VADEMECUM DEL PESCATORE: NUOVA TASSA PER PESCARE IN PROVINCIA DI MODENA
Tasse, tasse, tasse, la parola più citata e la più odiata dagli italiani sta per abbattersi anche sulla pesca sportiva.
Ormai siamo abituati a pagare tasse su tutto e tanto per farvi ridere un pò, ma non tanto, ve ne ricordo 10 (fonte web) tra le più strane che paghiamo in Italia….
1 La tassa sui funghi. Chiunque abbia voglia di andare a raccogliere funghi dovrà pagare.
2 La tassa sugli Hard Disk, qualora questi superino un tot. di GB di memoria.
3 La tassa sull’ombra. Questa tassa interessa per di più le attività commerciali, che dovranno pagare se l’ombra di una loro tenda invade il suolo pubblico.
4 La tassa sulla benzina che è quella che conosciamo meglio.
5 La tassa sull’esposizione della bandiera tricolore, nel caso in cui un impresa commerciale, in questi casi gli alberghi, espongano la bandiera in quanto viene considerata una pubblicità.
6 La tassa sulle paludi, che vige dal 1904, e prevede il pagamento di un contributo per la bonifica delle paludi, che ovviamente diventano delle terre coltivabili.
7 La tassa sui morti. In alcuni paesi si paga per la manutenzione del cimitero ma ora esiste anche una vera tassa sui defunti che bisogna pagare per farsi rilasciare il certificato di morte (35 euro più 1 euro del bollettino postale).
8 La tassa sui gradini, se avete una casa in cui i gradini invadano il suolo pubblico.
9 La tassa sugli ascensori.
10 La tassa sulla tv, che anche questa conosciamo benissimo con il pagamento del canone RAI.
Ogni giorno ne inventano una nuova e infatti da poco tempo anche i pescatori saranno chiamati a pagare una tassa, anzi a versare un contributo ittiogenico finalizzato al finanziamento delle attività di ripopolamento e gestionali previsto dal calendario ittico.
Gli importi del contributo, pretesi dalla provincia di Modena, sono come di seguito stabiliti:
– attività di pesca in singolo Ambito territoriale per la gestione della pesca (ATP): 8,00 euro;
– attività di pesca in tutti gli ATP del territorio provinciale: 15,00 euro
Non è uno scherzo se fosse stato così questo articolo lo avremmo pubblicato il 1° aprile ma invece purtroppo è tutto vero e obbliga ogni pescatore che intende pescare sui corsi d’acqua della provincia modenese ad avere appresso i seguenti documenti:
DOCUMENTI OBBLIGATORI PER TUTTI
a) la licenza di pesca (costituita dal bollettino di versamento della tassa di concessione regionale e da un documento di identità valido o da solo documento di identità valido se il pescatore rientra in una delle categorie che godono dell’esenzione) NB: il bollettino di versamento della tassa di concessione COSTITUISCE LICENZA DI PESCA pertanto è come tale riconosciuto SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE;
b) la ricevuta di versamento del contributo ittiogenico finalizzato al finanziamento delle attività di ripopolamento e gestionali previsto dal calendario ittico.
Il pagamento deve essere eseguito mediante:
– bollettino postale sul c/c postale n° 14787410 intestato all’Amministrazione Provinciale di Modena
oppure
– bonifico bancario sul conto di Tesoreria presso Unicredit Banca, IBAN: IT 48 D 02008 12930 000003189179
In entrambi i casi devono essere indicati i dati anagrafici del pescatore e la causale “ Programmazione faunistica – pesca – contributo ittiogenico ATP” con l’indicazione dell’ATP prescelto oppure l’indicazione “tutti ATP”.
La ricevuta del versamento deve essere portata al seguito durante l’attività di pesca ed esibita a richiesta dei competenti organi di vigilanza unitamente ad un documento di riconoscimento in corso di validità.
Il permesso di pesca costituito dalla ricevuta di pagamento del contributo ittiogenico e servizi è valido per un periodo di 365 giorni decorrente dalla data di versamento del contributo, sul territorio di una singola ZRSP ATP o sull’intero territorio provinciale, secondo quanto precedentemente specificato.
I confini degli Ambiti territoriali per la gestione della pesca sono indicati nella tavola cartografica allegata.
