IL PARADISO DI BARREA

Quando si arriva all’isolato di Villetta Barrea e comincia ad apparire il lago, la sensazione che provo è difficile da descrivere, tanto sono magnifici gli alberi la cui macchia finisce da una parte nell’acqua e nell’altra sulle cime più alte che ne impediscono la crescita.

Panorama del lago da Barrea

Monti impervi popolati da lupi, cervi, cinghiali e acque cristalline di una valle divenuta lago dalla costruzione della diga di Barrea.

Panorama di Barrea dal lago

Siamo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a 1000 metri circa d’altezza, luogo dove da alcuni anni non posso che tornare un paio di week end e lago che ho imparato a conoscere sempre meglio e che vi raccomando come meta estiva dove andare con famiglia al seguito per la natura incontaminata e gli splendidi paesi di Barrea, Villetta Barrea e Civitella Alfedena, da adesso a settembre mese in cui la valle echeggia dei suoni dei cervi in amore, facilissimi da vedere.

Oggi sono con Manuel, pescheremo lungo con dei method da 45 grammi taglia large, muli 4000, 0,22 in bobina, 0,205/0,225 finali, il 22 è un buon filo per lanciare, ne troppo grosso ne troppo fine, non optiamo per shock leader, i finali giusti poiché la distanza consente un più che sufficiente allungamento della lenza madre.

Per lontano intendiamo 55/60 metri, ne medie ne siderali ma da raggiungere con canne lunghe, che chi mi conosce sa io non amo particolarmente, saranno due Preston, una DutchMaster River 12’8’’ e una Absolute 12’6’’ canna che perde la sua finesse a questa lunghezza mentre la prima a dispetto del nome è un’ottima method per via della vetta senza quiver, entrambe buon fusto e curva, specie la prima.

Imposteremo la pesca con una pastura gialla da method realizzata da me e Fernando Carnevale per Pasture Italiane, arricchita da mais giallo e boilies da 10 mm Tuttifrutti ed Esterberry della Richworth in quantità non eccessiva. Questa è la pastura per il fondo, che facciamo con una fionda molto potente nata per questo scopo, la FOX Power Guard Mega Method Catapult, capace di scagliare palle molto lontano, mentre la stessa pastura priva di aggiunte servirà per caricare i method.

Il lago al mattino è una meraviglia e interromperne la calma con le palle iniziali è quasi un delitto ma è la prima cosa da fare alle 8.30, per niente mattutini ma con quest’afa come si dorme e come si mangia la sera in Abruzzo ci impediscono di settare a più presto la sveglia.

Sono andato avanti, torno indietro; il lago di Barrea è formato dal fiume Sangro ed ha acqua pure popolate da trote, persici reali, cavedani, carpe, tinche, scardole, carassi inutile dirvi integri ma la cosa che stupisce è che c’è tanto novellame, ho messo due foto per farvi vedere come avannotti di cavedano e scardola mangino dalle mani e poco avanti una flotta di loro simili lunghi 10 cm banchettino sulla pastura ma basta andare ancora più avanti e si può scorgere una tinca alla ricerca di pellet.

Tornando alla pesca, peschiamo su una punta che chiude un’ansa lanciando verso fuori leggermente sulla destra dove l’acqua è 4,5/5 metri, un buon punto, non troppo profondo ne basso, cercando una pescata un po’ mista, basta spostarsi verso il largo e 12 metri d’acqua sono facilissimi da trovare.

L’esca principale è il mais alla vaniglia su rig, Pr36 del 14 senza ardiglione, che rispetto alle miniboilies è meno selettivo e consente la cattura anche di altre specie oltre le carpe, che qui hanno un comportamento prettamente notturno.

Le altre specie sono tinche e cavedani, ne conteremo una quindicina ciascuno con tre cavedani oltre il kg e mezzo, le tinche tra il kg e il kg e mezzo più una coppia di carpe di cui una soltanto si è fatta vedere.

La difficoltà principale della pesca a distanza è capire il fondo, il suo digradare, la piane lontane, ricordo che siamo in una valle, la precisione nel lancio e nella pasturazione, ci vogliono almeno 4 kg di sola pastura esclusa quella per il method.

Qui ricordo che il vento si incanala tra le montagne e puntualmente esce anche con una forza tale da costringerti a togliere l’ombrellone, in queste condizioni mantenere la precisione è cosa per niente facile.

Il secondo giorno ancora con più calma si torna sul lago, qui decido di pescare stavolta le tinche a corta distanza, monto la Preston Competition Picker 10’, che di picker ha solo il nome, e un method piccolo con la stessa Pasture Italiane Method rossa con un finale dello 0,205, PR36 del 14 e una pellet morbida Wild Strawberry Fun Fishing.

Si pesca a 10 metri e sono solo tinche che prediligono in genere esche morbide e dove c’è una leggera erba e acqua chiara vedono solo rosso.

Le catture non mancano e decido di mettere la nassa, dove vanno solo gli esemplari maschi, nonostante il periodo avanzato le femmine hanno ancora le uova e allora è meglio evitargli lo stress e la perdita delle uova.

La giornata volge al termine alle ore 15, è tempo di tornare, libero le tinche e inizio a chiudere tristemente perché so che dovrà passare del tempo prima di potervi tornare.

Aldilà del racconto le immagini vi diranno molto su un lago da conservare, una perla rara in un mondo sempre più di alloctoni e acque scure che ha però un regolamento molto preciso, che trovate sul sito del Parco Nazionale d’Abruzzo che in sintesi vieta l’uso del bigattino e della pastura, che tuttavia è tollerata dalla Forestale, e la pesca notturna fuori dal campeggio Colle Ciglio ed è necessario un permesso giornaliero di 15 euro, 40 tre giorni che si fa al Museo del Lupo Appenninico di Civitela Alfedena.

E’ un po’ caro direte ma se penso di pagare 7/10 euro in un qualsiasi carpodromo beh, diventa un niente davvero. Concludo poiché siamo in periodo di vacanze e qualcuno potrà essere indeciso sul dove andare indicandovi un Albergo, il Lago Verde http://www.hotellagoverde.it/ e un campeggio, il Colle Ciglio, http://www.campingcolleciglio.it/ dove potete chiedere a Stefano, anche se non alloggiate li, di riservarvi in anticipo un posto di pesca su una delle postazioni di pesca che riserva ai carpisti e vi raccomando di salutarmeli! Io un pensierino a quei pesci verde oro con la bocca e gli occhi rossi lo farei fossi in voi….e non scordatevi il costume!

per Match Fishing, da Barrea, Francesco Di Veronica

 

GUARDA IL VIDEO “TINCHE CHE MANGIANO LE BOILES”

http://www.youtube.com/watch?v=-YyzD79tGZI&list=HL1342352119&feature=mh_lolz

 

Avannotti di cavedano e scardola

Cavedanelli e scardolotte

Primo giorno sii fa il fondo lontano

“Barrea o la Sardegna…..”

Ecco il risultato

I cavedani sono di ottima taglia

Il secondo giorno è a tinche

Tinca che si alimenta

Le tinche preferiscono le esche morbide

Nassa di tinche

Il rilascio

Viva la libertà

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