M. F. CUP: A FABRIZIO CALOSI LA 1° COPPA E TANTI APPLAUSI!

Il 1° Match Fishing Cup è una gara di pesca al colpo sul fiume Tevere nata come idea solo poche settimane fa e nonostante il breve lasso di tempo a disposizione ne è venuta fuori una manifestazione agonistica dal sapore di una bella festa.

Certamente il tutto non sarebbe mai stato realizzato se non ci fossero state persone disponibili e appassionate come gli amici della FIPSAS di Perugia (per la cura dei sorteggi) e l’instancabile Sandro Zucchini dell’omonimo negozio che ha sponsorizzato la gara.

Abbiamo avuto poco tempo fer fare meglio e state certi che, vista la grande richiesta pervenuta, il prossimo anno nella seconda edizione ci riusciremo coinvolgendo le aziende del settore per presentare i nuovi prodotti.

Alcune ci hanno già dato la disponibilità e se altre fossero interessate saranno il benvenute.

Avevamo paura delle piogge, che per fortuna non sono arrivate, e al contrario abbiamo trovato una splendida giornata che via via che passavano le ore si è trasformata in una memorabile giornata.

Come si fa a non rimanere ammaliati da un fiume così bello, come si fa a non rimanere contagiati dai sorrisi di soddisfazione dei pescatori in gara, dai numerosi spettatori arrivati per l’occasione.

Il primo Match Fishing Cup nasce così sotto la migliore stella, con una giornata da incorniciare, tanto che in molti si mordono ancora le mani per avere scelto altri lidi.

Il Tevere di oggi, Signore e Signori, è stato unico e straordinario.

Il Tevere di oggi ha sbalordito tutti, la pesca con la “P” maiuscola ha trionfato e anche chi non è andato a podio ha comunque dispensato commenti positivi.

Queste sono giornate che fanno bene alla nostra passione e state certi che ci riproveremo anche il prossimo anno magari facendo ancora meglio.

Lo merita questo fiume, lo meritano i tanti agonisti del nord, del centro e del sud Italia, lo merita chi crede che la pesca non siano solo breme, lo merita chi ha creduto in questo progetto, lo merita chi da anni lavora per rendere ospitale questo salotto da pesca, lo meritano gli ultimi cavedani da gara sempre generosi con i concorrenti.

Certamente questo fiume non ha sempre le caratteristiche di un campo gara “industriale” della serie butta e prendi, arriveranno anche giorni meno fruttuosi che si possono accettare comunque senza drammi proprio perchè si conoscono le caratteristiche di un fiume.

Infatti non sarà sempre novembre, mese che da un pò di anni ha saputo regalarci belle giornate di pesca al contrario invece di rigide e avare primavere.

Questo Tevere, è un sogno perso e poi ripreso e oggi il sogno, quello che ogni pescatore nutre ogni volta che all’alba si alza con l’ansia di vedere l’acqua davanti ai suoi occhi, è divenuto realtà.

Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno.

Alessandro Scarponi

VISUALIZZA LE FOTO DEI PROTAGONISTI

Nel frattempo vi offriamo la visualizzazione delle classifiche.

