INTERVISTA AD ANTONIO FUSCONI: ADESSO VI DICO LA MIA SU DIVERSI ARGOMENTI!!
Alessandro Scarponi di Match Fishing, ha avvicinato Antonio Fusconi per rivolgergli alcune domande riguardanti i problemi sollevati nel forum da diversi lettori del sito.
Per prima cosa ringraziamo particolarmente Antonio Fusconi perchè non si è tirato indietro e come sempre ci mette la faccia anche nelle questioni più difficili da affrontare.
Quindi vi invito a leggere l’articolo e a commentarlo.
L’INTERVISTA DI ALESSANDRO SCARPONI AD ANTONIO FUSCONI
Il canale di Ostellato ha messo a nudo tutte le sue problematiche che puntualmente si ripresentano. Anche quest’anno così come l’anno scorso, ad inizio di stagione gli agonisti devono fare i conti con diversi problemi.
I lettori di Match Fishing sui vari forum hanno scritto tante lamentele su vari problemi perché vissuti in prima persona da coloro che hanno partecipato alle varie manifestazioni agonistiche come il Memorial Van den Eynde e il campionato italiano individuale su tutte.
Allora Antonio, inutile farti una lunga e noiosa premessa, mettiamo subito il dito nella piaga, ma cosa sta succedendo a questo canale che ogni anno mostra grandi problemi soprattutto ad inizio stagione?
R: Caro Alessandro mi sembra doveroso fare una premessa e cioè che in Emilia Romagna, come in Toscana ed in Umbria la Fipsas non ha che l’utilizzo dei campi di gara e non la gestione delle acque; dico questo perché il nostro potere di intervento si limita alla sola gestione delle gare.
Fatta questa premessa, capirai che in molti casi ci si affida alle risposte ed alle analisi del problema che ci forniscono gli enti e le amministrazioni locali; nel caso di Ostellato ti posso dire che gli esami svolti lo scorso anno sul canale dagli ittiologi ed esperti dell’università di Ferrara evidenziavano una grave situazione relativa alla forte presenza di predatori sul canale (siluri). Pertanto la provincia, preso atto di questa situazione, aveva stabilito una serie di interventi per riportare in equilibrio la presenza delle varie speci all’interno di quello che è un campo di gara permanente di pesca al colpo. E’ anche doveroso ricordare che le previsioni dei tecnici universitari si sono verificate con puntualità ed infatti a partire dalla metà/fine di maggio 2011 la pescosità nel canale è cresciuta. Siamo anche stati avvisati tutti che se non si fosse intervenuti con queste operazioni la situazione, anno dopo anno si sarebbe aggravata.
Purtroppo dopo aver fatto a novembre i calendari, pur ritardando qualche manifestazione rispetto l’anno precedente per stare dalla parte del sicuro, abbiamo appreso che le idee di risanamento della provincia andavano in contrasto con quanto previsto dalla legge regionale e quindi tutto rinviato in attesa che la nuova legge che uscirà dopo l’estate preveda la possibilità di agire nella tutela di quello che è un impianto sportivo. Puoi immaginare la nostra delusione ed impotenza nel constatare che quello su cui avevamo contato nel definire i nostri calendari non veniva attuato.
Antonio Fusconi e Luciano Benassi in uno dei tanti momenti di lavoro domenicale
L’anno scorso fu rinviato un club azzurro per scarsa pescosità, anche se le ragioni ufficiali erano altre, quest’anno in diverse gare i cappotti non si contavano dal gran che erano numerosi, ma come può un canale pieno di pesce risultare “morto” deludendo le aspettative degli agonisti di tutta Italia? Non sarà il caso di valutare l’utilizzo di Ostellato a stagione più avanzata tipo da metà maggio in poi?
