REGIONALE EST EMILIA ROMAGNA: IN FIUMA MANDRIA NUOVA VOLA LA MINERVA ROSSOBLU BAZZA

Oggi a Boretto sulla Fiuma Mandria nuova era in programma la terza prova del regionale est Emilia Romagna.

I concorrenti del team Minerva rossoblu Bazza hanno fatto man bassa andando a vincere in coabitazione la prova odierna entrambe con 10 penalità.

I pescatori targati Bazza sono stati inseguiti a breve distanza di un punto dalla Castelmaggiore Hydra 11 penalità le stesse accumulate dai romagnoli della costa Adriatica Bellaria Rimini Miramare Maver.

 

Dopo la terza prova al comando troviamo sempre i ragazzi dell’A. S.D. Amo Santarcangiolese (Colmic) B con 37,5 penalità.

Il termine del campionato è previsto per domenica prossima con la quarta prova di Ostellato Medelana.

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Reg. est dopo 3 prova

reg. Est Giornata

bellaria RIMINI miramare maver.

amo santarcangiolese colmic

castelmaggiore hydra

team bazza

SECCO UNO/DUE DEL TEAM BAZZA IN FIUMA!!!

 

Prima ancora di iniziare la cronaca di questa terza prova del Trofeo di serie B Emilia Romagna girone Est, voglio fare i miei (e credo di molti altri ) complimenti alla Sezione di Reggio Emilia e ai suoi uomini che gestiscono i campi di gara della Fiuma, per l’ottima conduzione di questo canale che, per il valore tecnico che sa esprimere, la logistica e, non ultima, la comodità derivata dalla sponda ben tenuta e dalle comodissime 440 pedane, non ha eguali nel Paese.

Come è giusto esprimere commenti e critiche in caso di situazioni negative, è altrettanto giusto attribuire alla Federazione e ai suoi uomini i meriti quando, e non sono certamente poche, vi sono situazioni ottimali come questa della Fiuma. Complimenti!

Venendo alla gara vera e propria, nella prima volta del Regionale Emilia Romagna girone Est sullo splendido campo di gara reggiano, le formazioni A e C della Minerva RossoBlù Team Bazza di Bologna realizzano una magica doppietta con 10 penalità ciascuna; questo risultato le colloca nelle prime due posizioni di giornata. Ottima terza la Castel Maggiore Hydra A con 11, che prevale sulla Bellaria Rimini Miramare Maver per i migliori piazzamenti.

Come detto sopra, dopo alcuni anni in cui, anche dal sottoscritto, veniva chiesto a gran voce di poter gareggiare su questo bel campo di gara che tutti invidiano a noi emiliani (a dire il vero non solo questo!), finalmente anche la Fiuma Mandria (per l’occasione la Nuova) è stata scelta come campo gara di una prova del Girone Est. E i risultati tecnici stanno a dimostrare che la scelta è stata sicuramente buona.

La prova, organizzata con precisione e puntualità dal Team Crevalcore Tubertini con il suo Direttore di Gara Laura Woo coadiuvato da Claudio Garuti, Daniele Barbieri ed un congruo numero di soci del sodalizio bolognese, si è svolta in una domenica di fine settembre caratterizzata da temperature gradevoli, cielo a tratti coperto ed una leggera brezza che prendeva d’infilata il canale. Visto il periodo avanzato, il livello del canale si è presentato mancante di almeno 50 cm di acqua, segno evidente che stanno iniziando le operazioni di svaso che porteranno entro pochi giorni a vuotare la Fiuma del suo contenuto in previsione della lunga sosta invernale. La maggior parte delle pedane, infatti, normalmente immerse con i pali  di sostegno nell’acqua a mo’ di palafitte, presentavano oggi spazi più o meno ampi di letto del canale asciutto davanti a se; questa situazione ha reso pressoché inutile la pesca a corta distanza, con 4/5 pezzi di roubaisienne, alternativa che solo fino a qualche giorno orsono, a livelli normali, poteva riservare belle sorprese.

Per molti dei presenti si è trattato della prima gara ufficiale o quasi su questo canale, e l’inesperienza ha certamente condizionato la condotta di gara di molti; nonostante ciò, ne è scaturita una gara estremamente tecnica e varia, non sempre di facile interpretazione, in cui sono state tentate diverse impostazioni con la roubaisienne mentre non sono mancati coloro che hanno giocato la carta della match rod sulla tre quarti del canale, spesso con buoni risultati. Per la stragrande maggioranza, comunque, partenza a 13 metri previo l’allestimento di un moderato fondo preparato sversando a scodella alcune, non molte, palle di pastura generalmente scura, come di moda di questi tempi, variamente farcite con qualche bigattino stirato e/o chicco di mais. L’opportunità di somministrare qualche pallina di bigattini incollati con ghiaia è stato sicuramente uno degli argomenti della settimana precedente la gara per la maggior parte delle squadre, visto che su questo argomento esistono le più svariate teorie.

A posteriori è difficile poter dire quale sia stato l’orientamento migliore, dal momento che le formazioni che si sono piazzate nelle prime posizioni della graduatoria di giornata hanno avuto comportamenti in parte differenti.

