LE INTERVISTE DI MATCH FISHING: YURI TABASCO
A pochi giorni dalla fine dei campionati italiani juniores abbiamo avvicinato Yuri Tabasco, neo campione italiano under 16 ed abbiamo aaprofittato dell’occasione per conoscerlo meglio.
Yuri è un ragazzo lombardo, giovane e solare ma è apparso anche molto deciso (a parte la squadra del cuore, ma quello lo vedremo in seguito…).
Yuri non è nuovo a vittorie di questo tipo e nel panorama agonistico giovanile si distingue sicuramente come una promessa.
Attualmente Yuri partecipa anche al Trofeo di serie A1 con la sua squadra, la società Albiatesi Maver, e sta ottenendo ottimi risultati.
Allora yuri, innazi tutto complimenti per questa vittoria, uscire dalla Fiuma con due primi non è mai facile. Prima di raccontarci qualcosa di questa due giorni vediamo di rompere un po’ il ghiaccio chiedendoti qualcosa a livello personale, quanti anni hai?
15 compiuti a marzo
Immagino che tu vada a scuola…
Si, frequento la seconda superiore di un istituto tecnologico.
Squadra del cuore?
La mia squadra del cuore è l’inter ovviamente!
Allora, visto che l’ultima domanda l’hai sbagliata in pieno (io sono milanista,rido anche se non avrei troppo da essere allegro ndr) passiamo a parlare di pesca che forse è meglio. Raccontaci qualcosa sulle due gare della fiuma che ti han visto trionfare con due primi di settore.
Sono state due gare esattamente opposte! Nella prima gara sono partito con 1 gr. , per poi alleggerirmi e passare a 0.50 gr. , nella seconda prova ho provato a fare la stessa pesca ma vedevo che non ero continuo e non rendeva, quindi ho deciso di passare alla pesca a galla inizialmente con il bigattino poi a verme per cercare di avere una taglia maggiore.
Se non ricordo male nel tuo palmares c’è un’altro campionato italiano vinto ed un mondiale per nazioni. Ormai sei un “veterano”… ti emozioni ancora quando devi affrontare gare di questa importanza?
Esatto anche l’anno scorso ho vinto il campionato italiano ma voglio sempre dimenticare le vittorie passate per concentrarmi nelle gare che devo ancora affrontare. L’emozione c’è sempre, ma bisogna imparare a conviverci.
Sei giovane ma il palmares è davvero importante. Dove vuoi o dove ti piacerebbe arrivare?
Credo che un punto preciso d’arrivo non ci sia mai… l’importante è
continuare a vincere!
Quale è stato il momento più bello e quello più brutto di questa stagione?
Secondo me il momento più bello è stata la vittoria di questi italiani, quello più brutto per fortuna non sono capace di trovarlo per il momento ma mi mancano ancora due gare di A1.. speriamo bene!
E il momento più bello ed il più brutto della tua carriera da agonista?
Quello più bello non lo so trovare, ma potrei dirti tutti i miei podi a partire dal terzo posto in Portogallo, quello più brutto è stato quando sono uscito dal club azzurro nel 2010.
Ti senti di dover ringraziare qualcuno per i tuoi successi?
Ringrazio tutti quelli che credono in me, come mio padre, Luigi Sacco che dall’anno scorso mi aiuta con dei consigli, e anche Teodoro Maurizio che è stato il primo a credere in me.
Bene, grazie mille Yuri e complimenti ancora, ho la sensazione che ci vedremo presto… speriamo che nel frattempo tu possa esserti schiarito le idee sul calcio.
Grazie di tutto e a presto e… FORZA INTER!!!