organizzano si potrebbe anche cercare di fare qualcosa per migliorare la questione coinvolgendole già dal sabato.
Ma questo non sempre è fattibile perché per far trovare il campo gara picchettato al sabato occorre andare a picchettare il giovedì o venerdì e con la gente che lavora non è fattibile.
Sul Cavo Lama pare che la provincia intenda dare alla FIPSAS dieci giornate all’anno per organizzare gare, così come 3 o 4 anni fa aveva vietato l’uso del ghiaino. Cosa pensa di fare la FIPSAS contro queste restrizioni?
È già successo in passato e la FIPSAS abbia chiesto ed ottenuto deroghe a questi divieti.
La nostra motivazione è che questi campi di gara per noi sono indispensabili per svolgere l’attività della federazione per le gare importanti ovvero quelle che partono dal regionale in su.
Con la Provincia di Modena abbiamo dei buoni rapporti e quindi credo che risolveremo il problema senz’altro.
C’è un altro punto da chiarire, per il quale la Sezione di Modena si sta già dando da fare, ovvero chiarire meglio quel punto che recita “vietato trattenere il pesce”.
Dobbiamo specificarlo anche per non avere problemi con le guardie la questione va interpretata infatti trattenere pesce non significa portarlo a casa ma trattenerlo dentro le nasse e poi liberato poiché nei campi di gara vige il catch and release.
Bene Match Fishing ringrazia Maurizio Natucci per le dichiarazioni rilasciate e adesso la parola passi ai lettori agonisti per i commenti e contributi.
Con questo spirito di dialogo e confronto aperto a tutti, come se fossimo in una assemblea pubblica, ci prefiggiamo lo scopo di costruire idee e migliorare le cose nel nostro mondo della pesca agonistica.
Quindi vi invito a non perdervi in inutili polemiche ma a contribuire nel modo migliore e costruttivo, perchè la FIPSAS in fondo siamo tutti noi e non solo quelli che sono stati eletti.
Alessandro Scarponi