Podio Assoluti

1° assoluto: Calosi Fabrizio N. Lenza Montecatinese kg. 10,960

2° assoluto: Solfanelli Marco P. C. Bastia kg. 10,400

3° assoluto: Vaselli Francesco Vasca Azzurra Pappiana kg. 9,860

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ALESSANDRO SCARPONI, FABRIZIO CALOSI E LUCA CASLINI

MATCH FISHING CUP AD UMBERTIDE
TESI DI LAUREA SULLA PESCA DEL CAVEDANO

di Luca Caslini

Si è conclusa questa prima edizione della match fishing cup ed in bocca rimane il dolce sapore della splendida giornata passata sulle sponde del Tevere.
La giornata è stata splendida, il pesce ha risposto benissimo e grazie all’aiuto di Sandro Zucchini dell’omonimo negozio di pesca e dei ragazzi della Fipsas di Perugia la gara si è svolta pefettamente.
I garisti impegnati hanno avuto diverse alternative di pesca e chi ha saputo interpretare al meglio il picchetto è riuscito a portare a casa un piazzamento.
La partenza della gara è stata fatta da tutti sulla linea dei tredici metri pescando con lenze molto leggere ad ami piccoli, pasturando con bigattini sfusi lanciati a fionda.
I cavedani hanno risposto subito alla grande e dopo un quarto d’ora di gara quasi tutti i pescatori avevano già qualche pesce nella nassa.
Dopo i primi pesci presi sotto punta le mangiate sono leggermente calate e l’alternativa per tutti è stata quella di allungarsi leggermente alla ricerca di qualche mangiata un paio di metri oltre la linea della rubasienne.
Qualcuno è riuscito a concludere la gara così, realizzando pesi di tutto rispetto.
Chi ha avuto meno fortuna ha dovuto cercare delle alternative.
La più gettonata è stata la pesca all’inglese in prossimità della sponda opposta. Così facendo molti pescatori hanno arrotondato il loro bottino con pesci che molto spesso erano intorno al kg di peso.
Un’altra alternativa è stata quella della pesca corta dando bigattini a mano.
Questa pesca ha regalato qualche bel pesce anche se quella all’inglese è apparsa più redditizia.
Facciamoci ora raccontare la gara da chi l’ha vissuta sulla propria pelle, con risultati di tutto rispetto.

INTERVISTA A VASELLI FRANCESCO

VASCA AZZURRA PAPPIANA

TERZO ASSOLUTO CON 9,860 KG

Allora Francesco, oggi un ottimo primo di settore ed un terzo assoluto con un peso di primissimo ordine. Vuoi dirci qualcosa della tua pescata?

Ho pescato nel quinto settore del campo di gara. La mia pescata è stata prevalentemente a bigattino, sia innescato sull’amo sia per quanto riguarda la pasturazione. Ho fiondato e pescavo a stendere con lenze molto leggere da 4×10 o 4×12.

Hai pescato molto appoggiato?

No, appoggiavo pochissimo, cinque o dieci centimetri al massimo con una piombatura abbastanza chiusa.

Dicevi di aver pescato stendendo la linea. E’ stato così tutta la gara o hai pescato anche sotto punta?

Sotto punta ci ho pescato solo all’inizio, ma non per molto. Poi il pesce si è allungato di qualche metro e l’ho trovato su quella linea per tutta la gara. Tieni presente che ho pescato con un paio di metri di banda ed ogni volta che riuscivo a stendere perfettamente la linea vedevo la mangiata. Ho notato che i pesci volevano i bigattini ed in tutta la gara ne ho fiondati un paio di chili.

Hai catturato solo cavedani?

Fondamentalmente sì. Ho catturato anche una carpetta sui sette etti quando ho pescato per una mezz’ora sotto i piedi ma per il resto tutti cavedani, alcuni medio piccoli ma altri di ottime dimensioni con esemplari che superavano il kg di peso.

INTERVISTA A MARCO SOLFANELLI

P.C. BASTIA

SECONDO ASSOLUTO CON 10,400 KG


Marco Solfanelli, un secondo assoluto ad un soffio dal primo. Cosa ci racconti della tua gara?

Oggi la gara è stata bellissima perchè il pesce era in piena attività. Credo di aver sbagliato la prima mezz’ora di gara poichè ho pescato solo con dei pinkie. Poi ho cominciato a pescare con due bianchi fiondando molto ho preso dei bei cavedani pescando quasi sempre sotto punta appoggiando abbastanza. Dopo un ora e mezza di gara la pesca si è fermata e sono uscito con l’inglese prendendo quattro cavedanotti. Poi sono tornato sotto ho preso una bella carpa ed alcuni cavedani. Poi a mezz’ora dalla fine ho preso un’altra carpetta e poi ancora due cavedani. E’ stata una gran bella pescata poichè sono riuscito a vedere delle tirate fino alla fine, anche dopo quattro ore di pesca.

Che tipo di lenze hai usato?

