CAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETA’: LA PAROLA AI PROTAGONSITI

A distanza di qualche giorno ritorniamo sulla finale del Campionato Italiano di società per dare la parola ad alcuni protagonisti di questo straordinario evento:

Andrea Fini:

Allora Andrea è finita da poco la gara, hai spinto al massimo sull’acceleratore a tutta velocità per quattro ore, una gara difficile la tua oppure l’hai vista regolare?
No diciamo che il picchetto D1 era difficile, ieri al D9 era facile mentre oggi no, pensavo di stare davanti a Luigi, e ci sono riuscito per poco ma meglio di così per la squadra non si poteva fare, la gara è stata combattuta fino alla fine sull’ultimo pesce.
Sicuramente sul piano sportivo onore a chi è riuscito a resistere al vostro attacco con la gara stratosferica di ieri dove avete spinto al massimo sull’acceleratore…
Era l’unica cosa da fare, dare il massimo e poi vedere di riuscire a prendere qualcosa agli avversari ma è andata così..
Ho visto diversi vuoti durante le quattro ore, in qualche picchetto, tu come hai avuto le tue quattro ore di gara?
Ci sono stati dei vuoti perché entravano dei pesci grossi, c’erano dei momenti di calma e bisognava aspettare che andassero via e ritornare alla pesca. Mi sono entrati per un’oretta questi pesciolini che mi sono serviti ma più di vincere non potevo fare…
Hai fatto una bella vagonata di pesce di buona taglia, come si decide alla vigilia di fare una pescata di pesci taglia e di fare una gara all’attacco? È una questione di terre o di cos’altro?
No per me la questione è che ogni tanto passano dei branchi di pesci grossi e poi branchi di pesci piccoli, ti conviene raccattare tutto e aspettare che arrivino quei pesci grossi e tenerli il più possibile nella tua zona ecco…
Ieri alla vigilia dopo avere vinto la gara siete arrivati molto tesi a questa prova ma tu sei abituato ai grandi palcoscenici alle tensioni quindi credo che sei abbastanza vaccinato.
Beh diciamo che stamani quando mi hanno detto che avevo il piccheto D1 diciamo che la tensione era notevole, porca miseria perché sapevo che al D1 sarebbe stata molto dura perché settore esterno, mi sono detto di prendere il più possibile e poi fare i conti alla fine
E hai dimostrato di essere ancora il numero uno in questo tipo di pesca..
Il numero uno no diciamo che questa è una pesca che mi piace..
Una bella soddisfazione visto che hai fatto il primo e secondo Luigi Sorti, insomma un derby di nazionali non in famiglia ma in famiglia come maglie azzurre…
Si è stata una bella sfida e anche se peschiamo con squadre diverse c’è sempre un grande rispetto tra noi della nazionale.
Bene complimenti ancora per la bella gara.

Francesco Reverberi

(foto di repertorio)

Francesco reverberi un nome una garanzia, anche oggi una grande prestazione dove hai messo il tuo marchio in questa gara da protagonista una bella vittoria con quasi 21000 punti, una pescata eccezionale..
Sono partito come sempre a fare le breme e ne ho prese quattro o cinque, ero un po’ svantaggiato così sono andato con una lenza un po’ più cattivella per prendere una carpa ma invece ho avuto la fortuna di prendere un bel gatto da un chilo poi ho tirato fino alla fine e ho preso una settantina di breme tutte di taglia molto grossa e tutto è andato molto liscio
Sei riuscito a fare quattro ore senza interruzioni, senza pause, con regolarità?
Si qualche pausa di cinque minuti ma poi ripartivano le mangiate
E il segreto per tenere i pesci sempre sotto la punta è stato alimentare di continuo con terra dura oppure con terra che lavorasse?
Guarda io gli ho dato una palla di terra molto impongata e una di terra che lavorava abbastanza poi bisogna capire quando occorre scodellare io non avevo un clichè standard infatti gli davo roba ogni otto munuti, ogni dieci o dodici minuti , insomma davo roba quando capivo che la voleva, quando calavano le mangiate era il momento di dargli subito la roba sulla testa, poi ci vuole la fortuna di prendere anche un pesce grosso,
Tu hai avuto la fortuna di prendere una carpa da cinque chili presa con il ver de vase mentre pescavi le breme?
Esattamente solo che ero attrezzato con un elastico cavo del 2,1 abbastanza morbido perché nel caso abboccasse una carpa bisognava gestirla senza romperla e infatti l’ho presa in pochi minuti.
Bene complimenti ancora.

