CANALBIANCO LE CHIATTE: UN BELLISSIMO CANALE SI STA PREPARANDO ALLA NUOVA STAGIONE

Arrivo a Loreo vicino a Cavanella Po in provincia di Rovigo che è ancora l’alba, l’appuntamento è con i ragazzi della società Futura 2000 di Rovigo, società degli amici Giovanni Rascacci, Marco Fantauzzi e Giorgio Sgobbo papà della nostra collaboratrice di Match Fishing Anna, con i quali si è organizzato una gara di pesca sul Canalbianco denominato “le chiatte”.

“Alessandro, per arrivare al raduno quando quando sei a Rosolina, sulla strada statale Romea, gira per Adria e vai in direzione dell’autodromo, entra nella location e ci trovi tutti li ad aspettarti”.

Con le indicazioni ricevute da Marco Fantauzzi in un batter d’occhio mi sono trovato nel posto giusto.

Entro all’interno di un grande complesso quasi fortificato dove appaiono subito chiari i grandi spazi disponibili.

Trovo un ampio parcheggio capace di accogliere centinaia di auto e la palazzina che ospita il bar è presieduta da una guardia che mi riferisce che l’impianto è sempre sorvegliato giorno e notte.

Al piano superiore del bar trovo una saletta capace di ospitare un centinaio di persone e proprio li decidiamo di effettuare le operazioni del sorteggio della gara.

Marco e Giovanni mi accompagnano a vedere il resto della struttura che sembra coniugare a meraviglia le esigenze di un grande raduno di pesca oltre a quelle di un autodromo.

A 20 metri dal bar trovo un enorme stabile chiuso e coperto che si addice perfettamente per ospitare un raduno per un migliaio di persone (immaginiamo un grandissimo palazzetto dello sport).

“vedi Alessandro, sottolinea Marco, in caso di pioggia tutti i pescatori possono trovare riparo qua dentro e per le gare di pesca la proprietà ce lo mette tutto a disposizione”.

Caspita, non ho mai visto un impianto così efficiente, capiente, sicuro e pulito per una gara di pesca.

“scusa Marco ma per dormire?”

“Nessun problema qua dentro sono disponibili diversi posti letto con camere doppie che in caso di bisogno per gare di pesca sono a disposizione ad un prezzo davvero popolare”.

“Vabbè ma il campo di gara poi dove rimane?”

“non sto scherzando, è qui fuori dal cancello a 200 metri di distanza”.

Incredibile ma vero sono anni che giro per l’Italia e una location del genere per un raduno di pesca, giuro, non l’avevo mai vista.

“ma non è finita qui – conclude Marco – vedi questi grandi parcheggi? ai bordi hanno delle colonnine utilizzate dai camperisti dove all’occorrenza i pescatori possono prelevare acqua e corrente elettrica”.

Sono senza parole, tutto bello!.

Dopo i sorteggi, si parte in direzione del canale che rimane proprio a 200 metri dal luogo del raduno e come arrivo sull’argine capisco perchè è stato denominato “le chiatte”, infatti parcheggiate sulla sponda sinistra del canale trovo una fila di enormi chiatte.

La gara viene svolta proprio in sponda sinistra e il campo di gara, nonostante la nebbia e la giornata poco luminosa, appare subito bello e comodo.

La strada che costeggia il canale permette una regolare circolazione di auto anche in doppia fila e l’argine è davvero comodo con l’auto parcheggiata a pochi metri dal posto pesca.

Cerco di farmi un’idea della larghezza del canale e lo trovo all’incirca come il Circondariale di Ostellato quello che cambia è la profondità la quale richiede lenze montate su poco meno di cinque pezzi alla distanza di 13 mertri.

In molti mi avevano detto che questo canale è imprevedibile per via dei movimenti causati dalle maree, qualcuno mi ha anche riferito che qui sul canalbianco è normale passare da 4 a 25 grammi con variazioni di livello anche di mezzo metro durante la gara.

Mi sono detto “voglio proprio vedere cosa succede oggi al riguardo”..

Infatti sulle rastrelliere i “locali” montano lenze variabili tra i 4 e i 25 grammi e tutti rigorosamente avevano piantato in acqua un segnalivello dell’acqua per controllarne il movimento.

La pastura e la terra sono pronte, il fondo iniziale si fa a mano con bocce grosse come una arancia, il resto scaricato durante la gara a scodella.

Ad inizio gara, la corrente va da quattro grammi, ma c’è chi preferisce partire subito pesante con 12 grammi.

“vedrai – dice Marco – appena la gara avrà inizio la corrente inizierà a spingere più forte”.

Parte la gara, la giornata tarda ad illuminarsi di sole, la nebbia è quella tipica di queste zone, il freddo si fa sentire.