Oggi ho pescato con degli ami del 23 WB legati su un terminale dello 0,08. La grammature che ho utilizzato andavano da 0,20, 0,30 fino ad un massimo di 0,50. Ho pescato ben appoggiato, 30/40 cm circa. Ho preso i pesci sia pescando al contrario e lasciando correre la lenza sia trattenendo ma comunque facendo in modo che l’esca restasse in terra.

Vuoi dirci qualcosa su questo campo di gara che oggi si è rivelato veramente all’altezza di competizioni importanti…

Questo campo di gara ha sempre dato il massimo, il problema è che è abbastanza sfortunato poichè incide molto il fattore climatico. Basta un grande temporale e si rischia di non riuscire a pescare. Negli ultimi due anni quando siamo riusciti a pescare senza la sfortuna di temporali che intorbidissero l’acqua abbiamo fatto la “vera” pesca dei cavedani con qualche rara carpa e qualche barbo. Ultimamente il fiume è perfetto perchè non c’è disturbo di pesciolame, ti permette di pescare con lenze leggere, fine ed il pesce risponde bene al bigattino. Il campo gara è stupendo, peccato che se il tempo decide di mettersi di traverso può fare un grosso temporale e ti lascia a casa.

Mi è sembrato di vedere che nonostante il fiume sia particolarmente ricco di pesce la pesca sia abbastanza tecnica ed i cavedani bisogna saperli pescare. Se altri posti sono stati definiti “università della pesca” anche qui mi sembra che non si scherzi affatto…

Questo è un campo di gara dove il pesce devi davvero saperlo pescare. Anche per quanto riguarda la pesca delle carpe, a meno che te ne vengano sotto tante devi pescarle molto fine altrimenti non le prendi. Inoltre è un posto che ti dà sempre delle alternative. La pesca sotto punta, a stendere, corta o all’inglese. Qui non puoi mai partire da casa con l’idea di fare una pesca e fossilizzarti su quella. Ogni giorno è una pescata diversa e devi saper “leggere l’acqua” per far fruttare al meglio la pescata.

INTERVISTA A CALOSI FABRIZIO

NUOVA LENZA MONTECATINESE

PRIMO ASSOLUTO CON 10,960 KG

Fabrizio, innanzitutto complimenti perchè hai realizzato una grande vittoria in un settore davvero difficile. Raccontaci un po’ come è andata…

Come prima cosa devo dire chee sono stato favorito dal sorteggio poichè sono capitato primo di gara che è notoriamente un picchetto favorevole. Ho cominciato la gara come si pesca solitamente qui a Umbertide pescando i cavedani molto leggero pasturando con i bigattini a fionda e ho preso abbastanza bene. Poi la gara è cambiata dalla metà circa in poi quando mi sono messo a cercare le carpe con una vela pescando appoggiato. Ho montato un filo un po’ più grosso nella speranza di riuscire a salpare qualche carpa, ne ho guadinate tre e devo dire che è andata benissimo così.

Raccontaci un po’ di queste carpe, come le hai pescate?

Innanzitutto devo dire che per cavare tre carpe ne ho dovute attaccare otto poichè cinque mi hanno rotto la lenza. Se ne sono andate nonostante pescassi abbastanza armato poichè avevo una lenza diretta dello 0,15 con un galleggiante a vela da 0,70 grammi, la piombatura abbastanza aperta per pescare ben appoggiato sul fondo, un amo del 14 e quattro bigattini innescati. Diciamo che sulla carta questa lenza era adatta per vincere la forza di queste carpe ma nonostante questo ben cinque se ne sono andate.

Per attirare le carpe hai pasturato buttando bachi in colla?

Sì, ho dato bachi in colla con lo scodellino e quando ho cominciato a fare la pesca alle carpe ho dato anche dei caster. La mia impressione è stata che a questi pesci piacessero molto i caster e ad ogni scodellata di questi vedevo sempre un paio di mangiate buone delle carpe.

Come è arrivata questa tua decisione di girare la gara al pesce grosso?

