LADRI DI PESCE SUL FIUME RENO

Ciao Alessandro,

voglio raccontarti cosa mi è successo ieri 8 luglio in reno presso Vergato.

Alle 5 di mattina passo a prendere un mio amico di infanzia, Pierluigi Tabaroni a Ponte Ronca, il mio paese natale e partiamo per l’alto Reno, meta da noi frequentata da quando siamo bambini.

Il Reno, a differenza di molti nostri fiumi è nella parte alta ancora incotaminato e mantiene il suo corso naturale da sempre, dunque piane profonde con acqua cristallina, raschi naturali ecc….

La pesca, in questo periodo è a vista, cavedani e barbi di grosse dimensioni entrano in pastura e si pescano a vista, poche catture e molto difficili.

Arriviamo sul fiume alle 6 di mattina e iniziamo a pescare.

Improvvisamente, verso le 8 sento dei rumori dietro di me e si presentano 6 persone con accento straniero, incuranti della mia presenza due di loro si mettono in slip da bagno e entrano nel fiume, io gli chiedo cosa fanno e loro mi rispondono ” capo non preoccuparti, fra 10 minuti andiamo via “.

Gli faccio presente che la balneazione nel fiume è vietata e loro mi ridono in faccia, infatti non erano entrati in acqua per fare il bagno. E qui viene il bello.

Spostandosi a ridosso della sponda opposta vedo che cominciano a lavorare con le mani sotto l’acqua e dopo poco cominciamo a salpare una rete che risultera’ alla fine stimata sui 50-60 metri.

Io assisto a tutta la scena e vedo che salpano circa una decina di carpe oltre a cavedani e barbi.

A quel punto io e il mio amico ci facciamo coraggio e proviamo a farli ragionare, niente da fare, al contrario sono diventati minacciosi e ci consigliano di stare zitti, di non usare i cellulari e di non lasciare il fiume prima di loro.

Ci siamo presi paura perchè loro erano in 6 e non potevamo sapere come reagivano.

Il mio amico che frequenta il fiume piu’ di me mi ha detto che ora capisce perchè nella zona no kill limitrofa, a dove eravamo, i pesci sono scomparsi.

Non aggiungo altro, a te il commento.

Glauco Tubertini

Buongiorno Glauco, l’episodio nel quale ti sei imbattuto è davvero grave. I pescatori, te in questo caso, ancora una volta sono stati testimoni scomodi di uno scempio ai nostri corsi d’acqua che purtroppo sta dilagando.

Se da una parte abbiamo persone che vivono di stenti e povertà e che per mangiare pescano qualche pesce magari violando le nostre leggi ben peggiori sono le attività di bracconaggio attuate da loschi personaggi che rivendono il pesce per fini di lucro.

Sui banchi dei mercati del pesce sempre più spesso infatti oltre ai branzini, alle seppie, alle canocchie troviamo carpe, carassi, breme arrivati da dove?

Credo che conoscendoti la voglia di giustizia ti avrebbe portato ad intavolare una accesa discussione per difendere i nostri amici pesci ma credo che, vista la delicata situazione, tu abbia fatto bene a non prendere posizione.

Resta il fatto che questi personaggi continueranno a calare le reti indisturbati in altri raschi e altro pesce pregiato finirà su qualche tavola.

A noi pescatori, “sentinelle dei fiumi” non rimane altro che segnalare l’episodio alle autorità competenti affinchè possano mettere in campo un’azione di prevenzione a tutela delle leggi e soprattutto della fauna ittica.

Siamo passati dallo sterminio dei pesci, negli anni 70, per inquinamenti continui allo sterminio per mano armata dei bracconieri.

Anche a me è successa la stessa cosa sul canale di Anita due anni fa, quando un barcaiolo bracconiere mentre raccoglieva la rete con carpe, carassi e breme, che ovviamente provvedeva a mettere in piccole botti di vetroresina magari con dentro del ghiaccio, quando ha visto che lo fotografo ha simulato con le dita della mano la pistola portandosela alla tempia.

Ho provveduto a segnalare l’accaduto alle competenti autorità affinchè sorvegliassro di più i nostri canali soprattutto nei periodi morti per la pesca.

Noi di Match Fishing pubblichiamo questa denuncia affinchè altri pescatori che dovessero imbattersi in altri episodi simili prendano coraggio a denuncino le situazioni alle autorità per ottenere maggiori controlli sul territorio fluviale.

Cordiali saluti.

Alessandro

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