Emilio Colombo

Allora Emilio Colombo, il grande Milo, è appena terminata la gara di questo campionato italiani di società che vi ha visto protagonisti nella fase iniziale e poi pur lottando fino alla fine vi è mancato il guizzo finale..
Certo non siamo stati in grado di far fronte ad un campo di gara meraviglioso come questo, non abbiamo ne la capacità ne la fortuna di poter raggiungere il risultato che si sperava hanno vinto i migliori senza dubbio.
Sicuramente è stato un campo gara difficile, molto pescoso ma condizionato da alcuni vuoti durante le quattro ore che ci stanno..
Si oggi per me è stata una gara in questa direzione visto che ho preso diversi pesci gatto americani, ho fatto nove chili di pesce di cui la metà di soli gatti americani e anche pesci da chilo, ma quando entrano questi pesci le breme non ci stanno.
Non esiste che io abbia preso quasi dieci chili di pesce e a monte ne prendono venti, non esiste, il picchetto oggi era proprio impossibile.
Sono diversi anni che vengo su questo campo gara ma una condizione come quella di oggi non mi era mai capitata.
Il campo di gara è bello anche per questo.
Torniamo un attimo al vostro campionato, avete fatto una grande pescata a Pisa, siete mancati un attimo sul vostro campo gara di casa di Peschiera, qui dovevate fare una gara di contenimento quindi il bicchiere lo vediamo mezzo pieno?
Beh diciamo di si siamo in salute ce l’abbiamo messa tutta, siamo arrivati a questa gara di finale motivati ci abbiamo provato a prendere queste breme ma non abbiamo avuto una gran fortuna nemmeno con i sorteggi..
In ogni caso i campi di gara devono essere interpretati adeguatamente a seconda della situazione della giornata in cui ti trovi a pescare.
Oggi era una gara difficile da interpretare bisognava essere eclettici, saper cambiare
Se potresti riavvolgere il nastro e apportare delle correzioni alla tua gara di oggi cosa cambieresti?
Mah francamente non saprei visto che sono ancora frastornato dalla presenza di questi gatti americani che oggi non mi hanno dato pace..
La pasturazione di ieri è stata pressoché analoga a quella di oggi per cui non riesco capire cosa abbia attirato nel mio picchetto tutti quei gatti mah..
Ieri ho preso 100 breme oggi invece ne ho mprese solo 37 quindi cosa devo dire
Bene comunque siete arrivati in finale da protagonisti a dimostrazione che la Longobardi Milo c’è ed è sempre tra le prime squadre in Italia.

Rodolfo Frigeri


Rodolfo Frigeri, anche se oggi non vi è riuscita l’impresa storica di fare tre scudetti comunque siete sempre tra le più grandi d’Italia..
Un campionato titrato, non c’è stata una squadra ammazza campionato quindi grande equilibrio in campo che ha lasciato tutti con la souspances fino all’ultimo pesce..
Si è stato un bel campionato noi sapevamo che noi potevamo dire la nostra e l’abbiamo dimostrato ieri e oggi, la Ravanelli è stata brava a contenere dopo che ieri hanno perso 11 punti ma secondo me non dobbiamo guardare i pochi punti di differenza nell’ultima prova secondo me li abbiamo persi prima lungo il cammino in particolare aPisa
Sicuramente Pisa era un campo gara dove tutti aspettavano l’Oltrarno e invece sono venute fuori altre squadre però avete fatto bene da altre parti dimostrando che in Italia siete sempre i favoriti.
Un po’ di respiro dopo un anno dove avete vinto tutto compreso il mondiale per club s forse siete arrivati un po’ stanchi?
Possiamo leggerla anche cossì ma però dico che abbiamo vinto tre gare su sei ed è stato un gran bel campionato lo stesso, onore ai vincitori della ravanelli perché erano anni che non lo vinceva e che hanno vinto a Pisa dove hanno fatto una bellissima gara da sei punti.
Poi un pesce in più fa sempre la differenza, se jacopo prende una carpa vinciamo noi , la carpa non l’ha presa e hanno vinto loro, noi abbiamo rischiato e ci è andata male però va bene lo stesso ci sono delle fatalità, quando è il tuo momento è il tuo momento è inutile.
L’annata agonistica è finita ripartirete il prossimo anno ancora più vogliosi e carichi di recuperare quella corona che da un po’ di anni avevate conquistato con la Colmic sempre con il vento in poppa.
Si sempre con il vento in poppa…

