LAZIO Regionale B5: Garisti Golden River B sugli scudi al Salto e Lo Svasso A regola la Nepesina A al Celletti
Domenica 09 settembre è partita la fase finale del Regionale B5 con la prima prova dei gironi di Play-Off e Play-Out disputatesi, rispettivamente, sui campi gara del Salto e di Celletti.
Diversi gli obiettivi dei due raggruppamenti ma ugualmente in bilico gli esiti visto che, in virtù delle penalità con coefficiente correttivo di 1,5, gli sconvolgimenti di classifica sono, almeno sulla carta, sempre possibili.
I Play-Off hanno visto un Salto discretamente in forma specie nella zona del Campo Nuovo che, tutto sommato, ha concesso una discreta regolarità, mentre a Fiumata le cose sono andate peggio e la pesca è stata molto influenzata dal picchetto.
Le alborelle, che in prova potevano indurre ad impostare una gara diversa dal quella al gardon, sono evaporate sotto il sole che ha scaldato la gara. Quindi, praticamente, tutti all’inglese nel tentativo di insidiare i lunatici pinne rosse che, nel rispetto della loro fama, sono andati a fiammate entrando ed uscendo dalla pasturazione effettuata principalmente con sfarinati. Pericoloso, infatti, l’utilizzo del bigattino che poteva uccidere il picchetto, come spesso si rischia nel lago laziale.
Alla fine la zampata vincente la piazza la squadra B dei Garisti Golden River che, pur senza vincere nessun settore, chiude con la prova 15 penalità.
Dietro di loro, Grotte di Castro che realizza 18 penalità e il Cavedano Genzano con 19, appesantita dal 10 di una sfortunata Tagliaferri capitata nella parte sbagliata del settore.
In virtù dell’applicazione del coefficiente previsto dal regolamento, il punteggio tecnico regala una classifica abbastanza compatta, dove almeno 8 squadre su 10 possono dire la loro per la promozione.
In testa c’è sempre la Lenza Jolly forte del vantaggio accumulato nella fase a gironi, ma dietro di lei premono molte squadre, in particolare Valle del Salto, Grotte di Castro e la squadra B dei Garisti Golden River.
Veniamo, invece, alla prova dei Play-Out andata in scena in quel di Celletti.
Questa volta il bacino Viterbese ha espresso un minimo di pescosità e lasciato qualche alternativa rispetto alla pesca delle carpe.
Le prove effettuate nei giorni precedenti evidenziavano una pesca corta sul fondo alle bremette in forte crescita, con una alternativa importante anche sulla pesca a galla alle stesse.
La variante carpe rappresentava sempre un terno a lotto, con poche partenze ed una percentuale di pesci portati al guadino… anzi in nassa perché le nerborute amiche ogni tanto distruggono anche quello… che a stento raggiungeva il 50%.
In gara, invece, le cose sono andate abbastanza a macchia di leopardo, le tanto attese bremette sono rimaste localizzate così come le carpe, lasciando poca difesa su alcuni picchetti.
Tecnica quasi obbligata la roubaisienne con rare apparizioni delle canne inglesi, specie in 4 zona, che però hanno regalato, come nel caso del mio compagno di squadra Spalletti, la vittoria di settore.
La classifica di giornata, pertanto, è risultata abbastanza corta, con qualche buco anche nelle squadre che sulla carta avevano interpretato correttamente la strategia di gara.
Vince, infatti, Lo Svasso A con 13 penalità, le stesse della Lenza Nepesina A, a seguire, con 15 penalità troviamo ben tre squadre, il Cavedano Genzano C, che completa il podio, la squadra A del Triotto e la Stella Marina A.
La classifica generale vede la Blu Marlin D prima delle squadre salve, ma che certamente non potrà dormire sogni tranquilli visto che lo Svasso A, undicesima e prima delle retrocesse per la classifica attuale, è dietro di sole 7,5 penalità.
Sarà decisivo, quindi, per la prossima ed ultima prova dei Play-Out, il fiume Ufente altro campo di gara celeberrimo per la sua atavica reticenza nei confronti delle competizioni di pesca al colpo …. “fiume Ufente tanta strada per non prendere niente” recitavano i saggi che mi hanno iniziato alle gare.
Vi lascio con una nota a margine delle gara che spero possa farci riflettere anche sulla formula del campionato regionale Lazio: diversi i buchi lasciati nei settori da società che non si sono presentate alla gara.
Non voglio entrare nelle ragioni dei singoli ne accusare nessuno, ma pescare con affianco un assente non è certamente gratificante e sminuisce il valore del campionato che viene portato avanti da tutti con molti sacrifici anche economici.
E’ allora giusto mantenere 40 squadre nella categoria, a discapito della logistica sui campi di gara e della resa in termini di pescato degli stessi, quando poi ci sono non pochi garisti che rimarrebbero volentieri nei confini della loro provincia?
Allego il link dal quale potete vedere le classifiche di settore e di giornata.
http://www.fipsaslazio.it/fipsaslazio/acque_interne2.htm
TESTO E FOTO DI ANDREA ROMANELLI