CAMPIONI A CONFRONTO, CAPITOLO OSTELLATO: MILO, MANNI, FINI E BOSI
Sperando che abbiate gradito il primo capitolo di “campioni a confronto” siamo a proporvi la seconda tranche, quella che riguarda il canale di Ostellato.
L’occasione è stata la prima prova del trofeo di eccellenza nord svoltasi appunto nel canale Circondariale in zona Vallette.
Visto che il confronto l’abbiamo fatto in occasione di una gara abbiamo anche raccolto le impressioni pre e post competizione di ognuno dei campioni chiamati in causa ed abbiamo riportato anche il risultato ottenuto.
La “nostra squadra” è andata decisamente bene con un totale di sole 9 penalità, ma con dei campioni simili il risultato era abbastanza scontato.
Non scontato però il modo di ottenerlo visto che i risultati sono stati ottenuti in maniera diversa, anche perchè il canale non era particolarmente uniforme e la pescosità abbastanza scarsa.
Ma i campioni hanno sette vite, infatti… vediamo sotto come è andata…
STEFANO BOSI
Nome STEFANO
Cognome BOSI
Età 40
Professione AGENTE DI COMMERCIO PER L’AZIENDA TRABUCCO
Palmares COMPONENTE DEL CLUB AZZURRO DAL 2000, COMPONENTE DELLA NAZIONALE ITALIANA, MEDAGLIA DI BRONZO AL MONDIALE PER NAZIONI, VINCITORE DEL TROFEO PASINETTI 2009, VINCITORE DEL CLUB AZZURRO 2007, VINCITORE ECCELLENZA NORD 2008
PASTURA
Semplicissimo e molto efficace il composto utilizzato da Stefano. Per quanto riguarda la pasturazione ha utilizzato la XP3000 Breme di casa Trabucco di colore marrone, mentre per quanto riguarda la terra ha utilizzato Terre d’Etang (colore chiaro). Stefano ha scelto di utilizzare in questa occasione composti di colere abbastanza chiaro, color nocciola. Nel caso volesse scurire il composto ha sempre pronto un barattolo di Tracix di colore nero con il quale modificare a piacimento la tonalità del composto.
GALLEGGIANTI E LENZE
Sulla rubasienne Stefano ha montato due tipi di galleggianti: i Dream Team 3, con antenna in plastica e deriva in carbonio, ed il modello Supreme 8, con antenna sempre in plastica ma deriva in acciaio. Ad Ostellato Stefano utilizza quasi esclusivamente galleggianti con antenna in plastica per avere maggiore visibilità ed utilizza derive in metallo nel caso le condizioni del canale o le condizioni meteo rendano necessario avere un galleggiante di estrema stabilità. Pescando all’inglese Bosi utilizza i galleggianti mod.XD Breme (quelli con il riportino in carbonio) oppure nel caso l’acqua tendesse a muovere o nella pesca un PO’ più lontano da riva utilizza i nuovi XD Ostellato.
AMI E TERMINALI
Due i modelli utilizzati da Bosi per questa uscita di pesca. Il modello XP01 è stato utilizzato per la pesca “più difficile” nella misura del n 18, o anche più piccoli se necessario.Il modello Pro Sword 200 è stato riservato per i momenti di maggiore pescosità oppure nel caso si cercasse di insidiare pesci di taglia. Terminali non troppo lunghi per vedere le starate, ma nemmeno troppo corti per garantire morbidezza alla linea: Stefano ha utilizzato terminali da 25cm di lunghezza.