R: il club azzurro non è stato rinviato per scarsa pescosità (che non era scarsa ma era proprio nulla), ma perché erano in corso una serie di verifiche dello stato dell’acqua da parte degli ittiologi e tecnici dell’Università di Ferrara; quest’anno infatti il club azzurro ad Ostellato viene fatto il 9 e 10 giugno. Inoltre il numero di competizioni nazionali sul canale è diminuito rispetto l’anno scorso per cercare di allentare la pressione che possono dare manifestazioni che prevedono la possibilità di provare questo canale dal giovedì e non dal sabato come nei campionati provinciali o regionali.
Fusconi tu che sei membro del Comitato di settore FIPSAS, cioè l’organismo che prende le decisioni più importanti in fatto di regolamenti e calendari oltre che a scegliere i campi gara per l’annata agonistica, non ritieni sia arrivato il momento di ristrutturare alcune competizioni che non sono più compatibili sia con la condizione socio economica sia con quella della ricettività dei campi gara italiani? Mi riferisco al campionato italiano individuale e alla Coppa Italia, due gare importanti che coinvolgono diverse centinaia di persone in un giorno solo e che monopolizzano interamente un campo di gara a discapito delle attività minori. Non credi sia arrivato il tempo di snellire un po’ il format come chiedono a gran voce diversi tesserati alla FIPSAS?
R: qui bisogna fare un distinguo e cioè la coppa Italia è la manifestazione fra le vincitrici dei vari trofei dalla serie C (promozionale) alla serie A ed è nata con lo spirito di dare risalto ai vincitori dei vari trofei portandoli a partecipare , in rappresentanza dell’Italia, al trofeo internazionale 6 nazioni.
Il campionato italiano individuale è da anni sotto studio da parte del comitato di settore, comunque ad oggi ci sembra la formula più corretta e se non altro quella che a priori non esclude a nessuno la possibilità di andare in finale poiché fa incontrare tuti i concorrenti fra loro senza tener conto delle province di provenienza o della società di appartenenza. Questo, ripeto, non vuol dire che il comitato di settore non sia attento a studiare e recepire proposte nel merito.
Antonio avrai visto in prima persona la grave situazione di mortalità dei pesci, soprattutto grosse carpe e qualche altra specie sempre di grossa dimensione; la cosa si verificò anche l’anno scorso in misura inferiore, faceste intervenire le autorità sanitarie se non erro, e riscontrarono dalle analisi ai pesci morti che la causa era determinata da un virus che attaccava i pesci e che scompariva con l’innalzamento delle temperature dell’acqua. Ma non si può davvero fare nulla per evitare questa tragedia? Ogni anno dovremo abituarci a vedere lungo il canale centinaia di grosse carpe morte?
R: io credo che una risposta a questa grave situazione la si può trovare nella relazione che la provincia di Ferrara e gli ittiologi dell’università hanno pubblicato lo scorso anno, poiché a mio parere la situazione presenta le stesse caratteristiche.
Abbiamo visto un pesce strano somigliante ad una grossa breme, almeno così hanno riferito i testimoni oculari, ma possono esistere pesci di grossa dimensione divenuti tali, come sostiene qualcuno, grazie alle tante proteine immesse nelle boiles dai pescatori di carp-fishing. Non sarà che a morire, guarda caso sono solo grosse carpe che mangiano chili e chili di boiles che fermentano nello stomaco fino a farli morire?
R: guarda il pesce in questione era un temolo russo, dico questo perché mi è stato fatto notare durante il controllo delle esche che ho svolto ad Ostellato in occasione del campionato italiano individuale di domenica scorsa.
Le cose come stanno adesso, dopo le numerose lamentele dei pescatori, sulla necessità di dare informazioni chiare su questo fenomeno, avete coinvolto qualche autorità competente, perché i pescatori sono impauriti di contagiarsi di qualche malattia?
R: siamo stati rassicurati sul fatto che non ci sono rischi per la salute.
