MONDIALI SENIORES: LA GARA DI JACOPO FALSINI

Jacopo ha fatto un buon fondo iniziale con una dozzina di bocce di pastura buttate a mano circa un metro piu’ corto della linea dei 13 metri.

Ad occhio queste palle sono apparse alcune più dure, altre più morbide, segno che molto probabilmente il nostro nazionale ha cercato di fare in modo che la pastura lavorasse in tempi differenti.

Poi avanti e indietro con il cupping kit, prima una ventina di palle a 13 metri esatti, poi sei o sette palle a sei pezzi di canna, per curare anche la pesca sotto nel caso si blocchi la pesca fuori.

Pronti via, inizia la gara ed il nostro azzurro parte con il freno a mano leggermente tirato.

Ma non c’è da preoccuparsi perchè la pescosità è parca per tutto il settore ed una sponda d’eccezzione, il campionissimo Luigino Sorti, rassicura il nostro atleta.

Si tiene sempre d’occhio l’inglese Shipp Desmond, che pesca a pochi picchetti di distanza ed anche lui per l’occasione non si è fatto mancare nulla presentando come spondino, udite udite, un certo Steve Gardener.

A sorpresa però la gara dei due superfavoriti sembra essere minacciata dall’olandese, sorteggiato nel mezzo dei due campioni, che inanella pesci con regolarità mostruosa, tutti di buona taglia.

Il nostro Jacopo cambia spesso punta, con la speranza di prendere il ritmo ma i pesci non ne vogliono sapere di mangiare con continuità e si alternano momenti buoni a pause preoccupanti.

Dopo 35 – 40 minuti ecco le prime scodellate. Anche il nostro Jacopo comincia ad alimentare il picchetto con una o due palle ogni 10 – 15 minuti, ritmo che manterrà fino a fine gara.

Passa la prima ora ed il nostro campione è li’ tra i primi, non davanti a tutti ma se la gioca. Metà gara e la musica è sempre la stessa. L’olandese cattura con regolarità, 14 pesci all’ora.

Il nostro Jacopo a numero di pesci è davanti, ma la taglia non lo aiuta. Ce la giochiamo in quattro con Ungheria ed Olanda leggermente davanti ed Italia ed Inghilterra ad inseguire.

Nella terza ora ci vorrebbe un colpo da campione e Falsini lo centra subito. Aggancia una bella carpotta di quasi due chili. Jacopo sa che è un jolly e la porta a riva con grande calma, senza forzare.

Ormai ci siamo, il guadino è pronto la carpa sembra stanca ma improvvisamente il terminale cede di schianto. Qualcuno da dietro commenta: l’ha forzata troppo. “Impossibile” ribatto subito.

Il finissimo elastico, presumibilmente uno 0,9 usciva dalla punta non più di un metro, questo è forzare un pesce?!?!? probabilmente durante la lotta il terminale ha strisciato contro qualcosa sul fondo e si è segnato.

Questa non ci voleva. Dopo la carpa Jacopo alterna pesci presi a pesci slamati e perde un po’ il ritmo.

Probabilmente il casino fatto dalla carpa ha disturbato un poco il picchetto e le mangiate sono meno sincere. Arriva l’ultima ora.

Quel piccolo omento di debacle ha fatto retrocedere un pochino il nostro nazionale che deve assolutamente sfornare un altro colpo da campione. Mancano dieci minuti alla fine ed il buon Falsini estrae dal cilindro due belle bremotte che potrebbero portarlo in cima alla classifica.

Alla pesatura si nota subito che sia l’Ungherese che l’Olandese hanno dei bei pesci in nassa ed infatti entrambi superano i 13 chili. L’inglese si ferma ad 11 circa ed arriva il turno del campione Fiorentino.

L’ago della bilancia si ferma oltre i 12 kg, ottimo, l’inghilterra è dietro, ma resta il rammarico per quel pesce perso a guadino che avrebbe voluto dire vittoria sicura. e vabbè, la pesca è così, certo che senza il colpo magico delle due bremotte a pochi minuti dalla fine l’Inglese avrebbe potuto avvicinarsi troppo.

Quindi grandi complimenti a Jacopo Falsini e a tutti gli azzurri, che grazie al piazzamento di giornata ci fanno sognare per domani…..

Luca Caslini di Match Fishing

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