I “CAVASIN” …. DEL MINCIO A PESCHIERA

Siamo al 12 aprile 2012 e prima di tutto voglio ringraziare il meteo visto che la notte prima era solo vento e pioggia….. un disastro tanto da rimandare il nostro appuntamento al giorno successivo.

E come per miracolo la giornata è soleggiata con 20 gradi e assenza di vento.

Ore 07:00 del mattino ci diamo appuntamento davanti alla sbarra del campo gara del fiume Mincio, in zona Peschiera.

Puntuali vedo arrivare il mio amico Felice e il suo socio Claudio della soc. Martin Pescatore di Valeggio sul Mincio.

Dopo i saluti di rito, decidiamo di entrare e di metterci in seconda zona all’ altezza del depuratore circa al picchetto numero 100, dove il fiume rallenta la sua velocità anche se devo essere sincero la velocità dell’ acqua era davvero bassa ….. una condizione anomala.

Il lago si è abbassato di circa un metro e le alghe che popolano il suo fondale non si sono ancora viste.

Felice distribuisce la pastura a tutti, quella preparata da LUI nel suo negozio di Valeggio sul Mincio, una pastura con una meccanica eccezionale tanto bella è tanto buona per le scardole…..

Prepariamo i nostri bigatti un chilo con due chili di ghiaia molto fine e tanta colla ……

Decidiamo che con la corrente così assente la pescata di oggi sarà solo con la roubasienne.

Tutti e tre apriamo le nostre canne, adagiamo il paniere con cura, finiamo di preparare la pastura e la colla, adesso non ci resta che sondare bene il nostro picchetto.

Mi rendo conto di come siano assenti le alghe e di come il mio galleggiante sia libero e senza incagli, ottimale direi.

Apro tre punte in cinque elementi così montate: con i 2 grammi pesco solo quando ogni 20 minuti aprono la diga, con lo 0,75 pesco appoggiato circa 30 cm. e una con lo 0,50 invece appoggio circa un metro con tutti pallini del 14.

Devo essere sincero la linea che mi ha dato più continuità nelle catture è stata quella da 0,75 per diversi motivi che vorrei spiegarvi:

La costruzione della linea con una velocità così ridotta per non dire assente era formata da un bulk alto circa 70 cm. dall’asola, con distribuiti 4 pallini a 25cm e 10 cm, una linea molto morbida, micidiale.

Finale da 50 cm. dello 0,9 con amo del 20

La cosa più importante era come calare la lenza, prima di tutto l’amo verso valle con il galleggiante verso il lago, alzarlo e calarlo molto lentamente.

Tra punta e galleggiante andava la pastura molto bagnata e con una fumata immediata, mentre sotto al galleggiante circa un metro la colla ad aprire…..

Lanciavo e richiamavo il galleggiante, lanciavo pastura e colla e lasciavo scivolare con molto lentezza il galleggiante più lento della corrente …..

Risultato incredibile, si contano catturati e poi subito liberati 12 “cavasin”, 15 scardole e 7 rotture.

Il più grosso di tutti, preso dal mio amico Felice, pesato con bilancia di 2.560 ….

Poi a ruota Filippo e il Claudio con “cavasin” di 2,100, senza nulla togliere alla media di 1,800 gr.

Alla fine della giornata stanco e con un braccio indolenzito lascio la mia linea al mio amico Felice per ricordo, rimandando al nostro prossimo incontro con i “CAVASIN” del MINCIO.

Da Peschiera per Match Fishing Filippo Lugaresi, A.s.d. Città del Rubicone Daiwa

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