V° MEMORIAL VAN DEN EYNDE: ECCO LE CLASSIFICHE UFFICIALI
Ecco le classifiche complete di tutti i campi gara del Van Den Eynde:
V° MEMORIAL VAN DEN EYNDE:
MA COME CORRE FORTE QUESTO GAMBERO MILORDS
C’è un detto che recita …”l’appetito vien mangiando” ma nel caso dei ragazzi della società Il Gambero Milords Maver può essere coniato un nuovo detto…”l’appetito vien pescando”.
Il perché è presto detto… semplicemente per l’ennesima vittoria ottenuta in una gara di grande prestigio internazionale come il Memorial Van Den Eynde.
Infatti dopo la vittoria nell’edizione 2012 Bacci e soci si ripetono anche nell’edizione 2013 grazie alla perfetta interpretazione del campo gara che anche oggi è apparso molto difficile.
Loris Macchiavelli, Davide Melloni, Gino Bacci e Sergey Burdak sono stati i protagonisti di questa competizione alla quale hanno partecipato oltre 500 concorrenti distribuiti tra pesca al colpo e fishing feeder sui due campi gara di Ostellato e Medelana.
Raduno alle ore 7 presso i capannoni della Sipro a San Giovanni di Ostellato e un fiume di auto dopo i sorteggi si sono incolonnate con direzione la “bremeria”.
A Medelana ci sono andati tutti coloro che sono impegnati nel trofeo di eccellenza centro mentre ad Ostellato vecchio gli iscritti al colpo e i feederisti.
Questi ultimi hanno iniziato alle ore 9,30 per terminare dopo quattro ore congiuntamente con i colpisti che avevano però iniziato un’ora dopo.
Bella la giornata dal punto di vista climatico ma la stessa cosa non si può dire per la pescosità del canale.
Infatti non si sono visti pesi importanti e diversi settori sono stati vinti anche con pochi pesci.
Addirittura qualcuno ha fatto pure busta bianca ma purtroppo questo è il canale di questo periodo e nessuno potrà cambiarlo fino a quando la temperatura dell’acqua non salirà di qualche grado.
Come dicevo, la gara viene vinta da gente abituata ai podi visto che anche nel 2012 il Gambero Milords ha chiuso la stagione agonistica andando a vincere oltre al VDE 2012 anche l’Italian Master.
Quale sarà il segreto di questi terribili ragazzi? mah nessuno lo sa e nemmeno il buon Gino Bacci che alla precisa domanda di Angelo Borgatti ha risposto di non saperlo ma di fare le stesse cose in modo quasi metodico che però gli valgono spesso un piazzamento.
Il Gambero Milords, il cui capitano risponde al nome di Domenico Nizzoli, oggi schierato nell’altra squadra nel rispetto della rotazione annuale (in verità ha venduto il posto a Sergey Burdak …vedere foto sotto), si è avvalso delle prestazioni sportive dell’Ukraino che è un “ammalato” della pesca al colpo e soprattutto di Ostellato.
Sergey pare innamorato della “bremeria” del Circondariale visto che per partecipare ogni volta è disposto a percorrere tra andata e ritrorno quasi 5000 km.
Che Burdak sia un fuoriclasse lo testimoniano non solo i suoi risultati nelle italiche competizioni ma per il suo Paese, l’Ukraina, veste anche la maglia della nazionale e nei mesi scorsi si è anche attivato per rifondare la federazione pesca del suo paese.
Burdak è un amico di match fishing Italia e per questo, ci siamo esposti grazie alla traduziuone di Angelica per conoscere i segreti del suo modo di insidiare le breme che lui pesca in Europa da anni ancor prima che arrivassero in Italia.
“la pesca delle breme mi piace molto – racconta Sergey Burdak – e ogni volta che mi è possibile vengo volentieri nel vostro paese a pescare. Ostellato è un canale meraviglioso unico in tutta Europa e la pesca deve essere interpretata ogni volta a seconda del posto di pesca che ti viene dato dal sorteggio.
Io ho pescato nella prima zona e nel mio picchetto non avevo profondità.
Così decido di montare una lenza da 0,30 grammi perché la corrente era pressoché assente e la profondità non superava il metro e venti.
Ho fatto un buon fondo a mano con la mia pastura che si chiama Fish Dream, una pastura Ukraina che sulle breme in tutta Europa mi ha sempre dato buone soddisfazioni.
Io preferisco una pastura chiara mentre in Italia vedo che il colore maggiormente utilizzato è il nocciola o addirittura il nero. Dopo il fondo a mano ho scaricato della terra con il fouillis e durante la mia gara ogni tre pesci davo una scodellata.
