PIANETA “TERRE”

Con l’avvento delle Breme in moltissimi dei nostri campi gara l’utilizzo delle terre è ormai indispensabile. Ma siamo sicuri di conoscerle bene?

In Italia l’utilizzo delle terre è un fenomeno abbastanza recente, almeno per quanto riguarda la maggioranza dei pescatori.

Fino a pochi anni fa l’uso delle diverse terre e dei vari modi di utilizzo era riservato a pochi agonisti d’èlite.

Con l’invasione delle Breme in moltissimi dei nostri campi gara l’utilizzo e la conoscenza di questi elementi inerti è assolutamente indispensabile.

I maestri in questo campo sono sicuramente Francesi e Belgi, anche perché buona parte della terra in commercio proviene proprio da quei luoghi.

Non a caso moltissimi nomi di prodotti che troviamo sugli scaffali dei negozi di pesca sono espressi proprio nella lingua d’oltralpe a testimonianza del fatto che sono proprio loro i precursori di questo bellissimo mondo.

Molti di noi considerano la terra solo come un ingrediente da aggiungere alla pastura per appesantirla quando si pesca sul fondo: non solo, le funzioni della terra sono molteplici ed in questo articolo vedremo che la terra può rivelarsi utile anche per pescare a galla o a mezz’acqua.

Le funzioni che andremo ad elencare e spiegare in questo articolo sono sette e l’utilizzo dei vari tipi di terra a nostra disposizione ci permetterà di ottenere composti totalmente diversi tra loro e che una volta in acqua lavorano in maniera completamente differente.

Prima di partire è necessario però fare una piccola premessa: anche le varie terre hanno al loro interno diversi ingredienti.

I principali sono argilla, sabbia e “limo” (quello che i francesi chiamano limon).

In base alle diverse percentuali di questi elementi avremo una terra più o meno pesante, collosa o che lavora in modo differente.

Solo a titolo di esempio la terra di Somma contiene meno del 40% di sabbia, più del 40% di limo ed una percentuale di argilla che varia dal 5 al 25%.

Per capire approssimativamente la composizione di una terra è sufficiente sfregarla tra le mani.

Le argille sono molto fini mentre le sabbie hanno una granulometria maggiore.

Possiamo anche provare a fare una palla e vedere la compattezza, terre ricche di argilla sono molto collose mentre quelle ricche di sabbia sono friabili.

In questo test però dobbiamo tenere conto dell’umidità della terra che stiamo analizzando perchè è ovvio che una terra molto asciutta faticherà a formare la palla indipendentemente dalla sua composizione.

Come detto prima la funzione più conosciuta è quella di appesantire la pastura.

E’ abbastanza intuitivo che la terra ha un peso specifico molto superiore a quello degli sfarinati.

L’aggiunta di terra ad un composto ci permetterà di ottenere palle più pesanti e che scendano verso il fondo in modo molto rapido.

Alcune terre però sono più pesanti di altre, basti pensare che troviamo in commercio pacchetti di terra di somma da 2 kg e di terra di rivière da 3 kg che hanno la stessa dimensione.

Questo dipende dalle granulometria e dalle percentuali di argilla contenuta: una terra molto fine e con molta argilla sarà più pesante (a parità di volume) rispetto ad una terra dalla granulometria grossolana.

Altre due funzioni strettamente correlate tra loro sono collosità e lavoro meccanico.

Le terre più ricche di argilla sono più tenaci mentre quelle con molta sabbia sono molto friabili.

La quantità di sabbia o di argilla modifica anche il lavoro meccanico del composto.

L’aggiunta di terre particolarmente collanti andrà a modificare la nostra pastura permettendoci di fare palle che una volta giunte sul fondo lavoreranno in modo completamente diverso rispetto a quello delle stesse fatte con soli sfarinati.

Infatti la palla tenderà a rimanere molto compatta disgregandosi lentamente e lavorando per molto tempo.
Quarto, colorare.

Esistono in commercio terre di tutti i colori. A parità di caratteristiche meccaniche la differenza di colore delle varie terre dipende dall’aggiunta di pigmenti naturali.

Pescando in acque ricche di predatori è importante che il colore del nostro composto sia il più simile possibile a quello del fondale.

Questo perchè le breme e i gardon, prede per eccellenza, si sentiranno molto più sicure su un fondale omogeneo piuttosto che stare su una macchia che li faccia notare dai predatori.

Un’altra regola a proposito del colore ci è stata confidata dal campione del mondo Ferruccio Gabba, il quale ci ha confessato che lui tende sempre ad utilizzare terre scure nelle stagioni più fredde e terre più chiare quando fa più caldo.

