ECCELLENZA NORD: LA PAROLA AI PROTAGONISTI
Qui di seguito troverete alcune interviste dei protagonisti della seconda prova del trofeo di eccellenza nord e le immagini della gara e dei giorni di prova.
IL COMMENTO DI CASLINI LUCA
La gara del Brian è sempre difficile, io l’ho fatta diverse volte nell’A2 e l’ho sempre trovata molto impegnativa. La pesca in questo canale è strana, sempre piena di alternative ed insidie. Fin dai giorni delle prove però ero abbastanza sicuro di aver trovato la quadratura del cerchio. Così ho deciso di impostare la gara staccato tre o quattro metri dalla canna della sponda opposta pasturando con pastura molto ricca di fuillis poichè sembrava che il pesce rispondesse molto volentieri alle rosse larvette. Sono partito non benissimo ed ero staccato di uno o due pesci dal resto del settore, in più non vedevo nessuno pasturare (per tutta la prima ora non è andata in acqua una sola boccia di pastura) e non ho avuto il coraggio di essere io a rompere il digiuno. Poi altri hanno rallentato ed io mi sono ripostato in linea col resto del settore. La differenza l’ha fatta l’ultima ora di gara quando ho cominciato a pasturare con buona frequenza, come nei giorni delle prove, ed ho catturato tre pesci mentre gli altri erano quasi fermi. Alla fine chiudo con un quarto posto, e visto che per me è la prima volta in eccellenza lo considero un discreto risultato. Da notare che nei giorni antecedenti la gara ho fatto letteralmente strage nel sottoriva col cannino da tre metri. Persici sole, scardole, codarossa, triotti, anche carassi! Il giorno della gara ho provato e riprovato col cannino senza riuscire a “bollare”. Perdo il terzo posto per 80 grammi! Un paio di persici sole… se forse ne avessi forati meno nei giorni prima….
IL COMMENTO DI JACOPO FALSINI
Una gara difficile poichè davanti avevo un bel ciuffo d’erba e mi sono fatto ingolosire pescandoci davvero vicino, diciamo contro sponda, mentre i pesci li ho presi lì solo per la prima ora ma poi sono andati a calare fino a sparire. Poi invece di accorciarmi ho cambiato tecnica e mi sono dedicato alla rubasienne con la pesca dei cefali poichè ho visto che ne erano stati catturati parecchi. Ho preso un cefalo e una bremetta ma nel frattempo un paio di concorrenti del mio settore avevano tenuto un ritmo costante ed erano in fuga ormai irrangiugibili. Ho cercato così di contenere i danni ed direi che visto come si era messa un quarto di settore può andar bene visto anche che come squadra facciamo 12 punti. Questo Brian ogni anno ci fa disperare perchè in prova dà sempre poco poi durante la gara invece dà qualche pesce in più.
IL COMMENTO DI LUIGI SORTI
Oggi si è preso diverso pesce a rubasienne e la giornata nuvolosa e la temperatura hanno favorito la pescosità. Si è preso in modo non regolare ma qualche pesce più del solito è uscito. La mia pescata è stata perlopiù all’inglese, poi ho preso anche degli orologi, una bella carpa che ha fatto morale, dei carassi, un siluretto da mezzo chilo tutto pescando sul gradino a 4/5 metri dalle canne. Poi quando ho visto che usciva qualche pesce a rubasienne ho provato anche io ed ho preso alcune breme, un carassioe dei cefalotti pasturando con sfarinati e terra farcita di fuillis senza dare bigattini in colla. Sarebbe stato bello poter capire meglio la pesca a rubasienne perchè potrebbe regalare soddisfazioni. In questo senso vedrei di buon ottica delle gare tecniche poichè potrebbero dare una pescosità maggiore poichè come in altri canali la pasturazione costante sulla linea della rubasienne potrebbe regalare parecchie catture.
IL COMMENTO DI MASSIMO CATTANEO
La gara non è proprio andata come me l’ero programmata poichè sono partito a rubasienne convinto di fare bene ma dopo 40 minuti ero l’unico che era ancora a cappotto. Sono quindi uscito con l’inglese ed ho catturato sei carassi recuperando un po’ di terreno. Sono poi tornato sulla rubasienne dove sono riuscito a catturare sei o sette muggini, un paio di carassi ed un siluro da circa un chilo e mezzo. Sulla rubasienne ho pescato scodellando pastura abbastanza bagnata e visto che l’acqua era quasi ferma ci mettevo anche dei bigatti sfusi. Pescavo con una lenza da due grammi con una scalata da 50 cm appoggiando in terra 30 cm circa con un amo del 14 e filo dello 0,11 innescando un paio di bigattini e tre o quattro fili di ver de vase.
IL COMMENTO DI FERRUCCIO GABBA
Come quasi tutti sono partito pescando all’inglese sulla sponda opposta innescando il bigattino ed ho preso 5 o 6 pesci. A quel punto ero nel “gruppone” ed eravamo almeno in 6 o 7 più o meno con gli stessi pesci. Ho provato con la rubasienne ma sono riuscito a catturare solo tre breme così ho deciso di tornare fuori e pescare sul “fondone” staccato un po’ dalle canne pasturando con bigattini incollati. Questa pesca non era stata programmata poichè nei giorni di prova non aveva dato risultati. Tra le altre cose penso che i pesci non siano stati lì fin dall’inizio della gara ma ci siano andati a gara in corso. Infatti i galleggianti e le palle di pastura che cadevano a ridosso della sponda opposta hanno spaventato i pesci che non trovando rifugio nelle cannette (infatti l’acqua era più bassa del solito di una ottantina di cm e lasciava buona parte delle cannette all’asciutto) si è rifugiato nel fondone. Anche per questo secondo me si sono presi parecchi pesci a rubasienne, proprio perchè non potendo stare dentro canna il pesce si è rifugiato sulla parte profonda del canale.
IL FILM FOTOGRAFICO DELLA GARA
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ALCUNE IMMAGINI DEI GIORNI DI PROVA