CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE: VENTO E PIOGGIA NON FERMANO LA GARA

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ADESIONI 3 e 4 PROVA

ITALIANI SENIORES DOPO 2 PROVE

Sergio Lama con il cognome che porta non poteva certamente sbagliare la seconda prova degli italiani individuali effettuata questa mattina a Novi di Modena sulla Lama.

A guidare la classifica, in attesa delle ultime due prove finali di Montemolino, sono in sette concorrenti tutti con 2 penalità che rendono il pronostico del podio incerto fino al termine.

INTERVISTA A SERGIO LAMA

Sergio Lama il forte agonista della Bagnacavallese Colmic primo era e primo è rimasto nella classifica generale e con questo ulteriore successo conferma il suo stato di grazia che lo colloca nella hit parade dei pescatori con il mglior rendimento individuale.

Il forte agonista ravennate ai microfoni di Match Fishing ci ha rilasciato questo commento:

Ciao Sergio siamo ancora qua a commentare un’altra vittoria coi fiocchi…nonostante il meteo oggi sia stato davvero inclemente…

“si le condizioni meteo oggi sono state le protagoniste in negativo, infatti come arrivo sul campo gara all’ingresso box inizia a piovere oltre a soffiare un forte vento e dopo i primi minuti di sconforto riesco a sistemare un ombrello cosi completo la preparazione al riparo”

Come hai impostato la tua pescata di oggi su un Lama davvero difficile almeno a vedere la resa degli ultimi giorni…

“Sapevo che la pesca era quasi esclusivamente all’inglese però io ho fatto il fondo anche a roubasienne solo con pastura, circa 10-12 palline, mentre sotto sponda per la pesca all’inglese ho fiondato ghiaia con qualche bigatto”

Come sei partito?

“Al via parto con l’inglese ma dopo 15 minuti non avevo ancora visto nulla mentre il mio vicino aveva già 2 pesci cosi ripiego a roubasienne, sopra alla pastura, pescando con una lenza da 0,75 gr, dove vedo un po di movimento”

Ma quanti pesci hai preso sulla roubaisienne?

Allo scadere della seconda ora avevo preso circa 10 pesci ma il galleggiante non partiva più cosi decido di tornare con l’inglese dove avevo continuato ad alimentare con ghiaia e li riesco a catturare un paio di carassi più una carpetta di cica 1\2kg”

Beh niente male Sergio una bella pescata e ancora una volta una vittoria che ti manda in finale sul Tevere..

Si è andata bene, anche oggi tra mille difficoltà riesco a vincere il settore e a mantenere la vetta della classifica di questo campionato italiano anche se da quello che ho visto siamo in sette a punteggio pieno e la lotta per il podio sarà dura. Adesso mi aspetta la doppia finale di Montemolino dove cercherò di fare due belle gare”

Bene allora compliemnti ancora per questa bella gara e in bocca al lupo per le finali..

Al secondo posto troviamo un veterano dell’agonismo, Marco Genovesi del Vairone Maver, capace di conquistare la seconda posizione della classifica progressiva in attesa di sferzare l’ultimo attacco nella due giorni sul tevere umbro.

Dopo un romagnolo e un emiliano non poteva mancare un toscano sul terzo posto provvisorio in classifica generale, Sauro Morelli della Valdera Colmic che  insegue con due penalità.

SAURO MORELLI

Le stesse due penalità le hanno pure Rino Borin della Torre Maver, Matteo Crepaldi della River Club Padova Tubertini, Carlo Pezzuto del Gpo Imolese Tubertini e Andrea Gelli della Valdera Colmic che già l’anno scorso sfiorò il gradino più alto del podio che lo avrebbe riportato in terra Toscana con lo scudetto tricolore cucito sul petto.

MATTEO CREPALDI

CARLO PEZZUTO

 ANDREA GELLI

Tutti questi agonisti hanno due penalità e quindi tutti hanno le stesse chance di fare bene in questo campionato italiano ma non dimentichiamo che a sfruttare un mezzo passo falso del “settebello” ci sono altri concorrenti con 3 penalità.

Bisogna dire che non è stato facile per i 250 agonisti impegnati oggi sul cavo lama conquistare il pass che porta dritto alla finale di Montemolino.

Nelle prove di ieri i “piumini” hanno reso molto difficile la pesca, soprattutto all’inglese, tanto che in alcune zone non si riusciva nemmeno a pescare.