Alessandro Bruni

(Foto di repertorio)

È appena finito il camp italiano di società, Ravanelli era alla vigilia e ravanelli è stata anche al termine della sesta prova ritornate sui palcoscenici che più vi competono, perché la Ravanelli è una delle squadre tra le più titolate siamo con Alessandro Bruni, uno che i palcoscenici internazionali li calca da diversi anni con un’altra maglia quella della nazionale azzurra e li ritornerai a calcare anche il prossimo anno con la tua squadra..
Raccontaci un po’ questi due giorni di gara con il fiato sul collo dell’Oltrarno ..
Siamo arrivati alle ultime due finali con un bel vantaggio rispetto alle più accreditate al podio che erano la Longobardi, l’oltrarno e l’emiliana, solo l’oltrarno ha fatto una gara strepitosa e noi abbiamo resistito all’attacco sapevamo che era veramente dura e difficile perché io nel mio picchetto dopo due ore di gara ero messo male poi nell’ultima ora sono riuscito a fare un recupero incredibile che mi ha permesso di fare un piazzamento che insieme a quello degli altri ci ha permesso di vincere.
In tanti sport a volte si vince perché c’è il gruppo, lo spogliatoio, quanto è stato determinate il ruolo tuo di agonista e quello dei tuoi aiutanti spondini nel recuoero che hai fatto nell’ultima ora?
Sicuramente 50 e 50 perché senza le sponde che ti dicono come vanno le cose non si riesce ad arrivare.
I cambiamenti alla strategia di gara li vede meglio una sponda che l’agonista, che magari ci arriva ma dopo più tempo.
Ci deve esser un giusto connubio tra pescatore e spondista è difficile arrivare.
Complimenti per la tua grande prestazione.

Marco Ferrari

Marco Ferrari con un grande sorriso liberatorio, giusto Marco?
Un podio che sognavate da alcuni anni e finalmente è arrivato.
Si l’ultima volta abbiamo vinto lo scudetto nel 2007 popi abbiamo cambiato qualcosa a livello societario con aggiustamento dell’organico e quindi non è mai scontato che con un rinnovamento il risultato arrivi il giorno successivo.
Ci siamo impegnati alla morte per ritornare ad esser quello che siamo sempre stati , la nostra è una società seria, che ama lo sport nel vero senso della parola, voglio ringraziare il nostro sponsor che è Roberto Trabucco che nonostante alcune defaiances non ci mai fatto mancare nessun sostegno tecnico e finanziario che è determinante per una società come la nostra.
E quindi questa vittoria la dedico sicuramente anche a lui che ha sempre creduto in noi .
Ci prepareremo al meglio per il campionato del mondo l’anno prossimo in Brian e non lasceremo nulla al caso.
Quando avete iniziato a realizzare che ce la potevate fare, dopo la gara di Pisa?
No pensavo che fosse determinate la gara di Peschiera che poi si è dimostrata tale perché li abbiamo contenuto ma abbiamo anche attaccato e siamo arrivati qui con una quarantina di punti di vantaggio che sono sempre un buon bottino per sperare.
Purtroppo ieri abbiamo preso dei picchetti terribili e abbiamo cercato di contenere poi speravamo in picchetti migliori oggi ma su quattro società solo due potevano prendere i picchetti migliori e noi non siamo stati fortunati quindi per questo dico che la nostra vittoria è ancora più eclatante più sofferta ma ancora più bella.
Poi quando ho visto che Bruni nel settore di testa aveva superato Jacopo Falsini il grande campione della Colmic ho iniziato a sperare perché sapevamo che perdevamo alcuni punti nei settori più a valle e questi due punti che abbiamo recuperato all’Oltrarno ci hanno permesso di vincere per poche penalità di distacco.
Mi pare che torni prepotentemente sul mercato casa Ravanelli e a Soresina le campane suonano a festa..
Questo si siamo qui con più di cento persone arrivate anche con un pullman per festeggiare e non li abbiamo delusi.
Quindi questa vittoria non solo del club ma di tutta la città.
Nel nostro paese le campane suonano a festa e quindi sarà una grande festa e spero che capiscano che quando noi andiamo in giro con tanti sacrifici, rappresentiamo per prima cosa il nostro paese.