Credo si possa dire, comunque, che la Fiuma sia un campo di gara che va interpretato al momento, a seconda dell’intuito dell’agonista e la risposta del picchetto, e questo conferisce sicuramente valore tecnico al canale e a coloro che vi hanno ottenuto buoni risultati. Da quanto sentito nel dopo gara, generalmente sono state privilegiate lenze leggere, di portata inferiori al grammo, abbastanza aperte e con appoggi sul fondo variabili dalle classiche “due dita” fino anche ad una trentina di centimetri, man mano che le mangiate andavano a diventare sempre più rognose. Come inneschi sono state provate un po’ tutte le soluzioni oltre alla classica coppia di bigattini: ha reso a tratti il vermetto appena appuntato, il bigattino singolo su un amo anche piccolissimo, il bigattino arancione, la coppia di bigattini stirati ed il mais. Credo di non sbagliare dicendo che è stato molto importante variare spesso l’esca, in una rotazione a volte difficile da comprendere ma efficace.

Venendo ai vincitori di giornata, i ragazzi di Luciano Bazza, questi hanno dimostrato di aver appreso bene i suggerimenti impartiti loro dall’Azzurro Master, che mi racconta così la loro gara: “Sono proprio contento di questo risultato, perché è il frutto di una preparazione fatta tutti quanti assieme cercando di concordare una strategia comune e condivisa. Dopo questa gara abbiamo una squadra seconda in classifica generale ed un pensierino alla promozione lo facciamo.”

 

Da chi sono composte le due formazioni che oggi hanno centrato questo importante risultato?

“Oltre a me ci sono anche Claudio Nadalini, Vanni Peretti e Lino Ugolini. Nell’altra formazione hanno pescato Valerio Tubertini, che torna alle competizioni oggi dopo svariati anni di lontananza dalle gare ufficiali ed ha festeggiato questo rientro con un bel primo, Cesarino Malaguti, Stefano Borsari e Fabio Calzolari.”

 

La vostra impostazione, Luciano…

“Avevamo visto, nella prova di ieri, che i carassi preferivano delle lenze sostanzialmente leggere, ben appoggiate sul fondo ad aspettare la tocca buona. In questo modo si riusciva a selezionare anche un po’ la taglia dei carassi.”

 

Avete usato i bigattini incollati?

“No, nulla. Abbiamo solo aggiunto qualche raparino pinkies stirato in pastura e basta.”

 

Bella gara anche per la Castel Maggiore Hydra A, che recupera molto bene lo scivolone di Ostellato e si conferma formazione di vertice dopo la bella partenza in Cavo Lama ante terremoto. E’ Andrea Ferrario che mi racconta la loro gara: “In Fiuma abbiamo pescato diverse volte, in altri campionati. E’ stata una bella Fiuma, con pesci che andavano cercati uno ad uno con lenze leggere e, sul finire, anche con ami piccoli.”

 

Vogliamo ricordare i componenti della squadra?

“Andrea Ferrario, Paolo Paolillo, Ivan Colò e Scarioni Sanzio.”

 

Non avete creduto nella pesca all’inglese…

“Diciamo che non ne abbiamo avuto bisogno ma eravamo pronti anche per questa, che avevamo preparato bene in prova.”

 

A livello di classifica generale non sono mancati i ribaltoni e le conferme, come prevedibile dopo una prova in un campo gara meno conosciuto di altri del circuito. Innanzitutto registra una importante battuta d’arresto la ex capolista Circolo Il Pescatore Milo di Angelo Tardanico e soci, che totalizza ben 27 penalità, molte di più di quelle sommate nelle precedenti due prove. Si conferma alla grande l’Amo Santarcangiolese Colmic B di Bianchi e c., che passa dal secondo al primo posto della generale e si trova ad affrontare l’ultima prova di Covato/Medelana con un prezioso bottino di 5.5 penalità di vantaggio da amministrare sulla MinervaRossoBlù Team Bazza A di Luciano Bazza, che con il successo di oggi scala ben sette posizioni di classifica. Si confermano ottimi terzi Fabrizio Menegatti ed amici, ossia la Garisti Dario Tubertini A, che con regolarità stazionano nelle posizioni di vertice. Completa il trio delle immediate inseguitrici che tallonano l’Amo Santarcangiolese Colmic B racchiuse in 1.5 punti la formazione “lombarda” della Castel Maggiore di capitan Tarterini, ottima quarta.

A seguire, ma con distacchi più marcati che le portano oggettivamente più distanti dalla lotta per il vertice, un lotto di squadre trainate dalla ex capolista Il Pescatore Milo, che con 48 punti precede, nell’ordine, GPO Tubertini A, Le Aquile Colmic A, Bellaria Rimini Miramare Maver B, Amo Santarcangiolese Colmic A, Città del Rubicone Daiwa C e Le Aquile Colmic B, tutte racchiuse in soli tre punti.

Ma gli equilibri sono estremamente precari e, fatta salva la capolista, il cui valore è scritto nei numeri della graduatoria generale, la quarta ed ultima prova in calendario sui campi di gara di Medalana e Covato potrà gettare sicuramente nuovo scompiglio, perché ferraresi e romagnoli qui giocano in casa a differenza delle formazioni bolognesi che, soprattutto nel Po di Volano, quest’anno ci hanno pescato poco o nulla in competizioni ufficiali. Questa scarsità di informazioni recenti unita alle difficoltà tecniche delle profonde acque di Medelana e ai pochi giorni utili, appena 6, per svolgervi qualche prova, fanno presagire qualche difficoltà ulteriore per le squadre felsinee. Ma nella pesca vi è ben poco di scontato, quindi… arrivederci tra sette giorni.

 

Angelo Borgatti

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