MONDIALI SENIORES: LA GARA DI ANDREA FINI

Andrea sa di giocarsi il titolo di campione del mondo individuale, dopo il bel peso realizzato nlla gara 1 del sabato (20kg).
Prima del via gli si legge un po di tensione sul volto, ma è una tensione positiva, l’occhio è vispo come sempre e l’umore è buono.
Il botto indica che è l’ora di preparare le palle di pastura ed è proprio questo il momento che aspetta il pubblico nella speranza di cogliere l’alchimia giusta per avvalersene in futuro, ma Fini prima di mischiare terra e fuil si prepara un paravento con due ombrelloni togliendo la speranza di scorgere qualcosa a chiunque.
In queste gare meglio non dare indicazioni.
E’ il via, la sirena suona, si parte con la pasturazione pesante, conto 12 palle di pastura scurissima e non molto stretta seguite da otto palle di “pongo” il tutto della dimensione di un pompelmo, poi lo scodello, qui Andrea è un fenomeno perché scodella almeno venti palle a 13 mt e 7/8 a 6 pezzi, non ho visto nessun’altro nel settore riuscire a dare tanta roba così velocemente.
Incomincia la gara, Andrea come più o meno tutti parte con un galleggiante da 1 gr, ma a differenza degli altri parte con pochissimo appoggio al fondo ed inanella una serie di breme di taglia media 2/300 gr, al contrario degli avversari che catturano placchette da 50/70 gr é in questa fase iniziale che accumula un vantaggio tale da gestire la gara con più serenità.
A spalla non c’è uno qualunque, ma un certo Walter Tamas, ex campione del mondo che si da da fare, ed a un certo punto mette in difficoltà Andrea che ha un rallentamento nelle catture, più a valle c’è l’inglese Stuart Conroy uno col quale non si scherza, infatti poche catture ma di taglia rilevante.
Andrea resiste spigolando il più possibile, poi infila anche lui un paio di pesci di taglia, è alla terza ora che si inserisce prepotentemente Conroy catturando prima un siluro di circa 1 kg che però deve ributtare perché non valido (questa regola ha lasciato perplesso più di qualche persona) poi subito dopo un carassio da 2 kg, poi subito dopo una breme da 1,5 kg, e buon per Andrea che un paio di carpe over size gli spezzano la lenza, neanche il tempo di respirare che il finlandese Lindberg Harri ultimo del settore attacca un carpone esagerato che alla pesa risulterà di 8240 gr.
È in questi frangenti che si esalta un campione, perché Andrea ancora non lo sa ma è lui il nuovo campione del mondo.
E’ lui che succede nell’albo d’oro a tanti nomi di prestigio che hanno fatto la storia come Marcel Van Den Eynde, Bob Nudd, Alan Scotthorne, e altri ancora.
Cosa fare? Manca poco alla fine, su consiglio della sponda Stefano Premoli decide di rimanere nella pesca dei piccoli pesci e cercare di prendere su tutto perché un pescetto può fare la differenza ed infatti allo sparo dei 5 minuti riesce a catturare due bremette che gli faranno vincere il Mondiale per pochi grammi di differenza sull’ungherese che pesca nel settore C.
Complimenti ad Andrea, un pescatore che merita il titolo oltre che per la bravura anche per la simpatia, un pescatore che dopo anni di gavetta si guadagna il posto nella nazionale e dimostra di meritarselo tutto, lo dimostra al mondo.
Davide Galeotti

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