La pioggia ed il vento di oggi hanno fatto sparire i piumini dall’acqua e li hanno fatti comparire sulle spalle degli agonisti sotto forma di giacche a vento imbottite a causa del grande freddo.

Il vento e le temperature di poco superiori ai dieci gradi non hanno aiutato certo la pescosità che è apparsa comunque in progresso rispetto alle prove della settimana.

Le tecniche di pesca sono state fondamentalmente due: a rubasienne sulla linea dei tredici metri oppure all’inglese.

Il vento alle spalle ha permesso di pescare senza grandissime difficoltà anche a rubasienne ma ha di fatto escluso la pesca a bolognese.

Per quanto riguarda la pesca all’inglese è stata fatta in due modi: presso la sponda opposta oppure sulla trequarti.

Entrambe queste soluzioni hanno dato soddisfazioni a chi ha saputo interpretarle nel migliore dei modi.

In linea di massima la pescosità è stata di 10/20 carassini a testa. Inutile dire che in queste condizioni qualche bella carpetta ha rappresentato un ottimo jolly per puntare al passaggio del turno.

I primi 100 classificati sommando il punteggio delle due prove si guadagnano l’accesso alla finale di Montemolino, un campo di gara sconosciuto alla maggior parte dei partecipanti e che quindi renderà ancora più avvincente la due giorni di gara.

In chiusura è d’obbligo fare i complimenti a tutti, non solo ai primi 100 classificati ma anche ai 150 che purtroppo non sono riusciti a passare ma hanno reso avvincente e spettacolare questa gara.

Un plauso particolare ai primi 7 in classifica che si presentano alla finale umbra con due primi posti, un risultato notevole se consideriamo le difficoltà che hanno incontrato nelle due gare appena passate.

Un caloroso (e visto il tempo speriamo sia apprezzato) saluto a tutti.

Da Novi di Modena per Match Fishing, Luca Caslini.

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A margine del campionato italiano svoltosi sul difficile campo gara del Cavo Lama, che tra l’altro domenica prossima ospiterà una prova del Trofeo di Eccellenza Nord, abbiamo avvicinato alcuni protagonisti per conoscere la loro impostazione e i segreti dei loro successi.

Il nostro inviato Luca Caslini come sempre ha realizzato un buon lavoro che vi proponiamo in esclusiva come sempre sempre e solo su Match Fishing.

La Redazione.

INTERVISTA A MARCO GENOVESI

Ciao Marco, complimenti per la gara di oggi, nonostante le condizioni meteo sei riuscito a trovare la soluzione…

Devo dire che oggi è stata una gara molto difficile in condizioni di vento molto impegnativo. Proprio per questo và fatto un applauso a tutti i partecipanti per l’impegno e la costanza dimostrata.

Raccontaci della tua gara…anche perchè da un pò di tempo le squadre MAVER su questo campo gara stanno andando proprio bene…

Venendo alla gara purtroppo in prova per colpa dei piumini di pioppo, molto non si è riuscito a provare e quindi anche un po’ di esperienza, di gare simili disputate in passato, mi ha aiutato. Devo ringraziare anche Domenico Nizzoli, con il quale sono rimasto in ottimi rapporti nonostante non siamo più in squadra assieme. Con lui, vista la bellissima vittoria del trofeo A3, ci siamo sentiti e confrontati in settimana.

Ma come hai impostato la tua gara?

Ho deciso di impostare la pasturazione sullo scivolo dove cambia il fondo con circa 45 palline molto morbide di pastura e 4 palline di bigattini incollati con un po’ di ghiaia sempre morbidi a circa 4-5 metri dal canneto che poi era la posizione dove volevo pescare. Come pastura ho fatto un mix con due kili di Canal Plus Crash ed un kilo di Carpa Carassio bagnata con tortue di mais fine, tutto chiaramente Maver. Nella pastura ho messo circa 50 gr di pinkini morti e 50 gr di bigattino morto.

Sono partito come ho detto a 3-4 metri alle canne trovando una buona regolarità innescando il verme. Nel proseguo della gara ho innescato anche i bigattini trovando diversi pesci.

Ho appena visto le classifiche e ti trovi in seconda posizione con il massimo del punteggio, e adesso Montemolino per la volata finale…

Sono molto contento ed ora mi aspetta l’incognita di Montemolino, un campo sconosciuto un po’ per tutti e quindi anche una bella nuova esperienza da affrontare. Volevo ringraziare pubblicamente te, Alessandro e tutto lo staff di MatchFishing perché oltre a tutti i partecipanti l’impegno per far foto, interviste e reportage con acqua e vento ce lo avete messo e continuerete a mettercelo e questo fa veramente bene a tutto il movimento.