All’interno della coppetta mettevo una palla di terra con le larve rosse e sopra un’altra di pastura stretta poco; in questo modo creavo un effetto nube con la terra che arrivava prima sul fondo e al seguito la fumata della pastura morbida chiara che attirava le plaquettes.
Ho di fatto pescato con due tipo di lenza, una con 10 cm di appoggio sul fondo e l’altra staccato dal fondo di 10 cm..
Ho scelto un finale dello 0,8 e ho legato un amo del 18 sul quale ho sempre innescato tre fili di vdv.
Ah dimenticavo di dire che a pochi cm dall’amo ho messo un pallino del 12 per far star meglio ferma l’esca sul fondo.
Ho fatto una pesca di velocità e riesco a realizzare oltre 3 kg. di pesciolame.
Ringrazio i miei compagni per il prestigioso successo che mi hanno permesso di ottenere e credo che ci rivedremo presto magari in occasione dell’Italian Master 2013.
Logicamente voglio ringraziare anche l’azienda per la quale lavoro e che ci sostiene come sponsor tecnico, la Maver”.
Sergey è raggiante per l’ennesimo successo conquistato e siamo certi che la banda del Gambero sarà sempre pronta a colpire.
Un altro protagonista di questo successo si chiama Gino Bacci, si è proprio lui quel signore un po’ stempiato ma con addosso ancora l’argento vivo, il Bacci famoso produttore di galleggianti da pesca.
Se fosse stato un calciatore, magari dell’Inter, i tifosi avrebbero tirato fuori dalla soffitta un striscione che anni fa avevano dedicato ad un certo Maurizio Ganz e nel quale c’era scritto…. “El segna semper lu”, e si perché il Gino o da “riffa” o di “raffa” è sempre li e non intende abdicare a favore di nessuno.
La squadra del Bacci è una bella realtà, i componenti sono tutti amici tra di loro e pescano insieme ormai da anni e sanno quello che c’è da fare per vincere e allora vogliamo omaggiarli con un altro striscione interista (in questo gli interisti sono fortissimi) …”De nott e del di’, la pusse’ bela te set ti” (Di notte e di giorno la piu’ bella sei tu) e meno male che le gare in notturna non ci sono altrimenti….
Gino Bacci ha pescato alla sua maniera, pastura con bachi morti in mezzo, e abbondante pasturazione con la fionda a 40 metri per l’inglese e fondo per la roubaisienne.
Il Gino ha usato i prodotti Maver, che ringrazia per il continuo sostegno tecnico, con pastura ABRAMIX tagliata con il 50% di pastura Winter Crash in più ha aggiunto la terra di somma.
Sulla roubaisinne ha usato una grammatura da 1 grammo, la sua solita lenza (ci tiene e precisarlo) e ha usato galleggianti di sua produzione il modello LUNA.
“ho pescato metà gara sulla roubaisienne e metà sull’inglese e in tutto sono riuscito a prendere 6 pesci per oltre 3600 punti.
Poco pesce in questo periodo? mah …io credo invece che di pesce sul Circondariale ce ne sia davvero poco.
Infatti come possiamo vedere sulla roubaisienne non mangia pesce mentre a metà canale sia che si peschi a feeder o all’inglese si prende solo pesce di grossa taglia, questo vuol dire che il pesce medio piccolo non c’è più.
E poi non mi si venga a dire che c’è un virus nell’acqua che fa morire i pesce di grossa taglia, che il pesce è in frega e quindi non mangia etc etc, balle!
io credo che i pesci se mangiano al largo possono mangiare anche sotto riva e non siamo nemmeno ad inizio stagione visto che di gare a roubaisenne ne sono state fatte parecchie ma di pesci se ne vedono davvero pochi”.
Infine sentiamo due parole anche del capitano, il Nizzoli che su questo ulteriore successo ci dice felicissimo che ha una squadra formidabile e che ringrazia insieme allo sponsor Maver.
Sulla gara Nizzoli ci dice che ogni zona andava interpretata e al segnale negativo di una tecnica doveva subito partire l”offensiva con l’altra tecnica e così è stato.
“Dove non rendeva la rouba si passava alla britannica per pescare a 45 metri. Ho iniziato la gara pescando con l’inglese a 45 metri ma potevo anche venire sulla rouba dove avevo fatto un buon fondo ma li la pesca non rendeva.
Così ho messo dei bachi in colla a ridosso delle canne sulla riva opposta e là sono andato a prendere qualche pesce e tra questi anche una carpotta.
Chiudo con un terzo di settore ma ero nella seconda squadra e mi congratulo con i ragazzi della prima squadra per il successo ottenuto”.
