MONDIALI SENIORES: LA GARA DI UMBERTO BALLABENI
Umberto grazie al primo di ieri oggi si gioca il titolo non solo a squadre, ma anche a livello individuale.
Alla partenza il campione azzurro butta una dozzina di palle di pastura leggermente più corte rispetto alla linea di pesca.
Poi butta sette/otto palle di terra a mano sulla linea dei 13 metri e ne scodella una ventina sempre sulla stessa linea.
Poi viene sotto e prepara il fondo anche a sei pezzi.
Pronti, via, suona la sirena e finalmente si inizia a pescare.
Il nostro Umberto parte subito forte e mantiene un buon ritmo sia nella prima che nella seconda ora.
Come numero di pesci è davanti a tutti ed anche la taglia non è male.
Comincia la terza ora e la taglia diminuisce.
Il resto del settore però è quasi completamente fermo quindi anche le breme piccole possono andar bene.
Sul finire della terza ora con il nostro azzurro davanti a tutti il rappresentante della compagine Belga, penultimo di gara attacca un pesce davvero gigante.
Noto subito che utilizza una canna da carpe con un grosso elastico cavo, credo un 2,8 a occhio e croce.
Ben presto si forma dietro di me un nutrito gruppo di persone.
Mi avvicino per fare qualche foto e da dietro mi chiedono: “si vede? cos’è?”.
Non riesco a vedere, ma si tratta sicuramente di un pesce enorme.
“Speriamo sia un siluro”, mormora qualcuno cosciente del fatto che i siluri in questa competizione non sono validi.
Esce dall’acqua una bocca enorme, è tonda ed ha le labbra rosse.
E’ una splendida carpa regina.
Ancora pochi istanti e la carpa finisce nel guadino.
Il pubblico sportivamente applaude anche se la sensazione è che questo pesce metta in ginocchio il nostro Umberto nazionale.
Infatti alla pesa la carpa del belga (che pesata sarà di 8,96 kg!) risulterà determinante con il campione fiammingo Guido Nullens che supera il nostro atleta di meno di 3 kg.
A fine gara avvicino Ballabeni che mi confessa tutto il suo sconforto per l’accaduto.
Dice che avevano studiato la gara nei minimi particolari, pasturando più corto poichè nella zona pasturata veniva a mancare ossigeno nell’acqua e creando una “killer zone” leggermente più lungo dove pescare.
Nell’ultima ora poi l’ossigeno nella zona adiacente al fondo andava aumentando grazie al sole che favoriva la fotosintesi delle alghe, ma nella giornata odierna, complice il maltempo, nell’ultima ora la luce si è spenta con le breme che si sono davvero fatte difficili da pescare.
Mi spiega che ha pescato con una lenza molto aperta e leggera sotto, poichè nelle prove avevano visto che alle breme in questi giorni piaceva una discesa dell’esca verso il fondo molto morbida e naturale.
Mentre Umberto mi spiega la sua pescata si avvicina il Belga della carpa gigante.
Stringe la mano a Ballabeni e gli dice “I’m sorry”!!!! Si è scusato!!!! Umberto risponde che non deve scusarsi e si complimenta a sua volta per la splendida cattura.
Un bellissimo esempio di sportività che rende grande onore alla nostro sport.
Sicuramente Ballabeni avrà un po’ di rammarico per quella cattura fuori misura, ma questa è la pesca e chissà nella sua lunga carriera quante situazioni simili avrà già visto il campione azzurro.
Peccato, ma nella sfortuna resta comunque la soddisfazione che a livello individuale a vincere è stato comunque un italiano, quindi alla fine può andare bene anche cosi’.
Complimenti Umberto, sei un vero campione.
di Luca Caslini di Match Fishing e Pesca In
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GUIDO NULLENS E LA SUA REGINA