CLUB AZZURRO: IN FISSERO VOLA SIMONE CARRARO
Il Fissero Tartaro a Cavecchia ha ospitato la terza e quarta prova del Club Azzurro seniores.
Le gare per la verità dovevano essere effettuate nel tratto situato a Garolda ma l’impraticabilità dello stesso ha reso necessario uno spostamento delle gare, all’ultimo momento, a Cavecchia.
La tecnica obbligatoria della canna inglese e del fouille e ver de vase come esche ha elevato il tasso di difficoltà della pescata ma d’altra parte queste competizioni, servono proprio per far crescere il tasso tecnico degli agonisti in previsione di sfide importanti come quelle richieste dalla maglia azzurra.
Come non ricordare d’altra parte il mondiale vinto dalla nazionale in Ungheria quando abbiamo sfoderato una prestazione coi fiocchi pescando proprio all’inglese?
Ecco magari potrà sembrare banale ricordare questo particolare ma come hanno sempre sostenuto i dirigenti della Federazione lo scopo del Club Azzurro è proprio quello di formare i nostri pescatori per l’attività agonistica di alto livello.
Uno che decide di far parte del Club Azzurro sa cosa lo aspetta e quali sono gli obiettivi finali.
Il Club Azzurro porta alla maglia azzurra e quindi è giusto che in questo campionato sia elevata l’asticella delle difficoltà per selezionare, attraverso la classifica, le migliori lenze italiane in previsione della maglia azzurra.
Simone Carraro è stato l’unico ad avere vinto entrambe le prove in Fissero dando dimostrazione di avere ben interpretato la pesca all’inglese sulle breme mantovane.
I primi tre posti della classifica sono momentaneamente occupati da alcuni big che rispondono al nome di:
1 CARRARO Simone Lenza Emiliana (Tubertini) BO 7,00
2 BRUNI Alessandro S.P.S. Ravanelli (Trabucco) CR 7,00
3 PRANDI Giuliano Lenza Emiliana (Tubertini) BO 9,00
Stoppers Club Azzurro Seniores 2011
statistiche club azzurro 4 prova
MOMENTI DEL CLUB AZZURRO
A CURA DI DAVIDE GALEOTTI
I GALLEGGIANTI DI SIMONE CARRARO
Il passaggio delle bettoline è sempre un danno per l’azione di pesca, oltre a muovere una massa d’acqua enorme che distrugge il fondo iniziale di pastura su cui attirare i pesci, favorisce il distacco di erba e di alghe dal fondale tanto da ostacolare la pesca come è successo nel tratto di Fissero a Garolda.