Altra funzione importante delle terre è quella di impoverire la pastura dal punto di vista nutrizionale dato che è evidente che il pesce non mangia nulla che non sia commestibile.

Questa funzione è molto importante soprattutto nella stagione fredda quando i pesci riducono al minimo la loro attività ed è quindi più facile che si sazino.
Sesto, fare nuvola.

La terra di somma per esempio ha la capacità di creare, una volta gettata in acqua, un alone che intorbidisce l’acqua.

Questo è molto utile per attirare i pesci, soprattutto quelli di piccola taglia.

Una volta che la nostra postazione di pesca sarà invasa da piccoli pesci anche i grandi verranno attirati da quel trambusto e potremo provare ad insidiarli, magari innescando qualcosa di specifico per selezionare la taglia.

Ultima funzione, tra le più importanti: veicolare le esche sul fondo.

Grazie all’aggiunta di terra alla pastura non solo potremo aggiungere al nostro composto una quantità maggiore di esche, ma potremo anche decidere se fare in modo che la nostra palla rilasci le stesse molto lentamente o se farla letteralmente scoppiare e farla quindi lavorare in modo quasi immediato.

Inoltre conglobando le esche nella terra e portandole in acqua con l’aiuto di un cupping kit saremo in grado di effettuare una pasturazione estremamente precisa e nella pesca della breme, per esempio, essere precisi nella pasturazione è fondamentale.

Non dimentichiamo poi che esche molto delicate come il fuillis devono essere conglobate nella sola terra se vogliamo mantenerle in vita in quanto la pastura le ucciderebbe in pochissimo tempo.

Abbiamo detto molto sulle funzioni dei vari tipi di terra, non dimentichiamo che possiamo tranquillamente sbizzarrirci a mischiare i vari tipi di terra al fine di ottenere un composto che più si avvicina alle nostre esigenze.

Molti di noi già lo fanno con le pasture, perchè non provarci anche con le terre?

TERRA DI SOMMA

Somme è un dipartimento francese nella regione della Piccardia, ai confini con il Belgio.

La terra di somma non esiste solo in quel luogo, si trova anche altrove, ma lì probabilmente nasce il suo utilizzo e da lì prende il nome.
E’ sicuramente la più conosciuta e la più utilizzata nei campi gara di tutto il mondo.

Non ne esiste un solo tipo e le terre di somma commercializzate con marchi diversi possono contenere diverse percentuali d’argilla ed è quindi necessario conoscerle bene per ottimizzarne l’utilizzo.

In linea di massima però possiamo affermare che la terra di somma è una terra non particolarmente tenace che una volta in acqua tende a “fare nuvola” ed una volta sul fondo lavora abbastanza velocemente.

Per aumentarne la tenacità possiamo bagnarla abbondandemente fino ad ottenere il cosiddetto “pongo”.

E’ una terra polivalente poichè è facile da mischiare alla pastura ma è possibile utilizzarla anche da sola (tapis de terre) e raggiunge il top utilizzata insieme al fouillis.

Usata molto asciutta infatti è l’ideale per scollare il fuillis, inoltre le delicate larvette si troveranno a loro agio ed avranno vita più lunga se mischiate alla terra di somma.

E’ inoltre ideale anche per essere utilizzata in abbinamento ad altre terre. Ad esempio Ferruccio Gabba della Lenza Emiliana Tubertini pescando in Medelana utilizza un composto formato da 50% di terra di fondo e 50% di terra di somma nera.

In commercio si trovano terre chiamte ARGILE HUMIDE o DAMP LEAM. Tradotto letteralmente sarebbe “argilla umida” ma non lo è affatto.

Infatti un sacchetto di argilla umida tenderà a formare un vero e proprio mattone assolutamente inutilizzabile per la pesca.

In realtà non è altro che una terra di somma, molto usata in Belgio.

Le caratteristiche di questa terra sono quindi le stesse della terra di Somma.

TERRA DI FONDO

E’ una terra dal colore abbastanza scuro ed è molto più pesante rispetto alla terra di somma.

Questo dipendente principalmente dal fatto che è una terra molto ricca d’argilla e con una bassa percentuale di sabbia.

Infatti una delle caratteristiche principali di questa terra è la sua accentuata collosità e la bassa propensione a “fare la nuvola” una volta gettata in acqua.

E’ la terra ideale per pescare in acque profonde e veloci o in tutte quelle situazioni dove le nostre bocce di pastura debbano sciogliersi molto lentamente.

Mentre con altre terre è consigliato l’uso di un setaccio, con la terra di fondo è assolutamente indispensabile. A causa della naturale presenza di microrganismi è una terra che non ha una lunga conservazione.

