Campionato Italiano Forze di Polizia: Siena Caput Mundi
Cari amici di Match Fishing, c’eravamo lasciati dopo la prima gara, il 28 di aprile nel Cavo Fiuma, per ritrovarci oggi, in una “due giorni” settembrina, nell’Arno aretino di Laterina, dove i partecipanti alla finale del Campionato Italiano di cui sopra, si sono dati appuntamento per incrociare le canne in una sfida all’ultimo bigattino, con il preciso intento di conquistare il titolo di Campione Italiano dei pescatori delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco.
Ma se il Cavo Fiuma di Mandria si è rivelato un campo gara alquanto divertente e perfettamente equilibrato, la stessa cosa purtroppo non possiamo dirla riguardo l’Arno di Laterina, poiché vittima quest’ultimo, di una tremenda siccità che ne ha seriamente compromesso le caratteristiche di pescosità che da sempre contraddistinguono quello che è conosciuto come uno dei campi gara più belli d’Italia.
Naturalmente questo non ha minimamente impensierito nessuno, dato che l’essere un pescatore agonista, si sa, implica necessariamente un forte senso di adattamento ad ogni condizione prevedibile o imprevedibile che si venga a creare e questo ha consentito ai partecipanti di ritagliarsi ognuno la propria fettina di pesci da portare alla pesa, in barba ai più infausti presagi ante-gara.
Senza ombra di dubbio, comunque sia, una trasferta in terra di Toscana e per di più, nell’Arno aretino, è sempre cosa gradita per ogni pescatore degno di tale appellativo e se al sentimento agonistico si assomma il piacere di passare qualche giorno in buona compagnia, ecco che il cocktail è completo, anche quando l’esito non è quello sperato.
Le gare finali del Campionato Italiano Pescatori delle Forze di Polizia, delle Forze armate e dei Vigili del Fuoco, si sono articolate in due prove distinte: la prima con tecnica libera, ma senza la possibilità di pescare a ledgering; la seconda invece, avvalendosi della sola tecnica del ledgering.
Premesso che per mezzo del suddetto Campionato si accede al più prestigioso Campionato Europeo delle Forze di Polizia, la tecnica del ledgering si rende obbligatoria poiché prevista nel regolamento di quest’ultimo, la scelta di inserire una prova interamente riservata alla pesca con il feeder, non è comunque piaciuta ai partecipanti e questo ci obbliga a rivalutare l’ipotesi di tornare alla formula preesistente, quando il Campionato si svolgeva su quattro prove tecniche: due con canne fisse e roubasienne; due con le canne a mulinello, compreso il ledgering, così da consentire una pesca alternativa a chi non vuole o anche solo preferisce affidarsi ad altre tecniche di pesca……C’è comunque da star certi che problema verrà comunque risolto intelligentemente e nel migliore dei modi.
Ma veniamo ora alle due gare svolte nell’Arno aretino, partendo dal raduno, previsto come di consueto per le ore 06,30, presto London Bar di Laterina, da dove, al termine delle operazioni di sorteggio, la chiassosa carovana dei pescatori si è mossa alla volta del tratto di campo gara conosciuto con il nome di “Cannini-Santa Maria In Valle”.
La prima delle due giornate di gara ha visto i concorrenti cimentarsi in un testa a testa con tecnica libera, dove la lunga roubasienne l’ha fatta da padrona, anche se talvolta si sono viste spuntare braccia protese verso l’acqua che impugnano cannine da 2½ m., nel tentativo di risolvere la gara con l’alborella, capace di raggiungere pesi di ben oltre i 3 kg. nelle tre ore di gara.
Alla fine però, l’impostazione è stata per tutti quella con la canna francese, nella ricerca di qualche sparuto carassio, capace di avere la meglio sulle orde fameliche di terribili gattini dal peso ridicolo di una buona decina di grammi, ma con degli aculei ancor più inquietanti di quelli che ornano il ventre della “Vergine di Norimberga”.
Alla fine, come chiaramente anticipato dalle prove, ha avuto la meglio chi ha saputo trovare e sopratutto, chi è riuscito a salpare, la carpa jolly che ha portato punteggi irraggiungibili con altri pesci: leggasi carassini pescati a mezz’acqua (2 m. circa), con piombature da 2/3 gr. tipiche della pesca a fondo, raggruppate in meno di 30 cm.(un bulk e due pallini a 10 cm. l’uno dall’altro) e con finali non più lunghi di 15/20 cm.