Massimo Verzelloni

Massimo Verzelloni della Pasquino Colmic una società che ha scritto pagine importanti nell’agonismo nazionale della pesca al colpo oggi eri impegnato in questa finalissima tirata fino all’ultimo pesce dove ha primeggiato la Ravanelli Trabucco, però la Pasquino ha concluso un bel campionato che rende onore alla storia di questa gloriosa società.
Si dopo tanti sacrifici, visto che non è il nostro primo lavoro, abbiamo raggiunto un obiettivo incredibile che ci regala una grande soddisfazione.
Poi siamo stati favoriti dal sorteggio visto che ieri sono capitato quarto di gara e oggi secondo di gara facendo un primo e un secondo pesando 42 chili di breme in due giorni per cui penso che questa finale vada incorniciata.
Una pescata gigantesca al di sopra delle mie possibilità, secondo me. Pesco con dei ragazzi formidabili con Giordani che pesca nel club azzurro che ci da una grossa mano e sa sempre le notizie in anteprima abbiamo impostato la gara sicuramente bene visto i risultati, abbiamo pescato visto l’acqua lenta con grammature da 4/5 grammi e abbiamo alimentato nel fondo iniziale con i 10 litri e abbiamo tenuto 5 litri di terra per alimentare nelle restanti 4 ore di gara.
Durante la gara avete dato del pongo con del fouille oppure avete adottato un’altra strategia visto che eri secondo del campo di gara e quindi dovevi far lavorare meglio la pastura?
Io credo che ogni picchetto faccia storia a se, io mi sono trovato con tanta mangianza e ho pensato di dare tanta roba bagnata carica di fouille.
Quindi durante le 4 ore abbiamo variato in base all’andamento della gara.
Nella seconda parte di gara scodellavo ogni sei sette minuti e alla fine sono riuscito a catturare in due giorni 220 pesci una pescata al di sopra delle mie possibilità.

Bene Massimo, un bel campionato…
Si siamo arrivati sul podio dopo che l’anno scorso siamo arrivati quarti per noi stare nelle 10 finaliste è stata una bella soddisfazione e addirittura riuscire a vincere la medaglia di legno lo è ancora di più.
Poi lunedì si va a lavorare come sempre però la soddisfazione ti rimane dentro per parecchio.
Un successo che vi cementifica ancora di più in vista di una futura stagione agonistica che vi costringerà a lottare su ogni pesce.
Si adesso vedremo per l’anno prossimo che tipo di impegno ci verrà richiesto e se sarà sopportabile dal punto di vista dei costi.
Noi dedichiamo tanto tempo alla pesca, facciamo tanti sacrifici, perché questo è il nostro sport, e dobbiamo ringraziare il nostro sponsor la Colmic che ci da sempre una mano e noi di nostro ci mettiamo tutto l’impegno possibile. Noi siamo gente umile e prendiamo con serenità quello che viene da ogni campionato.
Bene Massimo allora vi faccio davvero tanti compimenti anche perché onorate con questo podio lo sponsor che vi sostiene tecnicamente
Si dobbiamo ringraziare tutti i ragazi della Colmic che non si risparmiano mai di consigli ogni volta che serve.

Pasquino (Colmic)






		

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