Se l’aggiungiamo alla pastura poco tempo prima dell’utilizzo e la teniamo un po’ più asciutta otterremo un composto più pesante ma che in acqua tenderà a lavorare più velocemente.

Se invece la inumidiamo bene e l’aggiungiamo alla pastura molto prima dell’utilizzo il nostro composto sarà più leggero ma in acqua sarà molto più tenace.

ARGILLA SECCA

Questa è davvero argilla, infatti viene venduta asciutta.

Il suo utilizzo in pastura, salvo casi particolari, non è così frequente. Molto più frequente l’utilizzo in abbinamento alle esche, in particolare fouillis.

Ne esistono di diversi tipi e di diversi colori come ad esempio bentonite o argilla grigia, tutti con caratteristiche molto simili tra loro.

Sono l’ideale per incollare il fuillis ma, paradossalmente, anche per scollarlo.

Infatti se lo spolveriamo di argilla, ad esempio, l’umidità delle larve non sarà sufficiente a far scattare la collosità tipica delle argille e le larve resteranno ben separate tra loro.

La polvere tenderà però ad attaccarsi alle piccole larve appesantendole ed evitando che, una volta in acqua, tendano a risalire verso la superficie.

Possiamo anche, con l’ausilio di un vaporizzatore, inumidire ulteriormente le larve per creare palline di fouillis praticamente pure e, modificando il grado di bagnatura, farle lavorare alla profondità che vogliamo.

Mischiata alle altre terre lega moltissimo, ma una volta sul fondo si scioglierà più velocemente rispetto all’utilizzo della sola terra.

TERRA DI TALPARA

Non ne esiste un tipo preciso perchè tutto dipende dal luogo in cui la andiamo a raccogliere e dalle percentuali di argilla contenuta. Esiste però un filo comune che lega le varie terre di talpara.

Infatti le talpe non amano scavare in terreni particolarmente duri, ma nemmeno in terreni molto friabili correndo il rischio di veder crollare tutto il lavoro fatto.

Possiamo quindi affermare che, in linea di massima, la terra di talpara può assomigliare alla terra di fondo.

Inoltre questi simpatici animali hanno la buona abitudine di scavare solo terreni che siano assolutamente naturali e non contaminati da pesticidi.

Basterà raccogliere la terra e darle una setacciata sommaria, visto che il grosso del lavoro di sminuzzamento l’avrà già fatto la talpa!

TERRA VENTILATA
E’ una terra non del tutto naturale in quanto subisce una lavorazione chimica.

Viene sempre confezionata asciutta vista la sua spiccata collosità una volta bagnata.

Nonostante questa collosità una volta in acqua si lascia andare molto facilmente tendendo letteralmente a scoppiare.

E’ ottima per pescare in acque poco profonde o per lanciare a grande distanza, ma in alcuni casi può rivelarsi utile anche in acque profonde e veloci come quelle del fiume Mincio a peschiera del Garda.

E’ capitato nfatti durante una gara del campionato di serie A2 che le scardole del Mincio si lasciavano volentieri attirare dalle nuvole di caster e crisalide rilasciate dall’esplosione di sfarinati tagliati con terra ventilata.

TERRE DE BERGE
Quella che i francesi chiamano terre de berge non è nient’altro che la terra raccolta direttamente sulla riva del fiume.

Chiaramente le varie terre potrebbero essere molto differenti tra loro come composizione, anche raccogliendole sullo stesso fiume a brevi distanze.

Il vantaggio che hanno però non è da trascurare.

I pesci hanno un’olfatto sviluppatissimo (basti pensare ai salmoni che grazie all’olfatto percorrono migliaia di km ritovando il luogo della loro nascita senza mai sbagliare) e si sentiranno molto più sicuri a “grufolare” in una terra dall’odore ben conosciuto.

Inoltre durante le piogge o durante le piene la terra delle sponde tende a scivolare in acqua portando con sè del cibo. Il pesce quindi associerà quell’odore ad una probabile fonte di cibo.

Ferruccio Gabba ci ha confidato che raccogliere la terra “del luogo” è una pratica molto in voga anche tra i campioni che vanno a pescare all’estero e magari si trovano ad affrontare un campo gara poco conosciuto.

In questi casi l’utilizzo di “terre de berge” è probabilmente la cosa meno rischiosa da fare.

 

Per Match Fishing, Luca Caslini

 

 

Terra di somma appena messa in acqua

Terra di somma dopo 5 minuti

Terra di somma dopo 10 minuti

Terra di somma dopo 15 minuti

Terra di fondo appena messa in acqua

Terra di fondo dopo 5 minuti

Terra di fondo dopo 10 minuti

Terra di fondo dopo 15 minuti

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