Con questo sistema, fra le tante ferrate a vuoto, era possibile prendere quei carassi che, messi insieme ad altri e magari con una carpetta in mezzo, permettevano di portare alla pesa sui 3kg. di pesce utile per piazzarsi o addirittura vincere il proprio settore.
La seconda giornata di gara, quando per tutti le canne da usare erano quelle da ledgering, la “carpa bendata” ha fatto ancor di più la differenza, relegando inevitabilmente nelle retrovie tutti quelli che non sono riusciti a incrociare con le loro esche il passaggio del grosso ciprinide.
Questa tecnica, apparentemente facile da praticare, in realtà necessità, come ogni altra pesca, di attenzioni particolari e dell’esperienza necessaria per praticarla con profitto poi, sempre come ogni altra pesca, anche la buona sorte gioca un ruolo importante e questo lo sappiamo tutti bene.
Comunque sia, anche se l’Arno aretino in conseguenza dei motivi esposti in apertura, non è stato nemmeno lontano parente di quello che tutti noi conosciamo, alla fine ha prevalso chi ha saputo interpretare al meglio le acque di Laterina anche in condizioni del tutto anomale e siccome i risultati parlano da soli, colui che ha fatto questo nel migliore dei modi è stato certamente Ettore Caruso, che ha incorniciato due primi da manuale che gli avrebbero senz’altro consegnato il Titolo Italiano, se solo avesse ottenuto un piazzamento decente in occasione della prima gara, nella Fiuma in quel di Boretto, però si sa, non tutte le ciambelle vengono con il buco. Detto questo però, Ettore rimane sempre uno di quelli da battere e credetemi, non è affatto facile.
Altrettanto difficile è lasciarsi alle spalle un altro tipo tosto come Raffaele Izzo, della Polizia Penitenziaria, Campione Italiano 2011. Raffaele ha praticamente gareggiato con una mano sola, a causa di una brutta contusione dovuta a un altrettanto brutta caduta durante le prove e nonostante questo ha comunque totalizzato lo stesso punteggio del primo classificato, il quale ha prevalso solo grazie alla differenza del peso complessivo.
Complimenti anche al terzo classificato, il mitico Marcello Mazzarella, che ha letteralmente strappato con le unghie e con i denti, una medaglia di bronzo davvero difficile da conquistare, soprattutto in occasione dell’ultima gara, quella con tecnica ledgering, quando il Mazzarella si è dovuto arrampicare su vetri per limitare i danni posti in essere da due predatori del fiume come Riccardo Ferri della polizia Municipale di Prato e Stefano Mosconi dei Vigili del Fuoco, che hanno fatto man bassa di tutto quello che gli è capitato a tiro, cimentandosi in una tecnica come il ledgering con la quale, a loro dire, avevano poca dimestichezza…….Figuriamoci se ci prendono la mano.
In verità però i complimenti più meritati in assoluto è obbligo farli a tutti i partecipanti sia ai veterani di questa categoria, sia ai nuovi venuti i quali, oltre a essersi subito perfettamente integrati nel contesto sociale, sono a tutti gli effetti linfa vitale per l’intero movimento sportivo.
Tuttavia non posso chiudere senza aver prima speso due parole nei confronti di colui che mi accompagna in quest’avventura da oltre trent’anni e sto parlando di un “Amico” che mi sta particolarmente a cuore e cioè di Vito Benvenuti, con il quale non solo ho condiviso gran parte della mia vita di pescatore agonista, ma che è poi quello che mi ha letteralmente trascinato nel mondo delle gare e con il quale abbiamo per ben quattro volte conquistato il titolo di Campioni Italiani a Squadre, compreso quest’ultima edizione, che abbiamo vinto ancora una volta con la maglia dello storico Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Siena.
Ora concludo con un saluto a tutti gli amic……….un momento stavo per dimenticarmi un particolare importante: il Campione Italiano dell’edizione 2012 sono io e quindi la nostra amata Siena può vantare il Titolo Italiano individuale, vinto da me; il Titolo Italiano a Squadre, vinto da me e Vito Benvenuti e il Bronzo nazionale, vinto dal mitico Marcello Mazzarella………..Siena Caput Mundi calza proprio a pennello.
Un saluto a tutti gli amici di Match Fishing.
Marcello Corbelli
grande invenzione la telefonia mobile
Mario Quadri un’altra matricola
Il Presidente a lavoro……un evento storico
Il Presidente e il Segretario dell’associazione
Gramigni junior…una promessa della pesca al colpo
Riccardo Ferri riceve il suol premio
Anche Rocky Mariani non torna a casa a mani vuote
Marcello Mazzarella, la medaglia di bronzo