COMMENTI POST GARA
Quando Stefano è arrivato la mattina sul proprio picchetto ha avuto una intuizione: ha preparato una lenza col filo diretto dello 0,20, un galleggiante da 0,70 gr ed un amo del n 10 dove ha previsto di innescare 5 o 6 bigattini. Poi fin da inizio gara ha dato con continuità bigattini a mano a sei pezzi di canna. Scelta vincente perchè dopo una mezz’ora di cappotto ha salpato un siluro 3,8 kg, poi è tornato sulla linea dei 13 metri ed ha catturato 4 breme sempre continuando ad alimentare con bigattini a mano sui sei pezzi di canna. A mezz’ora dal termine è tornato a cercare qualche altro siluro e ne ha salpato uno da circa 800 grammi. Gara quindi completamente rivoluzionata rispetto alle previsioni del pre gara.
PIAZZAMENTO 1° SETTORE CON 6,660 KG
MARCO MANNI
Nome MARCO
Cognome MANNI
Età 45
Professione ARTIGIANO
Palmares VINCITORE TROFEO PASINETTI 2002, 1 ARGENTO E 1 BRONZO AI CAMPIONATI ITALIANI INDIVIDUALI, 1 ORO CAMPIONATI ITALIANI BOX, VINCITORE CLUB AZZURRO 2009, COMPONENTE DEL CLUB AZZURRO DA 15 ANNI, COMPONENTE DELLA NAZIONALE ITALIANA, ATTUALE VICE CT DELLA NAZIONALE SENIORES
PASTURA
Marco ha impostato la gara prevedendo di buttare in acqua poche palle di pongo (fatto con terra di somma nera) “giusto per far sentire ai pesci l’odore della terra” farcite con pochissimo fuillis e per il resto quasi esclusivamente pastura. L’idea e quella di buttare un buon fondo, almeno una ventina di palle farcite con caster e bigattini morti, poi aspettare almeno un’ora per dare tempo ai pochi pesci (peraltro grossi) di entrare in pastura senza disturbarli. Il composto utilizzato è stato fatto con la pastura Sensas 3000 Super Bremes Black (nera), la pastura Explosive 3000 (marrone) e terra di somma chiara utilizzate in ugual misura. Poi ha aggiunto un po’ di melassa per aiutare a fare alone. La bagnatura è stata abbastanza abbondante per cercare di durare un po’ di più e far entrare qualche pesce grosso.
GALLEGGIANTI E LENZE
Fondamentalmente sulla rubasienne Marco ha preparato due tipi di lenze: una per pescare a filo fondo con galleggianti da un grammo e piombatura raggruppata in 30 cm circa che termina con pallini del n 10 all’asola, mentre pescando appoggiato a terra ha utilizzato lenze che finivano con pallini del n 13 da far appoggiare a terra. Per quanto riguarda i galleggianti, pescando a filo fondo Manni ha utilizzato segnalatori con deriva in carbonio ed antenna in vetro, mentre pescando appoggiato ha utilizzato galleggianti con deriva in metallo ed antenna in plastica, che seppur sottile permette di poter guidare meglio la lenza. All’inglese invece 3 o 4 pallini vicini alla girella del 10 o del n 8 (più piccoli se si appoggia, più grandi se si pesca a sfiorare). I galleggianti usati nella pesca all’inglese sono il mod. Cambridge, con una lunga deriva in carbonio, facili da tarare e che offrono poca superficie d’attrito in caso di corrente.
AMI E TERMINALI
Finali da 20 cm per pescare a filo fondo e finali un po’ più lunghi, 30 cm circa, per pescare appoggiati. Nella pesca appoggiato Marco ha utilizzato ami più piccoli e fili più sottili spingendosi fino ad ami mod. 3410 del n 22 legati su un monofilo dello 0,08. Nella pesca “standard” a filo fondo ha invece utilizzato ami mod. 3411 del n 18 e finali dello 0,10.