Bene, ti ringraziamo per la stima e ti auguriamo un grande in bocca al lupo per la finalissima sul Tevere e anche la ci saremo.

 

ASD L.P. VALDERA L. PONTEDERESE COLMIC

E dopo l’intervista a Marco Genovesi una perentesi è d’obbligo aprirla sulla società Valdera Pontederese Colmic. I ragazzi di questo team non solo piazzano 3 loro rappresentanti nelle prime 10 posizioni e 5 finalisti a Montemolino, bisogna sottolineare che trionfano nella prova del cavo Lama con quattro primi ed un terzo. Abbiamo deciso di intervistarli con una domanda a testa, visto che sono tutti meritevoli di un riconoscimento particolare.

Partiamo con Andrea Gelli.

Allora Andrea, quattro primi ed un terzo non arrivano a caso, è un segno tangibile che a livello di società avevate capito come inquadrare la gara..

Sì, è stata una bella pescata, una gara un po’ meno pescosa rispetto alla settimana scorsa quando siamo stati qui per disputare il trofeo di serie A3. Abbiamo impostato la gara all’inglese, grossomodo nella stessa maniera di settimana scorsa. La pescata è stata sicuramente più misera ma per noi oggi è stata una grande Lama.

A Matteoli Cristian invece chiediamo di parlarci di questa pescata all’inglese, chiediamo di entrare nel dettaglio della pescata e di spiegarci bene come è stato raggiunto questo successo.

La gara è stata impostata principalmente a pastura, abbiamo visto che su questa pasturazione fatta con sfarinati e pochi bigatti stirati il pesce rispondeva bene. Bigatti in colla ne abbiamo dati pochissimi, quasi niente. Siamo riusciti anche a far entrare in pastura qualche bel carassio e qualche carpetta, pesci di taglia discreta che in queste condizioni fanno sicuramente la differenza.

Da Lazzeretti Gianni ci facciamo invece spiegare quale è stata la “distanza di pesca”, contro le canne oppure a tre quarti?

L’impostazione era all’inglese contro le cannette sulla sponda opposta. Personalmente però avendo avuto in sorte il secondo picchetto del primo settore di gara non ho tralasciato la pesca in rubasienne presumendo di avere vita facile anche sulla linea dei tredici metri. Ho fatto una gara estremamente regolare con 19 pesci ogni ora e riesco a battere il numero uno di gara che non ha avuto la mia stessa continuità.

E siamo ora con Morelli Sauro al quale chiediamo delucidazioni sulle lenze utilizzate nella pesca all’inglese.

Abbiamo utilizzato ami della Hayabusa 122 del n.16 con un filo dello 0,12 pescando e pasturando in prossimità della sponda opposta, pasturando un pochino più lungo rispetto agli altri, pastura a spaccare, morbida, molto bagnata con del tortue o molto asciutta senza stringerla, privilegiando l’innesco del lombrico nella seconda parte di gara. Nel mio settore è stato relativamente facile perchè per un’ora sono rimasto là fuori da solo all’inglese ed ho accumulato subito un buon vantaggio che mi sono portato dietro fino alla fine.

Rimane Luca Maffei, e per lui rimane la “domanda a piacere”, chiediamo a lui un’impressione generale sulla gara di oggi e sulla finale di Montemolino.

Oggi gara difficile, molto ventosa. Fortunatamente il fatto che il vento soffiasse alle spalle ci ha agevolato nell’azione di pesca rendendola comunque più che praticabile. Anche io come i miei compagni ho pescato per tre ore all’inglese con un galleggiante da 16 grammi. Ho avuto un po’ di sfortuna perchè ho slamato due carpe e questo ha senz’altro condizionato il risultato finale, del quale sono comunque soddisfatto. Per quanto riguarda Montemolino è un campo di gara a noi sconosciuto, né io né i miei compagno lo conosciamo ed andremo sicuramente a provare per farci un’idea di quella che potrà essere la pescata.

Grazie mille ai ragazzi della Valdera Colmic e complimenti ancora per l’ottimo risultato.

Grazie a voi di Match Fishing.

 

IL FILM FOTOGRAFICO DELLA GARA

A CURA DI SIMONE RAVIZZA E LUCA CASLINI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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