Dopo un po’ ho cominciato a faticare a prendere i cavedani poichè mi erano entrati diversi triotti ed avevo molto disturbo pescando con i bigattini e delle lenze leggere. Allora, visto che sulla carta il picchetto si prestava ad un determinato tipo di pesca, ho provato ad insidiare i pesci di fondo e le carpe hanno risposto bene.

Al di là del picchetto e del tuo successo odierno vuoi lasciarci un tuo commento su questo campo di gara?

Il campo di gara è sempre eccezzionale.Io sono un amante della pesca nei fiumi e dei cavedani quindi a Umbertide vengo sempre molto volentieri. E’ un campo di gara diverso da quelli che vediamo per tutti i giorni dell’anno e per tutte le gare che facciamo ma pescare in fiume ha sempre per me un fascino particolare ed è molto diversi da tutti i canali che frequentiamo di solito.

Grazie mille e complimenti ancora per il tuo successo…

Grazie a voi per la splendida giornata che ci avete regalato…

E ADESSO UN PO’ DI IMMAGINI DAL M. F. CUP

foto di Alessandro Scarponi e Luca Caslini

FABRIZIO CALOSI HA APPENA RITIRATO IL 1° PREMIO DEL MATCH FISHING CUP

IL NAZIONALE MARCO SOLFANELLI SI PIAZZA SECONDO ASSOLUTO SUL “SUO” TEVERE

SUL TERZO GRADINO DEL PODIO SALE FRANCESCO VASELLI DELLA VASCA AZZURRA PAPPIANA

IL PODIO AL COMPLETO

LA 1° COPPA MATCH FISHING AGGIUDICATA DA FABRIZIO CALOSI DELLA N. LENZA MONTECATINESE MAVER

Arriviamo ad Umbertide che è ancora buio, il ritrovo è nella piazzetta dove ha il negozio Sandro Zucchini, i pescatori arrivano alla spicciolata, e piccoli gruppetti si formano in attesa chi per andare a fare colazione e chi per acquistare le esche per la gara. Le chiacchere riguardano la pescosità del fiume, trovata eccellente in rapporto al periodo.

Entro all’interno del negozio per soffrire meno freddo e trovo Sandro Zucchini alle 6,30 intento a sistemare ami legati (la sua specialità).

Intanto il giorno inizia a schiarirsi e di fronte al bar sede del raduno arrivano tutti i concorrenti. C’è crisi, c’è crisi dice Enzo Jacchetti a Striscia e allora qualcuno prendendo seriamente la cosa, arriva alla gara con una sua auto familare personalizzata.

Altri tempi, quelli che probabilmente stanno per arrivare ancora, vista la situazione generale del nostro paese.

Il raduno è sempre un momento di grande allegria, si passa tranquillamente dalle chiacchere da bar, alle news sul campo di gara per finire anche agli sfottò tra amici. Il Match Fishing Cup fin dal primo mattino aveva l’aria di una festa, una bella pescata tra amici, e infatti così è stato fino al termine delle quattro ore di gara.

Siamo così arrivati sul campo gara che per l’occasione è stato utilizzato nelle zone classiche più conosciute, Carpina basso, Strettoia e Fili.

E’ qui la pesca? beh pare proprio che il giorno di Ognisanti abbia portato bene e dalle foto che seguono potete avere la conferma.

ELASTICI IN TIRO

ELASTICO IN TIRO

Straordinario Tevere

Un sogno perso e poi ripreso,

una canna che bagna il becco nell’acqua ancora verde

le foglie dei platani, la sfiorano e s’incamminano verso valle

e l’occhio del pescatore si perde dove sta scritta la vita.

I sorrisi convinti oggi illuminano il fiume.

Il paesaggio dorato dai colori autunnali chiede dolci parole

e l’ultimo raggio di sole scalda il cuore e accende nuove passioni

Il Tevere generoso sussurra emozioni e promette nuove stagioni

la pesca lo chiama e i pesci rispondono ancora

tanto che il pescatore custode l’affianca e s’innamora.

Alessandro Scarponi

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