COMMENTI POST GARA
Circa un quarto d’ora prima dell’inizio della gara Marco si è seduto sul panchetto ed ha notato che l’acqua ha iniziato a muoversi. Così ha cambiato in corsa le sue idee ed ha fatto un fondo importante anche sulla rubasienne. Questa scelta ha pagato perchè dopo un fondo iniziale “normale”, fatto come si fa di solito con pongo e pastura farcita di caster e bigattini, l’inizio della gara ha dato subito una bremetta da circa un etto pescando con una lenza da un grammo a sfiorare il fondo. Visto che era stato l’unico a “bollare” marco è passato all’attacco ed ha utilizzato una lenza da 1,5 gr pescando appoggiato una ventina di centimetri stando fermo sulla pasturazione iniziale. Ogni tanto qualche scodellata e ogni tanto qualche mangiata hanno convinto Marco a non cambiare pesca. Alla pesa Manni porta una decina di pesci, sei dei quali da circa mezzo chilo ed arriva ad un passo dal secondo, pagando il fatto di non aver preso “il pezzo” da un kg che in molti hanno avuto la fortuna di agganciare. A dire il vero un bel pesce è statao agganciato ma ha strappato la sottile lenza da 0,08mm che Manni ha montato per cercare di vedere qualche mangiata in più. Una gara che si è svolta in modo abbastanza regolare, con l’eccezione dell’ultima ora quando l’acqua si è fermata con il nostro Marco che nonostante una lenza leggera non è riuscito a tenere il ritmo delle prime due ore.
PIAZZAMENTO 4° SETTORE CON 3,230 KG
EMILIO COLOMBO
Nome EMILIO
Cognome COLOMBO
Età 59
Professione IMPRENDITORE
Palmares 6 VOLTE CAMPIONE ITALIANO PER CLUB, 2 VOLTE CAMPIONE DEL MONDO PER CLUB, 3 VOLTE CAMPIONE DEL MONDO PER NAZIONI, 2 VOLTE MEDAGLIA DI BRONZO AI MONDIALI PER NAZIONI.
PASTURA
Milo ha deciso di utilizzare la nuova pastura Alkimya, una pastura di colore molto scuro, tendente al nero. Questa pastura è stata elaborata in collaborazione con agonisti d’oltre manica e da questa collaborazione è nato un prodotto con caratteristiche eccezionali. Secondo Milo questa pastura si presterà favorevolmente ad essere utilizzata in questa gara poichè è una pastura dal basso valore nutrizionale e ben si adatterà alla naturale tendenza delle breme a prediligere pasture “povere”, a maggior ragionein una gara dove si prevede scarsa pescosità. Oltre a questa pastura utilizzerà il classico pongo farcito con fuillis.
GALLEGGIANTI E LENZE
Sulla rubasienne Milo ha utilizzato galleggianti mod Fissero. Questi galleggianti hanno deriva in carbonio ed antenna in fibra, sono molto sensibili e sono l’ideale per la pesca delle breme, soprattutto in condizioni difficli come quelle di Ostellato nell’ultimo periodo. All’inglese invece i galleggianti utilizzati sono stati del mod Tulipse, disponibili in misura fino a 30 gr, che hanno una particolarità eccezionale: vengono forniti con diverse antenne da inserire in cima al galleggiante così, nel caso dovessero cambiare le condizioni del canale, si può cambiare esclusivamente l’antenna senza dover cambiare il galleggiante. Sotto questi galleggianti la lenza di Milo era estremamente leggera nonostante il canale “muovesse” a volte anche in modo importante.
AMI E TERMINALI
Milo ha utilizzato ami a curva tonda, per la precisione il modello R305 della linea Suehiro. La misura utilizzata è stata del n. 16, con ami anche di misure più piccole sempre pronti all’occorrenza. Per quanto riguarda i terminali invece Milo ha optato per misure abbastanza piccole, 0,087 mm di diametro, per una lunghezza di circa 25 centimetri.