DOCUMENTI OBBLIGATORI SOLO PER ALCUNI PESCATORI
a) Tesserino segnacatture. Obbligatorio esclusivamente in acque di categoria D, anche per chi è esentato dalla licenza. Viene rilasciato gratuitamente dai comuni montani, dalla Provincia (U.O. Programmazione faunistica) e da APAS sezione di Modena;
b) Autorizzazione alla pesca da ponti. Gli invalidi autorizzati alla pesca dai ponti devono portarsi al seguito l’atto del Dirigente del Servizio faunistica che li autorizza.
2. Dove trovare informazioni?
Sul sito www.provincia.modena.it nella sezione politiche faunistiche/pesca il pescatore può scaricare il calendario ittico provinciale (in cui è riportata la disciplina specifica per la provincia di Modena) e le tavole della carta della pesca in cui sono riportati cartograficamente tutti i divieti.
Nella stessa pagina esiste una sezione “domande frequenti” e sono riportate tutte le notizie utili al pescatore.
Per dubbi particolari il pescatore può rivolgersi al seguente indirizzo e mail: pagliai.d@provincia.modena.it
Ma cosa ne pensa la FIPSAS regionale di questa nuova tassa?
Lo chiediamo direttamente al massimo esponente della federazione regionale Massimo Rossi.
D: Massimo cos’è questa storia del contributo ITTIOGENICO che fà pagare la provincia di Modena?
R: Purtroppo è vero, la provincia di Modena ha deciso di fare pagare dal 31 Marzo 2013 un contributo di 8/15 euro che ogni pescatore che pesca nel modenese dovrà pagare. La motivazione di questa decisione è legata alla mancanza di fondi per la pesca da parte di questa Amministrazione Provinciale che se non trova fondi dovrà licenziare del personale. Io ho personalmente consigliato all’Assessore Provinciale Giandomenico Tomei , con il quale ho avuto un dialogo più che cordiale, che probabilmente ci potevano essere altre strade per reperire fondi senza istituire una tassa provinciale, quali sono queste altre strade ovviamente potranno essere trovate insieme nelle sedi opportune.
D: I pescatori agonisti, oltre alla tassa regionale per la licenza, alla tessera FIPSAS ora per pescare in Cavo lama dovranno pagare anche questo contributo?
R: No l’Assessore Tomei mi ha garantito che sia durante le gare che durante le prove in funzione delle gare, non verrà chiesto il pagamento del contributo, quindi se si è in prova e si viene controllati basta dire che si sta provando per la fara e tutto è OK. Il testo del provvedimento non dice esattamente così, ma l’Assessore mi ha garantito che questa è la regola.
D: Come intendi muoverti in qualità di Presidente regionale, visto che questa iniziativa se non contrastata finirà per essere estesa anche a tutte le altre province..
R: Personalmente ho contattato l’Assessore Regionale Tiberio Rabboni, al quale devo riconoscere grande disponibilità, e con il quale abbiamo ragionato su quelle che potrebbero essere eventuali soluzioni. Mi preme dire che in questo grande giro di telefonate e di mail ho sempre avuto il supporto dell’Arci Pesca Fisa con il suo Presidente Regionale Enzo Savoretti e dell’Umpem con Luca Zavaglia e con loro stiamo lavorando per tutti i pescatori perchè questa tassa colpisce indiscriminatamente un pò tutti.
D: Quindi noi agonisti che peschiamo su campi gara situati in diverse province rischiamo di dover pagare tanti contributi per quante sono le province interessate?
R: In questo momento siamo nel campo delle supposizioni, spero che con l’arbitrato della Regione e dell’Assessore Rabboni si posa trovare una soluzione condivisibile da parte tutte le realtà coinvolte.
D: Ho sentito voci che le province, a causa di questa grave crisi economica non avrebbero più i soldi per pagare le guardie venatorie e la loro attività di sorveglianza, ma non sarà che dietro questo contributo chiesto ai pescatori in verità ci sia il tentativo di fare cassa per pagare i servizi di vigilanza?
R: A pensare male si fa peccato, purtroppo tante volte però ci si prende.
D: Qui si rischia anche che succeda come in quelle città d’arte che hanno introdotto la tassa di soggiorno che devono pagare i turisti non residenti… Ci può essere il rischio che i pescatori della provincia di Modena paghino poco o nulla e quelli di fuori provincia invece paghino di più?