Adesso parliamo di esche, molti lettori chiedono a gran voce che la federazione autorizzi nei regolamenti un uso inferiore di quantità di fouillis e ver de vase sia per ragioni di costi che di opportunità di salvaguardia ambientale. Non sarà arrivato il momento di pensare di ridurre i quantitativi di esche procapite per evitare che in certi periodi il canale venga riempito in quantità industriale di queste esche fino a mandarlo in tilt come avvenne con il cavo lama dopo l’Europeo? I modenesi dicono che il canale non è stato più lo stesso dopo l’immissione di tanto fouillis..
R: ti posso assicurare che di fouillis e vers de vase ne è andato giù ben poco in Cavo Lama per gli europei del 2007, i problemi del canale negli anni successivi sono stati altri, legati per lo più alla qualità e al livello dell’acqua, e per quello che riguarda il fouillis ad Ostellato ti posso dire che si usa la quantità che anni fa, prima di reinserirlo nei nostri regolamenti particolari , ci è stata consigliata dagli ittiologi a cui ci siamo affidati. Il ragionamento sulle esche è fatto annualmente confrontandoci con gli agonisti che compongono i gruppi di lavoro dei vari campionati al fine di far utilizzare solo ciò che realmente può servire per svolgere correttamente una gara.
In passato il canale di Ostellato morì, e come rilevò uno studio ambientale eseguito dall’Università di Ferrara, a causa di overdose da pasturazione. Infatti ogni fine settimana venivano scaricati in acqua tonnellate di pastura. Venne scritto che in acqua mancava l’ossigeno e i pesci scomparvero tanto che la pesca agonistica per una decina d’anni abbandonò Ostellato. Non sarà che siamo nuovamente sulla stessa strada visto la montagna di esche, terra e pastura che ogni fine settimana viene gettata in acqua? Non sarà il caso di mettere qualche restrizione ai litri di prodotto da usare per evitare di far soffocare il canale e perderlo per altri 10 anni?
R: non sono d’accordo su quella tesi, a mio parere e di altri le risposte vanno ricercate da un’altra parte, è assolutamente una chiacchera da bar infondata o forse messa in giro ad arte per coprire altri problemi. Ognuno può vedere le cose come crede ma non si può pensare che nel comitato di settore ci siano degli irresponsabili non pensano alla salvaguardia dei canali e del loro ecosistema; tu ricorderai le volte che l’anno scorso siamo andati su e giù a Ferrara, di tasca nostra, per vedere come si potevano risolvere i problemi del canale di Ostellato e quest’anno idem.
Tornando alla pesca, con l’inizio delle gare si ripresenta il solito problema dei secchi posti lungo l’argine per prenotare il canale a favore di chi arriva tardi sul posto di pesca. Anche qui polemiche infinite, ma la federazione non credo che non possa trovare una soluzione in accordo con le sezioni provinciali della FIPSAS. Ti faccio un esempio, se io ho una gara domenica e il giorno prima voglio provare con la mia squadra il campo gara posso avere una priorità rispetto a chi non ha gara il giorno dopo, e infine la società che organizza perché non picchetta il canale già dal sabato assegnando dei box a tutte le squadre?
R: questa è una questione che mi fa particolarmente “incazzare” perché sono anni che stiamo cercando il sistema di fermare questo modo maleducato di garantirsi il posto in prova ma come per le acque ci troviamo impotenti difronte a acque di cui non abbiamo la concessione e dove pertanto non possiamo stabilire alcuna restrizione, questo perché siamo in acque pubbliche e per le gare (cavo Lama per esempio) ci vengono rilasciati un numero limitato di date da utilizzare; se utilizzassimo anche il sabato per le prove ufficiali con pre-sorteggi, in questi canali si pescherebbe un mese all’anno; invece nelle acque in concessione (vedi Peschiera), con le nostre guardie è possibile far rimuovere questi maledetti secchi. L’unica cosa che per ora siamo riusciti a fare è cercare di mettere in concomitanza il maggior numero di gare possibile al fine di evitare che sul campo di gara ci siano agonisti di più campionati a provare.