Mi sposto in un’altra zona del campo gara e mi soffermo a parlare con altri concorrenti i quali mi riferiscono che il caldo dei giorni precedenti ha messo in movimento il pesce tanto che durante la settimana si sono realizzati pesi notevoli.

Ma il Canalbianco è troppo sensibile alle maree e così un pescatore nel mettersi un piombo della lenza in bocca scopre un marcato sapore salato.

L’acqua del mare è entrata a dosi massiccie fino al campo gara e questo particolare potrebbe bloccare il pesce.

Infatti la pescosità non parte e dopo un’ora di gara non erano molti ad avere visto un affondo del galleggio.

Pian piano il sole rompe la cortina di nebbia e inizia a farsi vedere, qualcuno confida nella forza della natura e nella fame del pesce, ed infatti con il sole alto qualche guadino in acqua inizia a scorgersi.

A metà gara la corrente inizia a spingere più forte tanto da richiedere lenze montate con vela modello NAVY COLMIC o CRALUSSO TUBERTINI della grammatura più sostenuta.

Innesco vincente 3-4 raparini bianchi e arancio su un amo del 18.

Piombatura vincente: spallinata aperta in 40 cm oppute nun bulk secco a 40 cm e tre pallini equidistanti tra l’asola e il bulk.

La stragrande maggioranza preferisce un buon appoggio ad un’esca radente il fondo e infatti diverse mangiate avvengono con starate ben visibili.

Nonostante le condizioni siano andate migliorando la pescosità non si riscontra come da giuste aspettative.

I più catturanti della truppa sono stati coloro che hanno deciso di impostare la pesca a 11 metri di canna mentre coloro che hanno insistito a 13 metri hanno faticato non poco.

Alcune breme infatti presentavano sul naso chiari indizi di inizio frega e siccome l’argine del canale è fatto di una robusta sassaia si è pensato che le diverse breme catturate a canna più corta non sia stata una fortunosa casualità ma una scelta  vincente.

Forse le breme, che si stanno preparando al letto nuziale, cercano posti protetti per deporre le uova proprio sul fondale all’inizio della sassaia.

La gara arriva così al termine e la pesatura sentenzia i vincitori che risultano essere i seguenti agonisti:

SETTORE A:

1° AGUZZOLI ANDREA IL VAIRONE MAVER KG. 8,900;

2° CAPPELLO ELSO ASD FUTURA 2000 COLMIC KG. 6,640;

3° RASCACCI GIOVANNI ASD FUTURA 2000 COLMIC KG. 1650;

SETTORE B:

1° UMILIO GRAZIANO CANNISTI CLUB ADRIA KG. 1,290;

2° MARCON ALESSANDRO TEAM SANDONA’ KG. 1,290;

3° VALIERI DAVIDE ASD FUTURA 2000 COLMIC KG. 0,665;

SETTORE C:

1° VOLPIN ENZO ASD FUTURA 2000 COLMIC KG. 1,410;

2° BIANCATO RINO SNP KG. 1,110;

3° SGBBO GIORGIO ASD FUTURA 2000 COLMIC KG. 1,055;

Una bella nota da mettere in evidenza è che pur essendo sabato alla gara hanno partecipato molti giovani e questo è davvero un bel segnale.

La gara viene vinta proprio da un ragazzino terribile, Aguzzoli Andrea, che realizza l’assoluto con una bella serie di catture e altrettanti pesci lasciati in acqua, BRAVISSIMO!

Le premiazioni si sono svolte sempre presso la location dell’autodromo e oltre ai premi di settore ai partecipanti sono stati consegnati i premi offerti dalla ditta COLMIC di Firenze.

IL FILM FOTOGRAFICO DELLA GARA

CAPPELLO ELSO

RASCACCI GIOVANNI

AGUZZOLI ANDREA

CREPALDI OSCAR

FANTAUZZI MARCO

CADAMURO ERNESTO

BRESSAN FABIO

BOCCARDO FABIO

ZAVOLI OSCAR

GRAPPEGGIA ANGELO

BARISON ROBERTO

LORO RICCARDO

BOSCARATO LUIGINO

PAVAN ENRICO

GARDIN ERMES

UMILIO GRAZIANO

FERRARI FEDERICO

MARCON ALESSANDRO

VALIERI DAVIDE

MUNER ELIA

BELLO FEDERICO

POZZATI MAURO

CABRINI GIUSEPPE

ROSSI ALAN

FREGONESE DEVID

SGOBBO GIORGIO

GUARALDO DANIELE

UMILIO MARCO

BIANCATO RINO

GRILLO ERNESTO

ZAMBONI STEFANO

VOLPIN ENZO

LE LENZE


LA PASTURAZIONE

ANNA SGOBBO E ALESSANDRO SCARPONI

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