Per la conquista del 2° e 3° posto assoluto sul podio di questo 5° Memorial Marcel Van Den Eynde sono salite le squadre B dei due team di maggior spessore tecnico ovvero la Lenza Emiliana Tubertini e l’Oltrarno Colmic.
Per la squadra B della Lenza Emiliana Tubertini hanno pescato Marco Corazza, Andrea Boni, Francesco Minghelli e Andrea Polesi mentre per la squadra B dell’Oltrarno Colmic hanno pescato Angiolo Laurentini, Giampaolo Schiesaro, Alessio Monti e Andrea Santoni i quali dimostrano quando è necessario di saper affrontare il Circondariale sempre con soluzioni vincenti.
Non è un caso se queste squadre, con gli stessi componenti, in più di una occasione sono riuscite a conquistare il podio in gare internazionali di grande prestigio come l’Italian Master e il Van Den Eynde.
Nel Memorial Van del Eynde era in programma anche la gara con la tecnica del feeder e l’organizzazione ha collocato questi pescatori nella parte finale del campo gara (km 7 – 8,5).
Diciamo subito che a salire sul gradino più alto del podio per ritirare il premio del 1° assoluto è stato un certo Gianmario Lombardi forte agonista in forza alla società Longobardi Milo sez. Feeder già campione italiano individuale.
Lombardi per gli amici detto il “segugio” ha sfruttato perfettamente il penultimo picchetto del campo gara andando a vincere il settore con oltre 15000 punti.
La gara è stata dura, poiché i concorrenti nelle quattro ore hanno faticato non poco per capirci qualcosa. Le certezze del giorno prima si sono rivelate deboli nella gara e ognuno ha avuto la sua soluzione magica …peccato che ogni pescatore interpellato abbia riferito una soluzione diversa.
“Faccio il primo di settore pescando a 40 metri – racconta Marco Mazzetti del team Città del Rubicone- ed ho preso pochi pesci girando tutte le esche.
Infatti ho catturato sia con il ver de vase sia con i bachi morti. Il pesce in questo periodo è cattivo e mangia male, non so spiegarmi la cosa”.
Ma un altro concorrente, questa volta toscano molto noto tra i feederisti e ai lettori di M.F. che risponde al nome di Marcello Corbelli, ha dato una zampata sulla gara vincendo il settore con esperienza e bravura riscattando la gara del Pasinetti.
Ma facciamocelo dire da lui come ha pescato:
“È proprio vero che quando ti sembra di aver capito qualcosa, succede sempre che tutto va al contrario di quello che ti aspetti.
Ieri, durante le prove, io e Vito avevamo chiaramente visto che pescando sui 50 metri con la nostra miscela di sfarinati (F1 e Krill della Sonubaits), ormai di consolidata efficacia, e farcita a ogni lancio con una buona dose di vermi tagliati, le breme rispondevano davvero bene.
I bigattini, sia vivi che allungati, non avevano possibilità di confronto con i vermetti innescati a ciuffetto e siccome per scelta avevamo deciso di non comprare il fouille e nemmeno il ver de vase, la nostra gara era perfettamente pianificata.
Al segnale d’inizio gara ho fatto tutto per come avevamo deciso di fare e cioè ho subito scaricato una decina di pasturatori sulla tre quarti di canale e poi ci sono andato sopra con un pasturatore da 30 gr., un Dutch Master Bullet feeder, carico con pastura e vermi tagliati e come innesco tre vermetti e un bigattino su un amo molto leggero del n° 14.
Sapevo bene che per vedere le prime mangiate sarebbero passati almeno una quindicina di minuti e quindi non mi sono preoccupato più di tanto dell’immobilismo iniziale, ma poi il tempo d’attesa si è protratto per troppo tempo e questo mi ha costretto ad andare in cerca una soluzione, senza però trovarla.
Alle 11,30, dopo due ore di gara, avevo una breme da un chiletto, una l’avevo padellata per averla ferrata troppo presto e un paio di accenni inconcludenti erano tutto quello che ero riuscito a vedere.
Nel frattempo, il concorrente della Lenza Mantovana Daiwa che era alla mia sinistra aveva messo in fila una serie di breme, non grandissime, ma erano tante e lui era sicuramente in testa su tutto il settore.
Per la verità, già da dopo un’ora di gara, quando ho visto che non c’era niente da fare alla distanza in cui stavo pescando, il mio pensiero era quello di andare vicino le cannette, dalla parte opposta del canale, ma ho insistito su quella linea perché mi sembrava impossibile non riuscire a bollare alla stessa distanza in cui il mi vicino di picchetto prendeva un pesce dietro l’altro.