Avrei ancora tante domande da porti ma mi rendo conto che il tempo è tiranno ma se permetti avrei ancora due o tre domande su argomenti scottanti, ti va?
Ad esempio mi piacerebbe sapere cosa ne pensi della biomassa dei siluri nel circondariale e quali iniziative intende prendere la provincia per diminuire la presenza di questa specie;
R: sulla biomassa dei siluri presenti sul circondariale di Ostellato ritengo che sia il problema principale che lo affligge mentre su cosa farà la Provincia mi sembra opportuno darti una risposta solo dopo che vengano messe in atto iniziative specifiche di cui oggi non ho notizia.
L’assenza di pescosità qualcuno la associa all’assenza di pesce in canale; qualcuno sostiene che oltre ai cormorani e ai siluri ci sia anche la mano dell’uomo, come i pescatori di professione e i bracconieri. Se così non fosse come si giustifica l’invasione di breme sul mercato ittico del vivo per ripopolare i laghetti privati?
R: Io personalmente non credo a queste problematiche e relativamente alle breme vorrei sottolineare che come pesce infestante le acque del nord Italia ci siano posti molto più pescosi che il canale di Ostellato dove andare a prenderle per ripopolare i laghetti, cosa del resto illegale.
Ostellato Vallette gioie e dolori, ennesimo fallimento della gestione ma davvero una struttura così bella è così difficile da gestire e cosa si sta facendo per rilanciarla?
R: Caro Alessandro, non sono in grado di giudicare se sia facile o no gestire una struttura del genere, sicuramente non lo sarà se chi lo ha gestito negli ultimi anni ha trovato delle difficoltà, credo che qualora il Comune di Ostellato ci chiami in causa per la gestione della sola parte sportiva di nostra competenza ci faremo trovare pronti.
L’utilizzo del campo di gara spesso è disturbato dalla presenza di carpisti o pescatori di siluri, alcuni ben organizzati provenienti dall’Est, il giorno prima della finale del campionato italiano un gruppo di stranieri avevano occupato circa 800 metri di canale. Ma non si può chiarire meglio che li si può solo praticare la pesca al colpo e magari consentire l’accesso solo ai tesserati FIPSAS tramite rilascio di una chiave che apra una sbarra stile metodo peschiera?
R: Che oggi in Italia la presenza di pescatori “stranieri”, non solo dell’est ma anche dall’Austria, sia un dato di fatto è sotto gli occhi di tutti ma purtroppo con l’aggravamento della situazione economica sono diminuiti anche i controlli da parte di enti e province, noi come Fipsas grazie alle guardie della sezione provinciale di Ferrara stiamo continuando a vigilare e segnalare le attività illecite di questi pescatori organizzati, il mio sogno sarebbe di poter avere un giorno, spero non troppo lontano, una legge regionale che dia la possibilità alle associazioni competenti di gestire le acque e nel caso di Ostellato allora sì che si potrebbe pensare ad una gestione modello Peschiera degli accessi e modello Fiuma a Reggio Emilia delle sponde.
Io sono un ottimista e chissà che un giorno il sogno non diventi realtà….
PESCATORI AUSTRIACI SUL CANALE ALLA VIGILIA DEL C. I. INTENTI A PESCARE I SILURI
Bene Antonio, noi ti ringraziamo per la disponibilità a rilasciarci questa intervista su temi sensibili e taluni anche scottanti.
Come sempre ti auguriamo un buon lavoro, per l’impegno che stai mettendo a favore della pesca, dell’agonismo e dei giovani.
Grazie di tutto.
Alessandro Scarponi
IL SUDORE SUL VISO DI ANTONIO FUSCONI DOPO UNA MATTINA DI DURO LAVORO SU UN CAMPO GARA