CAMPIONATO ITALIANO SOCIETA’: IL RUGGITO DEI RAVANELLI TRABUCCO
Castelfranco (PI) domenica 23 settembre 2012
CAMPIONATO ITALIANO SOCIETA’: IL RUGGITO DEI RAVANELLI TRABUCCO
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Con la disputa della prima e seconda prova ha preso il via da Castelfranco a Pisa sull’Arno il campionato italiano di società. Delle 20 squadre iscritte, dopo la seconda prova, ne rimangono 15 che si sfideranno a Peschiera sul Mincio tra 15 giorni e da li le prime 10 andranno a Medelana per giocarsi il titolo di squadra campione d’Italia.
Un bel campionato che però andrà in pensione visto che dal prossimo anno la nuova formula ne prevede uno per squadre di società a girone unico nazionale di 30 squadre (almeno così sembra) anche se in giro tra gli addetti ai lavori il rigetto a questa decisione è molto forte.
Venendo allla seconda prova è doveroso partire subito con l’elogiare la performances dei ragazzi del team Ravanelli Trabucco squadra A bravi a leggere la pesca e insaccare 6 penalità d’oro che la riportano, dopo un periodo trascorso in sordina, sul palcoscenico più importante dell’agonismo nazionale.
Se non ricordo male la Ravanelli anni fa, sempre a Pisa, fece un altro miracolo, andando a vincere il campionato proprio sbancando l’ultima prova con 6 penalità e cucirsi addosso lo scudetto tricolore.
Nelle prossime ore cercheremo di avere notizie dai ragazzi della squadra lombarda su questa impresa pisana che avrà fatto felice, oltre ai protagonisti Alessandro Bruni (1° sett.) Luigi Sorti (1° sett.) Stefano Defendi (1° sett.) Maurizio Fedeli (3° sett.), anche i suoi dirigenti Walter Zangani e Marco Ferrari presenti entrambi sul campo gara.
Alle spalle del Team Ravanelli Trabucco si piazza la Longobardi Milo con 17 penalità mentre la terza piazza di giornata è per la Lenza Parmense Maver sq. B con 20 penalità.
A livello individuale, grazie a due belle prestazioni, emerge un giovane in forza alla Longobardi che da tempo sta facendo parlare di se, un certo Eddy Miozzo che guida la classifica con 2 penalità.
Miozzo e gli altri componeti del team lombardo hanno portato la squadra di Milo in testa alla classifica progressiva.
La classifica progressiva dopo due prove è la seguente:
LE FOTO DELLA PROVA DI OGGI
Castelfranco (PI) sabato 22 settembre 2012
CAMPIONATO ITALIANO SOCIETA’: A CASTELFRANCO LA PRIMA E’ DELL’AGLIANESE MAVER
Un Arno pisano un pò “ammaccato” a causa del forte temporale di giovedì ha parzialmente indebolito la proverbiale pescosità di questo fiume toscano.
Tanta era l’attesa per la prima prova andata in scena quest’oggi a Castelfranco dove le 20 squadre uscite dai rispettivi Trofei di Eccellenza nord, centro e sud, si sono incontrate per darsi battaglia a suon di “gatti”.
I baffoni di questo fiume sono usciti ma non con l’intensità solita che questo campo gara sa regalare in condizioni normali.
Su tutte ci si aspettava il dominio delle due squadre regine d’Italia, le più titolate in assoluto, ovvero la Lenza Emiliana Tubertini e l’Oltrarno Colmic ed invece, sfruttando il fattore “casa” è sbucata la forte squadra dell’Aglianese Maver di Alberto Neri.
La gara è iniziata alle 11 ed è terminata dopo quattro ore ed il peso maggiore lo ha realizzato Eddy Miozzo della Longobardi Milo il quale pescando esterno del campo gara ha messo in nassa oltre 38 chili di pesce.
I concorrenti hanno pescato inizialmente con lenze molto pesanti financo 15-20 grammi, come nel caso di Brembilla Alessandro del Team Ravanelli Trabucco che riesce a vincere il settore con quasi 19 chili di gatti e una carpotta da un paio di chili, per poi scendere nella seconda parte di gara a grammature più leggere comprese tra i 4 e i 6 grammi.
E’ la prima volta che osservando una gara girando sull’argine mi capita di respirare un odore forte e nauseabondo di pesce andato a male.
Non sto parlando del pesce del fiume pescato dai concorrenti ma di alcune esche dei concorrenti rappresentate da gamberi, totani e mazzaconcolle che con il caldo hanno rilasciato l’odore classico di una pescheria di quartiere.
Detto tra noi, non so fino a che punto, in una gara di pesca al colpo in acqua dolce, siano compatibili certe esche tipiche di mare, e non parlo solo di impatto economico visto quanto costano, che meglio si addicono per una competizione di pesca dalla barca in mare o meglio ancora servite fritte su una tavola imbandita con del buon vino bianco fresco.
Mi si dice che totani, gamberi e mazzancolle non sono vietate dal regolamento internazionale e che i francesi nel mondiale giovani dell’anno scorso ci hanno suonato con queste esche e così tanto vale lasciarne libero l’uso.
Anche i vermi nel regolamento internazionale sono ammessi come pastura ma in tutte le gare nazionali mi pare che siano consentiti solo come innesco, poi quando andiamo all’estero ci capita di vedere altre squadre sfoderare una cultura del verme che a noi manca perchè non favorita in campo nazionale.
Non dimentichiamo che la breme, e non i gatti di Pisa, è la specie più diffusa nei campi gara internazionali e che il verme insieme al fouillis e ver de vase è l’esca più gradita.
Il verme è l’esca, guarda caso, che ha permesso alle agoniste della nazionale femminile della repubblica Ceca di stravincere il mondiale in Olanda nell’agosto scorso.
La gara di oggi è stata bella, perchè il risultato è stato incerto fino alla fine.
La taglia dei pesci è stata poco omogenea con diversi esemplari di taglia di qualche chilo alternati a piccoli pesci di pochi etti.
Bella la pescata di Giampaolo Schiesaro che si piazza nelle prime posizioni del settore grazie alla cattura anche di diversi cavedani, oltre ai gatti ovviamente, catturati con i gamberi (ma quando lo raccontava sorrideva).
Domani si svolgerà la seconda prova e vedremo se ci sarà il riscatto delle grandi che oggi sono apparse un pò in ombra anche a causa di strani picchetti avuti in dote da qualcuno.
Basti pensare che campioni del calibro di Stefano Defendi e Umberto Ballabeni, dopo averle provate tutte con la roubaisienne, hanno cercato pesce a metà fiume il primo con l’inglese e il secondo con la bolognese.
Per il resto la pesca è stata a senso unico sulla linea dei 12 e 13 metri della roubaisienne lanciando di continuo due palle per volta una di pastura rossa e una di bigatto incollato con ghiaia.
Purtroppo al termine di queste prime due prove cinque squadre dovranno salutare il gruppo che si trasferirà sul Mincio a Peschiera per la terza e quarta prova prima del gran finale di Medelana.
IL CAMPO GARA
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IL PUBBLICO
LE LENZE E I GALLEGGIANTI
LE CIBAGLIE PER IL PESCE