ROBERTO TORRI CI RACCONTA IL SUO MONDIALE MASTER IN PORTOGALLO
Il mondiale VETERANI, che si è svolto in Portogallo di recente, ha visto l’Italia conquistare la medaglia d’argento e a livello individuale una medaglia di bronzo con il nostro Natale Bagarello.
Nella formazione azzurra, capitanata da Massimo Ardenti ha pescato il fiorentino Roberto Torri, una colonna storica dell’Oltrarno Colmic, al quale abbiamo rivolto alcune domande su questa avventura in terra lusitana.
Ciao Roberto, bentornato dal Portogallo, vorremmo farti una intervista sul tuo mondiale, come la vedi questa esperienza… con il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Quando si fa podio si dovrebbe essere soddisfatti ma per un punto non abbiamo avuto miglior gloria…
Giusto, ti dirò che siamo contenti tutti, da Claudio Matteoli a Massimo Ardenti, allo staff tecnico però io personalmente devo confessarti che un pò di amaro in bocca ce l’ho ancora perchè il primo giorno sono capitato penultimo di campo gara e non ho sfruttato il posto.
Massimo Ardenti mi ha dato una mano ed è stato al mio fianco per tanto tempo ma non abbiamo trovato, come si dice da noi in Toscana, l’ago nella matassa, abbiamo preso 86 pesciolini, roba da 2 – 3 grammi l’uno e niente… per il resto devo dirti che questo è il mio terzo mondiale e ho sempre fatto bene con un terzo in Belgio, primo in Arno e secondo quest’anno in Portogallo quindi come risultati di squadra non posso che essere soddisfatto ma individualmente ripeto ho ancora una punta di amaro in bocca.
Individualmente feci il terzo in Belgio e spero di esserci anche l’anno prossimo e di potermi rifare.
Beh visto come ti stai comportando nelle competizioni nazionali di categoria siamo certi che ti rivedremo con la maglia azzurra anche l’anno prossimo, anzi te lo auguriamo..
Ma tornando al mondiale in Portogallo, questi goujon e queste bogas erano così difficili da selezionare oppure visto che avete pescato in fiume non c’era una pesca alternativa?
Il goujon in gara, tolto qualche picchetto, non è esistito, sono uscite queste bogas che da noi sono strisce, e ti dirò che è stata una pesca bellissima, e c’è chi ha pescato queste strisce, guarda Bagarello, Pagliari o Bazza, che hanno fatto degli ottimi risultati.
Ti dirò che è stata una pesca veramente bellissima, e qui si vede veramente il garista perchè alternative zero, o tu prendevi queste bogas oppure poteva capitare qualche trota sporadica o qualche barbetto ma la pesca era esclusivamente alla bogas.
Avete avuto tutta la settimana per provare il campo gara e siete riusciti a trovare le soluzioni giuste, dalla pastura alle lenze, facci una fotografia per farci capire qual’è stata la vostra strategia di gara..
Allora la nostra strategia di gara è stata che grazie ad un capitano DOC come Massimo Ardenti praticamente dopo due giorni ci aveva messo in pesca perfetti.
Siccome questo fiume è un torrente di strano aveva che si alzava il livello di un metro..
Si inziava la gara, pronti via, con tre grammi con l’acqua che andava, praticamente dopo quaranta minuti l’acqua si stoppava e dai tre grammi si passava a mezzo grammo.
Le lenze erano praticamente due, tre grammi e mezzo grammo, e alla fine addirittura 4 x 14.
Abbiamo provato tutti i giorni da mattina a sera però il Massimo Ardenti aveva trovato il pelo nell’uovo sia come pastura, come lenze e come strategia di gara.
Devo dire che io sono rimasto sconvolto dal comportamento di questo pesce….allora te fai conto che la pastura la si buttava a valle della canna di almeno due metri e lo si pigliava sopra la canna di due metri cioè stava a monte di quattro metri dalla pastura.
Una cosa incredibile…Massimo Ardenti è riuscito a capire che questi pesci stavano quattro metri sopra la pastura e grazie a lui abbiamo vinto l’argento e perso l’oro per un solo punto.
Non sarà stato che la corrente andava a valle in superficie e sul fondale invece rientrava, visto che il fiume è regolato da chiuse ?
Poteva darsi ma però non è che ne siamo sicuri però come è possibile che anche con acqua ferma o con corrente minima anche se c’era un ritorno d’acqua i pesci si trovavano a quattro metri da dove si buttava la pastutra? roba mai vista.
Abbiamo usato una pastura speciale fatta in Portogallo una pstura eccezionale, basta pesnsare che tu ti ci mettevi il fouille alla mattina alle dieci e alla sera alle 18 lo trovavi ancora vivo, è una pastura leggerissima e finissima che faceva venire le bogas con molta facilità.
Innesco rigorosamente ver de vase?
Si certo solo ver de vase
Filo fondo?
si ma abbiamo pescato anche staccati dal fondo e appoggiati…
Bagarello e Pagliari hanno fatto una pesca con il finale da sfiorare il fondo a tutto il terminale steso sul fondo mentre io e Luciano abbiamo pescato all’inverso perchè rendeva così, ovvero da preciso a staccati un palmo.
Un pò di rammarico per quesi due pesci persi da Luciano Bazza c’è stato, forse con uno solo stavamo qua con altro risultato..
Ha perso due pesci Luciano Bazza alla domenica e io un pesce dopo un quarto d’ora di gara che l’ho tenuto in canna per venti minuti, chi diceva che era una trota, chi un black, e l’ho perso sul guadino maremma ……bip…bip…
A mondiale chiuso se dovessimo riavvolgere il nastro cosa non faresti più o cosa rifaresti ancora?
Personalmnte io qualcosa di sicuro cambierei mentre come squadra e come tecnica non cambierei niente proprio niente, niente, niente!
Ma questi inglesi che sono un pò le nostre “bestie nere” se lo sono davvero meritato sul campo l’oro o hanno avuto la loro buona dose di fortuna?
Ma tu lo sai, nello sport gli avversari vanno sempre rispettati, diciamo se proprio gli si vuole mettere tutto, che loro hanno avuto un picchetto terminale con uno dei loro uomini migliori e mi sembra che abbia pure vinto l’oro individuale.
Lui è capitato terminale e non c’è storia, quindi onore agli avversari.
Devo dire prima di chiudere un grazie a tutto lo staff, perchè questa è stata una esperienza bellissima, dalla partenza al ritorno,… davvero unica. Non li sto a nominare tutti ma confermo che il gruppo è stato eccezionale e spero che questa esperienza la duri anche perchè io sono vecchio ma insomma ancora a 64 me la cavo ah ah ah e considerando che Bagarello ne ha più di settanta penso di esserci ancora per un pò.
Allora sull’onda di questo auspicio ti auguriamo ancora lunga vita da agonista e ancora tante soddisfazioni come Roberto Torri uomo e pescatore perchè sei una persona davvero speciale e che alla pesca hai dato davvero tanto.
Grazie a voi e alla prossima.