R: Come detto precedentemente spero si possa trovare una soluzione che soddisfi tutti, noi come Federazione organizziamo gare e portiamo tanto turismo nelle località che ci accolgono, speriamo di non essere doppiamente bastonati, per quel che mi compete penso di essermi mosso per tempo, poi le soluzioni bisogna sempre che vengano da un accordo tra tutte le parti interessate.
Bene Massimo credo che questo problema vada contrastato dalla FIPSAS regionale nel modo più energico per evitare che una categoria di persone siano chiamate a versare un contributo assurdo, tra l’altro in netto contrasto con alcuni principi della legge regionale che prevede l’esonero della tassa regionale per la licenza se si hanno alcuni requisiti..
Ti chiediamo di tenerci informati e grazie a match fishing informare tutti i pescatori d’Italia su come evolverà questa storia..
COMUNICATO STAMPA DELLA FIPSAS REGIONALE EMILIA ROMAGNA
A MODENA IL FEDERALISMO PIU’ TOTALE
Ci abbiamo messo quasi due anni, noi della Fipsas, l’Arci Pesca Fisa, l’Umpem, le altre Associazioni presenti sul territorio, le Università, le Amministrazioni Provinciali, i Consorzi di Bonifica ed ovviamente la Regione Emilia Romagna, a far nascere la nuova legge regionale per la pesca sportiva datata Novembre 2012, richiesta da tutti i pescatori per venire incontro alle nuove esigenze e alle nuove tecniche di pesca alle quali la vecchia legge datata, Luglio 1978, non dava le opportune risposte. Dopo un lungo lavoro, passato attraverso Commissioni Provinciali, Regionali delle Associazioni presenti sul territorio emiliano romagnolo, si è arrivati, con la Regione Emilia Romagna presente con il funzionario Davide Barchi , l’Assessore Tiberio Rabboni coadiuvati dai tecnici Collina e Spiga, ad un testo condiviso che ha visto la luce nel Novembre 2012. La nuova legge, in attesa del Regolamento Applicativo, ha sicuramente alcuni punti da rivedere ed altri da aggiustare, vedi il mancato riconoscimento di altre Regioni dell’aver tolto agli ultra sessantacinquenni l’obbligo della licenza, ma nel complesso la nuova legge veniva incontro alle tante richieste dei pescatori e soprattutto al suo nascere non prevedeva un aumento della tassa che è ancora di euro 22,72, visto anche il momento non felice che il nostro paese sta attraversando. Bene l’Amministrazione Provinciale di Modena all’interno del Calendario Ittico Provinciale 2013 ha pensato bene di inserire una clausola che prevede il pagamento di una tassa, che può variare dagli otto ai quindici euro, per poter pescare nel comprensorio modenese. L’Amministrazione Provinciale di Modena, nel testo del calendario, cita più volte la nuova legge regionale, dimostrando di aver preso atto del cambiamento in corso, ma se ne dimentica quando inserisce un CONTRIBUTO ITTIOGENICO, non previsto dall’articolo 10 della L.R. 11/2012 dove si parla di Zone di Tutela della fauna ittica, un eventuale tributo si sarebbe potuto inserire entrando nel merito dell’articolo 20 della L.R. 11/2012, ma in questo caso non si sarebbe potuto superare il limite previsto dalla legge e soprattutto prima di qualsiasi decisione e soprattutto tassa si sarebbe dovuto presentare un progetto alla Regione Emilia Romagna, come esplicitamente citato nel testo della legge stessa. E’ veramente grave che una Amministrazione Provinciale abbia di fatto aumentato la Licenza di Pesca a tutti i pescatori italiani, abbiamo un parlamento che non riesce a legiferare su se stesso ed abbiamo invece una Amministrazione Provinciale che emana leggi valide su tutto il territorio nazionale. Come Associazioni dei Pescatori cercheremo di avere un riscontro sia a livello regionale, avendo già contattato l’Assessore Tiberio Rabboni, e soprattutto a livello provinciale chiedendo al più presto un incontro con il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Modena. FIPSAS , ARCI PESCA FISA, UMPEM.
MASSIMO ROSSI PRESIDENTE FIPSAS EMILIA ROMAGNA