COMMENTI POST GARA
La gara è andata secondo le previsioni, Milo ha pescato all’inglese sulla linea dei 35 metri con un galleggiante da 18 grammi, molto leggero in lenza ed appoggiato una trentina di centimetri. L’acqua che correva ha infastidito la pesca ed infatti per la prima ora non è riuscito a catturare nessun pesce. Poi quando l’acqua ha rallentato è riuscito a pescare restando più tempo nella zona pasturata ed è riuscito a catturare sei pesci che gli valgono il primo di settore. Inizialmente ha fatto un fondo di pastura e poi ha alimentato tutta la gara con terra e fuillis. Per quanto riguarda gli inneschi Milo ha sempre innescato due o tre fili di ver de vase su un amo abbastanza piccolo.
PIAZZAMENTO 1° SETTORE CON 2,930 KG
ANDREA FINI
Nome ANDREA
Cognome FINI
Età 40
Professione COMMERCIANTE
Palmares 2 VOLTE VINCITORE ECCELLENZA A SQUADRE, VINCITORE ECCELLENZA INDIVIDUALE, 2 VOLTE CAMPIONE ITALIANO A SQUADRE, CAMPIONE ITALIANO INDIVIDUALE, 1 BRONZO MONDIALI PER CLUB, 1 ORO E 1 ARGENTO AI MONDIALI PER NAZIONI, CAMPIONE DEL MONDO 2011 INDIVIDUALE.
PASTURA
Come al solito ad Ostellato Andrea ha utilizzato una pastura di colore scuro, nello specifico un pacco da 2 kg di Wonder Black con un pacco da un kg di Speedo ed un kg di terra Pauwels di colore scuro. Nel caso volesse utilizzare un composto di colore chiaro utilizza 3 pacchi di Speedo con terra chiara ma a detta sua negli ultimi anni qui ad Ostellato ha sempre utilizzato un composto di colore scuro. Alla pastura ha aggiunto un pizzico, circa 50 gr, di bigattini morti, qualche caster e una spolverata di fuillis, meno di un ottavo di litro per intenderci. Stesso colore scuro per quanto riguarda la terra da alimentazione perchè secondo Andrea il pesce di taglia preferisce grufolare sopra un composto scuro. Stessi composti sono stati utilizzati nella pesca all’inglese.
GALLEGGIANTI E LENZE
Nelle grammaturre leggere (4×12 o 4×14) pescando appoggiato andrea ha preparato i Jolly di casa Colmic, mentre nelle grammature più pesanti ha utilizzato i Carrera, sempre della casa fiorentina. La scelta dei Carrera nelle misure più pesanti è dettata dal fatto che in caso di vento questi galleggianti oltre ad essere molto stabili risultano anche ben visibili. All’inglese Fini ha utilizzato i galleggianti modello Ostellato, sempre di casa Colmic.
AMI E TERMINALI
Sulla rubasienne Andrea ha montato due tipi di amo, il B957 oppure il K128 mentre sull’inglese il J157 della Hajabusa ma tiene sempre pronto il B957 nei casi dovesse esserci un basso ritmo di catture.
COMMENTI POST GARA
Purtroppo per lui la gara di Andrea è partita decisamente male, infatti per due ore e un quarto non è riuscito a “bollare”. In queste condizioni il rischio di portare alla pesa la nassa vuota si faceva sempre più insistente. Poi a circa 40 minuti dalla fine ha preso una bremotta da poco meno di mezzo chilo che però non gli garantiva di stare nelle prime posizioni. Così è passato ad una soluzione d’attacco e si è messo a pescare a circa 60 metri, pasturando con dei bigattini incollati. Questa soluzione alternativa gli ha permesso di catturare un paio di pesci, dei quali uno proprio all’ultimo minuto, che alla fine valgono un ottimo terzo di settore, un “bronzo” che vale oro vista come si era messa la gara.
PIAZZAMENTO 3° SETTORE CON 1,660 KG
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Siamo giunti alla fine di questo secondo capitolo della rubrica “campioni a confronto”.
Speriamo che l’articolo vi sia piaciuto e vi diamo appuntamento “alla prossima puntata”
Per Match Fishing
Luca Caslini