Poi mi sono deciso e ho cambiato radicalmente l’intera strategia di gara, lasciando vermi e pastura, in favore di bigattini, sia come brumeggio che come innesco.
Finalmente mi sono deciso a lanciare dalla parte opposta e dopo un paio di lanci a vuoto e pochi minuti d’attesa, ho visto un primo accenno sul vettino, seguito da un segnale più concreto e una bella breme si è fatta trascinare fino al guadino. Erano ormai le 12,00 e nell’ora e mezza rimanente ho preso altri pesci, fra i quali un carassio di quasi un chilo e per ultimo, un siluro che mi ha fatto sudare sangue fino alla fine, perché stavo pescando con un finale dello 0,12 e questo non aveva nessuna voglia di farsi guadinare.
Mancavano pochi minuti alla fine e subito la mente è corsa alla gara del Memorial Pasinetti quando, in una circostanza analoga, con una breme come un vassoio da ricevimento attaccata alla lenza, è suonata la sirena del fine gara, senza il preavviso dei cinque minuti, lasciandomi con un palmo di naso.
Questa volta però è andata meglio e ce l’ho fatta a mettere in nassa un bel silurotto, che mi ha regalato un primo di settore, ma che sento come poco meritato, soprattutto per averlo tolto al concorrente della Lenza Mantovana, che ha fatto davvero una gara perfetta”.
Caro Marcello anche il sottoscritto ha dovuto fare i conti con le incognite di una gara difficile.
Parto con due linee di pasturazione, come avevamo fatto in prova il giorno prima, la prima a 25 metri e la seconda a 40 metri.
Nelle prime tre ore prendo quattro pesci ma poi vedo nell’altro settore, a poca distanza dal sottoscritto un certo Angelo Pizzi, vincitore del Pasinetti Feeder, il quale inizia a prendere qualche pesce importante lanciando a 10 cm dalle canne sull’altra sponda e così provo a simularlo per vedere qualcosa.
I miei lanci long distance mostrano qualche lacuna ma poi prendo la mano e pianto il feeder nello spazio scuro dell’ombra delle canne e innesco un verme con baco bianco e allamo altri quattro pesci……..maremma se ci fossi andato prima!.
La gara termina e i pescatori sull’argine durante la pesa iniziano a scambiarsi le informazioni su come ha pescato tizio piuttosto che caio.
Alla fine il miglior risultato lo hanno ottenuto coloro che hanno messo all’amo bigattini bianchi vivi a girare con i morti e pescato attaccato alle cannelle.
Al raduno a chiusura di tutto si sono svolte le premiazioni con la presenza di Jan Van Shendel e Michelle Van den Eynde la figlia del mitico Marcel.
Il padrone di casa Glauco Tubertini nel suo discorso di chiusura ha voluto ringraziare tutti i partecipanti e le autorità locali con un arrivederci alla prossima edizione 2014.
PANORAMICA DEL CANALE
ANGELO PIZZI
LA RASTRELLIERA DI SCARPONI
BELLA LA PESCATA DI MARCO PEZZI
STEFANO NONNI ….QUASI CAPPOTTO
LENZA MANTOVANA SEMPRE PROTAGONISTA
DUE VOLTE NEL SETTORE E DUE VOLTE HA DATO LA PAGA A SCARPONI
ECCOLO LI SCARPONI CON IL PESCE DA QUARTO DI SETTORE
IL CAMPIONE DEL PASINETTI E DELLA COPPA ITALIA FEEDER ANGELO PIZZI
LENZA MANTOVANA SEMPRE FORTI
LO STAND TUBERTINI CON LA FIGLIA DI VAN DEN EYNDE E JAN VAN SHENDEL
TANTI PARTECIPANTI AL VDE 2013
INIZIANO LE PREMIAZIONI
MAURIZIO MAGGIALI 3 ASS. NEL FEEDER
MARCO PEZZI 2 ASS. NEL FEEDER
GIANMARIO LOMBARDI 1 ASS. NEL FEEDER
INIZIO PREMIAZIONI DEL COLPO
OLTRARNO B 3 SQ. ASSOLUTA
LENZA EMILIANA B 2 SQ. ASSOLUTA
IL GAMBERO MILORDS 1 SQ. ASSOLUTA
COLTI IN FLAGRANZA DI REATO, BURDAK DEVE PAGARE IL CAPITANO PER IL POSTO IN SQUADRA!
ANGELO BORGATTI E GINO BACCI
IL MITICO SERGEY BURDAK CON LE SUE PASTURE MAGICHE
GINO BACCI E I SUOI GALLEGGIANTI “LUNA”
GLI ORGANIZZATORI DEL GPO TUBERTINI
FOTO DI GRUPPO DEL BAR MIKY