CAMPIONATO ITALIANO “ANTIPASTO”
Oggi, venerdì 20 aprile mi sono recato in compagnia dell’amico Ivan ad Ostellato per le prove del campionato italiano, il tempo minacciava pioggia ma fortunatamente, a parte un paio di scrosci passeggeri e un forte vento che causava onde fastidiose sulla superficie del canale la giornata è filata via liscia.
Un salto alle vallette per ritirare il fuilles ed il ver de vase dall’amico Gino prima di recarci ad Ostellato vecchio dove siamo stati sorteggiati per la gara.
Lungo la strada non ho potuto fare a meno di notare decine di carpe morte che galleggiavano sui bordi del canale e una volta arrivati al camioncino di Gino che sostava vicino ai ragazzi dell’Oltrarno, l’amico Premoli mi fa notare che proprio sotto alla sua postazione ce ne sono addirittura tre, di circa quattro – cinque kg in avanzato stato di decomposizione, le cause di questa moria sono ancora un mistero, qualcuno ipotizza un virus qualcun altro invece da la colpa alle basse temperature, fatto sta che da due anni ad Ostellato muoiono le carpe ed ancora non si sa il motivo.
Il campo di gara non è completamente pieno ma comunque affollato, arrivati sul posto di pesca finalmente iniziamo con l’iter di preparazione.
Dopo aver aperto la roubaisenne e tre inglesi montate con galleggianti della portata di 18/21/25 gr preparo la pastura, per il fondo sulla 13 faccio sette palle di terra impongata farcite con poco fuilles e sette palle di pastura nella quale ho inglobato una buona quantità di bigatti morti e caster, mentre per la pesca fuori, mischio due sacchi di terra di somma con un sacco di pastura da superficie nella quale inserisco una buona quantità di fuilles e qualche bigatto morto.
Fatto il fondo, iniziamo la pesca sulla roubaisenne ma, causa un fortissimo vento desistiamo e passiamo all’inglese, sulla distanza di circa 35 mt, pasturando con il composto molto bagnato in maniera da fare poco rumore ed ottenere una scia “fumosa”, dopo circa venti minuti la prima abboccata, poi sia io che Ivan incominciamo a catturare delle belle breme qualcuna anche di taglia discreta, il pesce più grosso lo prende Paolo Schiesaro poco distante da me, un carassio da circa due kg che purtroppo non sono riuscito a fotografare per un problema “tecnico”.
La pesca non è continua, si sta senza prendere per un po’ poi all’improvviso si prendono due o tre pesci in fila. Quando è calato il vento qualche pesce è venuto anche sulla roubaisenne. Personalmente i risultati migliori li ho ottenuti pescando all’inglese sulla distanza di 35 mt con galleggiante da 21 gr e un appoggio a terra di circa 10-15 cm, finale dello 0,12 con un amo del 18 sul quale innescavo due fili di ver de vase ed un bigatto morto bianco.
Chiudiamo la giornata con una bella pescata, oltre trenta pesci, alcuni dei quali di taglia superiore al kg, purtroppo però non in tutte le zone c’è stata questa abbondanza, in alcune zone c’è stato addirittura chi non ha scappottato.
Milena Camporesi / Nerio Masotti
L’uomo del momento il simpatico Andrea Fini